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La vitamina A, o retinolo si può trovare già formata (retinolo) in alcuni alimenti oppure sotto forma
di carotenodi precursori di questa vitamina. La vitamina A è presente sono negli alimenti di origine
animale; molto ricchi di vitamina A sono il fegato dei mammiferi e dei pesci, il tuorlo d’uovo ed il
burro. Negli alimenti di origine vegetale si trovano invece i precursori del retinolo: l’alfa, il beta ed il
gamma-carotene. I caroteni una volta ingeriti vengono convertiti in retinolo attraverso una serie di
reazioni enzimatiche che hanno luogo nella mucosa intestinale e nel fegato, vengono perciò detti
provitamine A. Tra i vegetali particolarmente ricchi di caroteni, abbiamo le carote, le zucche gialle,
gli spinaci, i meloni, i pomodori e le patate dolci. Il retinolo viene assorbito dalla mucosa intestinale
ed esterificato ad acidi a grassi a catena lunga , formando esteri retinilici. Questi vengono
compattati in chilomicroni e trasportati al fegato per l’immagazzinamento. Quando è richiesto, il
retinolo viene rilasciato e trasportato legato alla Retinol-Binding Protein. Il beta-carotene viene
invece trasformato in retinolo direttamente all’interno dell’enterocita attraverso l’azione di una
diossigenasi. L’efficienza con cui il retinolo viene assorbito dall’organismo a partire dagli esteri dei
grassi animali è di circa l’80-90%, mentre l’efficienza di assorbimento dei carotenoidi dalle fonti
vegetali è di solo il 50-60%, ma soprattutto la loro trasformazione in retinolo è poco efficiente.
Ci sono tre forme attive di vitamina A:
- acido retinoico che agisce come un tipico ormone steroideo; si lega alla cromatina per aumentare
la sintesi delle proteine che controllano la crescita cellulare e la differenziazione delle cellule
epiteliali;
- retinaldeide o retinale, è uno dei costituenti del pigmento dei bastoncelli della retina.
- beta-carotene, un antiossidante che aiuta a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari ed il
cancro al polmone.
Altre funzioni nell’organismo umano:
- accrescimento, la vitamina A regola il rimodellamento dell’osso; differenziamento delle cellule
epiteliali e capacità di secernere il muco. Siti corporei diversi, come la congiuntiva dell’occhio, la
trachea e i polmoni, il tratto di rivestimento dell’apparato digerente, l’uretra e la vescica sono tutti
dipendenti da un ’adeguata quantità di vitamina A al fine di mantenere la loro integrità e
funzionalità;
- funzione immunitaria, la vitamina A aumenta la resistenza alle
infezioni batteriche.
LEZIONE 26
Proprietà della vitamina E
L’azione biologica della vitamina E è dovuta principalmente alle sue proprietà antiossidanti:
previene l’ossidazione dei costituenti essenziali delle cellule e la formazione di composti tossici,
come i prodotti della perossidazione degli acidi grassi insaturi che si
producono in sua assenza.
Agisce, inoltre, come anti-coagulante, promuove la regolare formazione dei globuli rossi, protegge
la vitamina A dall’ossidazione, previene le patologie cardiovascolari e protegge le lipoproteine
dall’ossidazione.
Proprietà della vitamina D
La vitamina D3 sintetizzata a livello cutaneo, similmente a quella di origine alimentare, deve essere
attivata, prima a livello epatico dove viene idrossilata a 25-idrossicolecalciferolo e poi a livello
renale, dove viene ulteriormente idrossilata in 1,25-diidrossicolecalciferolo (calcitriolo).
Quest'ultimo è un ormone le cui azioni sono del tutto simili a quelle del paratormone (PTH), ossia
ipercalcemizzanti, influenzando la concentrazione di ioni Ca2+e ioni PO43- tramite mobilizzazione
dall'osso (riassorbimento), maggiore assorbimento intestinale e riassorbimento renale. Gli ioni
Ca2+e PO43-esercitano un feedback negativo sulla sintesi renale di calcitriolo in modo
rispettivamente indiretto, tramite l’ormone paratiroideo, e diretto.
Il ruolo principale della vitamina D è nell’omeostasi del calcio che controlla in tre modi:
-aumenta l’assorbimento di calcio (e fosfato inorganico)
dall’intestino
-aumenta il riassorbimento di calcio da parte del rene
-aumenta il riassorbimento dell’osso (quando necessario) così che
venga rilasciato calcio in circolo.
LEZIONE 27
Il gruppo delle vitamine B
Proprietà della vitamina C
La vitamina C è una vitamina idrosolubile che l’organismo umano non è in grado di sintetizzare
autonomamente. La vitamina C è un antiossidante e contrasta i radicali liberi: nel sangue ed in altri
fluidi extracellulari gli antiossidanti più importanti risultano essere proprio la vitamina C e
la vitamina E che agiscono sempre in sinergia tra loro nell’inibire, ad esempio, l’ossidazione
lipidica. La vitamina C è essenziale per la crescita e la riparazione dei tessuti perché partecipa alla
sintesi del collagene, ha un’azione disintossicante ed aumenta le difese immunitarie. La vitamina C
introdotta con la dieta viene assorbita dalla mucosa dell’apparato digerente (stomaco ed intestino
tenue) mediante un processo di diffusione passiva. L’assorbimento è quasi completo a
basse dosi, a dosi più elevate l’assorbimento diminuisce fino a raggiungere valori del 16% circa.
Particolarmente ricchi di vitamina C sono gli agrumi, i kiwi, i peperoni, i pomodori e gli ortaggi a
foglie verdi. L’Acido ascorbico viene deteriorato durante i trattamenti di conservazione e cottura.
LEZIONE 29
Proprietà del minerale calcio
Il Calcio è il minerale più abbondante nell'organismo. In un adulto medio di 70 Kg sono presenti
circa 1,2 Kg di calcio dei quali il 99% si trova interamente nelle ossa e nei denti sotto forma di
fosfato di calcio. Il rimanente 1% è ripartito tra tessuti molli e liquidi extracellulari.
È presente nel siero in tre forme distinte:
30-50 % legato a proteine
5-15% in complessi con citrato, bicarbonato, lattato e fosfato
50% è calcio ionizzato ed è la sola forma biologicamente attiva e pertanto clinicamente importante.
Il metabolismo del calcio è strettamente legato a quello del fosforo e del magnesio che modulano
la secrezione degli ormoni implicati nel metabolismo fosfo-calcico.
Normali livelli ematici di calcio ionizzato sono essenziali per eccitabilità neuromuscolare, in
numerose fasi della coagulazione del sangue, nei processi di mineralizzazione ossea, per la
contrazione muscolare, in molte attività enzimatiche, nella secrezione ormonale e di
neurotrasmettitori, nel metabolismo della vitamina D. L’aumentata concentrazione cellulare di
calcio promuove il legame di questo ione a parecchie proteine. Un importante esempio è costituito
dalla calmodulina, una proteina che lega il calcio e che interviene sull’attività della fosforilasi
chinasi, che attiva la glicogeno fosforilasi nel processo di demolizione del glicogeno a glucosio 1-
fosfato, che entra quindi nel processo glicolitico.
LEZIONE 32
Proprietà del minerale ferro
Il ferro è il microelemento più abbondante dell’organismo (3-4 g). Circa il 65% è presente nella
molecola dell’emoglobina, mentre il 10% è contenuto nella mioglobina. La quota rimanente è
rappresentata principalmente dal ferro di deposito (ferritina ed emosiderina), mentre minime
quantità sono contenute negli enzimi e nei citocromi. Il ferro è fondamentale per la vita: serve per il
trasporto dell'ossigeno nel sangue, per l'attività respiratoria cellulare, per la replicazione cellulare e
per costruire la struttura di tessuti ed organi.
LEZIONE 34
Funzione e proprietà dei prebiotici
Le principali caratteristiche di un prebiotico sono:
• non essere né idrolizzato né assorbito nella parte superiore del tratto gastrointestinale;
• essere in grado di alterare la flora microbica del colon a favore di una composizione più
salutare;
• indurre effetti a livello del lume intestinale;
• indurre effetti sistemici che siano di beneficio per la salute dell’ospite.
I prebiotici più conosciuti e studiati sono fibre idrosolubili non gelificanti, precisamente i
polisaccardi non amidacei e gli oligosaccaridi ed in modo particolare l'inulina, i carboidrati
non digeribili e i frutto-oligosaccaridi (FOS).
Alcuni fanno rientrare nella categoria dei prebiotici anche altre sostanze, come i galatto-
oligo-saccaridi (TOS), i gluco-oligo-saccaridi (GOS) ed i soia-oligo-saccaridi (SOS).
I prebiotici esercitano numerose funzioni benefiche per l’organismo umano. Per stimolare
selettivamente la crescita e/o il metabolismo di una o di alcune specie batteriche devono
rappresentare un substrato nutritivo fermentabile per la microflora intestinale, così da
modificare positivamente la flora microbica a favore di quella simbionte (bifidobatteri,
lattobacilli) inducendo effetti luminali o sistemici positivi per la salute umana. Altra funzione
dei prebiotici è la diminuzione del pH fecale con acidificazione del contenuto intestinale. La
fermentazione di prebiotici ad opera della microflora intestinale origina acido lattico e acidi
carbossilici a corta catena che, in virtù della loro acidità, creano condizioni ambientali
favorevoli per la crescita dei simbionti (Bifidobatteri, Lactobacilli) ed ostili per lo sviluppo di
microrganismi patogeni.
LEZIONE 35
Funzione e proprietà dei probiotici
I probiotici sono “Microrganismi vivi e vitali in grado di assicurare effetti benefici sulla salute del
consumatore quando assunti per via orale in quantità appropriata come parte di un alimento o di
un integratore”.
Si definiscono, quindi, probiotici quegli alimenti, generalmente fermentati, che contengono un
numero sufficientemente elevato di microrganismi vivi ed attivi, in grado di raggiungere l’intestino
ed esercitare un’azione di equilibrio sulla microflora intestinale mediante colonizzazione diretta. Il
termine probiotico è quindi riferito ai microrganismi vivi e/o loro componenti o prodotti metabolici
che, se assunti in quantità adeguate, proteggono oppure favoriscono le difese dell’ospite sia
direttamente sia in modo indiretto stimolandone i meccanismi di difesa.
I probiotici utilizzati a livello industriale sono:
• microrganismi che hanno una lunga storia di uso sicuro
• di origine umana, vivi
• resistenti al pH acido dello stomaco e a quello alcalino della bile e dell’intestino tenue
• capaci di aderire alla mucosa collocandosi fra altri batteri vivi e di esercitare attività metabolica.
• l’identificazione a livello di ceppo sia per motivi di sicurezza sia per il tipo di azione.
I meccanismi d’azione dei probiotici prevedono:
• permeabilità delle barriere epiteliali,
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