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causa UN MAGGIOR AFFLUSSO DI CA++.

( in particolare al recettore della serotonina è associata una proteina G che

produce AMPc, che a sua volta attiva la protein chinasi A, che va a fosforilare il

canali voltaggio dipendenti per il K+, chiudendoli, questo causa maggior entrata di

CA++ e la risposta esagerata.)

Apprendimento associativo:

SI scossa parte caudale dell’aplysia e SC stimolazione tattile lieve del sifone.

Anche qui la modificazione avviene a livello sinaptico tra motoneurone e neurone

sensoriale, vediamo cosa succede a livello cellulare e molecolare quando SI e SC

sono appaiati.

Cellulare: SC è rappresentato dal pd’A , SI coincide con rilascio della serotonina.

Molecolare: SC coincide con maggior influsso di CA++ e SI con produzione di

AMPc .

Quando SI e Sc sono appaiati abbiamo maggior entrata di CA++ e produzione di

AMPc dovuto all’attivazione di adenilato ciclasi.

(Serotonina attiva-> proteina G che attiva-> adenilato ciclasi che produce_> AMPc

che attiva protein chinasi che-> disattiva i canali K+)

Il processo mnestico coincide con la fosforilazione dei canali potassio.

2) Descrivere i concetti fondamentali della teoria di James e

Lange e della teoria di Cannon e Bard.

Le emozioni constano di tre aspetti fondamentali: l’esperienza soggettiva,

l’attivazione fisiologica e il comportamento (verbale, motorio etc) .

Secondo la teoria di James- Lange l’esperienza soggettiva dell’emozione dipende

dall’attivazione fisiologica.

Ovvero ad ogni emozione si associano dei cambiamenti fisiologici e la percezione

di tali cambiamenti comporta l’esperienza soggettiva, inoltre ad ogni emozione

corrispondono pattern di attivazione differente.

Esistono delle prove a sostegno di tale teoria: individui con lesioni al midollo

spinale a vari livelli sperimentano emozioni meno intense, tale effetto è

proporzionale all’entità del danno, inoltre iniezioni di adrenalina producono uno

stato emotivo in assenza di stimoli adeguati.

Le critiche mosse da Bard sono: le lesioni al midollo non impediscono ai soggetti

 di provare emozioni seppur meno intense, uguali pattern di attivazione

corrispondono a emozioni differenti, l’esperienza dell’emozione persiste anche

dopo che l’attivazione fisiologica è cessata, e le emozioni precedono

l’attivazione fisiologica. Secondo Cannon e Bard noi riconosciamo la situazione

a livello prima inconscio, tramite le strutture sottocorticali, si attiva il SNA e SE

per la risposta fisiologica, le afferenze giungono al talamo e qui si ha esperienza

dell’emozione e attivazione della risposta.

3) Descrivi brevemente cosa si intende per fitness diretta,

indiretta e inclusiva.

La fitness è data dalla capacità dell’individuo di vivere più a lungo e dal numero di

figli che mette al mondo. Per risolvere il paradosso dell’altruismo agito dalle caste

sterili, dai comportamenti di allarme e dagli helpers Hamilton 1964 introduce il

concetto di inclusive fitness come risultato della somma algebrica tra fitness

diretta e fitness indiretta. La fitness diretta rappresenta la capacità di un individuo

di trasmettere i propri geni attraverso la riproduzione, la fitness indiretta è

rappresentata dal num di copie di geni che trasmettiamo salvaguardando i

consanguinei con cui condividiamo parte del patrimonio genetico (0,5 con i fratelli,

0,5 con i genitori, 0,25 con i nipoti, 0,125 con i cugini e pronipoti).

4) Game theory.

Branca della matematica che si occupa di studiare le strategie che l’individuo mette in

atto per massimizzare i propri guadagni, la game theory è stata applicata da John

Maynard Smith all’ecologia comportamentale che cerca di individuare comportamenti

individuali che siano in grado di aumentare la fitness, come questi siano influenzati

dal comportamento dei compagni sociali e in quali condizioni è meglio adottare un

comportamento aggressivo ed uno aggressivo. Per rispondere all’ultimo quesito è

stato creato uno schema con cui si ha a che fare con due modelli animali: aquila e

colomba.

L’ aquila solitamente è un animale aggressivo e ha accesso al 100% delle risorse

quando incontra una colomba, quando incontra un’altra aquila la percentuale di

possibilità di riuscita si abbassa del 50% e paga un costo determinato derivante

scontro, l’aquila perdente paga solo un costo.

La colomba che incontra un’altra colomba ha accesso alle risorse la metà delle volte

ma non intraprende azioni offensive. Dato V il valore della risorsa contesa, dato C il

costo pagato abbiamo che un modo per comprendere quale comportamento con

maggiore probabilità sarà messo in atto è la seguente formula: (V-C) / 2 (contendenti).

5) Strategie evolutivamente stabili.

La schematizzazione dei ruoli che possiamo trovare in una o più specie animali

operata per mezzo dell’uso della game theory in realtà si rivela essere un ingrediente

fondamentale delle strategie evolutivamente stabili. Queste sono infatti in stretta

relazione con il valore della risorsa contesa e il costo associato nell’avere accesso a

tali risorse. Se il valore associato alla risorsa supera il costo determinato dallo scontro

fisico allora conviene essere un aquila e adottare un comportamento aggressivo, se il

valore della risorsa contesa è inferiore al costo della risorsa allora una combinazione di

strategie in cui si è tanto aggressivi quanto non si delinea come la condizione più

vicina da una strategia evolutivamente stabile.

6) ESS interazione preda- predatore.

Le ESS dipendono strettamente dal comportamento messo in atto dalla maggioranza

degli individui del gruppo di cui l’individuo fa parte. Ghirlanda e Vallotigara hanno

cercato di capire se le ESS avessero luogo anche di fronte a forme di lateralizzazione

comportamentale, ovvero se esistesse un legame tra lateralizzazione

comportamentale e strategie. Il loro studio si è concentrato in situazioni in cui tanto le

prede quanto i predatori vivevano in gruppo e le prede adottavano una strategia di

fuga voltando tutti insieme verso una direzione comune. D’altro canto a strategia

corrisponde controstrategia in quanto i predatori possono apprendere la direzione di

fuga preferenziale delle loro prede e approcciarle in quella data direzione. La

probabilità di sopravvivere ad un attacco a carico della preda è espressa dalla

formula: p(x) = p(0) . g(X) – l(X), dove x indica una proporzione di compagni che

adottano la stessa strategia di fuga

P(0) è la baseline di possibilità che la preda ha di fuggire, ad esempio per impala

contro iena è 0,2

G(x) è il beneficio ricavato dall’adottare una strategia comune

L(x) è il costo associato all’uso di tale strategia.

7) Frequenza selezione dipendente.

Talvolta può accadere che la minoranza di un dato gruppo di individui riesca ad ottenere

comunque un g(X), un beneficio, pur adottando una strategia diversa da quella adottata

dalla maggioranza.

Ad esempio se la maggioranza svolta a sx e un piccolo gruppetto si trova indietro è

meglio non raggiungere i propri compagni in quanto si rischia di diventare dei bersagli,

meglio voltare a dx. in ogni caso il successo della strategia opposta dipende dalla

frequenza con cui viene praticato.

8) Pro e contro di vivere in gruppo.

I vantaggi della vita associata, ad esempio nei pesci, sono rappresentati dalla

 possibilità di muoversi più velocemente nell’acqua, esistono infatti dei benefici

di natura idrodinamica nello spostamento polarizzato del gruppo, migliorano la

propria performance nel trovare cibo in quanto molti individui sono deputati in

tale compito, migliorano il monitoraggio di eventuali predatori e grazie al

dilution effect , in relazione al num tot di individui di quella data popolazione,

riducono notevolmente il rischio di ciascun individuo di essere predato, si

possono mettere in atto strategie di gruppo contro la predazione ( confusion

effect) , infine ottengono dei vantaggi in termini di fitness perché l’essere

aggregati e coesi permette facilmente di trovare individui con cui riprodursi.

Costi: alcuni individui del gruppo possono approfittare delle attività svolte da

 altri individui senza contribuire equamente, maggior rischio di contrarre

malattie, di inincrocio, di cannibalismo subito ai danni dei più giovani, di

alimentare prole non propria, un alto investimento energetico nel mantenere

sempre la propria posizione spaziale nel gruppo coeso infine la presenza di

maggiori risorse è controbilanciata da maggiore competizione tra individui.

9) Dilemma del prigioniero in relazione all’altruismo.

Esemplificazione nota in psicologia che bene riassume i costi dell’essere altruistici.

Condizione di partenza è che due soggetti si trovino nella situazione di aver

commesso entrambi un crimine, di essere catturati separatamente e di dover

decidere se confessare o meno il fatto. Il comportamento di ciascun individuo non

può prescindere dal prefigurarsi quale comportamento possa adottare il proprio

compagno sociale e in relazione a questo fornire la risposta comportamentale

adeguata. Le scelte operate hanno precisi risultati: quando consideriamo

l’interazione tra A e B, vediamo come operare la scelta di negare le responsabilità

quando si associa alla scelta dell’altro di cooperare è quella che paga

maggiormente per il singolo. La seconda opzione che ci permette di ottenere i

migliori risultati è quella di cooperare e pertanto confessare il crimine, infine il

massimo della pena viene ottenuto se noi decidiamo di collaborare e l’altro

giocatore scarica la propria responsabilità.

La scelta di cooperare comporta dei benefici a breve termine quale la riduzione

 della pena e un beneficio a lungo termine quale la maggior probabilità che lo

stesso individuo e altri individui del gruppo, ripresentata la medesima

situazione, saranno più propensi alla collaborazione.

La scelta che operiamo sul comportamento da mettere in atto dipende dalle

inclinazioni caratteriali e dal grado di confidenza che abbiamo con l’altro giocatore

e dal grado di parentela, siamo infatti più propensi alla collaborazione con i

consanguinei. Un’altra situazione strettissimamente associata è la Tit for That in cui

nell’operare la scelta possiamo tener conto delle esperienze precedentemente

avute con i giocatori.

10) Kin selection e Hamilton’s rule

La kin recognition è la capacità di riconoscere i propri parenti più stretti attraverso

l’olfatto e il MCH, è importante al fine di prevenire il costo derivante dal dirigere le cure

parentali a prole non propria e evolve soprattutto in specie coloniali, inoltre attraverso il

corretto ric

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
13 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dropandgo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Basi biologiche del comportamento umano e animale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Dadda Marco.