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Lezioni americane di Italo Calvino e Architettura
Leggerezza
<< la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso >>
<<dal sangue della Medusa nasce un cavallo, Pegaso; la pesantezza della pietra può essere
rovesciata nel suo contrario… nei momenti in cui il regno dell’umano mi sembrava condannato
alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio… voglio dire che devo
guardare il mondo con un’altra ottica, altri metodi di conoscenza e di verifica>>
<<Il De Rerum Natura di Lucrezio è la prima grande opera di poesia in cui la conoscenza del
mondo diventa dissoluzione della compattezza del mondo… ci dice che il vuoto è altrettanto
concreto che i corpi solidi>>
Un attributo costante dell’architettura è la caratteristica di determinare uno spazio nel quale l’uomo
Lo spazio diventa il luogo all’interno del quale l’architettura si costituisce e
vive e opera. si
identifica, inteso come volume e scomposizione in superfici e piani elementari, lavorando sulla
presenza o assenza di materia. I volumi vengono modificati attraverso delle operazioni di scavo e
sottrazione di materia per divenire lo spazio in cui il progettista vuole far abitare gli oggetti, che
diventano i protagonisti della scena.
riguarda il concetto di pieno e vuoto in architettura. Il vuoto è l’assenza del pieno. In
Altra tematica
architettura il vuoto non ha un senso assoluto, ma rappresenta una porzione di spazio delimitata,
l’architettura può descrivere un
cioè un volume. In altri termini, ambiente a partire dai muri che lo
compongono (pieno), oppure attraverso l’osservazione dello spazio che dai muri è delimitato
(vuoto).
Rapidità
<<la rapidità e la concisione dello stile piace perché presenta all’anima una folla di idee
simultanee… che fanno ondeggiare l’anima in una tale abbondanza di pensieri, o di immagini e
sensazioni spirituali, ch’ella non è capace di abbracciarle tutte>> (Leopardi, Zibaldone)
La concisione dello stile è nella capacità di raccontare molte cose con poco. Soltanto delle menti
eccelse riescono a far capire i loro concetti con semplicità. Nel Movimento Moderno, Le Corbusier
è stata una di queste menti, che attraverso i suoi cinque punti fondamentali dell’architettura ha
aperto nuovi orizzonti architettonici, destinati ad avere una grandissima influenza sulle opere
Anche l’architettura neoplastica
successive. è concisa, rigida e semplice, esente da ogni contenuto
decorativo.
Esattezza
<<Esattezza vuol dire: un disegno dell’opera ben definito e calcolato;… l’evocazione di immagini
visuali nitide, incisive, memorabili>>
<<E’ piacevolissima e sentimentalissima la luce veduta nella città, dov’ella è frastagliata dalle
ombre, dove lo scuro contrasta in molti luoghi col chiaro, dove la luce in molte parti degrada
appoco appoco>> (Leopardi, Zibaldone)
<<non c’è limite alla minuziosità con cui si può raccontare anche la storia più semplice>>
(Leonardo da Vinci)
Un opera architettonica ben definita si configura attraverso una rigida disciplina, che con fatica
cerca di raggiungere la semplicità attraverso l’eliminazione del superfluo e con il costante esercizio
L’uso di forme geometriche semplici appaga gli occhi,
del senso della misura. così come la
matematica appaga lo spirito.
A tutto questo si aggiunge l’importanza della luce opposta alle ombre che crea effetti magnifici e
che Le Corbusier sintetizza in una famosa frase del suo libro più celebre: <<L’architettura è il gioco
magnifico e sapiente dei volumi nella luce>>.
Visibilità
<<anche leggendo il più tecnico libro scientifico e il più astratto libro di filosofia si può incontrare
una frase che inaspettatamente fa da stimolo alla fantasia figurale>>
<<ricavare delle storie dalla successione delle misteriose figure dei tarocchi, interpretando la
stessa figura ogni volta in maniera diversa>>
Calvino sottolinea chiaramente come le immagini della fantasia possono nascere da qualunque
terreno. Tutto questo è quanto mai vero se pensiamo che dalla lettura del suo libro, noi architetti
siamo stati in grado di trovare diversi argomenti riconducibili alla nostra attività.
La seconda frase sopra citata, permette una riflessione sulle ville del Palladio. Progettando le ville e
i palazzi Palladio seguì alcune norme precise: esigeva una sala posta sull’asse centrale dell’edificio,
e l’assoluta simmetria tra gli ambienti ai lati. Tali piante sono tutte orchestrazioni differenti dello
stesso tema, come se interpretasse la stessa figura in modo sempre diverso.
Molteplicità
<<la conoscenza come molteplicità è il filo che lega le opere maggiori, tanto di quello che viene
chiamato modernismo quanto di quello che viene chiamato postmodern>>
<<oggi non è più pensabile una totalità che non sia potenziale, congetturale, plurima>>
La molteplicità caratterizza in architettura il Movimento Moderno. Tuttavia tale sentimento si
sempre, in ogni epoca, come rinuncia all’unitarietà complessiva dell’opera
manifesta da
architettonica. La molteplicità è legata fortemente alla contraddizione, che crea un contrasto netto