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Riforma, ovvero la “tesi tradizionale”, la “tesi protestante” e la “tesi marxista”

della

06 Si tracci uno schema che riassuma le principali cause religiose della

Riforma Luterana

LEZIONE 17:

– Si risponda alla seguente domanda: quale fu l’atteggiamento delle genti che

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vissero a cavallo tra il XV e il XVI secolo nei confronti del Rinascimento? Perché si può

individuare in esso una “proiezione psichica”?

Il contesto spirituale in cui si viveva tra il XV e il XVI secolo fu certamente

turbolento e inquieto. All’entusiasmo generato dall’avvento di un’età – quella

umanistico/rinascimentale che sembrava essere maggiormente positiva rispetto

a quella medievale si sostituì presto una forte inquietudine psicologica, che

sovente affondava le proprie radici in una forte e radicata superstizione,

fomentata anche dal comportamento indegno e in molti casi contraddittorio del

clero. Al di là degli splendori del Rinascimento, non bisognare dimenticare che il

passaggio tra il XV e il XVI secolo segnò

l’apice della paura del demonio e della lotta alle streghe. La tentazione, la

penitenza, il peccato e il demonio entrarono nell’immaginario collettivo

dell’epoca, divenendo fonte di ispirazione primaria di artisti e letterati,

fomentando il concetto di anti-Cristo, fine del mondo, avvalorando i sentimenti

generali di paura e panico, in una sorta, appunto, di “proiezione psichica”

globale.

– Si tracci uno schema che riassuma le nuove tendenze spirituali emerse nel passaggio

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tra l’età medievale e la prima età moderna

l’esteriorità

Simultaneamente al disprezzo per emergeva la tendenza ad instaurare

forme di pietà intimistiche e personali, grazie alle quali il fedele poteva

la misericordia. Quest’ultima

abbandonarsi totalmente alla divinità ottenendone

rimandava ad un’altra dinamica psicologica, ovvero la necessità di

componente

avvertire concretamente la presenza della divinità e la sua misericordia,

un’esigenze che venne appagata attraverso la traduzione in volgare delle sacre

scritture e la fondazione di numerosi movimenti religiosi. Tra il XV e il XVI

secolo si declinò il cosiddetto

“Evangelismo”, del quale anche la Riforma luterana può essere considerata una

manifestazione. Partendo dalla giusta rivendicazione di un ritorno della Chiesa ai

precetti evangelici, era infatti molto semplice giungere alla svalutazione

dell’istituzione della Chiesa nella salvezza dell’uomo e al

“paolimismo”.

cosiddetto

– Si risponda alla seguente domanda: perché Lutero può essere considerato il figlio

05 all’inizio

del clima spirituale e psicologico evidenziatosi della prima età moderna?

“Evangelismo”,

Tra il XV e il XVI secolo si declinò il cosiddetto del quale anche

la Riforma luterana può essere considerata una manifestazione. Partendo dalla

giusta rivendicazione di un ritorno della Chiesa ai precetti evangelici, era infatti

molto semplice giungere alla svalutazione dell’istituzione della Chiesa nella

dell’uomo e al cosiddetto “paolimismo”. Dunque Lutero può essere

salvezza –

considerato figlio del medesimo clima spirituale e psicologico, un clima che

ancor

prima dell’inizio della Riforma – portò in Europa all’avvento di numerosi

movimenti religiosi e personalità eretiche. Possono essere ricordati, a titolo

esemplificativo, Benedetto Fontanini da Mantova e il movimento spagnolo degli

“alumbrados” (persuasi di essere ispirati dallo Spirito Santo e di aver raggiunto

con la divinità un’unione intima).

LEZIONE 18:

– Si risponda alla seguente domanda: quali erano i contenuti delle opere pubblicate da

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Lutero nel 1520? “alla tedesca”,

Nella prima opera, nobiltà cristiana della nazione nella prima parte

si propose di abbattere le tre muraglie di paglia di carta con le quali la chiesa di

Roma aveva respinto tutti i tentativi di riforma. La seconda parte, invece

conteneva diverse proposte riguardanti la chiesa. La seconda opera, “La cattività

della chiesa”, mostra un Lutero maggiormente focalizzato sulla

babilonese

necessità di denunciare il sistema sacramentale del tardo medioevo. La terza, ed

ultima, “La

cristiano”

libertà del evidenzia la volontà di manifestare i concetti della centralità

della parola, della critica alle opere religiose e del sacerdozio, oltre che al

rapporto generale tra fede ed opere.

– Si risponda alla seguente domanda: quale atteggiamento manifestarono Filippo

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Malentone e Andrea Carlostadio nei confronti della Riforma?

Si chiama Disputa di Lipsia o disputatio de Leipzig il dibattito teologico che ha

avuto luogo nel 1519 tra il teologo cattolico Johannes Eck e i principali capi del

movimento della Riforma, Martin Lutero, Andrea Carlostadio e Filippo

Melantone a Lipsia. I temi principali sono stati il potere del Papa e l'autorità della

Chiesa in materia di dottrina, il libero arbitrio dell'uomo di fronte alla Grazia e le

indulgenze. Eck, uno strenuo difensore della dottrina Cattolica, aveva sfidato

Andrea Carlostadio e Filippo Malentone ad un dibattito pubblico sulle dottrine

del libero arbitrio e della grazia di Dio. Le due visione, ovviamente, erano agli

antipodi: Eck ha difeso con forza l'autorità del Papa in materia dei Dogmi e dei

concili, quando invece Lutero asseriva che poteva sbagliare. Gli studiosi di

Wittenberg (Carlostadio e Melantone) hanno ritenuto che solo nelle Sacre

Scritture (Sola Scriptura) dovremo cercare di giustificare il primato del Papa, e

per questo motivo Eck si era sentito obbligato a pubblicare nello stesso anno il

suo De primatu Petri, l'apologia del papato contro la critica protestante.

– Si tracci uno schema che riassuma gli avvenimenti relativi alla predicazione delle

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indulgenze che scatenarono la ribellione di Lutero All’origine

La Riforma protestante è nata con la questione delle indulgenze. di tale

questione l’elezione

troviamo un fatto storico rilevante: concessa da Papa Leone X ad

Albrecht di

Hohenzollemm come arcivescovo-elettore di Magonza, il quale, per

compensarlo, gli assegna in esclusiva la predicazione dell’indulgenza plenaria,

nell’aldikà per i peccati commessi. Tutto questo

ovvero la remissione delle pene

l’emissione

viene codificato con della bolla Sacrosancti Salvatoris et Redentoris,

che definisce la concessione dell’indulgenza per un periodo di otto anni: nasce

così, in via ufficiale, la vendita delle indulgenze. Alberto di Hohenzollern manda

il frate tedesco Johann Teztel nei territori della sua giurisdizione arcivescovile a

l’indulgenza.

pubblicizzare Lutero decide di contestare per iscritto Teztel, e così,

il 31 ottobre 1517, affligge sulla porta della chiesa di

all’arcivescovo

Wittenberg quelle 95 Tesi in latino indirizzate Alberto, perlopiù

relative alla inefficacia delle indulgenze. Nel 1518 Lutero è oggetto di

processo nei confronti del “monaco

discussione e lo stesso Leone X apre un

ribelle”; viene inviata a Martin Lutero una bolla con l’esplicita richiesta di

ritirare le sue affermazioni: Lutero, per tutta risposta, brucia pubblicamente la

bolla.

– Si risponda alla seguente domanda: su quali questioni teologiche verteva lo

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scontro tra Lutero e Johann Tetzel relativo alle indulgenze?

La Riforma protestante è nata con la questione delle indulgenze. All’origine di

tale questione troviamo un fatto storico rilevante: l’elezione concessa da Papa

Leone X ad Albrecht di Hohenzollemm come arcivescovo-elettore di Magonza,

dell’indulgenza

il quale, per compensarlo, gli assegna in esclusiva la predicazione

nell’aldikà per i peccati commessi.

plenaria, ovvero la remissione delle pene

Tutto questo viene codificato con l’emissione della bolla Sacrosancti Salvatoris

dell’indulgenza

et Redentoris, che definisce la concessione per un periodo di otto

anni: nasce così, in via ufficiale, la vendita delle indulgenze. Alberto di

Hohenzollern manda il frate tedesco Johann Teztel nei territori della sua

giurisdizione arcivescovile a pubblicizzare l’indulgenza. Lutero decide di

contestare per iscritto Teztel, e così, il 31 ottobre 1517, affligge sulla porta della

chiesa di all’arcivescovo

Wittenberg quelle 95 Tesi in latino indirizzate Alberto, perlopiù

relative alla

inefficacia delle indulgenze. Nel 1518 Lutero è oggetto di discussione e lo stesso

Leone X apre un processo nei confronti del “monaco ribelle”; viene inviata a

Martin Lutero una bolla con l’esplicita richiesta di ritirare le sue affermazioni:

Lutero, per tutta risposta, brucia pubblicamente la bolla.

LEZIONE 19:

– Si tracci uno schema che riassuma i provvedimenti religiosi e politici adottati nella

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dieta di Spira

Il periodo compreso tra il 1525 e il 1530 vide anche numerosi colloqui tra

Lutero, le autorità imperiali ed emissari della curia romana, nel tentativo non

tanto di risolvere la situazione di scisma che si era determinata, quanto di

limitarne i danni. Nel 1526 si ebbe la dieta di Spira, con la quale

l’imperatore Carlo V consentì ai principi del Sacro Romano Impero e alle città

libere di abbracciare il luteranesimo. La Dieta imperiale di Spira, nota anche

come "Spira I", la Dieta del 1526, iniziata sotto la presidenza di Ferdinando I,

fratello minore dell'Imperatore, è stato un incontro dei principi del Sacro Romano

Impero, convocati da Carlo V Imperatore, tenutasi nel 1526 nella città libera di

Spira, l'attuale Speyer in Germania. Gli ambigui risultati della Dieta hanno

portato ad una sospensione temporanea dell'Editto di Worms e aiutato l'espansione

del Luteranesimo. Questi risultati sono stati ripudiati nella successiva Dieta di

Spira del 1529.

– Si risponda alla seguente domanda: quale fu l’atteggiamento di Lutero nella

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seconda metà degli anni venti?

L’atteggiamento di complessiva chiusura che caratterizzò la vita della Riforma nel

periodo compreso tra il 1525 e il 1530 fu motivato sia dalla necessità di

consolidare le nuove dottrine, sia dalla necessità di impedirne eventuali derive.

Come già aveva dimostrato il sorgere del movimento anabattista, il pensiero

luterano era suscettibile di evoluzioni radicali, che rischiavano di compromettere

non solo i risultati conseguiti dalla Riforma, ma anche l’assetto sociale tedesco. Il

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Mita Alessandra.
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