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RM=CM
RM(1-t)=CM(1-t)
Questa conclusione può modificarsi considerando il caso dell’impresa con obbiettivi diversi
dalla semplice max di profitto.
Secondo Baumol l’obbiettivo delle imprese di monopolio di tipo manageriale, è ampliare i
mercati e avere sempre un profitto minimo che soddisfi gli stakeholders con una
remunerazione adeguata del capitale.
Conc perfetta:
Differenza tra beni
Beni pubblici puri
Possiedono la caratteristica di non rivalità e non escludibilità:
Non rivali -> il consumo del servizio o del bene da parte di un individuo è compatibile
con quello di un altro;
Non escludibili -> il consumo del servizio o del bene da parte di un individuo non può
essere impedito ad un altro.
Esempio: la difesa nazionale è un bene pubblico pure che tutti noi ora stiamo consumando
nella stessa quantità, significa che tutti noi come cittadini italiani possediamo tot. militari e tot.
mezzi armati che difendono il nostro territorio.
Lo consumiamo tutti insieme, congiuntamente, tutti godiamo dell’esistenza di militari che ci
proteggono e che proteggono il nostro territorio. Occorre uno stato per garantire la difesa del
territorio e la giustizia per chi ha subito un crimine di qualsiasi entità o gravità.
Beni privati puri
Sono quelli che l mercato scambia tranquillamente, per cui c’è un mercato. Il mercato non ha
problemi a produrre questi beni, li produce in maniera spontanea.
Possiedono la caratteristica di rivalità e sono escludibili:
Rivalità: quel bene può essere consumato singolarmente da ciascun individuo, non è un
consumo collettivo e congiunto;
Escludibilità -> si possono escludere da quel bene di consumo qualsiasi di cittadino
attraverso il sistema dei prezzi: ad esempio: penna, costa 1€, se posso comprarla ok, se
non posso comprarla non la compro
Beni collettivi non prodotti dal settore pubblico
Possiedono la caratteristica di non rivalità e di escludibilità. Sono cambiati anche beni tariffabili.
Esempio: autostrada.
Sono tutti quei beni a cui si può applicare una tariffa quando si utilizzano.
Beni privati prodotti dal settore pubblico
Sono beni rivali ritenuti non escludibili (possono anche essere escludibili), nel caso in cui non lo
fossero, sono considerati beni privati.
La caratteristica di non escludibilità viene modificata dal politico attraverso il sistema di prezzi,
sostanzialmente fa ciò per una questione di politica.
Esempio: la casa, è un bene privato puro, la acquisto io, se non ho i soldi non la compro sennò
si. La uso solo io a meno che non voglia darla ad altri. Ha caratteristica di rivalità ed
esclusività, tuttavia lo Stato ritiene che nessun cittadino debba essere escluso dal fatto di non
avere una casa; lo Stato crea case popolari per far si che le famiglie più povere possano
usufruire di una casa a prezzi modici per poter vivere in maniera decorosa e ripararsi dalle
intemperie. La casa è un bene primario.
Il mercato non ha pietà, se hai i soldi compri la casa sennò no, se sei povero non gli interessa.
Lo Stato invece si preoccupa del cittadino attraverso l’edilizia popolare creando case popolari
che sono beni rivali e non escludibili. Tra i beni comuni c’è anche la sanità che può essere sia
privata che pubblica.
In Italia la sanità è un bene comune (se prodotta dal settore pubblico) ed è considerata non
escludibile.
Beni privati, beni pubblici e beni misti RIVALE NON RIVALE
ESCLUDIBILE BENE PRIVATO BENE TARIFFABILE
NON ESCLUDIBILE BENE COMUNE BENE PUBBLICO
Di utili Se i beni pubblici venissero scambiati sul mercato, la loro allocazione di equilibrio
risulterebbe inefficiente perché individui razionali e massimizzatori della loro utilità
individuale trovano conveniente consumare il bene pubblico senza volerlo pagare,
ovvero vogliono fare il free-riding.
Il mercato lasciato a sé stesso non allocherà in maniera efficiente il bene pubblico.
Se gli individui si comportassero come dei free-riders, il bene pubblico non verrà né
prodotto sul mercato né consumato.
Tutti gli individui della comunità potrebbero stare meglio se il bene pubblico venisse
prodotto e ciascuno si impegnasse a pagarne una parte dei costi di produzione.
Eccesso di pressione fiscale con imposte specifiche.
Eccesso di pressione fiscale è il sacrificio di utilità imputabile a effetti sostituzione. L’imposta
riduce sempre il benessere di colui che deve pagarla dovendo rinunciare a delle risorse in
maniera coattiva, questo viene in parte recuperata tramite l’utilizzo/ sfruttamento dei beni e
servizi pubblici, la parte che non si riesce a recuperare e chiamato eccesso di pressione fiscale,
più sarà maggiore sarà il numero degli scoraggiati.
L’eccesso di pressione dipende dalla grandezza dell’imposta e dall’elasticità della domanda e
dell’offerta.
Gli effetti maggiori li avremo sia nella domanda sia nell’offerta, questo quando sono più
elastiche. Infatti l’eccesso di pressione è funzione positiva dell’elasticità della domanda. Più è
rigida, minore sarà la perdita di utilità( se la domanda è perfettamente rigida avremo una
perdita di benessere sociale=0).
Se l’obbiettivo dello stato è non far distorcere i comportamenti degli individui dovrà tassare
maggiormente i beni rigidi( anche se questi spesso sono beni essenziali); poi però sorgerà il
problema dell’equità.
Solitamente lo stato usa delle imposte distorsive e quindi inefficienti, sarà più distorsiva se a
parità di gettito comporta un sacrificio di utilità per il contribuente.
Asimmetrie informative e equilibrio nei 2 casi:
L’informazione sulla natura e sulle caratteristiche del rapporto contrattuale non è uguale
(simmetrica) fra gli individui coinvolti.
Tipi di asimmetria informativa
Adverse selection (selezione avversa);
Moral hazard (comportamento sleale)
Principale (P) => soggetto che si trova nella situazione di informazione incompleta;
Agente (A) => soggetto che dispone dell’informazione privata.
Selezione avversa
P ignora alcune caratteristiche di A, preesistenti alla stipula del contratto che sarebbero
rilevanti per il contratto.
Si divide a sua volta in:
Asimmetria informativa;
Informazione avversa.
Facciamo l’esempio di un’assicurazione sulla vita. Queste viene in genere stipulata sullo stato
di salute di A. soggetti malati sono ad alto rischio in quanto ad essi è associata una maggiore
probabilità che si verifichi l’evento assicurato (la morte), rispetto a soggetti sani che sono a
basso rischio. Se non ci fosse asimmetria informativa (cioè l’impossibilità da parte di P di
controllare, senza sostenere costi, se il soggetto che gli chiede di essere assicurato appartenga
al gruppo dei sani o dei malati), P potrebbe offrire due tipi di premi:
Alti per quelli malati ed un alto rischio realizzando un ottimo paretiano di first best, in
cui P non realizza perdite e tutti gli A possono essere assicurati;
In caso di adverse selection, dato che P non è in grado di separare sani e malati senza
sostenere un costo, P potrebbe offrire:
Un premio di assicurazione molto basso, i soggetti malati vorrebbero stipularlo
o subito, ma P subirebbe nel tempo alte perdite;
Un premio di assicurazione alto disincentiverebbe i sani a stipularlo.
o
Un altro esempio
Esiste una forma contrattuale a copertura integrale in grado di soddisfare tutte le parti e quindi
di raggiungere un unico (pooling equlibrium) per entrambe? Nel caso di adverse selection non
esiste un pooling equilibrium.
Equilibrio separato (separating equilibrium)
Contratti sottoscritti separatamente da soggetti sani (contatto parziale con premio basso) e
malati (contratto integrale con premio alto), con auto-selezione (self-selection) da parte dele
due tipologie di agenti (sani o malati). Il contratto parziale viene stipulato sotto la condizione
(R) ( D)
che la copertura del rischio è minore del danno subito dal soggetto sano.
Non è un equilibrio Pareto-ottimale in quanto i soggetti sani non possono stipulare contratto
con copertura integrale del danno.
Conclusioni in caso di selezione avversa
Si possono configurare casi di:
1) Assenza di un equilibrio unico;
2) Equilibri separati e non Pareto-ottimali per i soggetti a basso rischio
Moral Hazard (azzardo morale o comportamento sleale)
Nell’azzardo morale (o comportamento sleale), l’azione è nascosta prima della stipula del
contratto.
È un comportamento diverso rispetto a quella della selezione avversa.
Esempio: abbiamo un imprenditore che vuole assicurarsi dagli incendi.
Questa polizza viene stipulata presentando l’impresa ecc., l’impresa assicuratrice prima di
stipulare il contratto dice che c’è una clausola, la quale dice che un imprenditore “X” deve
installare tot estintori nei luoghi di lavoro e che dovrà fare manutenzione ordinaria ogni tot
anni. L’impresa assicuratrice non sa se l’imprenditore dopo la stipula del contratto installerà gli
estintori o meno, e farà manutenzione o meno. Sono azioni che fanno parte del contratto ma
cui l’impresa di assicurazioni non sa se l’imprenditore adempierà.
1 caso: Moral hazard assente (a copertura integrale)
1º caso: informazione simmetrica tra P e A -> NO MORAL HAZARD
Se il principale P fosse in grado di controllare l’azione dell’agente A dopo la stipula del contratto
integrale di assicurazione (es. abbia installato l’impianto antincendio), P potrebbe offrire due
contratti differenziati:
Premio assicurativo alto per i soggetti ad alto rischio (imprudenti);
Premio assicurativo basso per i soggetti a basso rischio (prudenti)
Essendo l’informazione simmetrica, si presuppone che l’agente adempi alle clausole del
contratto. Entrambi i contratti sono first best.
Anche in perfetta informazione si ottiene un equilibrio separating perché si offrono 2 contratti
separating equilibrium first
che seguono il profilo dell’agente, il prudente e l’imprudente =
best.
2 caso: Moral hazard presente
Un’assicurazione privata non è in grado di distinguere i clienti che, dopo aver stipulato il
contratto, saranno prudenti o imprudenti. (a copertura integrale)
2º caso: informazione asimmetrica tra P e A -> SI MORAL HAZARD
Contratto unico con premio basso
L’impresa assicuratrice non sa se l’agente adempierà alle clausole del contratto.
Sia i pruden