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PROPRIETA’ NUMERI INDICI ELEMENTARI
Per il modo in cui sono costruiti i numeri indici elementari presentano alcune
caratteristiche (proprietà) formali.
Condizione di identità: il numero indice calcolato per il periodo
base è uguale a 1
x
I t =1
t t= x t
Condizione di reversibilità delle basi: l’indice calcolato per il
tempo t con base s coincide con il reciproco dell’indice calcolato al
tempo s con base t. 63
Condizione di transitività (o circolarità):dati due o più indici rIs e
sIt, l’indice rIt ottenuto in via diretta è uguale all’indice rIt ottenuto
“transitando” per s, ossia moltiplicando tra loro i due indici.
In virtù di questa proprietà è possibile passare da indici con
o stessa base fissa a indici con base diversa
passare da una serie a base fissa ad una serie a base mobile
o passare dalla serie di numeri indici a base mobile alla
o corrispondente serie di numeri indici a base fissa
Condizione di commensurabilità: il numero indice non deve
variare se muta l’ordine di grandezza delle unità di misura impiegate
per esprimere il fenomeno X.
Condizione di scomposizione delle cause: in corrispondenza di un
bene o servizio si conoscano per i tempi 0 e t il valore monetario (v0
e vt ) il prezzo unitario (p0 e pt ) e la quantità (q0 e qt ). Come il
valore monetario della merce può essere scomposto nel prodotto
delle cause o componenti elementari di prezzo e quantità ( cioè v=p
q) così il numero indice del valore monetario può essere scomposto
nel prodotto dell’indice del prezzo per l’indice delle quantità.
OPPURE
nel caso dei numeri indici semplici vale la proprietà di scomposizione
delle cause o di reversibilità dei fattori, ovvero l’indice del valore è
esprimibile come prodotto tra l’indice dei prezzi e quello delle
quantità. E quindi è possibile scomporre la variazione del valore nelle
sue due componenti, variazione dei prezzi e variazione delle quantità.
Esercizio. È rilevato il prezzo dei due beni riportati in tabella in due anni
diversi. P20 Q2016 P20 Q2017
16 gr 17 gr
Caffè 2,56 1000 2,65 750
Bisco 2,23 500 2,21 600
tti
Calcolare quanto la variazione del valore dei due beni sia dovuta al variare
dei prezzi e quanto al variare delle quantità.
64
Esercizio. Considero la serie dei numeri indici a base mobile del prezzo
delle mele.
Calcolarela serie dei numeri indici a base fissa 1991=1
DAGLI INDICI ELEMENTARI AGLI INDICI SINTETICI
I numeri indici semplici sono quindi rapporti che mettono a confronto
intensità di uno stesso fenomeno in 2 o più situazioni: es. prezzo di un
pacchetto di caffè di una data marca nei vari anni..
PROPRIETA’: Essi misurano le variazioni relative, sono sempre positivi e si
configurano come numeri puri, cioè indipendenti dall’unità di misura in cui
sono espresse le grandezze considerate.
Se le componenti sono tutte della stessa specie la combinazione dei numeri
indici semplici da luogo ad un numero indice sintetico.
Vengono considerati numeri indici sintetici: gli indici dei prezzi o della
produzione industriale….
Il problema fondamentale dei numeri indici consiste nel rappresentare in
modo semplice un fenomeno di per sé complesso.
I problemi da affrontare per costruire un numero indice o una serie di numeri
indici si possono compendiare nei punti seguenti:
Scelta delle grandezze;
Scelta della situazione base;
Scelta del criterio di aggregazione;
Scelta di un sistema di ponderazione.
{ }
a , a . a
Consideriamo un gruppo di n beni e/o servizi osservati in k
1 2 … n
situazioni distinte. Quando si costruiscono numeri indici dei prezzi si
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presuppone che la qualità dei dei beni resti invariata. Disponendo dei dati
come nella tabella seguente si possono calcolare le variazioni dei prezzi
quantità o valori tra 2 o più situazioni.
Schema di rappresentazione dei
prezzi e delle quantità di n
merci osservate nel tempo
base 0 di riferimento e nel
tempo t.
SCELTA DELLE GRANDEZZE
La scelta dei beni può essere campionaria ( come in genere si verifica) o
esaustiva e viene effettuata tenendo presenti soprattutto degli obiettivi
conoscitivi da perseguire. Nel primo caso l’indice si chiamerà
rappresentativo nel secondo caso completo.
Quanto alla rappresentatività l’indice dovrebbe risultare tanto più adeguato
quanto più adeguato quanto maggiore è il numero dei beni sui quali viene
calcolato. Ciò dipende dalla scelta dei beni i cui prezzi possono fornire con le
loro variazioni una indicazione fedele delle variazioni di tutti i beni scambiati
in un dato mercato (Irving Fisher).
SCELTA DELLA SITUAZIONE BASE
Il denominatore del rapporto che definisce il numero indice ne identifica la
base. Nel caso dei numero indici che misurano le variazioni temporali la
scelta della base è riferita di solito ad una unità di tempo in cui le grandezze
considerate assumono valori abbastanza normali, vale a dire non troppo alti
o bassi.
§ In una serie di numeri indici può essere fissa quando tutte le variazioni
calcolate rispetto allo stesso denominatore, oppure mobile o variabile,
quando ciascun termine della serie viene rapportato al termine precedente.
SCELTA DEL CRITERIO DI AGGREGAZIONE
Le alternative sono sostanzialmente due. Si può procedere calcolando
l’indice:
I. Come rapporto di medie a condizione di operare su grandezze
additive (sommabili perché omogenee).
II. Come media di rapporti (o indici elementari).
66
Facciamo un esempio.
Quale criterio di aggregazione va scelto nella costruzione di un indice
sintetico nelle due situazioni?
a) I valori osservati nella Tabella a si riferiscono a prezzi della frutta al kg. Le
unità di misura delle grandezze che confrontiamo sono paragonabili. È
possibile utilizzare il I criterio di aggregazione un indice sintetico come
rapporto di medie a condizione di operare su grandezze addittive.
b) I valori osservati, nonostante siano entrambi dei prezzi medi, si
riferiscono a ordini di grandezza differenti: il primo è un prezzo al Kg il
secondo è un prezzo al m3. Nel caso dei dati della Tabella 2 il criterio di
aggregazione è il II, ovvero come media di rapporti.
67
n ( )
1 2,03 0,221 1,157+1,145
∑
= + = =1,151
I 2 1,755 0,193 2
i=1
Esercizio. Calcolare nel caso a) e nel caso b) il numero indice SINTETICO a
base 2006 per l’anno 2009.
CASO A
1 ( )
2,125+0,666
2 1,3955
= = =0,837
I 1 1,667
( )
+0,889
2,4 s
2
CASO B
( )
1 2,125 0,243 0,867+1,18
= + = =1,0235
I 2 2,45 0,206 2
GLI INDICI SINTETICI
I confronti tra aggregati economici nel tempo e nello spazio ovviamente non
riguardano un singolo bene, ma un insieme di beni (e servizi). Ad esempio, i
beni e servizi compresi nell’aggregato consumi finali. Di conseguenza, se
vogliamo valutare l’andamento dei prezzi di un paniere di beni, non
possiamo ricorrere al calcolo degli indici semplici ma dobbiamo calcolare un
numero indice sintetico che sintetizzi l’andamento, a volte molto
differenziato, dei prezzi dei diversi beni.
2005 Prezzo Quantità 2006 Prezzo Quantità
Mele 1,50 1 kg Mele 1,55 2 kg
Olio 4,40 1 l Olio 4,53 2 l
Giornale 1,00 1 copia Gionale 1,00 1 copia
Scarpa 70,00 1 paio Scarpa 72,50 1 paio
È possibile calcolare un indice sintetico che indichi di quanto sono variati i
prezzi del paniere considerato, ma bisogna passare da una media semplice
di rapporti ad una media di rapporti pesata.
Il paniere monitorato negli anni 2005 e 2006 ha grandezze NON OMOGENEE.
68
Com’è possibile sommare tra loro quantità così diverse?
Se scegliamo di ponderare con i valori, accordando la preferenza a utilizzare
coefficienti riferiti solo al tempo base o a quello corrente si ottengono 4
diverse ponderazioni:
INDICI DEI PREZZI DI LASPEYRES
INDICI DEI PREZZI DI PAASCHE
Le differenze tra i due indici:
Come si vede, entrambi gli indici complessi possono essere espressi come
medie ponderate dei numeri indici semplici dei prezzi dei singoli beni che
fanno parte dell’aggregato (pt/p0 per ciascun bene).
La differenza tra i due indici complessi sta nel fattore di ponderazione, che
nell’indice diLaspeyresè costituito dalla quota sul totale della spesa effettiva
per il bene i nell’anno base, mentre in quello di Paasche è costituito dalla
quota sul totale della spesa fittizia p0 qt.
Nel primo caso (Laspeyres) l’indice è pertanto detto a ponderazione fissa
alla base, mentre nel secondo (Paasche) è detto a ponderazione variabile.
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Esempio. La seguente tabella contiene le informazioni su prezzi e quantità
relative a tre prodotti in due periodi diversi (base:periodo 0).
Periodo 0 Periodo 1
Prez Quant Prez Quant
zo ità zo ità
Matite 1,5 10 2 25
Penne a 3 5 5 2
biro
Penne a 2,5 1 2,5 5
sfera
Calcolate l’indice dei prezzi di Laspeyres e di Paasche e fornite un
interpretazione dei risultati ottenuti.
Periodo 0 Periodo 1
Prez Quant Prez Quant p p q p p q
o t o t
zo ità zo ità q q
o t t o
Matite 1,5 10 2 25 15 50 37, 20
5
Penne a 3 5 5 2 15 10 6 25
biro
Penne a 2,5 1 2,5 5 2,5 12, 12, 2,5
sfera 5 5
32, 72, 56 47,
5 5 5
L’indice così calcolato mostra come i prezzi siano
cresciuti di circa il 46% tra il periodo 0 e il periodo 1.
L’indice di Paasche invece mostra che la variazione
percentuale dei prezzi tra un periodo e l’altro è stata
del 29% circa.
La differenza tra i due indici è imputabile alle diverse misure di
ponderazione considerate nei due indici e alla variazione delle quantità
acquistate fra i due tempi. Dalla tabella si può notare che vi è stata una
sostituzione delle penne a biro (il cui prezzo è aumentato del 67% tra il
periodo base e quello corrente) con le penne a sfera.
GLI INDICI DELLA QUANTITA’ DI LASPEYRES E PAASCHE
70
INDICE DI FISHER
Il numero Indice di Fisher (dei prezzi e delle quantità) non è altro che la
media geometrica degli indici di Laspeyres e Paasche.
Esempio. La tabella seguente riporta i prezzi in euro di quattro prodotti
venduti in un supermercato nei mesi di gennaio e dicembre 2009.
Tipo di Gennaio Dicembre
prodotto Prezz Quanti Prezz Quanti
o tà o tà
A 1,45 413 1,5 40