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DOMANDA E OFFERTA
Esistono due tipi di scelte:
1) Scelte tutto o niente fare o non fare qualcosa
à
Per decidere in una scelta di questo tipo si confrontano i costi totali (CT) e i benefici totali (BT).
Analizzando i CT e i BT si ottengono i benefici netti (BN)
BN = CT – BT se BN > 0 allora BT > CT (agisco), se BN < 0 allora BT < CT (non agisco)
à
2) Scelta di livello si scegli il livello di azione ottimale (q*, * in economia vuol dire ottimale) che massimizza
à
BN.
q* tale che sia massimo BN (= BT – CT).
Nelle scelte tutto o niente confronto costi totali e benefici totali compio un’analisi globale.
à
Nelle scelte di livello si compie un’analisi locale, ragionando al margine ovvero chiedendosi se (e di quanto) aumenta il
benessere che si otterrebbe aumentando l’intensità dell’azione.
Tendenzialmente, l’andamento di CT e BT sia crescente.
Man mano che si avanza nella quantità del bene i benefici si “saturano”, infatti la curva BT raggiunge un asintoto man
mano che la quantità aumenta.
Preso un punto a caso sulla curva BT e il suo corrispettivo verticale sulla curva CT la distanza tra questi due punti
rappresenta BN, se la distanza è positiva allora agisco, se la distanza è allora non agisco.
≤0
Riportando i punti del grafico su di un piano sottostante con BN sulle ordinate e la quantità sulle ascisse si può
individuare il momento di scelta ottimale, ovvero il momento in cui BN raggiunge il suo massimo.
In microeconomia si intende con costi i COSTI ECONOMICI, che comprendono:
Costi monetari/non monetari costi aziendali per cui ho un esborso monetario o che può essere quantizzato
- à
Costi opportunità valore della migliore alternativa a cui un individuo rinuncia facendo una scelta
- à
CT e BT sono gli incentivi economici alle scelte:
se CT aumenta i disincentivi aumentano
- à
se BT aumenta gli incentivi aumentano
- à
Le variazioni di CT e BT modificano le scelte
Ci possono essere anche agenti esteri (es. lo Stato) che fanno variare i CT o i BT modificando le scelte.
In un’economia di mercato i prezzi rappresentano il SISTEMA DI INCENTIVI:
1) Se i prezzi AUMENTANO
aumenta il costo acquisto aumentano il disincentivo acquisto diminuisce la domanda
- à à
aumenta il beneficio di vendita aumenta l’inventivo vendita aumenta l’offerta
- à à
2) Se i prezzi DIMINUISCONO
diminuisce il costo acquisto diminuisce il disincentivo acquisto aumenta la domanda
- à à
diminuisce il beneficio di vendita diminuisce l’inventivo vendita diminuisce l’offerta
- à à
Dal confronto fra domanda e offerta si determina il prezzo e si effettua lo scambio che consente di allocare le risorse
scarse
Lo scambio è mutualmente benefico per tutta la società un bene che per un individuo ha un valore relativamente
à
ridotto viene dato ad un altro individuo che invece gli attribuisce un valore rilevante.
MODELLO DOMANDA(D) – OFFERTA(S)
Consideriamo il mercato del generico bene i:
LATO DELLA DOMANDA sintetizza il comportamento degli acquirenti rappresentato tramite la curva della
à
domanda.
DEF. Curva della domanda del bene i = curva che identifica la quantità domandata del bene per ogni possibile livello di
prezzo a parità di altre condizioni (preferenze, prezzo altri beni, reddito).
Proprietà curva della domanda:
1) Inclinazione negativa all’aumentare del prezzo la quantità distribuita diminuisce
à
2) Posizione della curva dipende dai fattori (escluso il prezzo) che influenzano la domanda del bene i:
à
- Preferenze dei consumatori ( )
- Prezzo degli altri beni (P ):
j
• Beni sostituti beni che soddisfano lo stesso bisogno
à
Se aumenta il prezzo di un bene, aumenta il consumo di un altro bene sostituto.
Se aumenta il prezzo di P , aumenta Q (j è più caro quindi lo sostituisco con i) e viceversa.
j i
• Beni complementari beni che per soddisfare un bisogno devono essere consumati
à
insieme ad un altro bene
Se aumenta il prezzo di uno dei due beni diminuisce il consumo anche dell’altro.
Se P sale scende Q (j diventa più caro e la quantità venduta è minore e quindi anche la
j i
quantità i, che deve essere consumato insieme a j, diminuisce).
• Beni non correlati beni che utilizzati insieme non influenzano la soddisfazione del
à
bisogno.
- Reddito (M):
• Beni normali all’aumentare del reddito aumenta la quantità domandata di questi beni
à
• Beni inferiori all’aumentare del reddito diminuisce la quantità domandata di questi
à
beni.
Nella curva di domanda esistono variabili endogene e variabili esogene:
- Variabili endogene (prezzo e quantità) al variare di prezzo e quantità il punto preso in considerazione si muove
à
lungo la curva di domanda
- Variabili esogene (preferenze, reddito, etc…) al variare di queste variabili la curva si sposta verso destra o verso
à
sinistra nel piano.
Es. Esce un nuovo iPhone Apple inizia una grande campagna pubblicitaria la preferenza dei consumatori per
à à
l’iPhone aumenta la curva di domanda si sposta verso destra (a parità di prezzo la quantità domandata del bene è
à
maggiore).
LA CURVA SI SPOSTA VERSO DESTRA LA CURVA SI SPOSTA VERSO SINISTRA
M aumenta e i è un bene normale M aumenta e i è un bene inferiore
M diminuisce e i è un bene inferiore M diminuisce e i è un bene normale
P aumenta e i è un bene sostituto di j P diminuisce e i è un bene sostituto di j
j j
P diminuisce i è un bene complementare a j P aumenta i è un bene complementare a j
j j
Def. Funzione di domanda = funzione che identifica la relazione tra la quantità domandata e il prezzo del bene i.
D
Q = D (P , P , M, )
i i j D
La relazione tra Q e:
i
- P è negativa all’aumentare di P diminuisce la quantità domandata
à
i i
- P è negativa se il bene è complementare di i, positiva se j è complementare di i
j
- M è negativa se i è un bene inferiore, positiva se i è un bene normale
LATO DELL’OFFERTA sintetizza il comportamento dei venditori rappresentato tramite la curva di offerta e la
à
funzione di offerta.
DEF. Curva di offerta del bene i = identifica la quantità del bene i che i produttori sono disposti a vendere per ogni
possibile livello di prezzo a parità di altri fattori.
Proprietà della curva di offerta:
1) Inclinazione positiva se il prezzo aumenta allora aumenta anche la quantità offerta del bene
à
2) Posizione dipende da fattori che, escluso il prezzo, influenzano l’offerta di un certo bene:
à - Tecnologia (T) se T migliora allora aumenta anche la quantità offerta di i
à
- Prezzo dei fattori (P ) à
k
• se P aumenta allora aumenta il costo di produzione del bene e diminuisce la quantità
k
offerta
• se P diminuisce allora diminuisce il costo di produzione del bene e aumenta la quantità
k
offerta
- Prezzo dei beni alternativi producibili con la stessa tecnologia (P ) à
h
• se P aumenta è più conveniente per il produttore produrre il bene h rispetto al bene i e
h
quindi la quantità offerta del bene i diminuisce
• se P diminuisce è meno conveniente per il produttore produrre il bene h rispetto al bene i
h
e quindi la quantità offerta del bene i aumenta
P è una variabile endogena se varia mi muovo lungo la curva di offerta
à
h
T, P , P sono variabili esogene se varia una la curva di offerta trasla nel piano
à
k h LA CURVA SI SPOSTA VERSO DESTRA LA CURVA SI SPOSTA VERSO SINISTRA
T aumenta T diminuisce (diventa obsoleta)
P diminuisce P aumenta
k k
P diminuisce e i è un bene alternativo producibile con la P aumenta e i è un bene alternativo producibile con la
h h
stessa tecnologia stessa tecnologia
Def. Funzione di offerta = funzione matematica che identifica la relazione tra la quantità offerta di un bene e il prezzo
di esso a parità di altre condizioni (ceteris paribus). S
Q = D (P ,T, P , P )
i i k h
Il mercato è regolato dal confronto tra domanda e offerta.
L’EQUILIBRIO DI MERCATO è definito in termini di prezzo e quantità:
Identifica la coppia prezzo-quantità in corrispondenza della quale la quantità del bene che gli acquirenti desiderano
acquistare è pari alla quantità che i venditori desiderano vendere.
In corrispondenza del prezzo di equilibrio non ci sono eccessi di domanda e/o offerta.
D
Q = D (P , P , M, )
i i j
E = (Q*;P*) tale che S
Q = D (P ,T, P , P )
i i k h
Quando il prezzo del bene i supera il prezzo ottimale il mercato subisce un eccesso di offerta, quando invece il prezzo
del bene i è inferiore al prezzo otttimale il mercato subisce un eccesso di domanda.
Domanda = Funzione negativa del prezzo ( aumenta P, diminuisce D)
Offerta = Funzione positiva del prezzo (aumenta P, aumenta S)
MERCATO NON IN EQUILIBRIO
D S D S
• Se p < p* Q > Q sul mercato c’è un eccesso di domanda (ED = Q - Q >0)
à à
i i i i
Alcuni consumatori per ottenere il bene sono disposti a pagare un prezzo superiore
Il prezzo di mercato sale quindi la domanda scende e l’offerta sale
L’eccesso di domanda si riduce p continua a variare fino a che ED = 0
à
D S S D
• Se p > p* Q < Q sul mercato c’è un eccesso di offerta (ES = Q - Q > 0 )
à à
i i i i
Alcuni produttori sono disposti a vendere il loro bene ad un prezzo inferiore
Il prezzo di mercato scende quindi la domanda sale e l’offerta scende
ES si riduce p continua a variare fino a che ES = 0
à
Da un punto di vista economico il prezzo di un bene coordina le scelte di produttori/venditori e acquirenti.
In equilibrio non esistono incentivi degli agenti economici a modificare il loro comportamento
CAMBIAMENTI DI EQUILIBRIO
Le variazioni delle variabili esogene modificano l’equilibrio:
1) Variazioni dell’offerta:
a) ∆S > 0, aumento dell’offerta (shock positivo del mercato)
La funzione offerta trasla verso destra D S
In corrispondenza di p* abbiamo una Q ma allo stesso prezzo, dopo la traslazione a destra, la Q sarà
D
maggiore di Q .
Al prezzo inziale p* il mercato non sarà pi