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N S N S
= =
( ) ( )
T S T S
1 1 da cui i diagrammi delle sollecitazioni rappresentati sotto.
2 L 2 L
= = +
( ) ( )
M S M S
S S 1
2 L 2 L 2
0 1 0
0 1
0 L
2 L
2
T
N M 32/56 1
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A.A. 2010/2011
A questo punto non ci resta che applicare l'integrale di mohr.
Dobbiamo inserire la parte statica (forze e sforzi) dal problema equivalente e la parte cinematica (deformazioni e spo-
stamenti) dal problema reale.
~ ~
θ ε χ
⋅ = +
1 N M
C S
poiché la condizione stabilisce che la rotazione in C deve essere nulla, il primo termine viene posto uguale a zero, resta
quindi:
~ ~
ε χ
+ = 0
N M
S
Poiché il momento M è non nullo, possiamo trascurare la parte relativa allo sforzo assiale N, pertanto resta:
M
~ χ χ
= = 0
0
M ricordando che la deformazione incurvamento è esprimibile come: , da cui:
k M
S M
~ = 0
M k M
S x volte il problema
inoltre, dato che il problema equivalente è dato dalla combinazione lineare del problema zero e di 4
1, possiamo scrivere:
M
( )
+ = 0
M x M dato che M = M1, avremo:
0 4 1 k M
S M
( )
+ = 0
M x M 1
0 4 1 k M
S 2
M M M
+ =
0 1 0
x 1
4
k k
M M
S 2
M M M
+ =
0 1 0
x 1
4
k k
M M
S S
M M
0 1
k
= − M
S
x il sistema è composto da 3 tratti di lunghezza L, andiamo a risolverlo:
4 2
M 1
k M
S
L L L
M M M M M M
+ +
0 1 0 1 0 1
k k k
M M M
0 0 0
= − V OI OII
x 4 L L L
2 2 2
M M M
+ +
1 1 1
k k k
M M M
0 0 0
V OI OII 33/56
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A.A. 2010/2011
PROBLEMA 0 =
( ) 0
N S = −
2
( )
T S P PS
S
1
TRATTO VERTICALE 2 L
= − 3
2
( )
M S PS P
1 1 S
2 6 L
per il tratto AB per il tratto BC
= − =
( ) ( ) 0
N S PL N S
1
2
= − = −
( ) ( )
T S PL T S PL
1 1
TRATTO ORIZZONTALE 6 6
= − = −
2 2
( ) ( ) ( ) (
1 )
M S PL M S PL
S S
1 1
6 L 6 L
PROBLEMA 1
TRATTO VERTICALE (NULLO OVUNQUE)
per il tratto AB per il tratto BC
= =
( ) 0 ( ) 0
N S N S
= =
( ) ( )
T S T S
1 1
TRATTO ORIZZONTALE 2 L 2 L
= = +
( ) ( )
M S M S
S S 1
2 L 2 L 2
L L
− − +
2 2
( )( ) (
1 )( )
PL PL
S S S S
1 1 1
+
L
6 2 L 6 L 2 L 2
k k
M M
0 0
= − OI OII
x 4 L L +
2 2
( ) ( )
S S 1
+
2 L 2 L 2
k k
M M
0 0
OI OII
L L
− + − +
2 2
( )( ) (
1 )( )
PL PL
S S S S
1 1 1
6 2 6 2 2
L L L L
= − 0 0
x 4 L
L + +
2 2
( ) ( )
S
S 1
2 2 L 2
L
0 0
L L
1 1 1
− + −
2 2 2
PS PL PS
12 12 12
= − 0 0
x 4 L L
2 2 1
S S S
+ + +
2 2
4 4 4 2
L L L
0 0
1 1 1 1 1
− + −
3 3 3
PL PL PL
12 3 12 12 3
= −
x 4 3 3 2
1 L 1 L 1 1 L
+ + +
L
2 2
3 4 L 3 4 L 4 2 2 L
1 1 1 1 1 1
− + − − +
3 3 3 2 2 2
PL PL PL PL PL PL 1 3 3
36 12 36 18 12 36
= − = − = − = − = −
2 2
x PL PL
4 1 1 1 1 1 1 2 36 2 72
+ + + +
L L L L
12 12 4 4 6 2 3 34/56
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A.A. 2010/2011
ESERCIZIO (LUG-10)
Calcolare lo stato di sollecitazione nel telaio seguente. Calcolare
lo spostamento verticale del carrello in A.
Stabiliamo il grado di iperstaticità del sistema e disegniamo le reazioni vincolari.
- il vincolo centrale (glifo) ha molteplicità 2 (blocca 2 movimenti);
- il vincolo destro (carrello) ha molteplicità 1 (blocca 1 movimento);
- il sistema è costituito da una trave, pertanto abbiamo 3 equazioni;
abbiamo quindi 3 incognite in 3 equazioni.
sottraendo le equazioni alle incognite risulta 3 – 3 = 0
Il sistema è pertanto isostatico e siamo sicuri della validità del calcolo perché i vincoli non permettono atti di moto
rigido.
Scriviamo le equazioni di equilibrio: polo
x
− =
x 0 equilibrio orizzontal
e P A
3
2
− =
x PL 0 equilibrio verticale
1 x
1 2 2
x
− =
PL L x
( ) 0 equilibrio alla rotazione
1 2 1
3
2 3
=
x 0
2 =
x PL
1
1 2 2
PL
1
P A
= 2
x PL
1 3
3 3 PL
da cui ricaviamo il sistema rappresentato a lato. 1
2
Dividiamo il telaio in due tratti in quanto una parte è caricata mentre l'altra non lo è.
b
Nel primo tratto avremo che il carico avrà la seguente funzione :
T
− − − − −
y y x x y P x 0 y P x
= = =
0 0 da cui
− − − − −
y y x x 0 P L 0 P L
L L
0 0 S
x x = −
− = − = − b P P
y P P y P P T L
L L
Scrivendo le equazioni indefinite di equilibrio avremo:
′ + =
N b 0
N
′ + =
T b 0
T
µ
′ + + =
M T 0
′ ′
= = =
N 0 N 0 N ( S ) N ( 0 )
′ ′
+ − = = − + = − + 2
T ( P P ) 0 T P P T ( S ) T ( 0 ) PS PS
S S 21
da cui
L L L
′ ′ ′
+ = + = + =
M T 0 M T 0 M T 0 35/56
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A.A. 2010/2011
= =
N ( S ) N ( 0 ) N ( S ) N ( 0 )
= − + = − +
2 2
T ( S ) T ( 0 ) PS PS T ( S ) T ( 0 ) PS PS
21 21
L L
′ ′
+ − + = = − + −
2 2
M T ( 0 ) PS P S 0 M T ( 0
) PS PS
21 21
L L
=
N ( S ) N ( 0 )
= − + 2
T ( S ) T ( 0 ) PS P S
21 poiché le reazioni vincolari all'estremità sono nulle:
L
= − + −
2 3
M ( S ) M ( 0 ) T ( 0 ) S PS PS
1 1
L
2 6
=
N ( S ) 0
= −
2
T ( S ) P S PS
21
L
= −
2 3
M ( S ) PS PS
1 61
L
2
vediamo agli estremi del primo tratto abbiamo: N 0
=
N ( 0 ) 0
=
=
S 0 T ( 0 ) 0 F
T
=
M ( 0 ) 0 PL
1
2
=
N ( L ) 0 2
PL
1
= = − = −
S L T ( L ) PL PL PL
1 1 3
2 2 0
M
= − =
2 2 2
M ( L ) PL PL PL
1 1 1
2 6 3
Il tratto di destra è completamente scarico. abbiamo quindi le sollecitazioni rappresentate a lato.
Per conoscere lo spostamento verticale del punto A utilizziamo il principio dei lavori virtuali. Prima di fare ciò è neces-
sario studiare lo stesso telaio in una diversa condizione di carico (problema virtuale) appositamente scelta al fine di co-
noscere lo spostamento verticale in A. polo
− =
x H
0
2 x 1
+ =
x V
1 0 3
1 x
− + = A
x L x L M
( ) 1
( 2 ) 0 2
1 3 x
1
=
x 0 polo
2 = − L
x 1 1
1 =
x L A
3 1
da cui otteniamo la soluzione a lato.
Anche qui, poiché la forza 1 è concentrata, lo sforzo di taglio T sarà costante, di conseguenza il momento M lineare.
Nel punto estremo sinistro
=
N 0
=
T 0
=
M 0
Nel punto al centro-trave 36/56
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A.A. 2010/2011
=
N 0 N 0
= − = −
T 0 1 1
= − − =
M 0 ( L ) L 1
T
Nel punto all'estremo destro
=
N 0
= − + =
T 0 1 1 0
= − − + =
M 0 ( L ) L 0 M 0 L
Le funzioni delle azioni di contatto saranno:
per il tratto sx per il tratto dx
= =
N ( S ) 0 N ( S ) 0
= − =
T ( S ) 1 T ( S ) 1
= = −
M ( S ) 0 M ( S ) 2 L S
Applichiamo ora il principio dei lavori virtuali. Prendiamo la parte statica (forze e sforzi) dal problema virtuale e la par-
te cinematica (deformazioni e spostamenti) dal problema reale.
~ ~
~ ε χ
⋅ = +
1 v N M poiché N è nullo ovunque lo trascuriamo
A S ~
M
~ ~
~ χ χ
⋅ = =
1 v M sapendo che la deformazione può essere espressa in termini di sforzo
A k M
S ~
M
~
⋅ =
v M
1 A k M
S
dobbiamo ora integrare la funzione su tutto il dominio (la trave), pertanto spezziamo l'integrale in due parti:
L 2 L
1 1
~
⋅ = − + −
3
2
v PS S L S
1 ( 0 )( ) ( 2 )( 0 )
1 1 P
A 2 6 L k k
M M
0 L
~ =
v 0 (spostamento verticale nullo?)
A 37/56
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A.A. 2010/2011
Esercizio (NOV-11)
Calcolare e diagrammare lo stato di sollecitazione per effetto del
carico applicato.
Vediamo qual è il grado di iperstaticità del sistema.
- il vincolo sx (glifo) ha molteplicità 2 (blocca 2 movimenti);
- il vincolo in basso (cerniera) ha molteplicità 2 (blocca 2 movi-
menti);
- il sistema è costituito da un'unica trave, pertanto abbiamo 3 equa-
zioni;
abbiamo quindi 2 + 2 = 4 incognite in 3 equazioni.
sottraendo le equazioni alle incognite risulta 4 – 3 = 1
Il sistema è pertanto 1 volta iperstatico e siamo sicuri della validità del calcolo perché i vincoli non permettono atti di
moto rigido.
Per capire quale delle 4 incognite (reazioni vincolari) possiamo scegliere come incognita iperstatica (considerare nota),
P
rappresentiamo innanzitutto le reazioni vincolari esplicate dai vincoli (rappresentate a lato), e scriviamo le equazioni di
equilibrio: polo
x
− =
x x H
0 4
1 2 x
− + =
PL x V
2 0 1
3
− + + =
x PL L x L x L M
2 ( ) ( ) ( ) 0
4 2 3
= =
x x x x
1 2 1 2
= = x
x PL x PL
2 2 x
2
3 3 3
= − − = −
2 2
x PL x L PL x x L
2 2
4 2 4 2 x
x . Il problema originario può essere
Consideriamo nota l'incognita 4
4 ~
P
espresso come un problema equivalente (rappresentato a lato), costitui- θ
+ =
P x
( ,