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Solamente 40 anni dopo la scoperta di Semmelweis venne applicata come metodo funzionante
perché dopo la pubblicazione dei risultati non ebbe nessun riconoscimento dentro la comunità
scientifica, anzi venne screditato e gli venne reso impossibile anche lavorare. Licenziato
dall’ospedale e tornato in Ungheria applicò lo stesso metodo all'ospedale di San Rocco a Pest,
ottenendo una diminuzione dei casi di febbre puerperale. La comunità scientifica continuò a
ostacolarlo perché non riteneva possibile che i medici stessi fossero gli autori delle morti dei
pazienti e non era ancora stata provata l’esistenza effettiva di queste “particelle cadaveriche”. La
sua vita finì dentro a un manicomio per via di un ricovero forzato, dove morì nel 1865.
Il riconoscimento postumo avvenne dopo i lavori di Pasteur e Lister che diedero basi solide alle
sue teorie. Tuttavia Semmelweis non fu il solo a lottare per le sue scoperte, un suo amico,
Ferdinand von Hebra, attirandosi anche forti inimicizie disse: "Quando qualcuno scriverà la storia
degli errori umani ne troverà pochi più gravi di quello commesso dalla scienza nei confronti di
Semmelweis."
2. Il comportamento del singolo si riflette sulla comunità
Quante volte si compiono dei gesti semplici come tirare fuori una banconota per comprare
un gelato? La banconota non presenta nulla di particolare ad occhio nudo, tuttavia se la
guardassimo al microscopio si osserverebbero colonie di batteri che vivono sulla sua superficie.
Woody Allen, nel film “Basta che funzioni” (2009), aveva messo in scena un personaggio che per
lavarsi accuratamente le mani cantava “Tanti auguri a te” per due volte, infatti occorre circa un
minuto per lavarsele bene. Però quanti lo fanno durante il giorno?
Il pianeta ospita 7 miliardi di persone, molte delle quali concentrate nelle grandi aree
urbane, abbiamo quattordici miliardi di mani che ospitano milioni di microorganismi che
viaggiano nell’ambiente e si scambiano toccando oggetti. I batteri fanno parte del nostro mondo e
la maggior parte per nostra fortuna sono innocui, la loro presenza in determinate aree o oggetti
dipende dal nostro comportamento. Un esperimento del 2015 coordinato dal dottor Ronald R
Cutler della Queen Mary University prevedeva che un gruppo di 7 studenti andasse in giro a
raccogliere campioni, attraverso tamponi, da banconote e carte di credito della gente. In laboratori
i tamponi sono stati messi in coltura e è stata fatta una scoperta insolita: i batteri erano di origine
fecale, in particolare erano presenti Escherichia Coli e Stafilococco Aureo. I batteri non sempre
colonizzano le mani di chi maneggia il denaro ma, all’interno del portafoglio, possono trasferirsi
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