Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
D D
✓ ◆
p
Z Z
2⇡ 1/ 2 ⇢ 1
p
p
= d# d⇢ = 2⇡ 1 .
2
2
1 ⇢
0 0
3. Si verifica facilmente che il campo è irrotazionale per ↵ = 1. Integrando si
trova che le primitive sono date da
2
|1
log + x + xy| + c (x, y) + c (x, y) + c (x, y)
1 A 2 A 3 A
1 2 3
dove A , A , A sono le tre componenti connesse del dominio di F e, come al
1 2 3
solito, denota la funzione caratteristica di B, cioè
B ( 2
1 se x B ,
(x) :=
B 62
0 se x B .
2 6
Si trovano facilmente poiché si deve avere 1 + x + xy = 0, cioè
2
1 + x 1
6
y = = x.
x x
2
Il luogo dei punti di R nel piano xy che soddisfa
2
1 + x 1
y = = x
x x
è indicato nella figura che segue 10 y
8
6
4
2 x
10 8 6 4 2 2 4 6 8 10
2
4
6
8
10
per cui i tre insiemi sono
⇢ 2
1 + x 1
2
2
A = (x, y) R x < 0 e y > = x ,
1 x x
⇢ 2
1 + x 1
2
2
A = (x, y) R x > 0 e y < = x ,
3 x x
2 \ [
A = R Ā Ā .
2 1 3
4. La superficie S è il triangolo mostrato in figura. La proiezione sul piano
xy è il triangolo di vertici (2, 0, 0), (0, 1, 0), (0, 0, 0). Consideriamo allora il
2
triangolo T in R di vertici (2, 0), (0, 1), (0, 0) e la parametrizzazione di S
data da ✓ ◆
1
3
!
' : T R , '(u, v) = u, v, 1 u v .
2
Per trovare la normale ad S valutiamo le derivate di ':
✓ ◆
1
' = 1, 0, , ' = (0, 1, 1)
u v
2
da cui la normale soddisfacente la richiesta (si noti che tutte le componenti
sono positive) è ✓ ◆
1 2 2
⌫(x, y, z) = , , .
3 3 3
2
1
0
1
2 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3
Si ha che 2
hF (x, y, z), ⌫(x, y, z)i = (x + y + z)
3
per cui ✓ ◆
ZZ ZZ 2 1 3
hF, ⌫i d = u + v +1 u v dudv =
3 2 2
S T ✓ ◆
ZZ 1
= 1 + u dudv =
2
T ✓ ◆
Z Z u
2 1 1
2
= du dv 1 + u =
2
0 0
Z Z u
2 1 u 4
2
=1 + du dv = .
2 3
0 0
5. È sufficiente che la derivata rispetto alla terza variabile sia non nulla. La
derivata di f rispetto alla variabile z è
@f 0
(x, y, z) = u(2x + z + 1) + (2x + z + 1) u (2x + z + 1) .
@z
Si deve quindi avere @f 0 6
(0, 0, 0) = u(1) + u (1) = 0
@z 0 6
quindi u deve essere tale che u(1) + u (1) = 0.
Soluzione del 20.2.2015
1. Il campo è irrotazionale, come si verifica facilmente poiché
✓ ◆ ✓ ◆ 2
@ xy (1 xy) log(1 xy) @ xy 2x x y
= log(1 xy) = ,
2
@y 1 xy @y 1 xy (1 xy)
✓ ◆
2 2
@ x 2x x y
= .
2
@x 1 xy (1 xy)
Il campo è definito dove 1 xy > 0, cioè per
xy < 1 .
Questa disuguaglianza è equivalente a
1
y< per x > 0 ,
x
1
y > per x < 0 ,
x
y arbitrario per x = 0 ,
per cui, detti ⇢ 1
>
2
2 |
A = (x, y) R y e x> 0 ,
1 x
⇢ 1
6
2
2 |
A = (x, y) R y e x < 0 ,
2 x
F risulta definito nell’insieme 2 \ [
A := R (A A )
1 2
che è aperto, connesso, semplicemente connesso. Quindi il campo F ammette
potenziale.
Integrando, ad esempio, F rispetto alla variabile y si ottiene che un potenziale
2
è dato da f (x, y) = x log(1 xy) + g(x) .
Derivando tale espressione rispetto alla variabile x si ha
@f xy 0
(x, y) = log(1 xy) + g (x)
@x 1 xy
per cui g risulta costante. Concludiamo che tutti i potenziali sono
2
f (x, y) = x log(1 xy) + c , c R .
Il cammino indicato è contenuto in A, quindi possiamo valutare il lavoro di
tale campo. Il modo più semplice (poiché il lavoro non dipende dal cammino
eseguito) è ✓ ◆
1 1 2
p
f , f (0, 0) = log .
2 2 3
0000 4
2. L’equazione di↵erenziale u = u equivale a (D 1)u = 0 dove D denota
l’operatore di derivazione. Risolvendo il polinomio
4
D = 1
si trovano le quattro soluzioni 1, 1, i, i. Per cui
4
D 1 = (D 1)(D + 1)(D i)(D + i)
da cui la generica soluzione è data da
t t
u(t) = c e + c e + c cos t + c sen t .
1 2 3 4
3. Una volta considerata la parametrizzazione
2
7!
(#) = # (cos #, cos # sen #)
si verifica facilmente che è già parametrizzata con il parametro d’arco e la sua
lunghezza è ⇡.
Per calcolare la minima e la massima distanza dei punti del sostegno di tale
12
curva dal punto , 0 basta valutare
⇣ ⌘
1 2
2 2 2
cos # + cos # sen # =
2 1
4 2 2
= cos # + + cos # sen # 1 =
4
1 1
4 2 2
= cos # + + cos # cos # = .
4 4
Essendo la distanza di tutti i punti del sostegno di costante si conclude che
12 12
il sostegno di è una circonferenza (di centro , 0 e raggio ).
4. La funzione assume valori costanti sugli insiemi determinati da:
2 2 2
x = c (y + 1) , (c R) .
Si osservi che per c < 0 l’insieme di livello è il vuoto.
Volendo possiamo scrivere questi insiemi come
p >
2
x = k y + 1 , con k 0
2
1
3 2 1 1 2 3
1
2
In figura è rappresentato in violetto il bordo dell’insieme A e, tratteggiati,
alcuni insiemi di livello (ad un colore corrisponde un insieme di livello). Al
tratteggio verde corrisponde l’insieme di livello 0, e poiché la funzione è sempre
non negativa, in tali punti la funzione assume il suo valore minimo, che è 1.
p
Il punto segnato con un diamante rosso, il punto ( 2, 0), è invece il punto
p
di massimo che sta sull’insieme di livello che corrisponde a k = 2 e c = 2.
p 2
Per cui la funzione assume il suo massimo nel punto ( 2, 0) e tale valore è e .
Volendo procedere facendo i conti si può fare cosı̀: innanzitutto osservare che
7!
la funzione t exp t è strettamente crescente, per cui momentaneamente ci si
può limitare a studiare la funzione 2
x
g(x, y) = .
2
y + 1
Derivando si ottiene il sistema
8 2x
>
> g (x, y) = =0
< x 2
y +1 2
2x y
>
> g (x, y) = =0
: y 2 2
(y + 1)
che è soddisfatto da x = 0 (la linea verde tratteggiata in figura).
Sul bordo abbiamo: una prima parte può essere parametrizzata con
p 2
(t) = t + 1, t
e g (t) = 1.
Sul resto del borso possiamo parametrizzare con
⌘(#) = cos #, sen #
e derivando 2
cos #
g ⌘(#) = 2
sen # + 1
si ottiene 2 2
d 2 cos # sen #(sen # + 1 + cos #)
(g ⌘)(#) = 2 2
d# (sen # + 1)
che si annulla per # = ⇡/2, ⇡, 3⇡/2 (# = 0 corrisponde ad un punto che non sta
sul bordo di A). A questo punto si verifica facilmente che # = ⇡ corrisponde
ad un punto di massimo, mentre gli altri due punti, con tutti i valori di A che
soddisfano x = 0, sono di minimo (sia per g che per f ).
5. L’insieme E può essere parametrizzato sia con le coordinate sferiche che
con quelle cilindriche.
Coordinate sferiche: parametrizziamo E con
⇡ 3⇡ 2 2
2 , , ' [0, ⇡] , ⇢ [0, 1] .
# 4 4
Abbiamo ZZZ Z Z Z
3⇡ ⇡ 1
4 2
|z| |⇢
dxdydz = d# d' d⇢ ⇢ sen ' cos '| =
⇡
E 0 0
4
Z Z Z
3⇡ ⇡/2 1
4 3
=2 d# d' d⇢ ⇢ sen ' cos ' =
⇡ 0 0
4
Z Z
3⇡ ⇡/2
1 4
= d# d' sen ' cos ' =
2 ⇡ 0
4
Z 3⇡
1 ⇡
4
= d# = .
4 4
⇡
4
Coordinate cilindriche: parametrizziamo E con
p p
⇡ 3⇡ 6 6
2 2
2 2
# , , ⇢ [0, 1] , 1 ⇢ z 1 ⇢ .
4 4
L’integrale diventa p
ZZZ Z Z Z
3⇡ 2
1 1 ⇢
4
|z| |z|
dxdydz = d# d⇢ dz ⇢ =
p
⇡ 2
E 0 1 ⇢
4 p
Z Z Z
3⇡ 2
1 1 ⇢
4
=2 d# d⇢ dz ⇢ z =
⇡ 0 0
4
Z Z
3⇡ 1
4 2
= d# d⇢ ⇢ (1 ⇢ ) =
⇡ 0
4 ✓ ◆
Z 3⇡ 1 1 ⇡
4
= d# = .
2 4 4
⇡
4
Soluzione del 18.6.2015
1. Due metodi molto naturali sono parametrizzare l’insieme che definisce il
vincolo e il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Li vediamo entrambi.
Il volume della lattina, espresso in termini del raggio della base r e dell’altezza
h, è dato da 2
V (r, h) = ⇡ r h ,
mentre l’area della superficie è data da
2
2 ⇡ r + 2 ⇡ r h . 2
Si osservi allora che la funzione volume sarà definita in un sottoinsieme di R
2
definito da 2 ⇡ r + 2 ⇡ r h = S; mandando h a zero si osserva che r non può
q S
superare e quindi per
2 ⇡ !
r S S
2
r 0, , si ha che h = r. (1)
2 ⇡ 2 ⇡ r
Quindi V è definita per (r, h) che sta sulla curva disegnata in Figura A.
Figura A
h
10
8
6
4
2 r
Usando il metodo dei moltiplicatori di Lagrange si può considerare la funzione
2 2
H(r, h, ) = ⇡ r h + 2 ⇡ r + 2 ⇡ r h S .
Annullando le sue derivate si ottiene il sistema
8 2 ⇡ rh + 4 ⇡ r + 2 ⇡ h = 0
< 2
⇡ r + 2 ⇡ r = 0
: 2
2 ⇡ r + 2 ⇡ r h = S
che risolto fornisce l’unico candidato r S
h = 2 r con r = .
6 ⇡
Valutando i limiti agli estremi (usando (1)) si ha
lim V (r, h) = 0
+
!
r 0 ,
2
(r, h)
lim V (r, h) = 0
q S
!
r ,
2 ⇡
2
(r, h)
per cui si ha che l’unico candidato (essendo il volume V sempre positivo) è un
punto di massimo ed è il massimo cercato.
Diversamente usando la parametrizzazione (1) ci si riduce ad una funzione di
una variabile. Ad esempio (ma si può esprimere anche r in termini di h)
!
r
✓ ◆
S S
2 2
Ṽ (r) := V r, h(r) = ⇡ r r , r 0, .
2 ⇡ r 2 ⇡
Derivando si ottiene d S 2
Ṽ (r) = 3 ⇡ r ,
dr 2
2
quantità che si annulla per r = S/(6⇡). Viste le limitazioni in (1) di r, si ha
che l’unico punto critico è r S
r = . (2)
6 ⇡
Per capire il comportamento della funzione Ṽ , che è definita in un inter-
vallo aperto, abbiamo due possibilità: una è studiare il limite agli estremi
dell’intervallo di definizione. Poiché Ṽ è sempre positiva e
lim Ṽ (r) = 0 , lim Ṽ (r) = 0
p
+
r!0 S
r! 2 ⇡
si conclude che il punto (2) è di massimo.
L’altra è valutare la derivata seconda di Ṽ : si ha
2
d Ṽ (r) = 6 ⇡ r,
2
dr
che è negativa per ogni valore positivo di r. In particolare per il valore trovato
in (2), che risulta essere quindi di massimo locale. Poiché tale valore è l’unico
q
⇣ ⌘
S
punto critico interno all’intervallo 0, e la funzione è regolare (non ci