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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA
“LA SAPIENZA”
CORSO DI LAUREA IN COMUNICAZIONE
PUBBLICA E D’IMPRESA
A.A. 2014/2015
Analisi narratologica del romanzo “Carrie” di Stephen Edwin
King condotta secondo le indicazioni presenti nel testo
“L’officina del racconto” di Angelo Marchese
Martina Galluzzi
Matricola 1606981 1
1. Introduzione
Stephen Edwin King nasce a Portland nel 1947, considerato come uno dei
migliori autori di letteratura fantastica e nello specifico horror, in grado di
trasformare le quotidiane situazioni conflittuali in veri e propri momenti di terrore.
Nonostante si tratti del più letto romanziere vivente, egli non è particolarmente
amato dalla critica, la quale gli rimprovera di considerare l’amore e la sessualità in
1
modo immaturo e superficiale.
King riscuote, però, un grandissimo successo tra i lettori poiché in una società
che deplora la morte, egli la riporta al centro dell’attenzione. Lui stesso sostiene:
1 (a cura di) MAGISTRALE Tony (1992), The dark descent – Essay defining Stephen King’s
horrorscape, New York 2
«Nessun patto con il diavolo. Solo con me stesso. Ho scritto tanto, ma solo su quel che
conosco. Le mie storie, anche se fantastiche, nascono dalla realtà minuscola della
2
cittadina in cui abito, anzi, dal mio vicinato, provinciale e pettegolo.»
2 (intervista di) SERENELLINI Mario (2014), Stephen King: “I veri mostri sono nella realtà”,
Repubblica.it 3
La sua carriera inizia nel 1974 con Carrie e negli anni successivi scrive
numerosi romanzi, tra cui molti hanno avuto trasposizioni cinematografiche e
televisive. Difatti, il suo primo romanzo, sopra citato, è stato adattato per il grande
schermo nel 1976 per mano di Brian De Palma che creò un vero e proprio
capolavoro cinematografico, e successivamente sono stati girati altri due film
ispirati a Carrie.
Stephen King afferma di aver sottovalutato lui stesso questo racconto e che è
solo grazie all’incoraggiamento della moglie Tabitha Spruce, alla quale è dedicato
Carrie, se la sua prima stesura scappò alla distruzione, per esser poi pubblicata. 4
2. Trama
Il titolo del romanzo prende il nome dalla protagonista Carrie White, la quale
vive con sua madre Margaret a Chamberlaine, piccola città del Maine.
Carrie è una ragazza di sedici anni triste e sola, diversa dall’altre adolescenti
per la sua insicurezza e goffaggine e spesso presa di mira dai suoi coetanei a causa
del suo aspetto trasandato e dei suoi vestiti fuori moda.
L’ambiente familiare rende la vita di Carrie ancora più difficile a causa
dell’ostile rapporto con sua madre, donna fanaticamente cattolica e autoritaria, che
si inasprisce ancor di più con l’arrivo delle prime mestruazioni della ragazza,
durante l’ora di ginnastica. Carrie subisce l’ulteriore umiliazione da parte delle
compagne di scuola che la deridono e le lanciano assorbenti ma, grazie
all’intervento dell’insegnante di ginnastica, alle ragazze gli verrà vietato di
partecipate al ballo scolastico, che si terrà a breve.
Il mutamento fisiologico provoca perciò in Carrie una reazione di spavento e
sconcerto, non essendo stata informata da nessuno, tanto meno da sua madre, la
quale, credendo che Dio stesse punendo sua figlia col sangue per via della sua
condotta inadeguata, rinchiude la giovane in uno stanzino a pregare per purificarsi
dalle sue colpe.
L’arrivo delle mestruazioni e le conseguenti punizioni rendono Carrie sempre
più introversa; ma la giovane è in possesso di poteri paranormali che scatena
5
all’età di tre anni per difendersi dalla madre e di cui ne acquista il pieno controllo
a sedici anni, in seguito all’umiliazione subita a scuola.
L’unica ragazza che prova rimorso per i suoi atteggiamenti nei confronti di
Carrie è Suel Snell, la quale, per riparare al danno e scusarsi con lei, le da la
possibilità di accompagnare il suo ragazzo Tommy al ballo, il quale accetta e si
innamora di Carrie, scoprendo i pregi della timida ragazza.
La sera del ballo, però, una delle ragazze punite dall’insegnate, Christine, vuole
vendicarsi di Carrie e, insieme al suo ragazzo Billy, studia un piano per umiliarla
dinanzi a tutta la scuola; i due ragazzi truccano i voti per far incoronare Carrie e il
suo accompagnatore Tommy regina e re del ballo e, una volta sul palco, gli
rovesciano addosso del sangue di maiale. Tommy muore a causa del colpo in testa
dovuto al secchio di metallo e Carrie sentendosi umiliata per l’ennesima volta,
scatena la sua rabbia e libera i suoi poteri.
Attraverso il potere della telecinesi, chiude le porte dell’edificio e provoca un
incendio con l’intenzione di uccidere tutti coloro presenti nella scuola e, decisa di
vendicarsi, produce in città un altro incendio ancora più potente, provocando così
la morte di molte persone.
Per terminare la sua opera devastante e placare il suo animo, Carrie deve
liberarsi del dispotismo di sua madre e si dirige quindi verso casa sua. 6
Margaret White ritiene che sia arrivato il momento di dire a Carrie che lei sia il
frutto del peccato carnale poiché conseguenza di una violenza da parte di Ralph
Whitele in preda all’alcol.
Ritenendo che sua figlia fosse indemoniata, Margaret la colpisce alla spalla ma
Carrie la uccise usando la telecinesi.
Indebolita, la ragazza decide di recarsi nel posto in cui venne concepita e dove
incontra Sue Snell, che le dimostra che non ha mai avuto pensieri cattivi verso di
lei e consola Carrie tra le sue braccia mentre quest’ultima muore.
Il racconto si conclude con una lettera in cui si parla di una bambina di nome
Annie che ha le stesse doti paranormali di Carrie, ma con un futuro sereno di
3
fronte a lei.
3 KING Stephen (2000), Carrie, Bompiani, Milano 7
3. Analisi del testo
3.1 Struttura del racconto
La narrazione è ambientata a Chamberlaine, nello stato del Maine nel 1979.
Secondo al ripartizione supposta da Friedman e riportata nel libro “L’officina
4
del racconto” di Angelo Marchese , il romanzo in questione ha una trama
d’azione poiché il racconto si avvia con Carrie vista come una ragazza sola e
insicura e perciò come un facile bersaglio dalla madre e dai compagni (il
problema) e si termina con la stessa protagonista che scatena la sua rabbia per
liberarsi di coloro che l’hanno maltrattata (la soluzione).
L’arrivo delle prime mestruazioni rappresenta il fatto scatenante inziale del
romanzo in quanto la protagonista si sente abbandonata dalla madre, che non l’ha
informa del mutamento fisiologico, e umiliata dalle compagne di scuola che la
deridono.
La diegesi è guidata da un narratore onnisciente, in modo che il lettore sia a
conoscenza dei poteri telecinetici di Carrie, questo mediante l’introduzione di
brani riguardanti una relazione denominata “L’ombra che esplose”, la quale
analizza i fatti di Chamberlain e il caso White, in modo che la narrazione sia
completa di articoli di giornale e di notizie; questo comporta quindi un continuo
4 MARCHESE ANGELO (1983), L’officina del racconto - Semiotica della narratività, Arnoldo
Mondadori, Milano, p.75 8
cambiamento riguardante i punti di vista e permette di considerare i fatti come se
fossero realmente accaduti.
Secondo Angelo Marchese, la fabula è “la disposizione in ordine cronologico
5
dei nuclei narrativi funzionali” , quindi:
1. Situazione iniziale: l’emarginazione e l’imbarazzo della protagonista;
2. Primo elemento scatenante: l’arrivo delle mestruazioni e l’umiliazione da
parte dalle compagne di scuola;
3. Punizione le ragazze da parte dell’insegnante che vieta loro di partecipare
al ballo scolastico;
4. Proposta di Sue Snell a Carrie di accompagnare il suo ragazzo Tommy al
ballo per farsi perdonare;
5. Vendetta di Christine, insieme al suo ragazzo Billy, che rovescia del
sangue di maiale addosso a Carrie e Tommy;
6. Furia omicida: Carrie uccide tutti i presenti;
7. Rivelazione: la madre afferma che la ragazza è stata il frutto di una
violenza sessuale da parte di Ralph White;
8. Soluzione definitiva: Carrie uccide la madre liberandosi del suo
dispotismo;
9. Conclusione: Carrie muore a causa di una ferita inflittale dalla madre.
5 MARCHESE ANGELO (1983), L’officina del racconto - Semiotica della narratività, Arnoldo
Mondadori, Milano, p. 85 9
Per quanto concerne l’intreccio, ovvero l’elemento che “segue la tramatura dei
6
diversi elementi narrativi riconducibili ai diversi strati del racconto” , esso ha un
andamento non lineare; difatti la narrazione è frammentaria e la struttura narrativa
è spezzata a causa dell’inserimento di fonti, interviste e interrogatori.
6 MARCHESE ANGELO (1983), L’officina del racconto - Semiotica della narratività, Arnoldo
Mondadori, Milano, p.85 10
3.2 I personaggi
Carrie è una ragazza diversa dall’altre, più insicura e introversa, veste
fuorimoda e si ritrova messa in disparte nell’ambiente scolastico; rappresenta la
situazione di fin troppi ragazzi che vivono l’adolescenza come bersaglio dei propri
coetanei oppure ai margini della vita scolastica.
Colpa dell’insicurezza della giovane è attribuibile soprattutto alla madre
Margaret White, donna fanaticamente cattolica e autoritaria; difatti la madre
ricopre il ruolo di antagonista poiché con le sue crudeltà psicologiche e fisiche ha
indotto la figlia a non credere in sé stessa, compromettendo il rapporto con i suoi
coetanei.
Il ruolo di antagonisti è, in parte, ricoperto anche da Christine e Billy poiché è
a causa del loro scherzo che Carrie sfoga la sua rabbia e libera i suoi poteri.
Il personaggio particolare e importante, che si è evoluto nel corso del racconto,
è la giovane Sue Snell; inizialmente anche lei deride e umilia Carrie, ma alla fine
si dimostra l’unica del suo gruppo a essersi pentita per gli scherzi fatti verso la
protagonista.
Per farsi perdonare, Sue offre a Carrie la possibilità di andare la ballo con il suo
ragazzo Tommy, che morirà la stessa dell’evento. 11
In generale, tutti i personaggi di Stephen King hanno una propria personalità,
un proprio carattere che li contraddistingue rendendoli unici ed amabili dai lettori,
i quali non possono che non affezionarsi.
Così è anche il caso di Carrie in cui il lettore non riesce a vederla come un
personaggio negativo, anzi vi è come un sentimento di comprensione nei confronti
della giovane. 12
Dalla telescrivente dell'AP del