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A
K [1/d] 0.05÷0.15 0.08 0.15
OA
k [mgO /l] 0.4÷0.6 0.5 0.15
dA 2
θ(μ ) 1.06÷1.123 1.07
A
θ(Ks) 1.03÷1.123 1.05
θ(k ) 1.03÷1.08 1.04
dA Capitolo 7- Comparto biologico
7.1 Vasca di ossidazione
In merito alla progettazione della vasca di ossidazione, è stata scelta una tipologia a completa
miscelazione (CSTR) poiché di più facile gestione rispetto a un reattore a pistone (PFR) e più
adeguato al raggiungimento degli obiettivi.
Entrambe le fasi di aerazione e miscelazione all’interno del comparto sono garantite da un
efficiente sistema di diffusione dell’ossigeno omogeneamente distribuito sul fondo della vasca
mediante l’utilizzo di diffusori a bolle fini.
Il primo parametro da valutare è il tempo di residenza cellulare (o età del fango) θc, che
rappresenta il tempo necessario ai batteri per rendere stabile il loro processo di metabolismo ed è
definito come l’inverso del tasso di crescita netto dei batteri. La determinazione di tale tasso di
crescita è funzione della concentrazione di N_NH4+ imposto uguale a 2 mg/l in uscita dall’impianto
e della concentrazione di ossigeno disciolto all’interno della vasca imposto pari a 2 mg/l:
Con:
μ’: tasso di crescita netto
μ: tasso di crescita batterica
kd: tasso di respirazione endogena
Dovendo utilizzare contemporaneamente due diversi tipi di ceppi di batteri, è necessario scegliere
il tempo di residenza maggiore in quanto rappresenta il fattore limitante del processo. I batteri
autotrofi sono quelli caratterizzati da una cinetica più lenta e per questo l’età del fango è stata
calcolata in funzione del loro tasso di crescita:
Per motivi di sicurezza è inoltre opportuno incrementare ulteriormente il valore dell’età del fango
ottenuto del 50%. Capitolo 7- Comparto biologico
Una volta determinata l’età del fango è possibile ricavare la concentrazione in uscita della sostanza
carboniosa biodegradabile, che sommata alla componente solubile inerte (la quale esce
dall’impianto alla stessa concentrazione di ingresso) fornisce la concentrazione della sostanza
carboniosa totale nell’effluente. E’ poi necessario verificare che tale concentrazione sia inferiore
ai limiti di legge:
A questo punto è possibile calcolare la produzione di fango biologico che è data dalla somma di tre
contributi:
Biomassa eterotrofa
Residui cellulari
Biomassa autotrofa
Per poter calcolare la produzione di fango biologico è necessario conoscere il valore degli NOx
prodotti, che a loro volta possono essere determinati conoscendo Px,bio:
In questo caso si procede iterativamente, ipotizzando un valore iniziale di NOx pari all’80% del
TKN in ingresso.
La produzione totale di fanghi si ottiene sommando alla produzione della parte biologica il
contributo derivante dalla presenza di sostanze solide sospese volatili non biodegradabili e dai
solidi di natura inorganica:
Per il dimensionamento della vasca è necessario imporre un valore di concentrazione dei fanghi
attivi (MLSST) all’interno della stessa, da cui ricavare il volume del comparto di ossidazione;
Capitolo 7- Comparto biologico
generalmente i valori ottimali di concentrazione in vasca sono di 2000-6000 mg/l al fine di
garantire delle buone condizioni di sedimentabilità dei fanghi.
Considerando la massa di fanghi prodotti e la concentrazione di MLSST si può così ottenere il
volume della vasca e il tempo di detenzione idraulica (θ ). Essendo quest’ultimo inferiore all’età
H
del fango, è necessario operare un ricircolo di una porzione di portata al fine di garantire la
residenza cellulare opportuna.
Dopodiché, è stata calcolata la concentrazione di biomassa attiva eterotrofa (X ):
H
Infine, per garantire un’ottimale aerazione del processo è necessario fornire una quantità di
ossigeno pari almeno alla richiesta d’ossigeno calcolata tenendo conto del quantitativo necessario
all’ossidazione della sostanza carboniosa e di quella azotata e per la produzione di biomassa
cellulare.
Di seguito viene riportata una tabella riassuntiva del dimensionamento della singola linea:
Capitolo 7- Comparto biologico
Tabella 28: Dimensionamento vasca di ossidazione e nitrificazione
Vasca di ossidazione - nitrificazione
Q media influente [m3/d] 1080
μ' [1/d] 0.221
A
θ [d] 4.53
cmin
θ sicurezza [d] 6.79
cmin
S (bCOD) [mg/l] 1.83
COD effluente [mg/l] 31.83
tot
Valore limite COD [mg/l] 100
P [gSSV/d] 139800
x,bio
P [g SST/d] 415440
x,SST
N [mg/l] 36.84
ox
Massa MLSST [g] 2822100
MLSST[ g/m3] 4500
Volume vasca V [m3] 640
θ [h] 13.9
H
Altezza d’acqua in vasca h [m] 4.5
Superficie vasca [m2] 126
Larghezza vasca [m] 6
Lunghezza vasca [m] 21
X [gSSV/m3] 1272.4
H
R [kgO2/d] 23.3
O2
7.2 Vasca di pre-denitrificazione
Con il termine denitrificazione si indica la conversione dei nitrati ad azoto nitrico, azoto nitroso ed
infine azoto gassoso. I batteri che sono in grado di effettuare la denitrificazione, cioè la riduzione
dei nitrati, sono di tipo eterotrofo ed utilizzano i nitrati come accettore di elettroni invece
dell’ossigeno disciolto ed una fonte di carbonio organico come donatore.
La tipologia del comparto biologico in esame è rappresentata dal schema di figura 13, dove il
reattore anossico raffigura il processo di pre-denitrificazione ed il reattore aerobico indica la fase
di ossidazione/nitrificazione; il liquame, quindi, effettua un primo passaggio nella vasca anossica,
subisce poi la nitrificazione e l’ossidazione nella vasca aerobica ed infine viene ricircolato nella
vasca anossica, dove è soggetto alla denitrificazione.
Capitolo 7- Comparto biologico
Figura 13: Schema della configurazione impiantistica adottata per la predenitrificazione
Il processo di denitrificazione comporta la produzione di alcalinità, che in parte compensa quella
persa per la nitrificazione.
Per evitare la sedimentazione delle particelle nella vasca anossica è prevista la messa in opera di
un sistema di miscelazione, costituito da un mixer sommergibile.
Per il dimensionamento, sono state innanzitutto specificate la concentrazione desiderata di nitrati
nell’effluente (compatibilmente con il limite da normativa) e la concentrazione di fanghi nella
corrente di ricircolo, il cui valore rientra in determinati range (8000-12000 mg/l).
Successivamente, conoscendo la concentrazione di fanghi nel ricircolo (Xr) e la concentrazione
MLSST di fanghi (X) all’interno della vasca aerobica, è stato possibile calcolare il rapporto di
ricircolo α:
Una volta determinato il rapporto di ricircolo, è stato possibile ricavare il rapporto di ricircolo
interno IR:
I nitrati in ingresso al reattore anossico saranno dati dal prodotto tra la portate di ricircolo e la
concentrazione di nitrati nell’effluente.
Per determinare le dimensioni della vasca, è stato fissato un tempo di residenza idraulico di
tentativo e da questo è stato determinato il volume della vasca anossica e il rapporto F/M:
Capitolo 7- Comparto biologico
Il rapporto F/M è necessario per determinare la velocità specifica di denitrificazione (SDNR),
3-
osservato in un range piuttosto variabile (0.04-0.42 mg N-NO /mgSSV d). Per determinare tale
velocità occorre inoltre conoscere la frazione di COD rapidamente biodegradabile contenuta nel
liquame; si è assunto per semplicità che il rapporto rbCOD/bCOD sia di 0.20, cioè che il 20% del
COD biodegradabile sia costituito da sostanza organica rapidamente biodegradabile.
Il grafico in figura 14 fornisce il valore dell’SDNR a una temperatura di 20°C in funzione dell’F/M e
del rapporto rbCOD/bCOD:
Figura 14: Grafico per il calcolo della velocità specifica di denitrificazione
Poiché la velocità di denitrificazione diminuisce al diminuire della temperatura, è stato necessario
determinarla alla temperatura di progetto di 12°C tramite una relazione del tipo Arrhenius, con
θ=1.026.
Conoscendo la velocità specifica di denitrificazione, il volume della vasca anossica e la
concentrazione di biomassa attiva è stato possibile determinare la concentrazione di nitrati
rimossi nella vasca anossica.
Naturalmente la quantità di nitrati rimossi deve risultare maggiore rispetto alla quantità in
ingresso; il rapporto ottimale tra le due concentrazioni risulta di 1.05. Se tale valore non risulta
Capitolo 7- Comparto biologico
rispettato, è necessario modificare il tempo di residenza idraulico e ripetere l’intero
procedimento.
In tabella sono riassunti i parametri per il dimensionamento della vasca anossica (singola linea).
Tabella 29: Dimensionamento vasca anossica di predenitrificazione
Vasca anossica
Q media influente [m3/d] 1080
Concentrazione fanghi nel ricircolo Xr [mg/l] 10000
Rapporto di ricircolo dal sedimentatore 0.8
secondario α
Rapporto di ricircolo interno IR 0.64
Nitrati ingresso vasca anossica [g/d] 23587
Tempo di residenza idraulico [h] 1.7
3
Volume vasca anossica [m ] 77
Rapporto F/M [gBODgSSV d] 3.77
b
rbCOD [mgO /l] 81.57
2
SDNR alla temperatura di esercizio [g/gd] 0.252
Nitrati rimossi [g/d] 24570
Nitrati rimossi/Nitrati alimentati 1.04
Credito di O da parte della denitrificazione
2 2.81
[kg/d]
Richiesta netta di O [kg/d] 20.48
2 2
Superficie vasca [m ] 90
Lunghezza vasca [m] 3
Larghezza vasca [m] 6
3
Essendo la volumetria della vasca anossica pari a 77 m , è stato scelto di utilizzare un mixer FLYGT
modello 4610 con una potenza di 0.9 Kw.
7.3 Sistema di aerazione
Nella vasca di ossidazione l’aerazione ha il fondamentale compito di assicurare le condizioni
aerobiche al processo biologico fornendo ossigeno necessario alle colonie batteriche per le
trasformazioni metaboliche. Inoltre, un effetto macroscopico legato alla presenza di bolle d’aria è
quello di garantire una omogenea miscelazione del refluo in vasca.
Il trasferimento di ossigeno avviene tramite un fenomeno di diffusione molecolare che può essere
interpretato attraverso la teoria del doppio film. Il fenomeno è influenzato da una serie di fattori e
condizioni di processo. Capitolo 7- Comparto biologico
Il tasso di trasferimento dell’ossigeno in condizioni standard è quindi molto diverso da quello nelle
condizioni reali di processo.
Per dimensionare il sistema di aerazione si è imposto che la richiesta di ossigeno (derivante dal
metabolismo batterico) fosse uguale al tasso di tr