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Terminologia finanziaria

(ABS)L'originator: è il cedente delle attività finanziarie (crediti) alla società veicolo che provvede ad emettere i titoli di debito.

Nelle operazioni di cartolarizzazione, le agenzie di rating: sono soggetti specializzati che valutano le emissioni, assegnando loro un giudizio di merito.

La gestione di portafoglio: è l'investimento e la gestione di disponibilità finanziarie in una combinazione che risponda al profilo di rischio del titolare dei fondi.

L'asset class: è la definizione delle quantità e dei pesi di ciascuna categoria di attività, classificata in base a caratteristiche oggettive delle stesse.

Nella gestione individuale: l'investitore stipula un contratto scritto con il gestore abilitato, il quale opera per nome e conto del cliente.

Il fondo comune di investimento: è un patrimonio autonomo di pertinenza di una pluralità di investitori raccolto mediante una o più.

emissioni di quote e gestito inmonte

La SGR: provvede alla gestione dei fondi istituiti da essa e/o da terze SGR

Il fondo comune di investimento “chiuso”: detiene un patrimonio più stabile in quanto il rimborso delle quote avviene solo a scadenza del fondo

La banca depositaria: svolge una funzione di controllo delle legittimità delle operazioni e verifica anche la compilance di quelle svolte dalle SGR rispetto allanormativa ed al regolamento

I fondi immobiliari di diritto italiano: appartengono alla famiglia dei “fondi comuni d’investimento”

L’investimento del fondo in quote di capitale delle società immobiliari che prevedano attività di costruzione: non può eccedere il 10% delle proprie attività

Il NAV: è costituito dal valore degli asset individuato da una valutazione apposita degli esperti al netto del debito

I fondi immobiliari consentono: il collegamento del rendimento finanziario

  • Il rischio di liquidità: è collegato alla scarsa trasparenza del mercato immobiliare
  • I blind pool: sono fondi costituiti attraverso la raccolta diretta dei denaro, in cui la SGR provvede prima alla raccolta dei fondi e poi al suo investimento
  • I fondi misti: sono costituiti dal conferimento diretto da parte dei soggetti apportanti di immobili, diritti reali e partecipazioni in società immobiliari o mediante raccolta diretta di denaro
  • I fondi riservati: sono destinati ad investitori istituzionali o qualificati, cioè soggetti con elevata professionalità nel campo degli investimenti
  • I fondi speculativi: non sono soggetti al limite di indebitamento del 60% dell'attivo immobiliare e dei diritti reali
  • I fondi value added: investono in immobili vuoti, che necessitano di interventi di riqualificazione/ristrutturazione con contratti di locazione di breve durata
  • La SGR: sono società per azioni

autorizzate alla raccolta dei capitali e alla gestione di questi garantendo un alto grado di professionalità

L'obiettivo delle SGR è: incrementare nel tempo il valore dei fondi, attraverso una gestione attiva degli stessi

Il CdA delle SGR: sceglie l'indirizzo strategico, le caratteristiche dei fondi da istituire e l'attività di asset management

Gli esperti indipendenti: svolgono la funzione di valutazione degli immobili sia in fase di conferimento che di cessione

Il global advisor: assiste nella definizione delle politiche di investimento, scelte di valorizzazione e disinvestimento

Il margine lordo: è la differenza tra le commissioni attive e passive, destinato a coprire i costi operativi della struttura aziendale

Le SICAV: sono società per azioni avente ad oggetto la gestione collettiva del risparmio, la cui raccolta avviene mediante l'emissione di azioni proprie

Le SIIQ: sono società per azioni quotate

in borsa che investono in immobili destinati esclusivamente alla locazione

Le raccomandazioni personalizzate ad un cliente: è una consulenza in materia di investimenti riguardo una o più operazioni relative ad uno strumento finanziario

L'assemblea dei sottoscrittori: rappresenta i titolari delle quote del fondo, ogni quota da diritto ad un voto

Il sistema bancario italiano: ha subito una profonda modifica a partire dagli anni '80, a seguito di un significativo mutamento del mercato di riferimento

La riduzione dei tassi di interesse: ha modificato le preferenze dei risparmiatori che si sono orientati verso altri strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti superiori

Le imprese di investimento: possono svolgere professionalmente tutti i servizi di investimento ex art. 1, comma 5 del TUF

Le SIM "di servizio": prestano attività per conto terzi

La SIM dealer o underwriter: l'attivo del loro stato patrimoniale è

Il merchant banking è caratterizzato da titoli di proprietà, costituiti in prevalenza da azioni.

Il merchant banking è l'intermediario bancario che eroga finanza nella forma di capitale di rischio, mediante sottoscrizione di partecipazione azionaria ad un'impresa.

Il seed capital è il supporto finanziario nella fase iniziale, dell'idea del business.

L'intervento indiretto di merchant banking si ha mediante la sottoscrizione bancaria di quote di un fondo comune di investimento che procede a sua volta ad acquisire il capitale di minoranza dell'impresa target.

L'attività M&A sono una serie di servizi specializzati volti a supportare l'impresa in operazioni straordinarie di modifiche di assetti proprietari, organizzativi e di governance.

L'asset restructuring è un accordo stragiudiziale su interventi sulle attività, quale la cessione di investimenti non strategici, con la finalità di produrre liquidità.

I market

  1. Failures: sono imperfezioni nel funzionamento dei mercati
  2. I sostenitori del free banking: credono che il mercato sia capace di autoregolamentarsi senza sostenere costi di controllo
  3. La regolamentazione: amplia le informazioni disponibili e disciplina i comportamenti dei debitori e degli intermediari
  4. La gestione della politica monetaria: è il controllo della quantità di moneta in circolazione e del livello dei tassi d'interesse per garantire obiettivi di politica economica
  5. Gli obiettivi della regolamentazione e della vigilanza sono: stabilità, efficienza, trasparenza e correttezza dei comportamenti
  6. L'efficienza tecnico-operativa: è la capacità gestionale di combinare i fattori produttivi al fine di minimizzare il costo dell'intermediazione finanziaria
  7. L'esercizio del potere legislativo: consiste nell'intervento pubblico per raggiungere gli obiettivi di stabilità, efficienza e trasparenza
  8. Le cd prima e
seconda direttiva CEE (1977/80 e 1989/646): definiscono l'ente creditizio, evidenziano il carattere imprenditoriale dell'attività bancaria, introducono il modello di banca universale Le direttive CEE 1992/248 e 1992/96: hanno introdotto nel settore assicurativo il principio del mutuo riconoscimento e dell'home country control La cd direttiva eurosim 1993/22: estende il principio di mutuo riconoscimento e armonizzazione alle imprese di investimento Le autorità di vigilanza: sono indipendenti, autorevoli e pienamente responsabili del loro operato La vigilanza istituzionale: la sua efficacia risiede nella chiara suddivisione dei compiti di ciascuna autorità per gli intermediari bancari, assicurativi e mobiliari La vigilanza per finalità: prevede una distinta autorità per il perseguimento di specifici obiettivi di stabilità, trasparenza, efficienza e correttezza La vigilanza per funzioni: prevede una distinta autorità per il controllo delle diverse funzioni degli intermediari finanziari.autorità per ciascuna funzione svolta dal sistema finanziario:
  • La vigilanza unica è operante nel regno unito
  • L'art 5 del T.U.F commi 1-4 ripartisce le competenze tra le varie autorità
  • La "legge sul risparmio" attribuisce, tra l'altro, i controlli in materia di concorrenza AGCM
  • L'IVASS autorizza le imprese all'esercizio dell'attività di assicurazione, effettua controlli sulla gestione delle compagnie assicurative, assicura trasparenza tra imprese e assicurati, emana normativa secondaria
  • La Banca d'Italia concorre alle decisioni di politica monetaria in quanto parte del SEBC
  • La CONSOB vigila, tra l'altro, sulla trasparenza e correttezza degli intermediari nella prestazione dei servizi d'investimento e gestione
  • La vigilanza strutturale è finalizzata ad incidere sui connotati strutturali quali il numero degli operatori, la condotta degli operatori e le performance degli operatori
La vigilanza informativa: è l'insieme dei controlli informativi diretti ad aumentare la trasparenza nei confronti del mercato e il flusso di informazioni verso l'autorità. Le ispezioni: completano la vigilanza informativa e permettono di raccogliere informazioni sugli intermediari. Il CUI: è un finanziamento erogato dalla Banca d'Italia per impedire che l'illiquidità di una banca si trasformi in insolvenza. La vigilanza prudenziale: prevede che il capitale degli intermediari costituisca un elemento di stabilità e solidità del sistema finanziario. L'accordo Basilea 1: stabilisce un livello minimo di patrimonio di vigilanza pari all'8% della sommatoria delle esposizioni finanziarie ponderate per il rischio specifico e di mercato. Il secondo pilastro di Basilea II: riguarda la valutazione dell'intermediario finanziario sull'adeguatezza patrimoniale minima stabilità dal "primo".

Il rischio operativo è: la probabilità del verificarsi di perdite causate da disfunzioni dell'intermediario a livello di procedure, organizzazione e sistemi interni ovvero da eventi esogeni.

La metodologia standardizzata è adottata dagli intermediari finanziari dotati di sistemi di risk management basati su valutazioni esterne del merito creditizio della clientela, come i rating forniti dalle istituzioni di valutazione esterna.

L'IRB è una metodologia che consente di stimare il peso del rischio di credito per ciascuna esposizione sulla base di dati interni dell'intermediario.

Negli ultimi anni, a causa della grave crisi mondiale il risparmio degli italiani non ha potuto tornare a crescere.

Dal dopoguerra e fino alla metà degli anni '90 il risparmio degli italiani è stato elevato.

Prevedere se il risparmio degli italiani tornerà a crescere è difficile.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
47 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher man9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Formica Costantino.