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Il genere comico-umoristico e la narrativa fiabesca in crescita

Recentemente hanno subito un incremento notevole le narrazioni storiche, mentre un genere in continua ascesa è quello "comico-umoristico" molto apprezzato dai piccoli e giovani lettori, perché rappresenta un modo per essere creativi e trasgressivi. Questo spiega l'interesse sempre vivo per i racconti di Gianni Rodari e la recente riscoperta di alcune opere di Sergio Tofano. La globalizzazione comunicativa e mediatica ha inciso evidentemente anche sulla crescita di un nuovo senso del comico nei ragazzi italiani. Ultimamente pure la narrativa fiabesca ha subito notevole miglioramento sotto il profilo qualitativo, nel senso che le fiabe classiche vengono proposte in rinnovate e pregevoli versioni nelle quali i testi rimangono il più fedeli possibile all'originale, alla sua qualità artistica e alla particolare atmosfera; una particolare cura viene poi posta in parecchi adattamenti rivolti ai più piccoli. Non vanno inoltre dimenticate le

sempre più numerose versioni illustrate delle fiabe: l'illustrazione assume unafunzione interpretativa, nel senso che comunica sensazioni ed emozioni appena accennatinello scritto. Un'altra tendenza positiva delle narrativa contemporanea riguarda l'incrementodella pubblicazione di fiabe multiculturali appartenenti alle più diverse culture extraeuropee.Si sottolinea poi la rinnovata attenzione che alcuni studiosi di editori stanno dimostrandoverso i classici per ragazzi: opere che esprimono l'essenza dell'animo umano con uno stilepeculiare; il linguaggio originale dei grandi classici sembra rivolgersi in modo unico ad ognisingolo lettore. Attraverso queste scritture si scoprono ambienti, atmosfere, personaggi valorioggi dimenticati e perduti, eppure ancora così significativi per la vita degli uomini. I ragazzi dioggi non si accostano facilmente a queste opere poiché i contenuti ne rendono la letturadifficile e pesante, per questo.

Motivo sembrano significative queste ed altre nuove traduzioni. La narrativa contemporanea offre inoltre la possibilità di immergersi nelle più diverse dimensioni del "fantastico" che non s'identifica tout court con il meraviglioso e il fiabesco. I ragazzi di oggi, se opportunamente consigliati, hanno quindi la possibilità di compiere affascinanti incursioni narrative a condizione che gli adulti li aiutino a sottrarsi dall'orizzonte angusto e limitato delle mode editoriali.

In che modo si ritiene errato sostenere che i nostri genitori determinano in maniera esclusiva chi siamo? La teoria darwiniana svela la superstizione parentale, cioè credere erroneamente che i nostri genitori biologici siano coloro che davvero determinano chi siamo, mentre la nostra casa, la nostra famiglia, i nostri legami sono con il cosmo interno, che è parte di noi ed è l'unica dimensione da cui veramente proveniamo. L'infanzia ha

Una mente irriducibilmente ecologica, non può pensarsi se non in relazione al mondo. Modi di vita e di pensiero successivi a quelli infantili, sono difensivi, si aggrappano all'Io che sembra garantire stabilità, ma al prezzo di una limitazione dell'essere e delle sue costitutive relazioni con l'altro. Attribuire troppa importanza all'universo dei nostri genitori significa aver perduto i genitori universali e anche l'universo come genitore perché anche l'universo assolve o assolverebbe alla funzione genitoriale. Tutto ciò che l'uomo ha scoperto, l'ha scoperto guardandosi attorno, cogliendo gli spunti che la natura, i suoi fenomeni e i suoi animali gli offrivano; sembra il manifesto della letteratura per l'infanzia più classica che prende sempre il via dal rifiuto di credere che le cose là fuori, contino meno nel formare la persona che sono della mia famiglia ristretta. I protagonisti dei libri per bambini

crescono solo in virtù del fatto che escono di casa, che si ritrovano per diverse circostanze soli al mondo, senza i genitori accanto, ma con tutto un mondo intorno pronto ad accoglierli e a far fare loro esperienza; scopriranno chi sono, scopriranno cioè la loro identità, dove identità può anche significare contrariamente a quello che si pensa, essere e sentirsi letteralmente identici al resto, parte di un tutto, anziché se stessi in quanto qualcuno di separato e distinto. Quello che facciamo, come siamo, come ci comportiamo non ci viene dai nostri genitori, ma dal rapporto simbolico che ci stringe al mondo naturale; semmai i genitori sono per i bambini degli estranei esseri incomprensibili, creature davanti alle quali viene spontaneo nascondersi, perché somigliano meno all'infanzia di tutte le altre creature che essa si trova intorno. Non avere i genitori poteva costituire tutt'altro che uno svantaggio, anzi era una

Grande occasione di stare al mondo, in senso letterale di stare veramente nel mondo immersi in esso, intrecciati alle sue forme, alle altre creature, parte del tutto. In che maniera si collegano la poesia e la letteratura per l'infanzia? La parola poetica accompagna l'infanzia fin dai primi gesti, quasi appartenesse a una simbolica lingua infantile, composta per prendersi cura, abbracciare, dire, rivelare, mettere in guardia, spaventare, intrattenere, meravigliare, consolare in ogni verso e strofa, narrare cantando. Nel poetico c'è un intrinseco omaggio al rito. Il depositare tracce di memorie, di ricordi, di saperi di cui si è fatti, affidandoli dall'infanzia, ha rappresentato un lascito sancito dalla storia della letteratura orale e della letteratura per l'infanzia, che entrambe sono emarginate ad altezza di bambino, investite dall'appassionante responsabilità di tenere in vita l'eredità di molti strati di passato.

Il passaggio verso la seconda infanzia sembra prevedere un graduale distacco dalla dimensione del parlare-cantare-dire poetando; l'infanzia continua con le cantilene per proprio conto, in giochi trasmessi tra generazioni di bambini, conservando patrimoni di testimonianze che sorprende ritrovare. La filastrocca di matrice popolare è una di quelle che spartisce con la fiaba l'origine radicata nell'oralità e con i canti, ha scaturigini impiantate nelle fasi e nelle traversie della storia antropologica e sociale; narra e sintetizza riti, condizioni di vita, paure ancestrali: di origine popolare e anonima, i canti e le cantilene contengono depositi di rappresentazioni, di angosce collettive studiate in ambito storico e antropologico oltre che pedagogico. Con l'incontro precoce che i bambini spesso vivono con le parole e le voci armonizzate e accordate in versi brevi e ripetuti nello scambio intenso delle relazioni affettive primarie, per versi.cioè riconducibili alla tradizione orale e/o all'eredità del lessico familiare, si può riconoscere in quel dire una contestualizzazione relazionale intensa, complessa e dotata di una propria unicità. Ninne nanne: storie dette in poche rime in cui nel finale c'è il ricongiungimento della madre al piccolo, suoni e litanie in cui la parola è inseparabile dalla musicalità e dalla gestualità di contenimento, accoglienza e cura con cui si coniuga e nel riproporsi della cerimonia dell'addormentamento, quella parola essenziale e concreta pronuncia verità emotive altrimenti inconfessabili; e accade con quelle parole giocate, liberate e godute nell'esperienza ludica: enunciazioni che per l'infanzia costituiscono preziose occasioni di esplorazioni e scoperte di senso e di significato nella ripetitività, ancora una volta rituale così caro ai bambini. In che maniera la letteratura per l'infanzia

è un serbatoio dell’immaginario?

La letteratura per l'infanzia evoca una pluralità di chiavi di lettura, che presuppongono il riconoscimento di categorie che innegabilmente le sono proprie. Innanzitutto la problematicità e la complessità: per cui non è possibile la riduzione di questa letteratura a un genere letterario considerato marginale o minore al pari della letteratura alta; la letteratura per l'infanzia deve essere oggetto di uno studio autonomo che rifugga posizioni ancillari rispetto ad altre discipline. La problematicità diffida di comode classificazioni, sollecita un'ottica fluida e aperta a diversi punti di vista, che rimandano a un'altra categoria: l'interdisciplinarità, cioè l'uso di un ampio sistema di riferimenti capace di collegare e connettere ciò che i testi racchiudono. La fitta rete di connessioni dei testi e la pluralità delle chiavi di accesso sono frontiere

provvisorie per un'esplorazione con più coraggio rispetto al passato, che dialoga con quel grande serbatoio dell'immaginario che la storia della letteratura per l'infanzia custodisce. lOMoAR cPSD| 9679654

In che maniera giardini segreti e isole misteriose hanno un ruolo centrale nella letteratura per l'infanzia?

Giardini segreti e isole misteriose hanno un posto centrale nella letteratura per l'infanzia: Eden perduti e riconquistati, approdi avventurosi, occasioni di trasgressione e incontri fiabeschi, fantasie di autonomia attraverso le immagini, giardini e isole. Castello delle fiabe nascosto nel folto della foresta e che PROPP, nella sua ricerca, identifica con la casa isolata nel bosco nella quale, presso civiltà diverse, i ragazzi e le ragazze trascorrevano i loro periodi di iniziazione. FRANCESCA LAZZARATO anticipa e sviluppa intuizioni psicologiche del tutto insolite per l'epoca, la connessione tra MALATTIA FISICA E PSICHE, in cui le figure dei

2 bambini malati per mancanza d'amore, che però riescono a ricostruirsi attingendo energia l'uno dall'altro, sono attraversati dal segreto che condividono: l'accesso a un giardino sbarrato e apparentemente morto, a cui ridanno vita con le loro mani e la loro volontà.

L'opposizione al controllo esercitato dagli adulti, ai loro soffocanti progetti basati sulle stanze chiuse, sull'immobilità, sulla malattia per mancanza d'amore è ribadita dalla BURNETT, che esprime fino in fondo la necessità infantile di avere "un luogo tutto per sé", mai raggiunto da altri sguardi, dove ritrovare se stessi, acquistando la forza necessaria per affrontare il mondo esterno.

Il tema del GIARDINO è molto presente nel mito, nella letteratura, nell'arte, rimbalza in altri classici e ritorna nella letteratura contemporanea come luogo e racconto di iniziazione. Il giardino è occasione di un viaggio, di sogno nel

passato enei ministeri del tempo, a cui si accede attraverso una porta misteriosa. Come il giardinoanche L'ISOLA, è al centro di un'intensa simbologia e di raffinate interpretazioni: collegata altema del viaggio nel tempo e alla possibilità di modificare la storia.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
70 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura per l'infanzia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Di Veroli Anna.