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Estratto del documento

I composti ODS (Ozone Depleting Substances) sono sostanze chimiche che contribuiscono alla

riduzione dello strato di ozono nella stratosfera terrestre. Lo strato di ozono svolge un ruolo

cruciale nell'assorbire la maggior parte delle radiazioni ultraviolette (UV) nocive provenienti dal

sole. La riduzione dello strato di ozono porta ad un aumento delle radiazioni UV che raggiungono

la super cie terrestre, con conseguenze dannose per la salute umana, l'ambiente e gli ecosistemi.

Fonti di ODS

1. Cloro uorocarburi (CFC):

- Utilizzati come refrigeranti nei sistemi di aria condizionata e refrigerazione.

- Impiegati nei propellenti per aerosol e nei solventi industriali.

- Esempi comuni: CFC-11, CFC-12, CFC-113.

2. Idrocloro uorocarburi (HCFC):

- Considerati come sostituti temporanei dei CFC, con un potenziale di riduzione dell'ozono

minore ma comunque signi cativo.

- Utilizzati nei sistemi di refrigerazione e condizionamento dell'aria.

- Esempi: HCFC-22, HCFC-141b.

3. Bromo uorocarburi (haloni):

- Utilizzati negli estintori antincendio grazie alla loro e cacia nel so ocare le amme.

- Esempi: Halon-1211, Halon-1301.

4. Tetracloruro di carbonio (CCl4):

- Usato come solvente industriale e agente di pulizia.

- Anche come materia prima per la produzione di altri composti chimici.

5. Metilcloroformio (1,1,1-tricloroetano):

- Utilizzato come solvente per la pulizia industriale e nella produzione di adesivi e vernici.

6. Bromuro di metile (CH3Br):

- Utilizzato come fumigante per la disinfestazione del suolo agricolo e per la quarantena dei

prodotti agricoli.

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E etti degli ODS

1. Diminuzione dello strato di ozono:

- Gli ODS rilasciano atomi di cloro e bromo nella stratosfera, i quali catalizzano la distruzione

delle molecole di ozono.

- La reazione chimica comporta una riduzione della concentrazione dell'ozono stratosferico.

2. Aumento delle radiazioni UV:

- La diminuzione dello strato di ozono consente a una maggiore quantità di radiazioni UV-B di

raggiungere la super cie terrestre.

- L'esposizione aumentata alle radiazioni UV-B può causare e etti negativi su salute umana,

come:

- Aumento dei casi di cancro della pelle.

- Cataratte e altri danni oculari.

- Soppressione del sistema immunitario.

3. Danni agli ecosistemi:

- Gli ecosistemi acquatici e terrestri possono subire danni signi cativi.

- Gli organismi marini, in particolare il toplancton, possono essere danneggiati,

compromettendo la catena alimentare marina.

- Le piante possono subire una riduzione nella fotosintesi e nella crescita.

4. Impatto sui materiali:

- Maggiore esposizione alle radiazioni UV può accelerare il degrado dei materiali plastici, dei

tessuti e di altri materiali di uso comune.

Misure di Protezione

L'importanza di proteggere lo strato di ozono ha portato alla creazione del **Protocollo di

Montreal** nel 1987, un trattato internazionale che ha come obiettivo la riduzione e l'eliminazione

graduale della produzione e dell'uso di ODS. Grazie a questo protocollo, molti dei composti ODS

sono stati gradualmente eliminati o sostituiti con alternative meno dannose per l’ozono. La

continua vigilanza e l'adesione agli accordi internazionali sono essenziali per la protezione dello

strato di ozono e per la mitigazione degli e etti negativi associati agli ODS.

I protocolli internazionali per la riduzione delle ODS (Ozone Depleting

Substances) e la loro e cacia

I protocolli internazionali per la riduzione delle sostanze che riducono lo strato di ozono (ODS,

Ozone Depleting Substances) sono stati fondamentali nella lotta contro l’assottigliamento dello

strato di ozono. I principali accordi in questo contesto sono il Protocollo di Montreal e le

successive emendamenti e aggiustamenti.

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Protocollo di Montreal (1987)

Il Protocollo di Montreal è stato adottato il 16 settembre 1987 e rappresenta uno dei più

importanti accordi ambientali internazionali. Il suo obiettivo principale è la riduzione e

l’eliminazione delle sostanze che danneggiano lo strato di ozono. Ecco alcuni punti salienti:

1. Eliminazione delle ODS: Il protocollo ha ssato scadenze precise per la riduzione e

l’eliminazione di diverse ODS, tra cui cloro uorocarburi (CFC), halon, tetracloruro di carbonio e

metil cloroformio.

2. Meccanismo di revisione: Il protocollo include un meccanismo di revisione periodica che

permette l’aggiornamento degli obiettivi e l’inclusione di nuove sostanze man mano che la

scienza avanza.

3. Fondo Multilaterale: Creato nel 1991, il Fondo Multilaterale per l’Attuazione del Protocollo di

Montreal fornisce assistenza nanziaria ai paesi in via di sviluppo per adempiere agli obblighi del

protocollo.

Emendamenti e Aggiornamenti

Nel corso degli anni, il Protocollo di Montreal è stato ra orzato attraverso diversi emendamenti,

tra cui:

1. Emendamento di Londra (1990): Ha introdotto nuove ODS da eliminare e ha accelerato le

scadenze per l’eliminazione di alcune sostanze.

2. Emendamento di Copenaghen (1992): Ha aggiunto ulteriori ODS, compresi gli

idrocloro uorocarburi (HCFC), e ha ulteriormente accelerato le scadenze.

3. Emendamento di Montreal (1997): Ha ra orzato ulteriormente i controlli e ha incluso nuove

sostanze come i bromoclorometani.

4. Emendamento di Pechino (1999): Ha introdotto ulteriori misure di controllo su alcune ODS.

5. Emendamento di Kigali (2016): Ha esteso il protocollo per includere gli idro uorocarburi (HFC),

gas serra potenti ma non dannosi per lo strato di ozono, contribuendo alla lotta contro il

cambiamento climatico.

E cacia del Protocollo di Montreal

Il Protocollo di Montreal è considerato uno dei più e caci trattati ambientali internazionali. I suoi

risultati includono:

1. Riduzione delle ODS: Le emissioni di ODS sono diminuite drasticamente dal 1987. Ad esempio,

la produzione di CFC è diminuita di oltre il 98%.

2. Recupero dello strato di ozono: Le misurazioni mostrano che lo strato di ozono sta iniziando a

recuperare. Si prevede che lo strato di ozono tornerà ai livelli pre-1980 entro la metà del XXI

secolo.

3. Bene ci climatici: Riducendo le ODS, il Protocollo di Montreal ha anche avuto un impatto

positivo sulla lotta contro il cambiamento climatico, poiché molte ODS sono anche potenti gas

serra.

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Conclusioni

Il Protocollo di Montreal rappresenta un successo signi cativo nella cooperazione internazionale

per la protezione dell’ambiente. Il costante aggiornamento e ra orzamento delle sue disposizioni

dimostrano un impegno globale verso la risoluzione di problemi ambientali critici. La continua

riduzione delle ODS e il recupero dello strato di ozono sono testimoni della sua e cacia,

rendendolo un modello per futuri accordi ambientali globali.

Il ruolo dello strato di ozono in atmosfera

Lo strato di ozono, situato principalmente nella stratosfera tra i 15 e i 35 chilometri di altitudine,

svolge un ruolo cruciale nella protezione della vita sulla Terra. Ecco una descrizione dettagliata

delle sue funzioni:

1. Assorbimento delle radiazioni ultraviolette (UV)

- Protezione dalle radiazioni UV-B e UV-C: Lo strato di ozono assorbe e cacemente la maggior

parte delle radiazioni UV-B (280-315 nm) e quasi tutte le radiazioni UV-C (100-280 nm). Le

radiazioni UV-B possono causare danni alla pelle, come scottature solari e cancro della pelle, oltre

a compromettere il sistema immunitario. Le radiazioni UV-C, se raggiungessero la super cie

terrestre, sarebbero estremamente dannose per tutte le forme di vita.

- E etto sugli ecosistemi: La riduzione delle radiazioni UV-B contribuisce a proteggere gli

ecosistemi acquatici e terrestri. Molte specie di toplancton, che costituiscono la base delle

catene alimentari marine, sono particolarmente sensibili all'esposizione alle radiazioni UV. La

protezione o erta dall'ozono è quindi fondamentale per la biodiversità.

2. Regolazione della temperatura atmosferica

- Bilancio energetico: Lo strato di ozono contribuisce al bilancio energetico dell'atmosfera

assorbendo radiazioni UV e convertendole in calore, riscaldando così la stratosfera. Questa

funzione è essenziale per mantenere la struttura termica dell'atmosfera e per i processi di

circolazione atmosferica.

3. Ruolo nei processi chimici atmosferici

- Ciclo dell'ozono: L'ozono stratosferico è coinvolto in complessi cicli chimici che in uenzano la

composizione chimica dell'atmosfera. La formazione e la distruzione dell'ozono sono regolate da

una serie di reazioni chimiche che coinvolgono altre molecole come ossidi di azoto (NOx), cloro

(Cl) e idrogeno (H).

- E etti degli inquinanti: Sostanze chimiche prodotte dall'attività umana, come i cloro uorocarburi

(CFC), hanno contribuito al deterioramento dello strato di ozono. La reazione di queste sostanze

con l'ozono ha portato alla formazione del buco dell'ozono, un fenomeno particolarmente

marcato sopra l'Antartide.

4. Interazioni con il cambiamento climatico

- Feedback climatici: Lo strato di ozono e il cambiamento climatico sono interconnessi. Le

variazioni nella concentrazione di ozono possono in uenzare le temperature atmosferiche e

viceversa. Inoltre, l'aumento dei gas serra può modi care la circolazione stratosferica,

in uenzando la distribuzione dell'ozono.

Importanza della protezione dello strato di ozono

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Gli sforzi internazionali, come il Protocollo di Montreal del 1987, sono stati fondamentali per

ridurre le emissioni di sostanze che impoveriscono lo strato di ozono. Grazie a queste iniziative, si

è osservato un recupero graduale dello strato di ozono, che continuerà a migliorare nei prossimi

decenni se le normative saranno rispettate.

In sintesi, lo strato di ozono è essenziale per proteggere la vita sulla Terra dagli e etti nocivi delle

radiazioni ultraviolette, per mantenere l'equilibrio termico dell'atmosfera e per i processi chimici

che regolano la composizione dell'atmosfera stessa. La sua protezione è quindi fondamentale per

la salute dell'ecosistema globale e per il benessere umano.

E etti della deplezione dell'ozono sulle popolazioni umane

La deplezione dell'ozono stratosferico ha e etti signi cativi sulle popolazioni umane, in uenzando

la salute e l'ambiente. Lo strato di ozono funge da scudo naturale, assorbendo la maggior parte

delle radiazioni ultraviolette (UV) nocive provenienti dal sole. La riduzione di questo strato

protettivo porta a un aumento dell'esposizione alle radiazioni UV-B, che ha diverse implicazioni:

1. Salute Umana

Cancro della Pelle

L'aumento dell'esposizione ai raggi UV-B è associato a un aumento dei casi di cancro della pelle,

compresi il melanoma maligno e i carcinomi a cellule basali e s

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
42 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/07 Ecologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rebecca369 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ecologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Migliore Luciana.