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Risposta a domende dell'esame di Sistemi di gestione della qualità Pag. 1
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PESTICIDI

Ciò che li differenzia è l’obbiettivo ma il metodo di controllo è lo stesso.

8. Significato di limite critico con un esempio

Il limite critico viene definito dalle leggi, norme volontarie o esperienza aziendale.

Molti dei limiti utilizzati fanno riferimento a delle norme volontarie. Lo scopo del limite

critico è quello di andare a distinguere tra accettabilità e non accettabilità del prodotto

ed è basato su valori oggettivi e rilevabili come: temperature, acqua, peso, viscosità,

densità, acidità, pH, concentrazioni di additivi o contaminanti, concentrazioni,

informazioni sensoriali, certificazioni e documenti. Es. un alimento che presenta un

peso inferiore rispetto agli standard.

9. Significato di monitoraggio con un esempio

Una volta che si stabilisce il limite critico e si individuano i CCP è necessario stabilire

un piano di monitoraggio cioè pianificare una sequenza di osservazioni e/o misure che

vadano a verificare che tutto sia sotto controllo e che il sistema operativo stia

andando nel modo corretto. Grazie ai dati di monitoraggi se ci sono degli errori capisco

dove è necessario correggere. Es monitorare la temperatura dei frigoriferi

10.Significato di gestione delle non conformità con un esempio

Può capitare che durante il processo operativo vi siano delle deviazioni rispetto al

programma e questo porta al superamento dei limiti critici e quindi alla presenza di

prodotti non conformi. Per poter gestire la non conformità rilevata tramite il Sistema di

controllo è possibile mettere in atto due tipi di intervento:

- Correzione: azione tesa a eliminare una non conformità rilevata

- Azione Correttiva: azione tesa ad eliminare la causa di una non conformità

rilevata o di un’altra situazione indesiderabile rilevata. In seguito a una non

conformità è sempre necessario intervenire con la tenuta sotto controllo del

prodotto non conforme; le azioni correttive o preventive si attuano solo se la

non conformità è sistematica. Non sempre è possibile definire a priori il

trattamento dei prodotti non conformi e le azioni correttive o preventive,

tuttavia bisogna sempre definire a priori il responsabile di queste azioni.

11.Input (o informazioni in ingresso) del riesame della direzione (fornire un elenco)

Durante la riunione si discute degli input del riesame e questi sono:

- Risultati dei precedenti riesami

- Risultati delle verifiche di terza parte, cioè i risultati dell’ente di certificazione

- Prestazione dei processi e risultati degli audit interni

- Conformità dei prodotti, ovvero verifiche fatte sui prodotti

- Informazioni di ritorno da parte del cliente

- Nuove leggi e norme che possono aver impattato sui processi

- Benchmark, cioè il confronto tra le aziende concorrenti

- Innovazioni tecnologiche.

12.Cosa si intende per obiettivi strategici fornire un esempio

Per stabilire gli obbiettivi strategici è necessario attuare una programmazione

strategica. Gli obbiettivi strategici hanno la funzione di identificare dei traguardi da

raggiungere per rispondere alle richieste dei consumatori e migliorare la qualità dei

prodotti ma anche le performance del sistema operativo. Es. la produzione di un nuovo

prodotto di ottima qualità che possa costare poco. La strategia è legata al target.

13.Cosa si intende per obiettivi operativi fornire un esempio

Gli obbiettivi operativi sono programmati tramite la programmazione operativa. Questi

si concentrano principalmente nel capire come operare e gestire il sistema per

raggiungere gli obbiettivi strategici dato che i due sono in contatto diretto ed non è

possibile dare vita ad uno senza l’altro. Es. come pelare le patate per poter ridurre al

massimo lo spreco.

14.Output (o risultati) del riesame della direzione in breve

Nel riesame una volta verificato l’andamento di tutti i processi si stilano degli output,

ovvero:

- Definizione di nuovi obbiettivi: se tutto è andato bene

- Aumento di efficacia e efficienza: se non è andato bene

Ci devono essere dei trend di miglioramento che non si appiattiscono mai. Vi devono

essere quindi: opportunità di miglioramento, ogni esigenza di modifica al sistema di

gestione per la qualità e le risorse necessari

15.Criteri di gestione della documentazione

I documenti sono:

- Approvati prima di essere emessi

- Revisionati, aggiornati, se è il caso, riapprovati

- Facilmente identificabili e rintracciabili

- Redatti in forma chiara e comprensibile

- Disponibili sui luoghi di utilizzo

- I documenti obsoleti devono essere eliminati per prevenirne l’uso involontario.

Si deve tenere comunque traccia dei documenti vecchi

- Documenti di origine esterna sono identificati e distribuiti in modo controllato

- È infine importante che i documenti siano sempre firmati dal responsabile per

l’approvazione ed è necessario inserire la data di quando è stato fatto l’elenco

delle revisioni

16.Quali sono gli elementi essenziali di una procedura

Gli elementi essenziali presenti in una procedura sono:

- Titolo e codice di identificazione

- Ambito di applicazione

- Responsabilità (nome e cognome del referente)

- Descrizione delle attività

- Non conformità e azioni correttive

- Valutazione dell’efficacia della procedura

- Documentazione allegata alla procedura che genera i moduli di monitoraggio e

alle volte istruzioni

17.Cos’è un audit interna

Secondo la norma ISO 9011 gli auditi sono processi di verifica sistematici. Sono

indipendenti, documentati per poter essere valutati. Esistono due tipologie: audit

interna ed esterna. L’audit interna ha come committente l’alta direzione che è anche

l’alta direzione dell’organizzazione stessa a cui viene sottoposto l’audit e anche gli

auditor in questo caso sono interni all’organizzazione. L’organizzazione esegue audit

interni periodici per verificare la conformità del sistema di gestione della qualità.

18.Cos’è un audit esterna con un esempio

L’audit esterno ha come committente il cliente dell’organizzazione o un ente di terza

parte ed anche gli auditor non sono interni ma sono persone esterne.

19. Caratteristiche del sistema di rintracciabilità secondo il reg. CE 178/2002: - A

quali aziende si applica?-Quale parte della filiera coinvolge? -Quali sono i punti

critici di processo principali?

Reg 178/2002 è un modello generico di rintracciabilità usato per mangimi e alimenti.

Ogni soggetto traccia i soggetti immediatamente precedenti a lui e successivi, non

l’intera filiera. Nel modello non è necessario tracciare le operazioni di miscelazione, di

conseguenza vi è una mancanza nel collegamento univoco tra prodotto finito e

materie prime. I punti critici di processo principali sono il ricevimento e la

commercializzazione

Dettagli
A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/15 Scienze e tecnologie alimentari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vaghi.Monica03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi di gestione della qualità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Lavelli Vera.