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5. RICERCA BASATA SULLA MATRICE DI DATI
La ricerca basata sulla matrice di dati, ricevuti da una intervista
41. strutturata, consiste in: Una inchiesta (survey) somministrando ai soggetti un
questionario autocompilato
La ricerca basata sulla matrice di dati interpreta i fenomeni e gli eventi
42. educativi adottando una metodologia di natura: Quantitativa e qualitativa
La matrice dei dati è una tabella rettangolare in cui le righe rappresentano:
43. I soggetti esaminati
La matrice dei dati è una tabella rettangolare in cui le colonne
44. rappresentano: I fattori studiati
Tra i programmi utilizzati per la creazione di una matrice dati vi sono:
45. Microsoft Access e Excel
I test di natura attitudinale o di personalità possono essere di natura:
46. Oggettiva o proiettiva
Le scale di autovalutazione possono essere:
47. Numeriche, grafiche e descrittive
Le prove strutturate e semi strutturate di valutazione dei risultati di
48. apprendimento sono: Solo scritte
Le prove semi strutturate a stimolo chiuso e risposta aperta:
49. Non prevedono
alternative predefinite di risposta
Le prove semi strutturate a stimolo chiuso e risposta chiusa:
50. Consentono di
scegliere tra alternative prefissate di risposta
6. RICERCA SPERIMENTALE
La ricerca sperimentale si pone come finalità la spiegazione delle
51. variazioni: Di un singolo fattore, in base ad un'ipotesi di correlazione con un
altro fattore
I due concetti chiave della ricerca empirica sperimentale sono:
52. Le variabili e
il piano sperimentale 3
Nella ricerca empirica sperimentale gli indicatori rappresentano:
53. Concetti e
proprietà direttamente operazionalizzabili che hanno un rapporto con il concetto
di partenza
Con il termine 'variabile' si intende:
54. Una proprietà che può assumere valori o
stati diversi
L'entità della correlazione tra due variabili:
55. Può essere statisticamente
misurata
Nella ricerca empirica sperimentale le tre tipologie di variabili
56. indipendenti sono: Ambientali, personali e didattiche
Nella ricerca educativa empirico-sperimentale è possibile manipolare le
57. variabili: Solo Quelle didattiche
Nella ricerca educativa empirico-sperimentale è possibile moderare le
58. variabili: Ambientali e personali
Nel 'Piano sperimentale a due gruppi' il trattamento viene somministrato:
59. Al gruppo sperimentale
Nel 'Piano sperimentale a quattro gruppi' il trattamento viene
60. somministrato: Nel primo e terzo gruppo
7. RICERCA AZIONE
La ricerca-azione è orientata:
61. Alle decisioni
La ricerca-azione adotta prevalentemente metodi di natura:
62. Qualitativa
La ricerca-azione mira a risolvere problemi:
63. Specifici in contesti definiti
L'autore che ha formulato le sette caratteristiche distintive della ricerca-
64. azione è: J.P. Pourtois
La ricerca-azione nasce da:
65. Un problema socio-educativo avvertito come
rilevante
La ricerca azione si basa:
66. Un passaggio continuo e reciproco tra il piano della
riflessione e il piano dell’azione
Nella ricerca-azione sono coinvolti:
67. Gli operatori educativi e gli esperti dei
contenuti e delle metodologie implicate nei progetti
Nella r/a si considera peculiare:
68. Il coinvolgimento esistenziali degli attori
educativi
Le due procedure di generalizzazione adottate nel progetto di r/a CEE-MPI-
69. IRSSAE PUGLIA i curricoli dell'intercultura sono: La leggibilità e la
contestualizzazione dei risultati
Il progetto di r/a CEE-MPI-IRSSAE PUGLIA 'i curricoli dell'intercultura' si è
70. concluso con: La costruzione di un videogame interattivo e di un sito internet
8. FASI RICERCA EMPIRICA
L'autore che ha contribuito a definire un ordinamento logico nella loro
71. sequenzialità delle sei fasi della ricerca empirica in educazione è: J. Dewey
Le fasi della ricerca empirica in educazione sono:
72. Sei 4
Le fasi della ricerca empirica in educazione sono:
73. Sei
La prima fase della ricerca empirica in educazione consiste nella:
74. Identificazione del tema
La seconda fase della ricerca empirica in educazione consiste nella:
75. Formulazione delle ipotesi di ricerca
La terza fase della ricerca empirica in educazione consiste nella:
76. Formulazione del piano di ricerca
La quarta fase della ricerca empirica in educazione consiste nella:
77. Raccolta
dei dati
La quinta fase della ricerca empirica in educazione consiste nella:
78. Analisi
statistica dei dati
La formulazione del piano di ricerca consiste nell'individuazione:
79. Della
popolazione e del campione
L'elaborazione critica dei dati consiste nella:
80. Interpretazione dei risultati 5
PROF PIETRO TOSSI
9. DEFINIZIONE DI QUALITÀ E DI VALUTAZIONE
Migliorando la credibilità dell'università si aumenta:
81. La qualità riconosciuta
La qualità riconosciuta è:
82. L'idoneità agli scopi e degli scopi compatibili con le
risorse
La qualità si riconosce:
83. Sottoponendosi alla valutazione
La valutazione consiste:
84. Nell'autoanalisi a cui segue una valutazione esterna
La valutazione analizza:
85. Tutte le attività universitarie
La valutazione si svolge:
86. Mediante un processo continuo
L'obiettivo della valutazione:
87. Aumentare la qualità
Il Processo di Bologna è:
88. Un accordo accademico per il controllo della qualità
I crediti sono:
89. La quantità di ore di lezione e di studio che una disciplina
comporta in un corso di studi
La valutazione è necessaria:
90. Per aumentare la qualità
10. METODOLOGIE PER LA QUALITÀ E LA VALUTAZIONE
Rapporto fra autonomia universitaria e valutazione significa:
91. La valutazione
è il necessario complemento dell'autonomia
Per la valutazione è sufficiente una misura delle performance:
92. No, è
insufficiente perché si avvale di soli indicatori numerici
La cultura della qualità consiste:
93. Nella volontà di migliorarsi
Gli standard quantitativi possono derivare dall'applicazione della cultura
94. della qualità: Si, possono derivarne
L'oggetto della valutazione è:
95. Il processo di produzione e il prodotto atteso e
ottenuto
La valutazione è un episodio che impegna saltuariamente l'università:
96. No, è
un atteggiamento quotidianamente teso al miglioramento
Si occupa della valutazione nell'università:
97. L'intera comunità accademica
La valutazione nell'università viene eseguita:
98. Promuovendo il continuo
miglioramento
Sono presupposti per una corretta valutazione:
99. La disponibilità ad essere
valutati
Sono rischi della valutazione in campo universitario:
100. Considerare
l'Università come produttrice di prodotti valutabili economicamente
11. STRUTTURA ORGANIZZATIVA PER VALUTAZIONE ATTIVITA DIDATTICHE E
RICERCA
La valutazione è basata:
101. Sui dati 6
La valutazione è standard per tutte le tipologie di università, ed inoltre:
102.
Deve essere adattata alle dimensioni e alle caratteristiche storico-culturali
Il processo di valutazione:
103. Onsiste di una autovalutazione e di una
valutazione esterna
Il processo di autovalutazione è gestito da:
104. Un Comitato per la qualità
Il processo di valutazione esterna è gestito da:
105. Una Commissione nominata
da una Agenzia per la valutazione
L'autovalutazione si riassume in:
106. Un rapporto di autovalutazione
Nella autovalutazione della didattica si esamina:
107. Ogni corso di studio
Dei corsi di studio si esamina:
108. L'organizzazione, le responsabilità, gli
obiettivi, i contenuti, le risorse umane e strutturali, i risultati
Il modello dell'autovalutazione della didattica si rifà a:
109. Linee guida europee
La ricerca si analizza:
110. valutando le linee di ricerca, i progetti finanziati, le
collaborazioni nazionali e internazionali, i convegni, le partecipazioni a centri di
ricerca, le pubblicazioni scientifiche
12. LINEE GUIDA PER LA STESURA DEL RAV
Il RAV lo prepara:
111. Tutta la comunità accademica
Il RAV deve contenere:
112. La riflessione critica sulle attività universitarie
Sono attività analizzate nel RAV:
113. La didattica, la ricerca, la gestione, il
bilancio, le risorse umane e strutturali, i rapporti con il contesto, le iniziative per
la qualità
La governance è:
114. Il processo decisionale
Per risorse strutturali s’intende:
115. Gli edifici e le aule
L’università con il mondo esterno si rapporta:
116. Con la collaborazione con gli
Enti, il mondo del lavoro, la società, gli organismi professionali
Per analisi del bilancio si intende:
117. L’analisi dei centri di costo e di spesa
L’analisi delle attività nel RAV viene sintetizzata:
118. Con l’analisi dei punti di
forza e di debolezza, delle opportunità e dei rischi
Per analisi SWOT s’intende:
119. L’elenco ragionato dei punti di forza, di
debolezza. delle opportunità e dei rischi
L’impegno dell’università per la qualità si valuta:
120. Analizzando gli organismi
preposti alla qualità e le strategie per il miglioramento
13. SCHEMA PER COMPILAZIONE DEL PIANO STRATEGICO DA INSERIRE NEL RAV
Il piano strategico è:
121. La visione e la missione dell'università, gli obiettivi e i
mezzi per raggiungerli
Costituiscono obiettivi di una politica per i docenti:
122. Avere docenti che
credono in un insegnamento centrato sull'apprendimento degli studenti 7
Costituiscono obiettivi di una politica per gli studenti:
123. Renderli attori nelle
decisioni, assisterli dall'ingresso all'occupazione postlaurea, renderli soggetti
nella didattica
Costituiscono obiettivi per la didattica:
124. Perseguire la qualità in ogni aspetto
dei corsi di studio
Sono politiche per la ricerca:
125. Valorizzare il merito, cioè la qualità della
produzione scientifica
Costituiscono le strategie per una giusta governance:
126. Prestare massima
attenzione ai processi decisionali, da condividere con tutta la comunità
accademica
Un piano strategico si compila:
127. Considerando come base la SWOT analisi
Per le università telematiche, nello specifico, si prevede:
128. La centralità dello
studente
Attraverso l'internazionalizzazione dell'università è poss