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U U

dell’ultima camera e la parete a composizione calcarea. Batimetria:

0-500m. E’ possibile trovare delle perforazioni, dei canaliculi che in

alcuni casi possono arrivare anche in superficie. Se la parete non ha

troppi agglutinanti, si vedono le linee di sutura tra le camere e la

linea a zigzag, che è quella che divide le due serie di camere nella

disposizione biseriale. E’ un epifaunale, detritivoro, di ambiente

marino caldo-freddo; vive dalla superficie fino a 500m ed in

ambiente di shelf-batiale.

Bigenerina

- (Eocene-Recente): forma a disposizione mista (biseriale-

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uniseriale), con l’apertura portata su un debole collo. Nella porzione

iniziale del guscio sono visibili le due file di camera e la linea a

zigzag. Generalmente è un infaunale, ma a volte può adottare un

modo di vita misto (infaunale-epifaunale). E’ onnivora, vive in un

clima tipicamente caldo-temperato, è di ambiente di shelf.

Dorothia (Cretaceo-Recente

- ): forma a disposizione mista, ha un

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inizio trocospirale e la fase finale (passando attraverso uno stadio

triseriale) diventa biseriale. Rappresenta la forma a guscio

agglutinante più evoluta perché possiede agglutinati molto fini,

calcarei (a cemento calcareo). Spesso è visibile un “conetto”

all’inizio della trocospirale che termina biseriale.

Microbentonici a guscio porcellanaceo

U Triloculina

- : ha tre camere per giro allungate e disposte su

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angoli di 120°; si vedono tre camere da un lato e due

dall’altro. Le ornamentazioni in genere sono deboli: si

vedono delle piccole coste che rendono meno visibili le

suture fra le camere. L’apertura è dotata di dente bifido. E’

epifaunale, colonizza sedimenti fangosi/sabbiosi e piante (è

quindi sia detritivoro che erbivoro), vive in lagune ipersaline

(32-55‰) o in ambiente di piattaforma interna, in climi

temperati-caldi. Alcune specie batiali, inoltre, vivono in acque

fredde.

Quinqueloculina

- : ha cinque camere disposte in piani che

U U

stanno a 144° (si trovano a 72° l’una dall’altra), con due

camere allungate per giro e l’apertura alla fine della camera

con un dente bifido. Se la si guarda in sezione, si notano i

cinque loculi che non crescono in maniera regolare perché

disposti su piani a 144°. Così come per la Textularia (e per

altri generi) ci possono essere diverse specie anche nel

Genere Quinqueloculina: quindi vi sono delle

Quinqueloculine allungate, altre più globose, alcune con delle

ornamentazioni (anche se in genere le ornamentazioni nelle

forme porcellanacee sono molto deboli e poco accentrate).

Una Quinqueloculina con rivestimento agglutinante è

considerata un carattere per identificare una specie, chiamata

Quinqueloculina agglutinata. In altri casi, il rivestimento

agglutinante è ritenuto un elemento per separare dei generi

diversi. Dato che al di sotto del rivestimento agglutinante il

modo di disposizione è caratteristico dei porcellanacei

dell’Ordine Miliolida (o Sottordine Miliolina) è classificato

all’interno di questo Gruppo. E’ un epifaunale, erbivoro,

colonizza sedimenti e piante, vive in mari o lagune ipersaline

(32-65‰), in ambiente di shelf (raramente in ambiente

batiale).

Spiroloculina

- : ha due camere per giro disposte a 180°, quindi

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il guscio è piuttosto appiattito; ha un profilo squadrato; le

camere possono essere anche un po’ arrotondate. E’ un

epifaunale, erbivoro, colonizza sedimenti e piante, vive in

acque ipersaline in clima temperato-caldo (dalla superficie

fino a 40m) e in ambiente di piattaforma.

Pyrgo

- : è un genere che ha un inizio a quinqueloculina; viene

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chiamato biloculina perché le camere sono a 180° su piani

opposti, che costituiscono una specie di casco. La fase a

biloculina è ben visibile generalmente, sono visibili entrambe

le camere; l’apertura è allargata con un dente (piatto) bifido e

qualora venisse sezionato, si noterebbero cinque camere della

disposizione a quinqueloculina e poi le camere messe una

sull’altra a biloculina su piani opposti a 180°. Epifanale,

erbivoro, colonizza piante o sedimenti, vive in clima

temperato-caldo, in ambiente di piattaforma interna; oppure

epifaunale, detritivoro, vive in acque fredde ed in ambiente di

piattaforma-batiale.

Microbentonici a guscio calcitico ialino

U Favulina

- : ha una forma uniloculare,

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un’ornamentazione e una parete a favo. Ha

un’apertura provvista di una proiezione all’interno del

guscio, una sorta di tubo chiamato entosoleniale (dal

Genere Entosolenia). Evidentemente questo tubo era

utile ai fini del movimento bidirezionale degli

pseudopodi.

Bolivina

- : ha disposizione biseriale, apertura a cappio

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con un dente che si proietta all’interno della camera e

tende a chiudersi ad imbuto. E’ ornamentata: ha delle

piccole coste, aspetto reticolato, le coste tendono ad

uscire dal guscio delle piccole spine. Nonostante le

ornamentazioni, si vede la linea a zigzag e la

disposizione biseriale. Ci possono essere meno

camere che si accrescono rapidamente quindi le

ultime camere sono più grandi delle prime (per cui

abbiamo un guscio che si “apre”), oppure ci possono

essere camere più numerose che quindi crescono di

meno e quindi le ultime crescendo più lentamente

non sono più grandi rispetto alle prime camere.

Quindi il guscio risulta più allungato e meno svasato.

E’ sia infaunale che epifaunale; detritivoro, predilige

sedimenti fangosi, vive in acque calde o fredde ed in

ambiente di piattaforma-batiale.

Reussella

- : ha disposizione triseriale, con spigoli acuti. E’

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provvista di un’ornamentazione a spine che fuoriescono

dai bordi e le perforazioni sono molto evidenti. L’apertura

è a cappio con un dente che si proietta all’interno (non

sempre si conserva).

Bulimina

- : ha disposizione triseriale; camere piuttosto

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globose, con forme liscie od ornamentate (a seconda delle

varie specie); apertura a cappio con un dente che si collega

al foramen. Le tre file non arrivano più o meno sullo

stesso piano (come nella Reussella) perché c’è una serie

delle tre file che arriva un po’ più in alto delle altre; è

simmetrico da entrambi i lati. E’ infaunale, detritivoro,

colonizza sedimenti fangosi-sabbiosi fini, vive in climi

temperato-caldi ed in ambiente di piattaforma-batiale.

Uvigerina

- : è un Genere abbastanza diffuso; ha

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un’ornamentazione a coste perpendicolari. Ci sono delle

Uvigerine con camere globose. Ha disposizione triseriale,

con l’ultima camera che tende a mettersi in posizione

centrale: sembra quasi che diventi uniseriale ma girandola

si vede che è triseriale. Si distingue dalla Bulimina perché

ha un’apertura portata su un collo, con un labbro fialino.

E’ principalmente infaunale (alcuni sono epifaunali),

detritivoro, predilige sedimenti fangosi, vive in acque

fredde (da 100m a profondità > 4500m) ed in ambiente di

piattaforma-batiale.

Lenticulina

- : ha una forma lenticolare; il guscio è dato da

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un avvolgimento a planispirale involuta, quindi è

simmetrico da entrambi i lati. Le suture possono essere

leggermente depresse o ispessite; ci possono essere delle

forme ornamentate (in alcune c’è il bottone centrale). La

disposizione planispirale involuta è unita all’apertura piatta,

posta nella parte sommitale della camera identifica il

Genere Lenticulina. L’apertura quindi non è situata alla

base della camera ma nella parte alta (ed è radiata come

nella Nodosaria e Dentalina). E’ epifaunale, detritivoro,

predilige fanghi, vive in acque fredde ed in ambiente di

piattaforma esterna e batiale.

Nonion

- : è un Genere abbastanza diffuso; è planispirale

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involuto, il guscio è simmetrico. Differisce dalla

Lenticulina per l’apertura: è un arco basso alla base

dell’ultima camera. Ci possono essere delle granulazioni,

un bottone, l’area centrale del lato ombelicale un po’

depressa. Le varie aperture nelle varie fasi di

accrescimento delle camere si trasformano in foramina,

mettendo in comunicazione tutte le parti del guscio perché

la cellula tende ad occupare tutto il guscio. E’ infaunale,

erbivoro, predilige fanghi-silt, vive in acque fredde-calde

con salinità di 30-35‰ (dalla superficie fino a profondità

di 180m) ed in ambiente di piattaforma.

Cassidulina

- : ha un guscio lenticolare. Se la si guarda di

U U

profilo, si nota l’apertura diversa rispetto alla Lenticulina

(che ha un’apertura a fessura). Ha una forma molto

particolare: è biseriale e la linea a zigzag parallela al piano

di allungamento e di appiattimento del guscio. E’

infaunale, detritivoro, colonizza fanghi e sabbie, vive in

climi temperato-freddi ed in ambiente di piattaforma-

batiale.

Cibicides

- : è una trocospirale “anomala” perché ha il guscio

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piano-convesso, però la parte più convessa è quella

ombelicale (nella parte piatta sono visibili i giri della

spirale). Questa forma ha delle specie che vivono anche

fisse nel substrato, con la parte spirale e la parte

ombelicale (dove c’è l’apertura da cui fuoriescono gli

pseudopodi) che stanno fuori dall’acqua. Un’altra

caratteristica è quella di avere un’apertura ad arco basso

che parte dal lato ombelicale e arriva nel lato spirale

perché segue per un po’ la sutura spirale tra i giri ed è

bordata anche da un piccolo labbro. E’ epifaunale,

tipicamente “passive suspension feeder”, vive attaccato a

substrati “duri” in acque fredde-calde (dalla superficie fino

a 2000m), in ambienti lagunari o di piattaforma-batiale.

Asterigerinata

- : ha il lato spirale convesso (quindi una

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trocospirale normale) e il lato ombelicale piatto e

leggermente concavo. Ha camere aggiuntive che danno un

aspetto stellato. Le camere sono molto allungate: la camera

dell’ultimo giro occupa mezzo giro (è una “mezzaluna”). E’

epifaunale, erbivoro, predilige sedimenti sciolti (non

specificato da Murray), vive in climi temperati (dalla

superficie fino a 100m) ed in ambienti di piattaforma

interna.

Amphistegina

- : è una forma che ha colonizzato i calcari

Dettagli
A.A. 2013-2014
39 pagine
3 download
SSD Scienze della terra GEO/01 Paleontologia e paleoecologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fabio Leonetti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Micropaleontologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Luciani Valeria.