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Elementi di pubblicità e packaging nel settore farmaceutico

1. Il prodotto è accompagnato da un elemento visivo molto semplice e di forte impatto emotivo: Format pubblicitario "Mnemonic device"

2. Format pubblicitario adatto al lancio di nuovi prodotti: Format Teaser

3. L'annuncio pubblicitario è collegato all'attualità: Format istantaneo

4. Bodycopy: è il testo che argomenta la promessa del titolo

5. "Kraft. Cose buone dal mondo": Tipico pay-off pubblicitario

6. Nel punto vendita tre fattori influenzano la spesa del consumatore: Pleasure, Arousal, Dominance

7. Arousal: Nel punto vendita, rappresenta l'eccitamento provato dal cliente nel trovare ciò che cercava

8. Nell'etichetta delle bottiglie di vino, tra le principali "menzioni facoltative" figurano: "Storia del vino" e "Abbinamenti"

9. I packaging semi-chiusi hanno lo scopo di attirare l'attenzione del consumatore su una parte o su una funzione specifica del prodotto

10. Barattolo

che diventa salvadanaio:

Tipico esempio di confezione con funzioni aggiuntive

Il pack:

  • E' il primo elemento che si tocca quando si incontra il prodotto

Per l'azienda, la prova del prodotto consente di:

  • Verificare la soddisfazione del consumatore

Tra le valutazioni tattili di un prodotto, figurano:

  • Comfort
  • Temperatura
  • Ergonomia

L'espositore si rivela strumento utile per:

  • Attirare l'attenzione del consumatore e per proteggere il prodotto

Gli espositori vengono progettati in base ai seguenti criteri:

  • Posizione nel punto vendita
  • Dimensione del punto vendita
  • Immagine del prodotto

Grazie al palato possiamo cogliere diverse sensazioni:

  • Tattili

La scelta dei materiali è un tema importante che coinvolge:

  • Packaging
  • Espositori
  • Layout del punto vendita

L'apprendimento tattile è:

  • Sequenziale e progressivo

Tra gli strumenti comunicazionali che maggiormente attivano fenomeni di marketing uditivo, da ricordare:

  • Jingle
  • Spot song
  • Tribal song
jingle è un motivetto creato ad hoc per il prodotto, che può essere: Cantato o strumentale 3 Mezzi di comunicazione del jingle: TV e Radio 4 Spot song: Si avvale di un vero e proprio brano musicale, come colonna sonora dello spot 5 Hit song: Brani musicali che stanno per essere lanciati e che hanno un ottimo potenziale 6 Brand radio: Canale musicale di una determinata catena di negozi o di una marca 7 Borotalco: Tipico esempio di "logo olfattivo" 8 La diffusione di odori nel punto vendita è una tecnica sempre più diffusa di: Marketing olfattivo 9 Fattori che determinano il clima positivo in un punto vendita: Olfattivi, Relazionali e Uditivi 10 Nell'agroalimentare, tra le certificazioni di qualità troviamo: DOP e IGP 1 Il museo aziendale si è diffuso in Italia a partire dagli anni Ottanta: Del Novecento 2 La distribuzione dei musei aziendali sul territorio italiano rispecchia: Lo sviluppo industriale 3 La "Collezioned'impresa":Normalmente non è fruibile al pubblico dei visitatori, se non su specifica richiesta4 L'Archvio d'impresa:È generalmente aperto ad un pubblico selezionato5 Il museo d'impresa talvolta viene trasformato:In Fondazione o Onlus6 Il museo d'impresa può definirsi strumento di comunicazione:Istituzionale7 Nel processo di comunicazione del museo aziendale, la funzione di "emittente" è svolta:Sia dall'impresa sia dallo staff museale8 Nel processo di comunicazione del museo aziendale, la funzione di "ricevente" è prevalentementesvolta:Dal visitatore9 Dal punto di vista comunicativo il museo aziendale si presenta come:Canale-Atmosfera10 Il percorso storico del museo aziendale "Collezione Branca" è noto per la particolare rilevanza:Attribuita ai profumi delle materie prime usate per i liquori1 Il museo d'impresa, al pari di altri strumenti di comunicazione, consente

All'azienda di intervenire ed influenzare vari livelli dell'efficacia:

  1. Efficacia comunicativa
  2. Efficacia comportamentale

Il museo d'impresa può influenzare i comportamenti:

  1. Di lungo periodo dei fruitori

Il museo, per sua natura, non agisce direttamente sui comportamenti d'acquisto, ma funge inevitabilmente da "filtro"

Le considerazioni sull'efficacia dello strumento museo d'impresa ribadiscono la tesi di base secondo cui i ritorni economici in senso stretto sono secondari rispetto ai ritorni qualitativi

Parte della dottrina articola i musei aziendali in nove categorie

Museo-studio dell'orafo Mario Buccellati: Esempio di Museo dell'imprenditore

Museo dell'associazione dei farmacisti: Esempio di Museo di categoria

Obiettivi qualitativi dell'impresa: Immagine; Sociale; Differenziazione

Due sono essenzialmente i vantaggi che derivano all'impresa, attingendo al proprio patrimonio museale: Esemplificazione del processo

di nazionalità diversa8 La comunicazione commerciale influisce sulla percezione del prodotto tipico:Attraverso la valorizzazione delle caratteristiche distintive9 La differenziazione competitiva è un elemento fondamentale per le imprese che producono prodotti tipici:Per distinguersi dalla concorrenza10 Il museo aziendale può influenzare il processo di sviluppo di nuovi prodotti:Attraverso la valorizzazione della storia e delle tradizioni aziendalimeno motivati ad elaborare le informazioni disponibili8 Lato mercato, le etichette DOP e IGP possono essere utilizzate dalle imprese come strumenti di:
Differenziazione qualitativa9 Punti di forza del sistema DOP e IGP:
Strumento di tutela da imitazione; Strumento di differenziazione10 I costi relativi alla predisposizione e all'uso di una Denominazione geografica si possono suddividere nelle seguenti categorie:
Costi preliminari; Costi diretti; Costi indiretti1 I valori e le norme indotte dal marchio di certificazione possano rivelarsi ulteriore leva:
Nell'accrescimento dell'identità d'impresa2 Lo strumento del marchio di certificazione può considerarsi strategico:
Nel rafforzare/influenzare la "mission" e la "vision" d'impresa3 Il marchio di certificazione può rivelarsi, lato consumatore, strumento capace:
Di amplificare la riconoscibilità dell'impresa e della sua offerta4 Il marchio di garanzia si pone a tuteladel consumatore. Il marchio di certificazione certifica la conformità del prodotto a una predeterminata disciplina di produzione e a certi standard qualitativi. Può essere considerato un "intangible" d'impresa dotato di valore autonomo e suscettibile di stima. L'identità del brand è l'insieme degli elementi espressivi utilizzati dall'impresa per veicolare le credenziali della marca. Nella costruzione del sistema della brand identity, oltre al corporate brand, si avverte il ruolo strategico del marchio di tutela. Nello studio dei marchi di tutela DOP e IGP, l'indagine condotta dal Prof. Andrea Quintiliani ha evidenziato differenziali di valore positivi tra imprese con e senza marchio di certificazione. Inoltre, l'analisi empirica condotta dal Prof. Andrea Quintiliani ha confermato il ruolo del marchio di certificazione nell'attivare condizioni di creazione di valore per il consumatore.l'impresa10 Il marchio di tutela può considerarsi strumento comunicazionale capace di: Creare valore, attraverso l'apprezzamento del patrimonio intangibile (Immagine e legame con il territorio)1 Nel contesto dell'ecologia, la leva operativa del marketing più efficace è quella: Della comunicazione2 Il Green Marketing è un approccio del marketing volto a sviluppare e promuovere: Prodotti e servizi eco-sostenibili3 Il Green Marketing può essere letto ed interpretato in chiave: Strategica e operativa4 I prezzi dei prodotti green possono essere: Più alti rispetto alle alternative convenzionali5 Snowman in Africa: Campagna di raccolta fondi realizzata da Gucci in favore dell'UNICEF6 Vantaggi per le aziende del Co-Marketing filantropico: Migliorare la credibilità dell'azienda7 Nel contesto del Green Marketing, la comunicazione è finalizzata a: Valorizzare le caratteristiche ecologiche del prodotto8 Nel contesto del Green Marketing,

la comunicazione è destinata:Agli stakeholders

Nel contesto del Green Marketing, la comunicazione deve essere:Efficace e corretta

Ecolabel è un marchio:Di prodotto

Greenwashing nasce dalla combinazione di due parole:Green e Whitewashing

Il termine Greenwashing viene coniato dall'ambientalista newyorkese:Jay Westervelt

Le pratiche di Greenwashing mirano a creare per le imprese:Capitale reputazionale

Associazione inglese che propone un decalogo "antigreenwashing":GreenBay

Associazione americana che ha creato una community on line per fronteggiare il Greenwashing:Enviro Media Social Marketing

I segni del Greenwashing (Prova mancante):Vengono enfatizzate caratteristiche ambientali non rilevanti

I segni del Greenwashing (Concetto vago):Quando la comunicazione ambientale è legata alla sfera emotiva

Tra le attività di Greenwashing più frequenti si ricordano le seguenti tipologie:"Falsa certificazione"; "Minore dei

mali"9 Greenwashing (Esempio di autoglorificazione):Campagna pubblicitaria "SAAB Grrrrrreen"

10 Greenwashing (Esempio di falsa certificazione):Tested Green

1 Ambush Marketing è un termine coniato agli inizi degli anni:Ottanta

2 L'Ambush Marketing può essere interpretato letteralmente come:Marketing da imboscata

3 Ambush è l'espressione comunemente utilizzata nel mondo anglosassone per descrivere:Un'associazione non autorizzata di un brand ad un evento mediatico

4 L'Ambush Marketing è una branca del:Guerrilla Marketing

5 L'espressione "Ambush Marketing" viene attualmente estesa anche a

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
50 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ni_ck_99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strategie di comunicazione d'impresa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Quintiliani Andrea.