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5. ELENCARE LE PRINCIPALI SPECIFICITA’ DEI PROCESSI PRODUTTIVI AGRICOLI
Una prima categoria di specificità interessa la natura e le caratteristiche dei processi produttivi. A
differenza degli altri settori le attività agricole riguardano processi biologici sono quindi sottoposti
alle leggi e ai comportamenti della natura. La maggior parte dell’attività si svolge a cielo aperto e
quindi risente degli andamenti climatici e meteorologici (stagionalità e deperibilità e delle
produzioni..) Tutto ciò sottopone l’imprenditore ad una piena capacità e autonomia di gestione e
controllo sull’attività e dei singoli processi.
- Predominanza fattori fondo ( alta incidenza dei costi fissi sul costo totale, rigidità dell’offerta,
presenza di barriera all’entrata.
- Biologicità processi e importanza fattore tempo.
- Importanza dei fattori climatici e meteorologici.
- Natura biologica delle produzioni realizzate , maggior costi di conservazione .
Una seconda categoria di specificità interessa le caratteristiche delle aziende e dell’imprese , dove
la forma di conduzione prevalente è la l’impresa familiare. Le caratteristiche dell’imprenditorialità
sono peculiari sia come livello d’istruzione e competenze professionali dell’imprenditore sia dal
punto di vista dell’età media (molto elevata)
Una terza categoria di specificità riguarda il settore agricolo, nel suo complesso caratterizzato da un
numero elevatissimo di aziende di limitata dimensione economica dotate di ordinamenti produttivi
diversificati e che impiegano tecniche produttive non omogenee.
6. EFFETTI DEL TEMPO CLIMATICO E METEOROLOGICO SULL’ATTIVITA’ AGRICOLA
La tipologia di clima e di micro-clima condiziona la scelta dell’ordinamento produttivo. Aleatorietà
degli andamenti quantitativi e qualitativi delle produzioni. Elevata rischiosità e incertezza degli
investimenti.
7. DIFFERENZA TRA MODELLO A FONDI E FLUSSI E FUNZIONE DI PRODUZIONE NEOCLASSICA
L’analisi della produzione proposta dalla teoria neoclassica si fonda sulla rappresentazione del
processo produttivo quale funzione di produzione identificata dalla quantità di imput e di output . Il
modello si concentra solo sulla fase di funzionamento degli impianti e trascura le fasi di
realizzazione e di demolizione degli impianti produttivi . Consente di incorporare le variabili
economiche associate alle variabili produttive e di determinare la situazione di ottimo dell’impresa
e l’equilibrio economico. Mal si presta a tenere conto dei vincoli e delle specificità che
caratterizzano la produzione agricola. Il modello fondi e flusso invece tiene conto del tempo reale,
che nei processi produttivi agricoli riveste un’importanza centrale inoltre delimita il p.p in frontieri
temporali che consentono di identificare le sue componenti e di analizzare ciascuna
separatamente. In questo ultimo modello è possibile considerare anche la durata del processo
produttivo e la sua articolazione in fasi.
8. DIFFERENZA TRA FATTORI FONDO E FATTORI FLUSSO
Fattori fondo : sono quei fattori produttivi che erogano il loro servizio restando presenti per tutta la
durata del processo , ma non si integrano totalmente nel processo (trattore)
Fattori flusso: Si integrano nel prodotto finito; direttamente (sementi) oppure indirettamente
(strumentali al funzionamento dei fatt fondo, come i carburanti)
9. COSA E’ UN FATTORE FONDO TECNICAMENTE DOMINANTE, E QUALI SONO I FATTORI FONDO
TECNICAMENTE DOMINANTI NEI PROCESSI PRODUTTIVI AGRICOLI?
In ciascun processo produttivo si può identificare un fattore fondo tecnicamente dominante: Nei
processi di tipo artigianale esso è costituito dall’uomo (tempo di lavoro giornaliero) in quelli
industriali sono invece le macchine.
In agricoltura il fattore dominante è costituito da un fondo biologico :
- La terra ( il cap. fondiario) e le piante in essa coltivate per le produzioni vegetali.
- Il bestiame ( e in particolare gli animali da riproduzione), nel caso degli allevamenti
In agricoltura sono i ‘’vincoli biologici’’ che determinano la funzione di incorporazione degli altri
elementi flussi e fondo. I fattori fondo biologici forniscono inoltre al processo produttivo un’unità di
servizio non uniforme nel tempo e la cui capacità produttiva non è differibile a momenti successivi
avendo il fattore fondo una vita fisica legata a un periodo storico: pertanto l’inattività del fondo
biologico riduce la sua capacità di servizio totale . La centralità dei fondi di tipo biologico fa inoltre
si che l’esecuzione di una stessa operazione non fornisca mai un identico risultato quali -
quantitativo nel tempo.
10. EFFETTI DEL TEMPO METEOROLOGICO SULL’ORGANIZZAZIONE DELL’AZIENDA AGRICOLA
A causa della biologicità dei fattori e delle produzioni realizzate, i processi produttivi sono
caratterizzati da una forte stagionalità nell’utilizzazione dei fattori produttivi. Quasi tutte le
operazioni agricole hanno un proprio periodo utile di esecuzione e si distribuiscono con irregolarità
durante l’anno. Il processo produttivo agricolo non è de-stagionalizzabile , la conseguenza
organizzativa è che i processi agricoli possono essere attivati solamente in serie (una coltura per
campo per ciascun periodo di tempo) o in parallelo (una stessa coltura può essere praticata nello
stesso periodo di tempo. Non è possibile l’attivazione in linea, cioè l’attivazione contemporanea di
più processi produttivi dello stesso tipo. Le scelte dell’imprenditore dovranno tenere conto di
limitare i tempi di inattività dei fattori fondo .
I processi produttivi agricoli sono fortemente condizionati non soltanto dal tempo cronologico ma
anche dal tempo climatico e meteorologico . Il tempo climatico impone di individuare le modalità
che meglio assecondano l’evoluzione dei fenomeni biologici.
Il concreto manifestarsi dei fenomeni meteorologici e la relativa incertezza che li caratterizza,
determina una forte aleatorietà dei processi produttivi agricoli che impedisce di organizzare
preventivamente tutti gli inputs e fa si che il rapporto tra inputs e output sia di tipo probabilistico.
Quindi l’imprenditore non può controllare tutti gli elementi ed è costretto a ricercare una notevole
flessibilità organizzativa e strutturale per assecondare la manifestazione di fenomeni meteorologici
imprevedibili.
11. Esigenze di carattere agronomico portano ad una despecializzazione degli ordinamenti produttivi?
Vero
12.
13. L’attivazione dei processi in linea consiste nell’attivazione di un processo elementare solo dopo
che è terminato il processo elementare precedente Falso
Infatti l’attivazione in linea consiste nell’attivare più processi elementari con una sfasatura
temporale scelta opportunamente in modo da limitare i tempi di inattività degli elementi fondo è
possibile nelle attività forestali con impianti assestati, in alcuni tipo di allevamento specializzato
senza terra ed è difficile nel caso delle coltivazioni.
Mentre nell’attivazione in serie i processi elementari si succedono uno dopo l’altro e sono attivati
di volta in volta a livello unitario. In questo caso l’inefficienza dell’impiego dei fattori fondo ed dei
fattori fondo dominanti può essere limitata mediante una loro utilizzazione prolungata.
14. Tra i motivi della rigidità dell’offerta agricola nel breve periodo c’è l’impossibilità di interrompere
un processo produttivo dopo la sua attivazione.
Vero
15. Perché in agricoltura gli ordinamenti produttivi sono despecializzati?
Perché ciò consente di utilizzare gli elementi fondo con continuità andando a ridurre gli intervalli di
inattività e sfruttare a pieno le loro potenzialità, impiegandoli in processi diversi. In questo caso ciò
che si ricerca sono le economie di scopo.
16. Differenza tra tecnica colturale e tecnica produttiva
La tecnica colturale - specifica le modalità da seguire per ottenere un determinato prodotto, detta
anche tecnica ricetta. E’ un metodo sulla base di tecniche scientifiche che costituisce un
programma di produzione mediante cui si vanno a definire:
1. Le regole di successione delle operazioni da compiere (es nella coltivazione del grano, l’aratura
deve precedere la semina.) Le operazioni possono essere in parte accorpate anche in funzione
dell’esecuzione dei lavori e dunque del progresso tecnico.
2. Le caratteristiche tecniche di ogni singola operazione in relazione al fabbisogno tecnico della
coltura . Tale fabbisogno dipende non solo dal tipo di coltura ma anche dal luogo in cui viene
realizzata e dalla posizione che la coltura ha nell’avvicendamento . Le tecniche colturali
possono essere tante quante sono le terre qualitativamente differenti sotto il profilo
pedologico. Esiste un’unica tecnica colturale ex-ante per ciascuna ‘’qualità’’ di terra.
La tecnica produttiva – definisce le modalità di implementazione della tecnica colturale. Individua
gli strumenti tecnici necessari e le modalità di effettuazione della coltivazione, in particolare le
scelte relative all’impiego del lavoro e delle macchine. Per la stessa coltura vi possono essere tante
tecniche produttive caratterizzate da diverse coefficienti di impiego di lavoro, di macchine
operatrici
17. Quali sono le modalità di attivazione dei processi produttivi?
In serie e in linea (vedi sopra)
In parallelo: più processi elementari vengono attivati nello stesso tempo, su più appezzamenti : si
lavora dunque su scala di produzione. In questo modo viene saturata la potenzialità degli elementi
fondo indivisibili ma non si risolve il problema dell’inattività.
In linea e parallelo: Consiste nella semina o impianto, in appezzamenti diversi di varietà diverse
dello stesso prodotto.
Ciò consente di scaglionare nel tempo la semina, le operazioni colturali e la raccolta del prodotto
NB IN AGRICOLTURA POSSONO ESSERE ATTIVATI SOLO IN SERE O ON PARALLELO NON IN LINEA
18. PER QUALE MOTIVO L’ATTIVAZIONE IN LINEA E’ DIFFICILMENTE PRATICABILE PER NUMEROSE
ATTIVITA’ AGRICOLE
La necessità di rispettare le leggi della natura, e di dover realizzare le operazioni colturali entro date
finestre temporali è un fattore di rigidità dell’attività agricola ed ha quindi conseguenze sulle
modalità di organizzazione dove si può attivare i processi solo in serie o in parallelo.
19. DEFINIRE I CONCETTI DI SCOMPONIBILITA’ E DI DIVISIBILITA E LA RELAZIONE CHE LI LEGA
Sono caratteristiche essenziali dei processi pro