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K K
10 5 0 5 10
x
Esercizio 2: Calcolare la derivata prima della funzione seguente:
√ √
2 2
2 − x − 4 x − 4
2 +
√ √
g(x) = ln + arctan .
2 2
2 + x − 4 2 − x − 4
Facciamo le seguenti posizioni: √ 2+ v
2
u = x − 4, v = u, s = .
2 − v
Osserviamo allora che la funzione si riscrive nella maniera seguente
1
g(x) = ln + arctan(s) = − ln(s) + arctan(s).
s
Ora 0
1 x 2 − v +2+ v 4v 4x
0 0 0 0 0
√ √ √
√
u = 2x, v = , s = .
· u = v = =
2 2
(2 − v) (2 − v)
2 u 2 2 2 2
x − 4 x − 4(2 − x − 4)
Ne segue µ ¶ µ ¶
2 2 0
1 2 − v (2 − v) 2 − v (2 − v) 4v
1 0 0 0
0 · s + · s = − + · s = − + · =
g (x) = − 2 2 2 2 2
s 1 + s 2 + v (2 − v) + (2 + v) 2 + v 2(4 + v ) (2 − v)
µ ¶ 2 2 2
1 1 −8 − 2v + 4 − v −4 − 3u 1 2x
8 − 3x
0 0 0
√ √
= − + · 4v = · 4v = · ·
· u = ,
2 2 4 2 2 2
4 − v 2(4 + v ) 2(16 − v ) 16 − u x (8 − x )
u 2
x − 4
e quindi la derivata 2
2(3x − 8)
0 √ .
g (x) = 2 2
x x − 4(x − 8)
Esercizio 3: Calcolare il seguente integrale indefinito:
Z 3
x ln 2x dx.
Dalla formula di integrazione per parti, poniamo 4
1 1 x
0 3 0
f (x) = ln 2x, g (x) = x ⇒ f (x) = · 2= , g(x) = ,
2x x 4
e quindi Z Z Z
4 4 4 4 4
x x 1 x 1 x x
3 3
x ln 2x dx = · ln 2x − · dx = · ln 2x − x dx = · ln 2x − + c.
4 4 x 4 4 4 16
Esercizio 4: (Teoria) Dare la definizione di derivabilità di una funzione f : (a, b) → R in un punto x ∈ (a, b).
0
Usando la definizione, calcolare la derivata, se esiste, della funzione
2
h(x) = 3x − 2,
nel punto x = 1.
0
Sia f : (a, b) → R definita in un intorno I di un punto x ∈ (a, b). f è derivabile in x se esiste finito il limite
0 0
f (x + k) − f (x )
0 0 = ` < ∞.
lim k
k→0 0
Tale valore prende il nome di derivata di f in x e si indica con f (x ) = `.
0 0
Abbiamo per la funzione h(x) e il punto x in esame
0
2 2 2
h(1 + k) − h(1) 3(1 + k) − 2 − (3 − 2) 3 + 6k + 3k − 3 6k + 3k
= lim = lim = lim = lim (6 + 3k) = 6,
lim k k k k
k→0 k→0 k→0 k→0 k→0
0
per cui h (1) = 6. Soluzione Esame di Analisi Matematica - Facoltà di Economia
26 Febbraio 2008 - Traccia A
ESERCIZIO 1: Si consideri la funzione f : R −→ R 2
2x −3
f (x) = e .
2
x −4
(a) Determinare il dominio di f ed eventuali simmetrie.
La funzione è un esponenziale con esponente una funzione razionale fratta. Dobbiamo quindi imporre che il denominatore
della frazione sia non nullo, e quindi 2
x − 4 6 = 0 ⇒ x 6 = ±2.
Ne segue che il dominio è Dom(f ) = (−∞, −2) ∪ (−2, 2) ∪ (2, +∞).
Inoltre abbiamo 2(−x)2 2
−3 2x −3
f (−x) = e = e = f (x),
(−x)2 2
−4 x −4
per cui la funzione è pari (simmetrica rispetto all’asse y).
(b) Determinare il segno di f ed eventuali intersezioni con gli assi. √
(−3/−4) 4 3
La funzione, essendo un’esponenziale, è sempre POSITIVA sul suo dominio. Inoltre, poiché f (0) = e = e essa
√
4 3
interseca l’asse delle ordinate nel punto (0, e ).
(c) Calcolare i limiti e determinare il comportamento asintotico della funzione.
Dobbiamo calcolare 6 limiti. Tuttavia, per la simmetria della funzione, essi saranno uguali a due a due. Abbiamo allora
2
2x 2
lim f (x) = lim e = e ,
2
x
x→±∞ x→±∞
2
per cui la retta y = e è un asintoto orizzontale. −
5/0 −∞ +
lim f (x) = e = e = 0 = lim f (x),
− +
x→2 x→−2
+
5/0 +∞
lim f (x) = e = e = +∞ = lim f (x),
+ −
x→2 x→−2
per cui le rette x = ±2 sono asintoti verticali sinistro e destro rispettivamente.
(d) Determinare gli intervalli di monotonia di f ed eventuali punti estremali.
Abbiamo µ µ
¶ ¶
0
2
2x − 3 −10x
2 2
2x −3 2x −3
0
f (x) = e · = e · ≥ 0,
2 2
x −4 x −4
2 2 2
x − 4 (x − 4)
da cui, essendo l’esponenziale sempre positiva, per il numeratore si ha −10x ≥ 0 e quindi x ≤ 0, mentre il denominatore
è sempre positivo sul suo dominio. Quindi f è crescente in (−∞, −2) ∪ (−2, 0), decrescente in (0, 2) ∪ (2, +∞) e presenta
√
4 3
un massimo relativo nel punto A(0, e ).
(e) Determinare gli intervalli di convessità di f ed eventuali punti di flesso.
Abbiamo µ ¶ µ ¶ µ ¶
2 0 4 2
−10x −10x 10(3x + 2x − 16)
2 2
2 2x −3 2x −3
2x −3
00 · + e · = e · ≥ 0.
f (x) = e 2 2 2
x −4 x −4 x −4
2 2 2 2 2 4
(x − 4) (x − 4) (x − 4)
2 2
Ponendo nel numeratore della frazione t = x , la disequazione 3t + 2t − 16 ≥ 0 ha soluzione
t ≤ −8/3, t ≥ 2. 2
La prima soluzione va scartata, mentre la seconda conduce alla disequazione x ≥ 2 che ha soluzione
√ √
x ≤ − 2, x ≥ 2.
Dal momento che il denominatore della derivata seconda di f risulta sempre positivo sul dominio, e che l’esponenziale è
√ √ √ √
sempre positivo sul dominio, abbiamo che f è convessa su (−∞, −2)∪(−2, − 2)∪( 2, 2)∪(2, +∞), concava su (− 2, 2)
√ −1/2
e presenta due flessi nei punti B (± 2, e ).
± 1
(f ) Disegnare un grafico qualitativo della funzione.
16
14
12
10
8
y 6
4
2
K K K K
8 6 4 2 0 2 4 6 8
x
(La retta obliqua è un errore del programma nel realizzare il grafico. Tale retta è verticale ed è l’asintoto x = 2.)
Esercizio 2: Calcolare la derivata prima della funzione seguente:
√ √
2 2
2 − x + 4 2 + x + 4
√ √
g(x) = ln + arctan .
2 2
2 + x + 4 2 − x + 4
Facciamo le seguenti posizioni: √ 2+ v
2 u, s = .
u = x + 4, v = 2 − v
Osserviamo allora che la funzione si riscrive nella maniera seguente
1
g(x) = ln + arctan(s) = − ln(s) + arctan(s).
s
Ora 0
1 x 2 − v +2+ v 4v 4x
0 0 0 0 0
√ √ √ √
u = 2x, v = · u = , s = v = = .
2 2
(2 − v) (2 − v)
2 u 2 2 2 2
x +4 x + 4(2 − x + 4)
Ne segue µ ¶ µ ¶
2 2 0
1 2 − v (2 − v) 2 − v (2 − v) 4v
1 0 0 0
0 · s + · s = − + · s = − + · =
g (x) = − 2 2 2 2 2
s 1+ s 2 + v (2 − v) + (2 + v) 2 + v 2(4 + v ) (2 − v)
µ ¶ 2 2 2
1 1 −8 − 2v + 4 − v −4 − 3u 1 −16 − 3x 2x
0 0 0
√ √
= − + · 4v = · 4v = · · u = · ,
2 2 4 2 2 2
4 − v 2(4 + v ) 2(16 − v ) 16 − u x (−8 − x )
u 2
x + 4
e quindi la derivata 2
2(3x + 16)
0 √
g (x) = .
2 2
x x + 4(x + 8)
Esercizio 3: Calcolare il seguente integrale indefinito:
Z 4
x ln 4x dx.
Dalla formula di integrazione per parti, poniamo 5
1 1 x
0 4 0
f (x) = ln 4x, g (x) = x ⇒ f (x) = · 4= , g(x) = ,
4x x 5
e quindi Z Z Z
5 5 5 5 5
x x 1 x 1 x x
4 4
x ln 4x dx = · ln 4x − · dx = · ln 4x − x dx = · ln 4x − + c.
5 5 x 5 5 5 25
Esercizio 4: (Teoria) Dare la definizione di derivabilità di una funzione f : (a, b) → R in un punto x ∈ (a, b).
0
Usando la definizione, calcolare la derivata, se esiste, della funzione
2
h(x) = 3x + 2,
nel punto x = −1.
0
Sia f : (a, b) → R definita in un intorno I di un punto x ∈ (a, b). f è derivabile in x se esiste finito il limite
0 0
f (x + k) − f (x )
0 0 = ` < ∞.
lim k
k→0 0
Tale valore prende il nome di derivata di f in x e si indica con f (x ) = `.
0 0
Abbiamo per la funzione h(x) e il punto x in esame
0
2 2 2
h(−1 + k) − h(−1) 3(−1 + k) + 2 − (3 + 2) 3 − 6k + 3k − 3 −6k + 3k
= lim = lim = lim = lim (−6 + 3k) = −6,
lim k k k k
k→0 k→0 k→0 k→0 k→0
0
per cui h (−1) = −6. Soluzione Esame di Analisi Matematica - Facoltà di Economia
26 Febbraio 2008 - Traccia A
ESERCIZIO 1: Si consideri la funzione f : R −→ R 2
2x −5
f (x) = e .
2
x −4
(a) Determinare il dominio di f ed eventuali simmetrie.
La funzione è un esponenziale con esponente una funzione razionale fratta. Dobbiamo quindi imporre che il denominatore
della frazione sia non nullo, e quindi 2
x − 4 6 = 0 ⇒ x 6 = ±2.
Ne segue che il dominio è Dom(f ) = (−∞, −2) ∪ (−2, 2) ∪ (2, +∞).
Inoltre abbiamo 2(−x)2 2
−5 2x −5
f (−x) = e = f (x),
= e
(−x)2 2
−4 x −4
per cui la funzione è pari (simmetrica rispetto all’asse y).
(b) Determinare il segno di f ed eventuali intersezioni con gli assi. √
(−5/−4) 4 5
La funzione, essendo un’esponenziale, è sempre POSITIVA sul suo dominio. Inoltre, poiché f (0) = e = e essa
√
4 5
interseca l’asse delle ordinate nel punto (0, e ).
(c) Calcolare i limiti e determinare il comportamento asintotico della funzione.
Dobbiamo calcolare 6 limiti. Tuttavia, per la simmetria della funzione, essi saranno uguali a due a due. Abbiamo allora
2
2x 2
lim f (x) = lim e = e ,
2
x
x→±∞ x→±∞
2
per cui la retta y = e è un asintoto orizzontale. −
3/0 −∞ +
lim f (x) = e = e = 0 = lim f (x),
− +
x→2 x→−2
+
3/0 +∞
lim f (x) = e = e = +∞ = lim f (x),
+ −
x→2 x→−2
per cui le rette x = ±2 sono asintoti verticali sinistro e des