Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
-COEFFICIENTE DI CARRELAZIONE NON CALCOLABILE PERCHE’ MANCANNO I
VALORI y
- IPOTIZZO I DATI y PER FORMULARIO
y <-c (5,6,7,8)
-MEDIA
my< -mean (y)
-VARIANZA
Var y<z-mean ((y-my)^2)
-DEVIANZA
Dexy <- Vax y= (legth(y))
-CODEVIANZA
Cov <- mean ((x-mx) x (y-my))
COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE
R\\0 <- Cov / ((sqrt(var x)) * / (sqrt (vary))
Dati i seguenti valori di X(1,2,3,4) e di Y(11,9,7,5) calcolare: a) la codevianza
XY; b) la covarianza XY; c) il coefficiente di correlazione di Bravais-Pearson
LEZIONE 26
Si scelgano 100 numeri casuali da una v.c. continua normale con valore atteso 2
e deviazione standard 0,2; quali linee di codice di R si utilizzano per: a) trovare
i numeri casuali; b) rappresentare lo sfondo colorato beige del grafico della
funzione di densità; c) rappresentare il grafico della funzione di densità
rnorm(100,2,0.2)##simulazione di 100 numeri casuali da una Normale
curve(dnorm(x,2,0.2),-
2,6,ylab=”Densità”,main=”Grafico della funzione di densità”)
Sia X è una v.c. continua con quali notazioni si calcolano: a) il valore atteso; b) la
varianza; c) la deviazione standard e il coefficiente di variazione
Dati i seguenti valori E(X2) =12 e [E(X)]2 =10,5 calcolare: a)il valore atteso; b)
la varianza;c) la deviazione standard e il coefficiente di variazione
LEZIONE 27
Data una v.c. continua distribuita normalmente con media pari a 2,2 anni e
varianza 0,42; in simboli X~N(2,2; 0,42) con quale script di R si calcola: a) la
probabilità che x<2; b) la probabilità che x>2,5; c) il valore atteso, la varianza,
la deviazione standard e il coefficiente di variazione
LEZIONE 28
Commentare brevemente: a) la legge debole dei grandi numeri; b) la legge forte
dei grandi numeri; c) la disuguaglianza di Markov e la diseguaglianza di
Chebyshev
Si può utilizzare la Disuguaglianza di Chebyshev per avere informazioni sulla
varianza. Essa stabilisce che, per ogni distribuzione di dati di una popolazione, la
percentuale di essi non si allontanano dalla media per una certa quantità dello scarto
quadratico medio è pari almeno a: (1-1/k2)*100%. La disuguaglianza può assumere
la notazione completa rappresentata dalla seguente disuguaglianza: |xi-ⴏ|k0≤1/k2
dove k è la quantità espressa da un numero puro positivo. Dalla diseguaglianza di
Chebyshev deriva la Legge dei grandi numeri che assume due connotazioni:quella
forte e quella debole. Legge debole: Date n variabili mutuamente indipendenti con
media e varianza2 ed un numero positivo a si può affermare che il limite per x che
tende a ∞ della probabilità della differenza tra la media delle v.c.stesse e il valore
atteso in termini assoluti sia maggiore di un valore intero positivo a è uguale a zero.
In simboli si avrà: limx→ ∞ P[l(X1+X2+…+Xn)/n]- |>a]=0 Si può dedurre che la
media converge in probabilità alla media aritmetica delle Xi per i=1,…n. Legge forte:
Date n variabili mutuamente
indipendenti con media e varianza, si può affermare che la probabilità che al limite
per n che tende a +∞
la media aritmetica delle stesse sia uguale a in valore assoluto, è pari a 1. In simboli si
avrà: lim n→∞ PX1+X2…+Xn)/n= |=1. Disuguaglianza di Markov: Nella situazione
in cui non si è a conoscenza della distribuzione della v.c., si potrebbe avere l’esigenza di
definire dei limiti alla probabilità. In questa circostanza può tornare utile, pur con
forti limiti, utilizzare la disuguaglianza di Markov dove la probabilità della v.c. X, che
deve essere maggiore o uguale alla quantità h, non deve superare il
rapporto tra la media e la stessa quantità h e quindi può essere trovata conoscendo
solo il valore atteso. La notazione è: P(Xh) ≤x/h dove X è una v.c. non negativa e x è la
media o il valore atteso.
LEZIONE 29
Data la distribuzione di probabilità Uniforme discreta con N=10 con quali script si
calcola: a) la probabilità che x=8; b) la probabilità che x< 2; c) la probabilità che x>7
e che x sia ricompreso fra 8 e 4
p(x)=1/N P81/N
a) P1<- 1/N pmin2<-p1 pmin3<-p1+p2 P9<-1/N P10<-1/N pmag7 <-p8+p9+p10
b)
c)pcomp<-p5+p6+p7
Data la distribuzione di probabilità Uniforme discreta con N=11 quali script si
implementano per calcolare: a) valore atteso; b) varianza; c) deviazione
standard e coefficiente di variazione
N<-10
a)
val_att<-(N+1)/2;val_att ## a ##
b)var<-(N^2-1)/12;var ## b ##
c)dev_std<-srt(var);dev_std ## c ##
Data la distribuzione di probabilità Uniforme discreta con N=10 calcolare: a) la
probabilità che x=8; b) la probabilità che x< 2; c) la probabilità che x> 7 e che x
sia ricompreso fra 8 e 4
Probabilita' x=8 P=(x=8)=1/10=0,1
a)
b)Probabilita' X<2 P(x<2)=P(x=1)=1/10=0,1
c)Probabilita'x>7 P(x>7)=P(x=8)+P(=10)=1/10+1/10+1/10=0,3
Probabilita' che 4<x<8 P(4<x<8)=P(x=5)+P(x=6)+P(x=7)=1/10+1/10+1/10=
0,3
LEZIONE 30
Data la distribuzione di probabilità Bernoulliana con quali script di R si calcola:
a) il quantile; b) la probabilità; c)la probabilità cumulata
a) qbinom(x,1,p) b) dbinom(x,1,p) c) pbinom(x,1,p)
b)
c)
Data la distribuzione di probabilità Bernoulliana con p=0,07 con quali script di
R si calcola: a)la probabilità che x=0; b) la probabilità che x= 1; c) il valore
atteso, la varianza, la deviazione standard e il coefficiente di variazione
a)Probabilità x=0 q<-1-p
b) Probabilità che x=1 p<-0,07
c) Valore atteso E(x)<-p , Varianza Var(x)<-p*q
a) p(x=1)/p(x=1)=p=0,07
b)p(x=0)/p(x=0)=1-p=1-0,07=0,93
c) E(x)=p=0,07 d) Var(x)=p(1-p)=0,07(0,93)=0,0651
Dstd(X)=√p(1-p)= √0,07=0,2645
Data la distribuzione di probabilità Bernoulliana con p=0,07 calcolare: a)la
probabilità che x=0; b) la probabilità che x= 1; c) il valore atteso, la varianza e la
deviazione standard
a) p(x=1)/p(x=1)=p=0,07
b) p(x=0)/p(x=0)=1-p=1-0,07=0,93 c) E(x)=p=0,07 d) Var(x)=p(1-p)=
0,07(0,93)=0,0651 Dstd(X)=√p(1-
p)= √0,07=0,2645
LEZIONE 31
Dato n=11 e p=0,20 calcolare: a) il valore atteso; b) la varianza; c) la deviazione
standard, l'indice di asimmetria e di curtosi
a) E(x)=np=11*0.20=2.2
b) Var(x)=np*(1-p)=11*0.2(1-0.20)= 1.76
c) Dev.std(x)=RDQ di np(1-p)=1.33
indice di asimmetria= 1-2/RDQnp(1-p)=1-2/RDQ2.2*0.8=1-RDQ1.76=1-1,33=-0.33
indice di curtosi=(1-6p-6p^2)/np(1-p)=(1-1.2-1.44)/1.76=-0.93
Dato n=11 e p=0,20 con quali script di R si calcolano: a) il valore atteso; b) la
varianza; c) la deviazione standard, l'indice di asimmetria e di curtosi
x<-0:20
n<-11
p<-0.20
lambda<-n*p;lambda
a)
val_at<-lambda;val_at ## a ##
b)var<-lambda;var ## b ##
c)dev_std<-sqrt(lambda);dev_std ## c ##
i_as<-1/sqrt(lambda);i_as ## d ##
i_cur<-1/lambda;i_cur ## e ##
Data la v.c. Binomiale X con p=0,07 e n=11 con quali script di R si calcola: a)la
probabilità che x=0; b) la probabilità che x< 3; c) la probabilità che x>2 e che x sia
ricompreso fra 3 e 4
a)Probabilità x=0 →dbinom(0,11,0.07)
b)Probabilità x<3 → pbinom (2,11,0.07)
c)Probabilità x>2 → 1-pbinom(2,11,0.07) Probabilità 3<x<4 →
dbinom(3,11,0.07)+dbinom(4,11,0.07)
Data la v.c. Binomiale X con p=0,07 e n=11 calcolare: a) la probabilità che x=0; b) la
probabilità che x< 3;
c) la probabilità che x>2 e che x sia ricompreso fra 3 e 4
λ=3,3 con quali script di R si calcolano; a) il valore
Data una v.c. Poissoniana X con
atteso; b) la varianza; c) la deviazione standard, l’indice di asimmetria e di
curtosi?
Data una v.c. Poissoniana X con λ=3,3 calcolare; a) il valore atteso; b) la
varianza; c) la deviazione standard, l’indice di asimmetria e di curtosi?
Data la v.c. Poissoniana X con λ=3,2 con quali script di R si calcola: a) la
probabilità che x=10; b) la probabilità che x< 13; c) la probabilità che x>22 e
che x sia ricompreso fra 30 e 40
Probabilità x=10 →dpois(10,3.2)
Probabilità x<13 → ppois(12,3.2)
Probabilità x>22 → 1-ppois(22,3.2)
Probabilità 30<x<40→ppois(40,3.2) – ppois(30,3.2)
LEZIONE 34
Data la v.c. continua Normale X con media =4,7 e dev.std=2,1 con quali script di R si
calcola: a) la varianza; b) la deviazione standard; c)l’indice diasimmetria e di curtosi
Data la v.c. continua Normale X con media =4,7 e dev.std=2,1 con quali script di R si
calcola: a) la probabilità che x=4,1; b) la probabilità che x< 3,9; c)laprobabilità che
x> 4.4 e che x sia ricompreso fra 4,2 e 4,5
Data la v.c. continua Normale X con media =4,7 e dev.std=2,1 come si calcolano: a) la
probabilità che x=4,1; b) la probabilità che x< 3,9; c)la probabilità che x> 4,4 e che x
sia ricompreso fra 4,2 e 4,5
LEZIONE 33
Data la v.c Uniforme continua X ricompresa nell’intervallo 20-50 calcolare: a) la
probabilità che x=28; b) la probabilità che x< 32; c) la probabilità che x> 37 e che x
sia ricompreso fra 31 e 44
a)p(X=28) =0 nelle uniformi continue la probabilità puntuale è nulla.
b)Probabilità x<32 → F(32)-F(20)=(0.0333*32)-(0.0333*20)=0.3996
c)Probabilità x<37 → 1-p(x<37)=1- [F(37)-F(20)]=1-[(0.0333*37)-(0.0333*20)=
1-0.5661=0.4339
Probabilità 31<x<44 → F(44)-F(31)= (0.0333*44)-(0.0333*31)=1.4652-1.0323=
0,4329
Dato a=10 e b= 25 con quale scrip di R si calcolano: a) il valore atteso; b) la varianza
e la deviazione standard; c) l’indice di asimmetria, di curtosi e lo scostamento?
a<-10
b<-25
val_at<-a*b;val_at ## a ##
var<-a*b;var (1-b):var ## b ##
dev_std<-sqrt(a*b*(1-b);dev_std ## b##
i_as<-1-2*b/dev_std;i_as ## c ##
i_cur<-(1-6*b-6b^2)/(a*b*(1-b));i_cur ## c ##
scost<-abs(i_cur)-3;scost ## c ##
Data la v.c. Uniforme continua X ricompresa nell’intervallo 20-50 con quali
script si calcola: a) la probabilità che x=28; b) la probabilità che x< 32; c)la
probabilità che x> 37 e che x sia ricompreso fra 31 e 44
DATI
a<-20 ; b<-50 estremi intervallo
Probabilità x=28 → dunif (28,min=a,max=b)
Probabilità x<32 → punif(32,min=a,max=b)
Probabilità x>37 → 1-punif(37,min=a,max=b)
Probabilità 31<x<44 → punif(44,min=a,max=b)-punif