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Ponzo Tommaso
ISSR134286
Relazione del testo “Religione e psicologia individuale”.
1. Non conoscendo nessuno dei libri proposti, la scelta del testo è stata casuale, dopo la lettura
delle indicazioni, ho pensato che “Religione e psicologia individuale” potesse essere un
libro interessante per comprendere il rapporto che intercorre tra religione e psicologia.
Alla fine della lettura, ho compreso che il testo è un saggio che sottolinea come la psicologia
riconosce e stima l’idea di Dio poiché importante per l’umanità. La psicologia è dunque
erede di tutti i grandi movimenti che mirano al bene dell’umanità, compresa la religione, ma
le sue basi scientifiche l’obbligano ad una certa intransigenza; la nozione di Dio, per la
psicologia, dunque non può essere provata in modo scientifico e viene considerata dono
della fede.
Ho trovato il testo chiaro e completo; mi è piaciuto in particolar modo il confronto fra cura
d’anime cristiana e cura d’anime laica.
2. I quattro argomenti del testo che hanno suscitato particolare interesse per me sono:
CURA D’ANIME CRISTIANA: diversi tipi e diverse caratteristiche.
(Da pagina 27 a pagina 38)
CURA D’ANIME LAICA: la psicoanalisi e la Psicologia Individuale.
(Da pagina 38 a pagina 50)
ADLER E LA PSICOLOGIA INDIVIDUALE: il problema della nevrosi.
(Da pagina 74 a pagina 112)
ADLER E LA PSICOLOGIA INDIVIDUALE: il problema religioso
(Da pag 113 a pagina 118).
3. Il concetto contenuto nel testo che ho deciso di descrivere è il terzo, facendo riferimento
comunque ai due precedenti. L’uomo può essere visto secondo due prospettive: una in
quanto essere naturale, l’altro in quanto essere umano diretto verso Dio. L’essere umano è
un tutto unico e ha bisogno di un consigliere spirituale capace di comprenderlo ma che abbia
una attitudine bidimensionale che gli faccia disporre contemporaneamente della facoltà di
intuizione e di una capacità di rispondere alle domande di senso della vita. È qui che
interviene la psicologia della religione che, come detto a lezione, studia il vissuto,
l’esperienza soggettiva verso in soprannaturale; cerca di comprendere le caratteristiche della
persona per metterli in rapporto ai riferimenti culturali e simbolici della religione stessa.
Il testo sostiene che però esiste uno stato di tensione fra cura d’anime cristiana e laica; esse
si influenzano vicendevolmente nella critica, nel giudizio e nello stimolo.
Si identificano poi dei punti di contatto fra cura d’anime cristiana e metodo adleriano o
Psicologia Individuale; essi sono:
- La tecnica: è il dialogo che rappresenta la forma più frequente della risoluzione delle
contrizioni. Dalla Psicologia Individuale la comprensione è una primizia perché l’essenza
della guarigione è rappresentata dall’incoraggiamento e dall’educazione in vista della vita
sociale, mentre dal punto di vista cristiano comprensione e guarigione non possono essere
processi identici; comprendere un malato vuol dire diminuire nella sua psiche le sensazioni
di costrizione, ma ciò non è redenzione.
- L’antropologia: l’IO si mostra dominato dalla volontà di potenza che si scontra con la
realtà della vita generando un sentimento di inferiorità.
Questo conflitto dell’IO con se stesso è dovuto all’amore dell’uomo per se stesso; ecco la
scoperta della Psicologia Individuale che vede questo amore come fatale e risultato
dell’evoluzione in funzione dell’educazione e dell’ambiente. Anche nei contenuti del corso
si è proprio identificato, tra le caratteristiche del pensiero di Adler, il sentimento originario
di inferiorità che caratterizza l’uomo in quanto unità biopsichica.