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Ulteriori evidenze
Esistenza di una condizione clinica detta
«Cerebellar Cognitive and Affective Syndrome»
Presenza di disfunzioni cerebellari in
Schizofrenia, depressione e autismo
Coinvolgimento delle strutture cerebellari
Nel riconoscimento di volti emotivi in soggetti sani
... Gli studi sono in continuo aumento
«THE CEREBELLUM IN EMOTION REGULATION: A REPETITIVE TRANSCRANIAL MAGNETIC STIMULATION STUDY»
Dennis. J. L. G. Schutter, Jack van Honk. Cerebellum, 2009
Inibire le funzioni cerebellari con
rTMS così da aumentare l’umore
negativo, come prova di una
compromissione nella regolazione
delle emozioni in soggetti sani
Dai risultati ottenuti si può notare che
c’è un peggioramento dell’umore
solamente dopo la stimolazione del verme
Questo articolo, è uno dei primi che conferma un coinvolgimento
del cervelletto nella regolazione delle emozioni e lascia spazio a
ricerche future per spiegazioni riguardo a questi risultati
“THE RECOGNITION OF FACIAL EMOTIONS
IN SPINOCEREBELLAR ATAXIA PATIENTS”
F. D’agata, P. Caroppo, B. Baudino, et al. Cerebellum, 2011
L’atassia spinocerebellare (SCA) è caratterizzata dalla degenerazione dei
neuroni del cervelletto e delle sue connessioni corticocerebellari.
Presenza di Cerebellar Cognitive and Affective Syndrome
Si ipotizza che i pazienti con SCA abbiano una difficoltà nel riconoscimento
di volti emotivi, sia nelle emozioni base che nelle emozioni sociali
I pazienti e il gruppo di controllo sono stati sottoposti a:
Ekmann 60 Faces Test per le emozioni di base
Tamietto 50 Faces Test per le emozioni sociali
Arrogance
Flirtatiousness
I pazienti hanno una performance relativamente buona
per le emozioni base (vanno peggio nelle emozioni negative),
per le emozioni sociali invece è presente un’enorme difficoltà
Secondo gli autori:
Nei pazienti con SCA, potrebbero essere presenti danni diffusi ai circuiti
corticocerebellari, che possono essere facilmente ricompensati nel caso delle
emozioni base innate ed universali, grazie alla robustezza delle connessioni,
filogeneticamente più vecchie.
Nel caso delle emozioni sociali, che sono apprese, vi è maggior difficoltà
dovuta ad un sovraccarico dei circuiti
“FMRI ACTIVITIES IN THE EMOTIONAL CEREBELLUM: A PREFERENCE FOR NEGATIVE STIMULI AND GOAL
DIRECTED BEHAVIOR”
C. Schraa-Tam, W. Rietdijk, W. Verbeke, et al. Cerebellum, 2012
Si registrano le attivazioni cerebellari
ed extracerebellari (sistema limbico e neuroni specchio)
tramite fMRI, mentre ai partecipanti è chiesto di
osservare e imitare immagini con volti emotivi.
I neuroni specchio sono presi in considerazione perché rappresentano il
sistema principale dei comportamenti Goal-Directed
Task: Mirror Neurons Experiment (MN)
Control Task: Imitation Task (IT)
Attivazioni per volti con emozioni negative durante MN:
Le attivazioni cerebellari si sono verificate in concomitanza con le
attivazioni nell’insula e nell’amigdala.
Gli autori ipotizzano che il cervelletto abbia un ruolo nel controllo delle
emozioni, che è importante per i comportamenti Goal-Directed,
i quali si verificano più facilmente nelle reazioni verso una persona con
espressioni negative (dove vi è maggior attivazione).
“THE EMBODIED EMOTION IN CEREBELLUM: A NEUROIMAGING STUDY OF ALEXITHYMIA”
2015
D. Laricchiuta, L. Petrosini, E. Picerni, et al. Brain Struct. Funct.
Questo studio indaga le possibili associazioni tra il volume della materia
bianca e grigia nel cervelletto e diversi livelli di alessitimia presenti in 60
soggetti.
L’alessitimia è un tratto di personalità e non un disturbo.
Si intende un deficit nella consapevolezza emotiva, che si palesa con
l’incapacità di percepire, riconoscere e descrivere verbalmente i propri e gli
altrui stati emotivi
I soggetti sono stati sottoposti a:
Toronto Alexithymia Scale (TAS-20)
MRI strutturale
Un aumento di materia grigia nella Crus1 è correlato positivamente
con alti livelli di alessitimia
sono correlati negativamente con il volume
Alti tratti di alessitimia
delle aree limbiche e paralimbiche
Dai risultati si può avanzare l’ipotesi per cui le persone con alti tratti di
alessitimia mostrano risposte neurali ridotte nel sistema limbico per stimoli
emozionali interni ed esterni, e in contrasto aumentano la risposta
neurale nelle aree somatosensoriali e sensomotorie, associando tali
stimoli solo a sensazioni fisiche
L’aumento del volume nalla Crus 1 dei soggetti con alti tratti di alessitimia
può essere correlato con un processo alterato di embodiment, che porta
ad interpretare le emozioni in modo non cognitivo
In conclusione...
Dagli studi presi in considerazione risulta che le zone del
cervelletto maggiormente interessate nell’elaborazione delle
emozioni sono: il verme, la crus 1, crus 2 i lobuli VI, VII, VIII
Inoltre risulta un ruolo prevalente del cervelletto per le emozioni
negative e per le emozioni sociali