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PROGETTO EDUCATIVO

centralità

NATURA BAMBINO

Rispetto dello sviluppo e

Rispetto della dei tempi del bambino; del

stagionalità e del tempo suo percorso di crescita

meteorologico Attività Attività

Attività con Attività Attività

Attività con

Attività

Attività psicomotorie sensomotorie

gli animali psicomotorie sensomotorie

gli animali

all’aperto

all’aperto

Per quanto riguarda il progetto educativo legato alla natura è importante sottolineare il fatto

che i bambini, in questa particolare realtà, sono immersi completamente nella vita

all’aperto. Infatti vengono proposte loro attività sul campo: l’occuparsi di un piccolo orto,

raccogliere i vari frutti di stagione.

Un aspetto altrettanto importante riguarda la natura intesa come contatto con gli animali,

infatti ai bambini vengono proposte attività con poni e caprette. Questo consente ai bambini

di sperimentare, apprendere e mettere in pratica il concetto di prendersi cura di qualcosa,

sia che si tratti di una piccola piantina, sia che si tratti di un animale.

Per quanto riguarda invece il progetto educativo rivolto ai bambini è importante evidenziare

l’importanza delle varie attività proposte. Durante le attività psicomotorie e sensomotorie il

bambino apprende attraverso il corpo e l’esperienza corporea.

Nel momento del gioco il bambino attiva la sua motivazione al movimento, alla scoperta,

alla conoscenza e alla ricerca di un rapporto con l’ambiente.

Pertanto nelle attività sensomotorie e psicomotorie la manipolazione di oggetti diversi con

consistenze diverse, con forme diverse consente al bambino di avere un primo approccio

con l’ambiente, di sperimentarlo e di viverlo in prima persona; capendo infine di essere un

soggetto in relazione con altri (sia che si tratti dei pari, sia che si tratti delle educatrici).

3. Quale relazione viene evidenziata tra la ciclicità della natura e dello sviluppo

del bambino?

L’agrinido crede molto nel legame che c’è tra la ciclicità della natura e lo sviluppo del

bambino. Per dimostrare questa connessione ha attuato il progetto “Natura in fattoria”;

esso rappresenta ciò che contraddistingue l’Agrinido da un classico nido.

Secondo tale pensiero la natura ha fornito al bambino tutto ciò di cui ha bisogno per

comprendere il movimento, la sensorialità e le diverse emozioni.

Risulta pertanto fondamentale riflettere sull’allestimento degli ambienti interni, che

sostanzialmente imitano la natura; ovvero tutte le attività proposte all’interno della struttura

dovrebbero soddisfare i bisogni dei bambini:

- Il bisogno di movimento attraverso la sperimentazione della movimento fine e

grossolano, della manualità, della coordinazione

- Il bisogno legato alla sensorialità, ovvero di sperimentazione attraverso i cinque

sensi che vengono coinvolti e stimolati nelle diverse attività proposte

- Il bisogno di relazione e di responsabilità attraverso il gioco libero con i pari, ma

anche prendendosi realmente cura di qualcosa (animali o piante)

Per comprendere bene il legame tra natura e sviluppo del bambino è indispensabile

sottolineare l’importanza dell’attività dell’orto.

L’orto stimola il bambino ad una familiarità, lo avvicina ad una natura che può vedere e

toccare. Esso avvicina concretamente il bambino all’idea di prodotto che nasce dalla terra e

che successivamente ritroverà in tavola.

L’orto rappresenta un vero e proprio ambiente educativo che il bambino può sfruttare, sia

come un ambiente di gioco libero, ma anche come un ambiente propedeutico

all’apprendimento. Infatti in esso si impara:

- Il fare attraverso l’uso delle mani

- La percezione del tempo come attesa

- Il senso di cura (tramite l’errore i bambini possono sperimentare questo senso di

cura)

- Preparazione indiretta alla matematica nell’atto di contare le piante o i frutti, e alla

geometria perché nell’orto vengono rappresentate diverse forme geometriche

presenti nelle piante

È infine importante sottolineare che le varie attività proposte, sia all’interno che all’esterno,

vengono organizzate in base alle diverse stagioni. Per esempio in autunno si propongono

attività legate alla coltura dell’uva o alla raccolta e alla conoscenza delle foglie; in inverno

attività legate alla sperimentazione con la neve e col fuoco; in primavera viene dato spazio

alla festa dei fiori e alla coltivazione dell’orto; in estate viene dato libero spazio alla

conoscenza dell’acqua e dei diversi animali presenti nell’ambiente.

4. Che considerazioni ti senti di proporre in relazione all’organizzazione e alla

progettazione?

Credo che l’agrinido offra un’ottima organizzazione e progettazione, poiché ogni cosa che

intende proporre è pensata, ideata e attuata nei minimi dettagli.

Trovo molto importante aver deciso di suddividere gli spazi in base alle diverse età dei

bambini, ovvero in tre diverse sezioni:

1. Piccoli (dai 9 ai 15 mesi)

2. Medi (dai 15 ai 24 mesi)

3. Grandi (dai 24 ai 36 mesi)

A parer mio questa particolare suddivisione è stata stabilita col fine di garantire il massimo

sviluppo possibile di ogni bambino, legato alla particolare fase che sta attraversando nella

sua crescita.

Per quanto riguarda le varie attività rivolte ai bambini, penso che tutte siano state

progettate in visione del soddisfacimento dei bisogni di ognuno di loro, poiché tutte

consentono di sperimentare, manipolare e comprendere un qualcosa che i bambini hanno

modo di provare sulla propria pelle, in prima persona. Tutto questo comprende sia le attività

che vengono svolte all’interno della struttura (come per esempio le attività legare alla

manualità o alla creatività dei singoli); ma anche tutto ciò che riguarda la sfera

dell’ambiente esterno. Ai bambini è concesso di entrare in contatto con una realtà

particolare, pensata e strutturata “su misura”, che consente loro di conoscere sia attraverso

le attività che vengono proposte (come per esempio i percorsi sensoriali o le attività con gli

animali), ma anche attraverso il gioco libero in cui i bambini sono immersi liberamente nella

natura e sono spinti ad interagire sia con quest’ultima sia con i compagni.

5. Quali sono, a tuo parere, le competenze specifiche che devono caratterizzare il

profilo dell’educatore/educatrice in un agrinido ?

 Studi teorici rivolti alla fascia d’età con cui s lavora (0-3 anni)

FORMAZIONE 

FORMAZIONE Esperienza pratica sul campo (tirocini)

PROFESSIONAL 

PROFESSIONAL Cooperazione con diverse figure professionali

E E  Ideare e progettare un piano educativo generale per rispondere alle domande

SAPER educativo-formative dell’agrinido, volto a favorire l’apprendimento, la

SAPER

PROGETTARE socializzazione e l’immersione nella natura del bambino

PROGETTARE  Collaborazione continua con i colleghi

 Adeguare i diversi spazi secondo le esigenze dei bambini

 Attrezzare gli spazi, sia interni che esterni, per le diverse attività dei bambini

 Organizzare il calendario delle attività

 Mettere a punto strumenti di monitoraggio e valutazione da utilizzare nel

servizio

 Documentare le attività al fine di promuovere una riflessione conclusiva

circa gli obiettivi che si sono realizzati

 Verificare periodicamente le attività e i miglioramenti di ogni bambino

 Verificare periodicamente la congruenza del progetto educativo

 Cogliere le potenzialità e i bisogni di ogni bambino

SAPER  Osservare il bambino e il genitore nella fase di inserimento per coglierne

SAPER

OSSERVARE caratteristiche, specificità e abitudini di vita, sostenendolo nella fase del

OSSERVARE distacco

 Osservare le emozioni del bambino e il suo comportamento

 Osservare il bambino in relazione con la natura e con i pari

 Osservare l’ambiente col fine di individuare criticità e punti di forza

 Promuovere la partecipazione dei genitori alla progettazione e gestione del

RELAZIONALITA’

RELAZIONALITA’ servizio educativo

 Offrire e chiedere alla famiglia tutte le informazioni necessarie a favorire

l’inserimento del bambino nel nido

 Informare i genitori sull’andamento delle attività e sui progressi del bambino

 Instaurare un rapporto di fiducia con il bambino e con il gruppo

 Mantenere un clima disteso e tranquillo con l’équipe di lavoro e con i

colleghi

6. Proponi una tua riflessione sull’azione didattica nell’agrinido con specifici

riferimenti al programma svolto finora nel corso.

Io trovo che l’azione didattica dell’agrinido sia molto adeguata al contesto in cui questa

particolare struttura si colloca. Ogni progetto/attività è proposto al bambino in modo chiaro

e coerente, seguendo la linea che l’agrinido si prospetta di percorrere.

Più specificatamente ho colto il fatto che, in tutte la varie attività dell’agrinido, la fase di

progettazione risulti uno dei punti più importanti → tutta l’équipe si mette completamente a

disposizione del target, che in questo caso risulta essere individuato nei bambini dai 9 ai 36

mesi, col fine di rispondere ai bisogni di quest’ultimi. La cosa fondamentale, per le

educatrici dell’agrinido, è infatti quella di seguire il bambino rispettandone i tempi e

cercando di tirar fuori le potenzialità presenti in ognuno di essi.

Un altro punto fondamentale di questa realtà è rappresentato dal setting.→ esso è

organizzato in modo da poter inserire pienamente il bambino in una dimensione diversa,

ovvero quella della natura. Ogni ambiente, sia esterno che interno, è pensato ed

organizzato nei minimi dettagli per portare il bambino alla massima stimolazione ed

esplorazione.

Infine, le routines dell’agrinido vengono fortemente rispettate → tutte le settimane sono

previste attività prestabilite e momenti ripetitivi. Questo consente di educare i bambini al

tempo e all’attesa di determinati momenti/attività.

7. Cosa ti ha colpito di più di questa attività, anche dal punto di vista emotivo ?

La cosa che mi ha colpito maggiormente è la diversità di questa precisa offerta educativa,

rispetto ai classici asili nido di città.

Dopo aver conosciuto questa particolare realtà, mi sono accorta che i bambini sono molto

più preparati al mondo esterno. Ovvero trovo che tutte le esperienze che hanno la

possibilità di

Dettagli
A.A. 2018-2019
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher clizia.sartori di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica e progettazione educativa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof De Silvestri Donato.