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Y F(K, L)
(a) La funzione di produzione del modello di crescita di Solow è = o, espressa
y f (k). L
in termini di prodotto per occupato, = Se una guerra riduce la forza lavoro,
k K/L
diminuisce, ma il rapporto = aumenta. La funzione di produzione ci dice che il
prodotto totale diminuisce perché è diminuito il numero di lavoratori, ma il prodotto
per occupato aumenta perché ciascun lavoratore ha a disposizione più capitale.
(b) La riduzione della forza lavoro fa sì che, dopo la guerra, lo stock di capitale per
occupato sia più alto di prima. Quindi, se prima della guerra l’economia si trovava in
stato stazionario, dopo la guerra si ritrova con uno stock di capitale superiore al livello
di stato stazionario. Questo è mostrato nella figura 7.2 come un aumento di capitale
k* k
per occupato, da a . Quando l’economia ritorna allo stato stazionario, lo stock di
1 k k*,
capitale per occupato passa di nuovo da a per cui anche il prodotto per occupato
1
diminuisce.
Perciò nel periodo di transizione verso il nuovo stato stazionario la crescita del
prodotto è più lenta. Sappiamo che, nello stato stazionario, il progresso tecnologico
determina il tasso di crescita del prodotto per occupato. Quando l’economia ritorna
allo stato stazionario, il prodotto per occupato è pari al tasso di progresso tecnologico,
come avveniva prima della guerra.
3. Consideriamo un’economia descritta dalla funzione di produzione:
a. Qual è la funzione di produzione per occupato? b. Ipotizzando che non vi
siano crescita demografica e progresso tecnologico, trovate lo stock di
capitale per occupato di stato stazionario, la produzione per occupato e il
consumo per occupato in funzione del saggio di risparmio e del tasso di
ammortamento.
c. Ipotizzando che il tasso di ammortamento sia del 10% all’anno, costruite
una tabella che mostri lo stock di capitale per occupato di stato stazionario,
la produzione per occupato e il consumo per occupato per saggi di risparmio
dello 0, 10, 20, 30%, e così via. (Avrete bisogno di una calcolatrice in grado
di svolgere calcoli esponenziali.) Qual è il saggio di risparmio che massimizza
la produzione per occupato? Qual è quello che massimizza il consumo per
occupato?
d. (Più difficile) Usando il calcolo differenziale, trovate il prodotto marginale
del capitale. Aggiungete alla tabella che avete costruito il prodotto
marginale del capitale al netto dell’ammortamento per ciascun saggio di
risparmio. Cosa evidenzia la tabella?
4. «Dedicare una quota maggiore della produzione nazionale
all’investimento contribuisce a ripristinare una crescita più rapida della
produttività e del tenore di vita». Concordate con questa affermazione?
Perché?
Supponiamo che l’economia inizi con uno stock di capitale di stato stazionario inferiore
al livello di regola aurea. L’effetto immediato di dedicare una quota maggiore del
prodotto nazionale all’investimento è che l’economia si ritrova con un livello di
consumo ridotto: il «tenore di vita», misurato dal consumo, diminuisce. All’aumentare
del saggio di investimento, lo stock di capitale cresce più rapidamente, quindi i tassi di
crescita del prodotto e del prodotto per occupato aumentano. La produttività del
lavoro è la quantità prodotta in media dal singolo lavoratore, cioè il prodotto per
occupato; di conseguenza, la produttività aumenta. In breve, l’effetto immediato è un
calo del tenore di vita, ma un’accelerazione della crescita economica.
n g,
Nel nuovo stato stazionario il prodotto cresce al tasso + mentre il prodotto per
g.
occupato cresce al tasso Ciò significa che nello stato stazionario la crescita della
produttività è indipendente dal saggio di investimento. Poiché l’economia inizia con
uno stock di capitale di stato stazionario inferiore al livello di regola aurea, l’aumento
del saggio di investimento implica che il nuovo stato stazionario sarà caratterizzato da
un più alto livello di consumo e
quindi da un tenore di vita più elevato.
In conclusione, un aumento del saggio di investimento provoca un aumento del tasso
di crescita della produttività, ma non ha alcun effetto nel lungo periodo. Il tenore di
vita, d’altra parte, diminuisce nell’immediato e cresce soltanto successivamente.
Pertanto la citazione riportata mette in evidenza soltanto la crescita, ma non il
sacrificio necessario per conseguirla.
5. Secondo alcuni, la funzione di consumo afferma che i lavoratori e i
capitalisti hanno, rispettivamente, un’elevata e una bassa propensione al
consumo. Per verificare le implicazioni di tale interpretazione, ipotizziamo
un’economia in cui tutti i redditi da lavoro vengano completamente
consumati e tutti i redditi da capitale completamente risparmiati.
Dimostrate che, se i fattori di produzione venissero remunerati secondo il
rispettivo prodotto marginale, l’economia raggiungerebbe il livello di
capitale di regola aurea. (Suggerimento. Partite dall’identità tra risparmio e
investimento e ricorrete poi alla condizione di stato stazionario, che vuole
l’investimento uguale alla somma dell’ammortamento e della crescita
demografica; rammentando infine che il risparmio, in questa economia, è
pari ai redditi da capitale.)
6. I dati dell’agenzia statistica dell’Unione europea mostrano che nei
vent’anni compresi tra il 1975 e il 1995 la popolazione complessiva dei paesi
membri dell’UE è aumentata mediamente dello 0,3% all’anno. Tuttavia, ci si
aspetta che tra il 1995 e il 2025 il tasso di crescita demografica scenda allo
0,2% circa all’anno. Ricorrete al modello di Solow per prevedere gli effetti
del rallentamento della crescita demografica sulla produzione totale e pro
capite. Considerate gli effetti sia nello stato stazionario sia nella transizione
tra diversi stati stazionari.
Consideriamo dapprima gli stati stazionari. Nella figura 7.3 il rallentamento della
crescita demografica sposta verso il basso la retta che rappresenta la crescita
demografica e l’ammortamento. Il nuovo stato stazionario ha un maggiore stock di
k*2,
capitale per occupato, e dunque una maggiore quantità di prodotto per occupato.
Che cosa accade ai tassi di crescita di stato stazionario? Nello stato stazionario il
n g, g.
prodotto totale cresce al tasso + mentre il prodotto pro capite cresce al tasso
Di conseguenza, il rallentamento della crescita demografica fa diminuire la crescita del
totale, pro capite
prodotto mentre la crescita del prodotto rimane invariata.
Prendiamo ora in considerazione la transizione. Sappiamo che il livello del prodotto
procapite di stato stazionario è più elevato quando la crescita demografica rallenta.
Quindi, durante la transizione verso il nuovo stato stazionario, per un po’ di tempo il
g.
prodotto procapite cresce a un tasso maggiore di Nei decenni successivi alla
diminuzione del tasso di crescita demografica si registrerà una drastica riduzione del
tasso di crescita del prodotto totale, in coincidenza con un’accelerazione della crescita
del prodotto pro capite.
7. Nel modello di Solow la crescita demografica implica, in stato stazionario,
una crescita della produzione totale, ma non della produzione per occupato.
Ritenete che tale conclusione sarebbe valida anche in presenza di funzioni di
produzione con rendimenti di scala crescenti o decrescenti? Perché? (Per la
definizione dei rendimenti di scala crescenti o decrescenti, ripassate
l’esercizio 2 nei «Problemi e applicazioni pratiche» del capitolo 3.)
In presenza di rendimenti decrescenti di lavoro e capitale, se si aumentano nella
stessa proporzione i fattori capitale e lavoro, il prodotto aumenta in misura
proporzionalmente inferiore.
Per esempio, se si raddoppiano i fattori capitale e lavoro, il prodotto aggregato cresce
in misura inferiore al doppio. Questo può accadere in presenza di un fattore di
produzione fisso (per esempio, la terra), che diventa scarso al crescere dell’economia.
In tal caso la crescita demografica fa aumentare il prodotto totale, ma il prodotto per
occupato diminuisce, poiché ciascun lavoratore ha a disposizione una quantità minore
del fattore di produzione
fisso.
In presenza di rendimenti crescenti, se si raddoppiano i fattori capitale e lavoro il
prodotto aggregato cresce in misura superiore al doppio. Questo può accadere se la
specializzazione del lavoro cresce al crescere della popolazione. La crescita
demografica provoca un aumento non solo del prodotto totale, ma anche del prodotto
per occupato, poiché l’economia è in grado di beneficiare più rapidamente delle
economie di scala.
8. Consideriamo come la disoccupazione può influenzare il modello della
crescita di Solow. Supponiamo che il livello del reddito nazionale sia
determinato dalla funzione di produzione:
in cui K è il capitale, L la forza lavoro e u il tasso naturale di disoccupazione.
Il saggio di risparmio è s, la forza lavoro cresce a un tasso n e il tasso di
ammortamento del capitale è α.
a. Esprimete la produzione per occupato (y = Y/L) in funzione del capitale
per occupato (k = K/L) e del tasso naturale di disoccupazione. Descrivete lo
stato stazionario dell’economia.
b. Supponete che un cambiamento della politica economica riduca il tasso
naturale di disoccupazione. Descrivete come tale cambiamento influenzi la
produzione, sia nel breve sia nel lungo periodo. L’effetto di stato stazionario
è maggiore o minore di quello immediato? Spiegate.
9. Scegliete a discrezione due paesi, uno ricco e uno povero, e individuate il
loro reddito pro capite. Per entrambi i paesi, trovate dati caratteristici che
possano contribuire a spiegare la differenza di reddito: saggio di
investimento, tasso di crescita demografica, livelli di istruzione, e così via.
(Suggerimento. Il sito internet della Banca mondiale, www.worldbank.org, è
una possibile fonte di questo genere di dati.) In che modo si può stabilire
quale di questi fattori abbia la maggiore responsabilità per la differenza nel
reddito pro capite fra i due paesi?
Non c’è un unico modo per rispondere a questa domanda. Per esempio, nel sito
internet della Banca mondiale abbiamo seguito il link a «Data and Research». Si
possono ottenere informazioni dettagliate sia attraverso il link «Country profile» o
consultando la più recente edizione del WDI (World Development Indicators:
web.worldbank.org/WBSITE/EXTERNAL/DATASTATISTICS/).
A titolo di esempio, abbiamo deciso di confrontare i dati del Regno Unito (che nel 2006
aveva un re