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INVERNO
In inverno la densità dell’acqua diminuisce per un ulteriore raffreddamento
(densità max è a 4°C sotto i 4°C diminuisce invece che aumentare), ho una
stratificazione inversa. Stato superficiale più freddo e uno strato inferiore +
denso a 4°C. Il ghiaccio rende stabile la stratificazione termica inversa e si
produce così la stratificazione invernale.
In invernotanti nutrienti non usati P aumenta, F, Z e L diminuiscono.
14. Quando si puo' verificare una sovrasaturazione dell'ossigeno?
Durante il giorno, quando la luce solare è abbondante, le piante acquatiche e le
alghe nel lago possono svolgere l'attività fotosintetica in modo molto intenso
(soprattutto durante il bloom primaverile/autunnale). Durante la fotosintesi, le
piante acquatiche e le alghe assorbono anidride carbonica (CO2) dall'acqua e
rilasciano ossigeno (O2) come prodotto di scarto. In condizioni ottimali, questa
produzione di ossigeno può superare il tasso di consumo di ossigeno da parte
degli organismi acquatici, portando a una sovrasaturazione dell'ossigeno
nell'acqua.
15. Definire i trattamenti a membrana per le acque ed elencare i
diversi processi utilizzabili
I trattamenti a membrana per le acque sono processi di purificazione dell'acqua
che sfruttano membrane semipermeabili per separare particelle, soluti e
contaminanti dall'acqua. Questi trattamenti sono ampiamente utilizzati in vari
settori, compresi quelli industriale, municipale e domestico, per produrre acqua
potabile di alta qualità e trattare gli effluenti.
I principali processi di trattamento a membrana per le acque includono:
Osmosi inversa (RO - Reverse Osmosis): In questo processo, l'acqua viene
costretta attraverso una membrana semipermeabile sotto pressione. La
membrana blocca efficacemente i soluti, i contaminanti e le particelle più
grandi, consentendo all'acqua purificata di passare attraverso. È uno dei
metodi più efficaci per rimuovere sali, ioni, contaminanti organici e microbi
dall'acqua.
Ultrafiltrazione (UF): Questo processo utilizza membrane con pori più grandi
rispetto alla osmosi inversa, che consentono di rimuovere particelle, batteri,
virus, colloidi e macromolecole dall'acqua. L'ultrafiltrazione è efficace per la
rimozione di solidi sospesi, coloranti e contaminanti organici, ma non è in grado
di rimuovere completamente i soluti dissolti.
Microfiltrazione (MF): Simile all'ultrafiltrazione, ma con membrane con pori
ancora più grandi. La microfiltrazione è efficace per la rimozione di particelle
sospese, batteri e protozoi, ma non è in grado di rimuovere virus o molecole
più piccole.
Nanofiltrazione (NF): Questo processo utilizza membrane con pori più piccoli
rispetto alla microfiltrazione, ma più grandi rispetto all'osmosi inversa. La
nanofiltrazione è efficace per la rimozione di sali divalenti, metalli pesanti e
contaminanti organici a basso peso molecolare, mantenendo
contemporaneamente una parte significativa degli ioni nella soluzione.
Elettrodialisi (ED): In questo processo, ioni e sali sono rimossi dall'acqua
utilizzando membrane cariche e applicando un campo elettrico. Gli ioni positivi
(cationi) vengono respinti da membrane cariche negativamente (catodi),
mentre gli ioni negativi (anioni) vengono respinti da membrane cariche
positivamente (anodi).
16. Indicare e descrivere i parametri qualitativi e quantitativi dei
rifiuti, necessari per definire le diverse possibilità di smaltimento
dei rifiuti
Caratteristiche quantitative:
-quantità di rifiuti pro capite
Caratteristiche qualitative dei rifiuti:
Parametri fisico-chimici:
1. Umidità: L'umidità si riferisce al contenuto di acqua presente nei rifiuti.
Questo parametro è importante perché influenza i trattamenti in
inceneritore.
2. Sostanza Volatili (SV): Le sostanze volatili sono i componenti dei rifiuti
che possono evaporare a temperatura ambiente. Questo parametro è
utile per valutare il potenziale di emissioni gassose e di odori sgradevoli
provenienti dai rifiuti.
3. Potere calorifico: Il potere calorifico si riferisce alla quantità di calore
prodotta dalla combustione dei rifiuti. Questo parametro è importante per
valutare il potenziale dei rifiuti come fonte di energia tramite
l'incenerimento o altre tecnologie di recupero energetico.
4. Densità: La densità dei rifiuti indica la quantità di massa presente in un
dato volume di rifiuti. Questo parametro è importante per la
progettazione e la gestione delle infrastrutture di stoccaggio e trasporto
dei rifiuti.
5. Capacità di campo: La capacità di campo si riferisce alla capacità dei
rifiuti di trattenere l’acqua
Parametri biologici:
1. Indice respirometrico: L’indice respirometrico è una misura di quanto
ossigeno viene consumato per degradare la sostanza organica. L’IRD è il
risultato della prova respirometrica dinamica che misura il consumo
orario di ossigeno utilizzato per l’ossidazione biochimica dei composti
facilmente biodegradabili contenuti in una matrice organica in condizioni
di insufflazione forzata di aria nel campione. La metodica tende a
riprodurre in laboratorio le condizioni che si verificano nella realtà
impiantistica di trattamento delle matrici organiche e a valutare la
stabilità biologica dei prodotti in base alla loro destinazione d’uso. Più l’IR
è alto più la sostanza è putrescibile
2. Test di fermentazione: Il test di fermentazione è utile per capire
quanto biogas produce il rifiuto.
3. Black Index si tratta di un parametro qualitativo che si ottiene in poche
ore mediante osservazione dell’annerimento di una cartina di acetato di
piombo per precipitazione di solfuri nel corso di un semplice test di
fermentazione. Il test del Black Index è molto economico e può essere
utilizzato come test preliminare per la valutazione della stabilità biologica
di un rifiuto: alti valori del BI sono tipici di rifiuti non biologicamente
stabili; tuttavia, l’incertezza permane nel caso di campioni con basso BI,
dato che il risultato potrebbe dipendere da basso tenore di zolfo e non
dalla effettiva stabilità biologica del campione.
4. Test di cessione: Il test di cessione è un metodo utilizzato per valutare
il potenziale rilascio di sostanze tossiche o contaminanti dai rifiuti.
Questo test viene eseguito immergendo i rifiuti in un liquido estrattore e
misurando la quantità e il tipo di sostanze che si sciolgono nell'estratto.
Questo parametro è importante per valutare il rischio di inquinamento
del suolo, delle acque sotterranee o dell'aria associato ai rifiuti,
soprattutto per i rifiuti pericolosi o contaminati, risulta fondamentale per
capire cosa otterremo poi nel percolato delle discariche.
17. Rappresentare schematicamente le diverse frazioni del COD e
definire il COD
Divisione tra S e Xil campione viene filtrato
Divisione tra biodegradabile e non biodegradabile è necessario un metodo
biologico (biochimico) (ad es. BOD o respirometria).
Xsè lentamente biodegradabile perché essendo particellata ha bisogno di
essere idrolizzata, il 30% viene eliminato durante la sedimentazione primaria.
Xs nel reattore biologico viene idrolizzato e diventa Ss che a sua volta si
trasforma in Xb (anabolismo).
XIviene fermato dalla grigliatura.
Ssvelocemente biodegradabile perché non ha bisogno di essere idrolizzata,
nel reattore biologico viene trasformato in sostanza particellata Xb
(anabolismo).
SIPer un impianto di depurazione il COD è inerte se non viene degradato nel
tempo in cui rimane all'interno dell'impianto. Pertanto, SI passa attraverso il
sistema senza modifiche. SI contribuisce al COD dell'effluente del WWTP. SI ha
come unica via di uscita il flusso dei fanghi di depurazione. Viene quindi
accumulato nell'impianto per un tempo pari al Sludge Retention Time (tempo
del fango) e contribuisce alla formazione della concentrazione di solidi nei
reattori anaerobici (trattamento dei fanghi).
In sed II rimuovo quello che rimane di Xb e Xs.
18. Processo di adsorbimento , descrivere riportando le formule note
processo chimico-fisico in cui le molecole di una sostanza detta adsorbato si
fissano ad una superficie solida porosa, detta adsorbente, concentrandosi
all’interfaccia di separazione tra le fasi coinvolte (fenomeno di superficie), è un
equilibrio dinamico (la quantità adsorbita è uguale a quella desorbita)
L’adsorbimento è di tipo fisico o chimico a seconda del tipo di legame che si
forma tra le molecole adsorbite ed il solido adsorbente:
L’adsorbimento fisico deriva dalla condensazione molecolare dell’adsorbato
nei pori capillari della superficie del solido ed è di tipo reversibile perché dato
dalle forze elettrostatiche (Van der Walls).
L’adsorbimento chimico avviene a causa di legami chimici tra adsorbente ed
adsorbato, per questo motivo è irreversibile.
L’assorbimento fisico non è sito-specifico, ovvero le molecole di adsorbato
possono ricoprire l’intera superficie disponibile, per quello chimico le molecole
si legano in alcuni siti specifici.
La quantità di soluto adsorbito, a temperatura costante, è funzione della
concentrazione del soluto all’equilibrio
isoterma di Freudlich nel trattamento delle acque o nelle
situazioni in cui la soluzione da depurare è molto diluita o ha
molte componenti.
isoterma di Langmuir utilizzato soprattutto per l’adsorbimento in fase gassosa.
19. Completare il bilancio di massa per le unità operative indicate
relative al trattamento dei rifiuti solidi, specificando la destinazione
finale di ogni flusso e, dove necessario, riportando le opportune
ipotesi.
5181 Digestione anaerobica
18.2 Bioessicazione
Esempio:
Ipotesi: frazione organica da raccolta differenziata
20. Definire il BOD e illustrare graficamente il significato del BOD 5
per liquami dalle seguenti caratteristiche e commentare: BOD =
tot
280 mg/L k = 0,1 d-1; k =0,23d-1; k =0,5d-1
e e e
La Domanda Biochimica di Ossigeno (BOD) è un test utilizzato per misurare il
contenuto di composti organici biodegradabili in un'acqua reflua. Si basa sul
fatto che i batteri utilizzano i composti organici biodegradabili come fonte di
cibo (donatore di elettroni) e usano l'ossigeno (O2) in condizioni aerobiche
come accettore finale di elettroni per ossidare i composti organici. L'unità di
misura della BOD è: Poiché per valutare il BOD di un'acqua reflua si utilizza un
processo biolog