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ANEMIA
Cosa si intende per anemia? Quali tipi di anemia conosci? Come distinguere i
diversi tipi di anemia?
Col termine anemia si intende una riduzione della concentrazione di emoglobina nel
sangue che provoca, di conseguenza, ad una riduzione dell’ossigenazione dei tessuti
periferici. Nell’adulto i valori normali sono 16 ±2 mg/dL per gli uomini e 13 ±2 mg/dL per le
donne. In base alla severità della riduzione della concentrazione di emoglobina, l’anemia
si divide in lieve(12-10 mg/dL), moderata(10-8 mg/dL) e grave(<8 mg/dL) . Le cause
dell’anemia sono molteplici ed è possibile dividerle in due macroaree: - a causa di un
difetto di produzione a livello midollare o -a causa di emolisi o emorragia. Per capire la
causa responsabile dell’anemia possiamo misurare i reticolociti, ovvero delle forme
immature di globuli rossi che aumentano molto nel caso in cui il midollo stia cercando di
sopperire all’anemia andando a produrre sempre più globuli rossi. Un midollo funzionante
è un midollo che compensa l’anemia con l’aumento dei reticolociti. Se i reticolociti risultano
normali o ridotti, il midollo non sta compensando e ciò significa che è l’anemia è dovuta ad
un difetto di produzione midollare (carenza di vitamine o insufficienza renale) che può
essere dovuto ad una carenza marziale (di ferro)= anemia microcitica/sideropenica, ad
una malattia renale cronica=anemia normocitica o ad una carenza di vitamina B-12 e
acido folico= anemia macrocitica (ciò che provoca il difetto di produzione lo sii scopre
misurando il volume del globulo rosso con esame MCV). Se si fa un conteggio dei
reticolociti e questi sono aumentati, il midollo funziona, quindi i globuli rossi sono stati
distrutti (emolisi) o persi (emorragia). Per capire se i globuli rossi si stanno distruggendo o
stanno andando persi possiamo poi utilizzare gli indici di emolisi (parametri di laboratorio).
Se questi ultimi risultano alterati sappiamo che i globuli rossi stanno venendo distrutti e
quindi ci troveremo davanti ad un’anemia emolitica che può essere -ereditaria (ci sono
difetti del globulo rosso che viene individuato come non funzionante e quindi distrutto
come nel caso della talassemia) o -acquisita (derivano dalla formazione di anticorpi contro
i globuli rossi). Se gli indici di emolisi invece non sono alterati, molto probabilmente
l’anemia è dovuta ad una perdita di sangue.
Parlami delle anemie da difetto di produzione midollare
Le anemie da difetto di produzione midollare sono quelle anemie (ovvero riduzione della
concentrazione di emoglobina) caratterizzate da una ipofunzionalità o non funzionalità del
midollo osseo; quindi, saranno anemie con conteggio dei reticolociti diminuito o comunque
non coerente al grado di anemia (ricordiamo che se il midollo funzionasse il numero di
reticolociti sarebbe aumentato per cercare di ristabilizzare l’ossigeno ematico). Se si
individuano reticolociti bassi e si sospetta una anemia da difetto di produzione, si va a
valutare il volume globulare medio (MCV), ovvero la grandezza dei globuli rossi. Infatti, in
base alla dimensione del globulo rosso si possono distinguere anemie microcitiche,
normocitiche o macrocitiche e quindi indirizzare verso una forma di anemia piuttosto che
un’altra.
• Anemie microcitiche sono date da carenza di ferro
• Anemie normocitiche sono date da malattia renale cronica
• Anemie macrocitiche sono date da difetto di vitamina B12 e acido folico
Cosa è l’anemia? Parlami dell’anemia da carenza di ferro (anemia sideropenica)
INTRO SULL’ANEMIA e poi
Il ferro è fondamentale per la formazione dei globuli rossi (una carenza di ferro nel corpo
provoca una diminuzione dell’emoglobina e quindi anemia) e la sua concentrazione
dipende per gran parte dal tipo di alimentazione, il ferro viene assorbito nel duodeno e ci
sono alcune condizioni patologiche che possono diminuirne l’assorbimento. Chi presenta
anemia sideropenica avrà: emoglobina bassa, reticolociti bassi, MCV basso. Per verificare
la sideropenia però non basta solo vedere la concentrazione di ferro nell’organismo
(sideremia), ma si devono indagare anche la ferritina e la transferrina. La ferritina è la
proteina che immagazzina il ferro all’interno degli epatociti mentre la transferrina è la
proteina che trasporta il ferro presente all’interno dell’organismo dai siti in cui viene
assorbito ai siti che lo utilizzano (midollo osseo) o ai siti di deposito (fegato). Nei primi
gradi di anemia si ha una sideremia (cioè, la concentrazione di ferro in circolo) ancora
normale ma la ferritina inizierà a ridursi. La riduzione della ferritina provocherà di
conseguenza una riduzione della sideremia che comporta a sua volta un aumento della
transferrina. In situazioni di scarsa sideremia, infatti, la transferrina aumenta per cercare di
trasportare il ferro immagazzinato ad i tessuti che ne necessitano).
(Anemia-> inizialmente diminuzione ferritina ma sideremia ok -> la diminuzione della
ferritina provoca la diminuzione della sideremia vista la minor capacità di immagazzinare il
sangue- > la minor sideremia fa aumentare i livelli di transferrina poiché essa cerca di
trasportare + ferro possibile dagli organi in cui è immagazzinato ai tessuti che ne hanno
bisogno)
-Le cause più comuni di anemia da carenza di ferro (sideropenica) sono: -emorragie a
livello del tratto digerente (80%), nel bambino per questione di dieta non completa e nella
donna in periodo fertile a causa delle mestruazioni.
Cosa sono le anemie macrocitiche?
Le anemie macrocitiche (o megaloblastiche) fanno parte delle anemie da difetto di
produzione midollare e sono dovute da carenza di vitamina B12 e acido folico che
causano un’alterazione dei processi di sintesi del DNA e di maturazione del nucleo dei
globuli rossi che fa sì che essi contengano meno emoglobina del normale. Mentre il ferro
viene assorbito nel duodeno, vitamina B12 e acido folico vengono assorbiti a livello del
digiuno. Le cause della loro carenza sono prevalentemente dietetiche, anche se in alcuni
casi possono essere date da malattie come la gastrite cronica autoimmune, che
impediscono l’assorbimento della vitamina a causa dell’assenza del fattore intrinseco.
Cosa è l’anemia e quali sono i suoi sintomi?
SEMPRE DISCORSO GENERICO SU ANEMIA E POI:
Generalmente i sintomi variano a seconda del fatto che l’anemia si sia instaurata in modo
improvviso oppure cronico.
• Anemia acuta: Ipotensione arteriosa, tachicardia (meccanismo di compenso usato
per cercare di aumentare la pressione), vasocostrizione periferica (tutto tranne
cervello cuore e reni), dispnea (causata da mancanza di ossigeno) e nei casi più
gravi coma
• Cronico: Astenia (debolezza), stanchezza, affaticabilità, cefalea, pallore, tachicardia
e palpitazioni. Ci sono poi anche sintomi gastro-intestinali nausea, stipsi, diarrea
I sintomi dell’anemia sono legati alla mancanza di ossigeno nei tessuti, e variano in base
alla causa dell’anemia stessa
• Anemia causata da emorragia = pressione bassissima (ipotensione)
• Anemia da carenza di vitamina B12 = sintomi neurologici
EMOSTASI E DIATESI
Che cosa è l’emostasi?
Processo fisiologico deputato alla riparazione dei vasi e all’arresto delle emorragie
spontanee o provocate da traumi/ferite.
COME FUNZIONA? Il processo si divide in tappe:
1. Lesione vascolare
2. Contrazione del vaso leso
3. Esposizione del collagene presente sotto l’endotelio
4. Le piastrine aderiscono al collagene e cambiano la loro forma. Esse passano da
discoidali ad una forma sferica con spuntoni
5. A questo punto le piastrine iniziano ad aggregarsi tra loro formando il primo tappo
(tappo bianco)
6. Si attivano i processi che portano alla trasformazione del fibrinogeno (fattore 1 di
coagulazione) in fibrina, la fibrina poi si deposita sul tappo piastrinico andandolo a
rinforzare (questo viene chiamato tappo rosso)
7. Il coagulo che si è formato si consolida
8. Rimodellamento e scioglimento del coagulo attraverso il sistema fibrinolitico con
completa riparazione della parete vascolare danneggiata
Cosa è la diatesi emorragica? (es. di diatesi emorragica primaria = emofilia)
È la tendenza a manifestare emorragie spontanee (x via di vasi deboli) o episodi
emorragici di entità non proporzionale all’evento lesivo (per via di coagulopatie, cioè a
disfunzione nella coagulazione). La predisposizione allo sviluppo di eventi emorragici può
essere dovuta ad alterazioni del fattore -vascolare che provocano una eccessiva fragilità, -
piastrinico o -plasmatico vasale o dei difetti nella coagulazione. Queste ultime possono
essere congenite (diatesi primaria = emofilia) o acquisite (diatesi secondaria). A seconda
della causa che la provoca distinguiamo diatesi:
• Da alterazione del fattore vascolare: l’emorragia si presenta ad esempio per via di
una malattia vascolare congenita oppure perché è indebolito dall’ età (difetto
acquisito, ad esempio x ipertensione o aterosclerosi che porta alla formazione di
aneurismi)
• Da alterazione del fattore piastrinico: Questa può essere di tipo quantitativo
(piastrinopenia) o qualitativo (piastrinopatia)
-quantitativo: causa una mancata produzione, una eccessiva distruzione periferica
o un sequestro di piastrine e, di conseguenza, una minore disponibilità di queste
ultime.
-qualitativo: comporta un malfunzionamento delle piastrine e può essere di tipo
congenito o acquisito
• Da alterazione del fattore plasmatico:
- congenite (quantitative o qualitative):
- acquisite (qualitative): sviluppo di fattori anticoagulazione
Quali sono le differenze tra diatesi emorragica primaria e secondaria?
La diatesi emorragica primaria è un difetto che porta a emorragie spontanee o episodi
emorragici di entità non proporzionale all’evento lesivo ed è causata da alterazioni del
fattore vascolare o da alterazioni piastriniche. La diatesi emorragica secondaria è legata
invece ad un difetto del fattore plasmatico (coagulazione). Dal punto di vista clinico il
sanguinamento causato dalla diatesi emorragica primaria è meno severo rispetto a quello
causato dalla diatesi emorragica secondaria che può causare infatti ematomi profondi,
emorragie intense ecc…
Cosa si intende per diatesi trombofilica?
Tendenza all’eccessivo deposito di fibrina in corrispondenza della parete vascolare in
risposta a stimoli che, in condizioni normali, non sono in grado di favorire la trombosi (si
forma, cioè, un coagulo anche se non è necessario). Fattori che predispongono alla diatesi
trombofilica possono essere acquisiti (infezione, tumori, pillola