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ESERCITAZIONI DI ELETTRONICA I
. Esercitazione n.2
Simulazione SPICE di circuiti amplificatori a BJT.
Nel corso di questa esercitazione useremo il transistore identificato dalla sigla Q2N2222 disponibile
nella libreria di SPICE.
Tracciamento delle caratteristiche di uscita
Per prima cosa usiamo il simulatore per tracciare le caratteristiche di uscita del BJT in modo da
individuare il campo di valori di funzionamento per le tensioni e le correnti del transistore e per
individuare in particolare la regione attiva di funzionamento. Per fare ciò si può utilizzare il circuito
riportato di seguito
Per poter tracciare la famiglia di curve che rappresenta le caratteristiche di uscita di Q1 è
necessario, per ogni valore della corrente di base I1, far variare la tensione Vce data da V1. Per fare
questo si imposta nel menu set-up il comando dc sweep
Cliccando su DC sweep appare la finestra:
In questa finestra si impostano i valori che
deve assumere la variabile principale, in
questo caso la tensione del generatore V1 che
coincide con Vce.
Per ottenere che la scansione di Vce avvenga
per determinati, fissati valori di ib, bisogna
attivare la funzione “Nested sweep” che si
trova in basso a sinistra nella finestra.
Appare così la finestra:
In questo menu si settano i valori della
variabile secondaria. In questo caso i1 viene
fatta variare da 2 uA a 10 uA con passo 2uA.
Per ognuno di questi valori, che
rappresentano i valori della corrente di base,
avviene lo sweep della tensione Vce una volta
che sia stata abilitata la funzione tramite il
tasto “Enable Nested Sweep” in basso a
destra nella finestra.
Una volta salvato il circuito e creata la netlist
si può far partire l’analisi.
Nel grafico di uscita sarà quindi possibile
visualizzare la corrente di collettore del BJT
Ic(Q1) in funzione della Vce.
Dimensionamento della rete di polarizzazione
Note le caratteristiche grafiche del BJT è possibile dimensionare una rete di polarizzazione che porti
il BJT a lavorare al centro della zona attiva.
Utilizzando un circuito di polarizzazione a quattro resistori come quello di figura si calcolino i
valori dell’alimentazione e della rete resistiva per avere la corrente di emettitore scelta
Una volta dimensionata la rete resistiva è possibile verificare che la corrente di emettitore circolante
sia proprio quella scelta abilitando nel set up la funzione Bias Point Detail; in questo modo spice
calcola il punto di lavoro statico. Una volta fatta l’analisi il risultato si trova nel file di uscita di testo
cui si accede dalla finestra grafica cliccando sul tasto “view simulation output file”
Se la corrente di collettore che si legge in questo file non coincide con quella di progetto
significa che si sono usate approssimazioni errate nel calcolo delle resistenze e bisogna ripetere il
dimensionamento.
Funzionamento da amplificatore:
Una volta che ci sia assicurati che il BJT è ben polarizzato si può cominciare a studiare il
funzionamento da amplificatore. Al circuito precedente bisogna aggiungere il segnale d’ingresso
come in figura:
Il generatore è questa volta di tipo VSIN. Per impostarne i parametri, si fa doppio clic su di esso.
Nella finestra che appare bisogna impostare il valore di
VAMP che rappresenta l’ampiezza della sinusoide,
un valore adatto è 1mV.
Bisogna poi impostare la frequenza, questa deve essere
abbastanza alta perché i condensatori di
disaccoppiamento si comportino come cc.
Con C=1uF va bene una frequenza di 10kHz
E’ interessante verificare cosa ne è del punto di funzionamento statico se non si mette il
condensatore. Si noti che per la resistenza serie del generatore è stato scelto un valore molto basso
perché in questo momento non vogliamo tenerne conto.
A questo punto si può fare un’analisi in transiente per vedere come evolve l’uscita, presa su R15 in
funzione dell’ingresso. Visualizzando il segnale di uscita e di ingresso si può calcolare
immediatamente l’amplificazione di tensione.
Il risultato dovrebbe essere un tensione di uscita molto bassa: Spiegare perché anche analiticamente.
Successivamente si può inserire un altro condensatore di disaccoppiamento che porta a massa
l’emettitore. Si ripeta l’analisi e si spieghino i risultati.
Si può poi vedere cosa succede al crescere dell’ampiezza del segnale di ingresso. Anche in questo
caso si spighino i risultati.