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1) Il Consumattore.
Il testo parla in generale del rapporto tra produzione e
consumo compiendo un excursus storico con l’obiettivo di
contrapporre il mondo precapitalistico a quello
capitalistico, conclude con le possibili proiezioni future
inferite sulla base di quanto alcune aziende
all’avanguardia hanno tentato di fare: stringere un
rapporto più stretto con il consumatore per fidelizzarlo e
per risolvere i problemi di mercato che non è più un
mercato di massa che assicura la vendita per intervallo di
tempo (anche anni), ma è un mercato che offre prodotti
(di massa) personalizzati e differenziati e che cavalca
l’onda del narcisismo. Come l’azienda può assicurarsi il
venduto con un consumatore narcisista che non conosce
se stesso e dunque non sa cosa desidera? Educandolo ad
essere interventista, committente e persona in crescita, in
dialogo con l’azienda. In realtà la maggioranza dei
consumatori è passiva, siamo solo in grado di utilizzare
dei metodi e criteri diversi per l’acquisto su una più ampia
gamma che ci fa credere di essere “più attivi”, ma di fatto
essere consumatore attivo significa adattare gli oggetti a
noi stessi. Nel mondo precapitalistico il potere era gestito
dal consumatore che commissionava i beni di cui aveva
necessità ai produttori, egli gestiva inoltre il consumo
sociale e gestiva il consumo per relazionarsi alle
comunità. Grande importanza aveva il rito dello spreco,
vere e proprie feste in cui i beni non consumati venivano
buttati e dunque restituiti alla natura, la valenza sociale
di tale rito consiste nel rimarcare la differenza tra chi
poteva donare e chi non avrebbe mai potuto restituire, il
potere veniva esibito e doveva essere approvato dalla
comunità. L’economia attuale è completamente opposta, è
chiusa in se stessa ed il potere non è esibito ma esercitato
nella produzione della ricchezza ed inoltre non si produce
un oggetto per una persona, ma per denaro. Individuiamo
una rottura con l’arrivo dei mercanti che offrono
all’economia localistica prodotti esotici che diventano
oggetti di consumo personale, prima la ricchezza veniva
esibita come elemento della comunità adesso come
elemento proprio. Il mercante diventa una figura