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Quali sono i principali problemi che riguardano l'agire di una PA?

Le procedure della PA sono spesso lunghe e complicate. L'intenzione è quella di garantire i diritti del cittadino, ma spesso l'effetto è quello opposto. Negli ultimi 20 anni si è cominciato ad affrontare il problema attraverso un programma di interventi legislativi diretti a semplificare le procedure amministrative. I principali strumenti che sono stati introdotti a questo fine sono:

  • L'autocertificazione
  • Il silenzio assenso
  • La conferenza dei servizi
  • Lo sportello unico

Che cos'è un organo amministrativo?

Gli organi consentono alla persona giuridica di esprimere la propria volontà e di esercitare la capacità giuridica. Ciascun ente pubblico (stato, regioni, enti locali, ecc) è formato da organi amministrativi che agiscono per suo conto secondo le competenze stabilite dalla legge. Ad esempio, il DS è un organo amministrativo del...

Il ministero della pubblica istruzione, che a sua volta è un organo amministrativo dello stato. Il vigile urbano è un organo amministrativo del comune, e così via.

Rispetto all'organo si distingue l'UFFICIO, cioè l'insieme materiale di beni e risorse umane preposto per il perseguimento di una particolare funzione pubblica.

Gli organi amministrativi possono essere di varie TIPOLOGIE:

  • MONOCRATICI (cioè formati da una sola persona)
  • COLLEGIALI (se sono formati da più persone, come per esempio il consiglio d'istituto o il collegio dei docenti)

Tali organi possono essere distinti anche per la NATURA DELLE FUNZIONI CHE SVOLGONO:

  • DI AMMINISTRAZIONE ATTIVA: che provvedono in modo diretto alla cura degli interessi pubblici negli specifici ambiti in cui operano (ad esempio il governo, i ministeri e gli altri organi periferici dello stato)
  • CONSULTIVI: che forniscono pareri agli organi di amministrazione attiva
  • (adesempio il consiglio di stato)
  • verificano la legittimità, l'efficienza e l'efficacia delle attività
  • DI CONTROLLO: svolte dagli organi di amministrazione attiva (ad esempio la ragioneria dello stato, la corte dei conti)
  • AUTORITÀ INDIPENDENTI (vigilano sul rispetto delle regole in specifici settori)
  • RELAZIONI TRA GLI ORGANI: pubblico prevede che l'organo
  • DI GERARCHIA: tra gli organi dello stesso ente superiore dia ordini a quello inferiore.
  • quando non c'è gerarchia si parla di direzione,
  • DI DIREZIONE: in base alla quale compare l'atto dell'ordine ma rimane quella dell'indirizzo e quella direttiva. L'organo
  • indicazioni vincolanti all'organo sottostante.
  • dirigente dà
  • DI CONTROLLO: il controllo può avvenire sia a livello organico che inter-organico.
  • L'organo controllante verifica che l'attività dell'organo controllato sia conforme ai parametri stabiliti dalla
legge (art. 97). 31. DIFFERENZA TRA UFFICIO E ORGANO L'unità elementare dell'organizzazione amministrativa è l'UFFICIO, definito come l'insieme di persone fisiche e materiali organizzati per il perseguimento degli scopi istituzionali dell'ente. L'ufficio si differenzia dall'ORGANO, in quanto verte su un piano organizzativo e risulta estraneo al tema delle imputazioni, rappresenta il principale strumento d'imputazione attraverso il quale l'Amministrazione agisce. 32. LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA Nel diritto, LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA è l'attività concreta dello Stato rivolta a soddisfare i bisogni collettivi in maniera diretta e immediata. Giandomenico Romagnosi la definisce come una particolare attività che diventava una FUNZIONE poiché non è diretta al perseguimento di fini propri al soggetto agente; il fine è l'interesse pubblico. La funzione amministrativa, invirtù del principio di separazione dei poteri, è attribuita al potere esecutivo e, nell'ambito di questo, alla pubblica amministrazione. Nell'ambito della PA la funzione amministrativa può essere attribuita ad organi dello stato o di altri enti pubblici. L'attività della PA può anche essere: - Una FUNZIONE quando è un'attività di diritto PUBBLICO IN SENSO STRETTO: in questo caso l'attività amministrativa è esercitata in forme strettamente del diritto pubblico, con atti di carattere autoritativo che si impongono unilateralmente ed imperativamente sui destinatari, che ne sono vincolati. - Non una FUNZIONE quando utilizza gli STRUMENTI DI DIRITTO PRIVATO: in questo caso la PA si accorda con i soggetti dell'ordinamento (attraverso ad esempio contratti consensuali). 33. LA DISCREZIONALITÀ AMMINISTRATIVA Le attività dei soggetti giuridici, in base alla teoria generale del diritto,possono essere divise a seconda del grado di libertà che viene data al soggetto giuridico nello svolgerla. In base ai FINI e alle MODALITÀ DI SVOLGIMENTO possiamo distinguere ATTIVITÀ: - LIBERE: quando l'attività può determinare in modo incondizionato i propri fini e i mezzi per raggiungerli. Difficilmente ne esistono di totalmente libere. - AUTONOME: in cui viene data ampia facoltà, mai totale, nella determinazione dei fini ma c'è un forte condizionamento rispetto all'individuazione dei mezzi per raggiungerli. La scelta dei mezzi è vincolata all'interno di una CORNICE. Un esempio di AUTONOMIA è il CONTRATTO, che è uno strumento che può essere utilizzato sia da soggetti privati che pubblici (art. 15 legge 241 dl 1990). - DISCREZIONALI: quando, nella determinazione dei fini e dei mezzi, viene data ampia discrezionalità al soggetto giuridico. La PA (Pubblica Amministrazione) ha un'attività discrezionale.

La discrezionalità è legata al perseguimento di un fine stabilito da un soggetto diverso. Avviene all'interno di una cornice, individuata dalla Legge.

  • VINCOLATE: in questo caso il soggetto agente è privo di qualunque libertà e deve sottostare all'esercizio di facoltà attribuite ad un altro soggetto.

34. RAPPORTO TRA DISCREZIONALITÀ E AUTONOMIA

A differenza dell'autonomia, nella discrezionalità i fini sono stabiliti da un soggetto diverso.

Un'analogia invece è quella che vede ricadere la scelta degli strumenti da utilizzare all'interno di una cornice individuata dalla legge.

35. DIFFERENZA TRA POTERE E CONTRATTO

Quando un'attività, come quella amministrativa, è FUNZIONALE e DISCREZIONALE, le conseguenze sono unilateralmente e imperativamente definite dalla PA, quindi il soggetto destinatario è costretto a subire.

Rappresenta quindi

l'ESERCIZIO DI UN POTERE. Il POTERE si differenzia dal CONTRATTO, che invece modifica le situazione giuridica dei soggetti in base alla loro volontà, entro una certa cornice definita dalla legge. Rappresenta quindi un' AUTONOMIA.

36. L'UNILATERALITÀ L'elemento dell'unilateralità rappresenta una delle modalità con cui i soggetti pubblici perseguono i propri fini. È l'idoneità del provvedimento a produrre i propri effetti prescindendo dal consenso del soggetto destinatario del provvedimento.

37. IMPERATIVITÀ È la facoltà di alterare la sfera giuridica del soggetto destinatario.

38. LA SITUAZIONE GIURIDICA SOGGETTIVA I rapporti tra le persone che sono regolati dal diritto prendono il nome di RAPPORTI GIURIDICI; le persone legate tra loro da rapporti giuridici possono venire a trovarsi in diverse SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE, regolate dal diritto. La SITUAZIONE GIURIDICA SOGGETTIVA è la

posizione che un soggetto di diritto assume nell'ambito di un rapporto giuridico. Le situazioni giuridiche soggettive sono attribuite da norme giuridiche e costituiscono il contenuto dei rapporti giuridici. Ci sono due categorie fondamentali di SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE: - Situazioni giuridiche soggettive ATTIVE o DI VANTAGGIO (favorevoli al soggetto: si verificano quando una persona, secondo una norma di diritto, ha la possibilità di fare o non fare qualcosa o di pretendere che gli altri facciano o non facciano qualcosa) ES: il diritto di proprietà. - Situazioni giuridiche soggettive PASSIVE o DI SVANTAGGIO (sfavorevoli al soggetto: si verificano quando una persona, secondo una norma di diritto, deve fare o non fare qualcosa oppure deve subire un comportamento altrui) ES: obbligo o onere nel diritto privato. 39. L'INTERESSE LEGITTIMO L'interesse legittimo è una delle situazioni giuridiche soggettive attive riconosciute dal diritto italiano. Si

Il testo tratta della pretesa di un privato a che l'amministrazione eserciti un potere pubblico in conformità alla legge, in modo da poter conseguire o conservare un'utilità.

La correttezza dell'esercizio è fondamentale per soddisfare questo interesse, che è mediato dall'attività amministrativa. L'interesse legittimo viene soddisfatto solo se il potere amministrativo viene svolto correttamente.

L'interesse legittimo può essere di due tipologie:

  • Interesse legittimo pretensivo: il soggetto mira a ottenere una posizione di vantaggio grazie a un'attività della Pubblica Amministrazione che incida in modo favorevole sulla sua situazione soggettiva, ad esempio vincere un concorso pubblico.
  • Interesse legittimo oppositivo: la soddisfazione del soggetto si realizza attraverso il mancato

Esercizio del potere della Pubblica Amministrazione, che potrebbe cagionargli una vicenda giuridica svantaggiosa; ad esempio proteggere una proprietà da un'espropriazione per pubblica utilità. La connessione tra l'esercizio del potere e utilità personale è fondamentale: l'ordinamento, infatti, non riconosce la mera pretesa del privato alla legalità amministrativa.

DIFFERENZA TRA ISTRUZIONE, FORMAZIONE ED EDUCAZIONE

  • FORMAZIONE: È una generale attività che può essere anche educativa, diretta a impostare e predisporre alcune strutture culturali e relative al comportamento che possano influenzare la condotta di una persona nelle relazioni sociali.

Nella Costituzione il termine FORMAZIONE è spesso accompagnato dall'aggettivo "PROFESSIONA"

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Publisher
A.A. 2020-2021
30 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher education97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Legislazione scolastica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Ferraro Vincenzo.