Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 23
Pedagogia sperimentale Pag. 1 Pedagogia sperimentale Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Pedagogia sperimentale Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Pedagogia sperimentale Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Pedagogia sperimentale Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Pedagogia sperimentale Pag. 21
1 su 23
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

NON COMUNI AI PROBLEMI)

Per OPERAZIONALIZZARE un concetto, devo :

-definire il concetto, comprendere tutto il campo semantico che appartiene ad esso.

-posso scomporre il costrutto che è un concetto complesso in concetti più semplici.

-individuo gli indicatori che devono essere OSSERVABILI, devono coprire L’INTERO

CAMPO SEMANTICO e

possono provocare LA CARATTERISTICA O L’EFFETTO.

Descrivere come si articola l’impostazione di una ricerca: distinguere con un esempio

in cosa si differenziano gli obiettivi della nomotetica e idiografica

L'impostazione di una ricerca consiste nel delineare il campo di indagine attraverso

l'individuazione del tema, degli obbiettivi e i problemi della ricerca. Nella ricerca

nomotetica i tempi si susseguono in modo sequenziale e rigido, tutte le fasi devono

concludersi prima di iniziare la successiva. Le prime tre fasi di impostazione si affrontano

seguendo un filo logico, delimitando il tema della ricerca, focalizzare il problema

conoscitivo della ricerca e una volta che sono chiari questi due passaggi, determinare

l'obiettivo che deve essere definitivo e scegliere il tipo di ricerca che si vuole utilizzare.

Per quanto riguarda l'obiettivo, fase conclusiva dell'impostazione di ricerca, deve essere

strettamente legata al tipo di ricerca che verrà utilizzata, ad esempio, se si vuole

individuare quali fattori sono in relazione tra loro verrà utilizzata una ricerca standard,

mentre se la ricerca è volta alla spiegazione di regolarità empiriche di tipo causa effetto

verrà utilizzata la ricerca per esperimento.

la ricerca idiografica descrive il singolo caso e non generalizza, per cui farà uso delle

stesse fasi della ricerca nomotetica ma seguendo un approccio diverso. Nel caso

dell'impostazione, segue lo stesso schema della nomotetica, cioè l'individuazione:

• del tema, Utile per costruire un quadro teorico e situare la ricerca in un dibattito

scientifico

• la definizione del problema conoscitivo che nel caso degli studi di caso, viene

definito e precisato durate il corso della ricerca, mentre nella ricerca azione oltre

che conoscitivo è anche pratico e può cambiare nel corso della ricerca

• la formulazione dell'obbiettivo, che nel caso della ricerca basata sugli studi di

caso è conoscitivo e viene definito una volta per tutte, mentre nella ricerca azione

è conoscitivo e pratico e definito una volta per tutte.

Esempi:

OBIETTIVO nella ricerca nomotetica standard-martrice dei dati: Esiste una variazione

tra motivazione allo studio e rendimento scolastico?

OBIETTIVO nella ricerca nomotetica per esperimento: Indago se l’intervento di

tecnologia nella didattica determina un miglioramento del rendimento, rispetto a un

intervento analogo

OBIETTIVO nella ricerca idiografica: Allievo più motivato avrà più rendimento e non

definire una regolarità tra fattori.

Montalbetti parla anche di “confusione gerarchica” per chi fa ricerca:

Ricercatore accademico inquadra il tema e poi fa scaturire il problema.

Professionista di ricerca parte da un problema vissuto nel quotidiano nella realtà

educativa.

Definire l’impostazione nella ricerca idiografica e dire con un esempio se riguarda l

osservativa o intervento

La ricerca idiografica descrive il singolo e non generalizza, farà uso delle stesse fasi della

ricerca nomotetica ma con approcci diversi.

Per questo motivo l' impostazione avrà fasi meno rigide e sequenziali in quanto il quadro

teorico ed eventualmente, l ipotesi, andranno ad orientare la ricerca che avrà un continuo

processo di definizione in base all evidenza empirica, dato che il problema viene studiato

in maniera olistica cioè il soggetto è interessante in tutti i suoi aspetti.

Si possono distinguere due tipi di ricerca idiografica: la ricerca basata sugli studi di caso,

OSSERVATIVA e la ricerca azione con intervento.

La ricerca sugli studi di caso è IDIOGRAFICA per eccellenza in quanto volge alla

comprensione olistica delle motivazioni alla base delle scelte dei soggetti, mettendo

perciò in atto più metodologie e strategie.

Ad esempio se scelgo come TEMA motivazione e apprendimento scolastico il

PROBLEMA sarà in che modo la motivazione allo studio influisce sul rendimento

scolastico in contesti scolastici disagiati?

L'OBIETTIVO sarà comprendere come i fattori motivazionali incidano sul rendimento

scolastico.

Vengono utilizzati STRUMENTI A BASSO GRADO DI STRUTTURAZIONE COME

L'OSSERVAZIONE PARTECIPANTE.

La ricerca prevede un intervento partecipato del docente ricercatore che fa emergere

variabili che sembrano agevolare gli apprendimenti con monitoraggio costante e

frequente del docente nell azione didattica ed educativa, adottando un approccio meta

cognitivo e strategie motivazionali.

Queste variabili risultate condizionanti ad una successiva rilevazione, determinano esiti

positivi. Il ricercatore è parte del contesto.

La ricerca sarà qualitativa, longitudinale con momenti flessibili e pianificati su base

circolare, l analisi dei dati è interpretativa e i risultati saranno trasferibili con processi di

analogia.

definizione di CAMPIONE nella ricerca NOMO e dire perché il campionamento è

fondamentale

Nella ricerca nomotetica il campione deve essere rappresentativo e esteso possibilmente

all'intera popolazione. I soggetti devono essere scelti in modo oppotuno attraverso una

procedura chiamata campionamento, bisogna quindi estrarre dalla popolazione un certo

numero di casi in modo da ottenere un gruppo ristretto di soggetti che rappresenti la

popolazione con tutte le caratteristiche che la ricerca intede rilevare. Questo campione

viene detto rappresentativo. Nella ricerca nomotetica si utilizza la strategia di

campionamento probabilistico, in quanto ciascun soggetto della popolazione ha la stessa

probabilità di far parte del campione. Ciò non significa predere come riferimento i primi

che capitano, ma estrarre in modo casuale da una popolazione opportunamente elencata.

Occorre superare le distorsioni sistemiche. come per esempio il rifiuto alla risposta,

mantenendo solo distorsioni casuali.

descrivi l'ipotesi. Fai un esempio ed esponi il perché di una ipotesi in una ricerca per

esperimento.

Nella ricerca nomotetica vi sono 5 tempi di ricerca: l'impostazione, la (ri)definizione, la

pianificazione, l'interpretazione e la conclusione. Nella ri-definizione viene precisata la

cornice teorica di riferimento e vengono elaborate le ipotesi da sottoporre alla prova dei

fatti. Nella DEFINIZIONE, troveremo la costruzione di un quadro teorico, che determina

il reperimento di alcune fonti bibliografiche cartacee o telematiche, la valutazione

dell'attendibilità e autenticità di queste fonti e l’organizzazione del materiale. Una volta

esaminato il materiale accuratamente, il ricercatore è in grado di formulare le sue

aspettative sulla realtà sotto esame, assunti provvisori, che si avvicinano alla risposta al

problema: l’ipotesi. L’ipotesi è un asserto avente valore di verità, assunto provvisorio ma

empiricamente controllabile e relativo ad uno spazio temporale ben preciso culturalmente

situato ad esempio le ricerche sui metodi digitalizzati di apprendimento del 2000 saranno

superate rispetto a quelle odierne. Suddividiamo le ipotesi in:

- Bivariate o multivariate quando lega le variazioni degli stati assunti da due o più fattori

(es. il profitto di matematica è legato alla propensione degli allievi a studiare da soli o in

gruppo), a loro volta suddivise in: 1) unidirezionali, in cui la variazione di uno stato

implica la variazione dello stato di un altro fattore, non il contrario; 2) bidirezionali

simmetriche positive o negative, la crescita di uno stato influenza ed è influenzata in

egual modo dallo stato dell’altro fattore; 3) bidirezionali asimmetriche positive o

negative, la crescita dello stato influenza ed è influenzata in misura minore dello stato

dell’altro fattore;

-monovriate quando lo stato è assunto da un solo fattore;

- comparative quando lo stato è assunto da uno o più fattori in gruppi diversi (rendimento

scolastico della classe A rispetto alla B).

Nella ricerca nomotetica si distinguono due tipi di ricerca, la ricerca standard e per

esperimento. Nella ricerca standard-osservativa l'ipotesi è esplicita ed è formulata prima

della raccolta dati, mente nella ricerca per esperimento-con intervento, le ipotesi esplicite

sono di tipo causale e anch'esse vengono formulate prima della raccolta dati.

la ricerca idiografica, descrive il singolo e non generalizza, indi per cui, farà uso delle

stesse fasi della ricerca nomotetica ma con approcci diversi. Differenziamo all’interno

della ricerca idiografica la ricerca basata sugli studi di caso, in cui l'Ipotesi può cambiare

con la raccolta di nuova evidenza empirica e la ricerca-azione, in cui le potesi implicite o

esplicite formulate prima della raccolta dei dati. Nella ricerca ideografica le rilevazioni a

basso grado di strumentazione mirano più a costruire ipotesi da rifinire progressivamente

alla luce delle successive rilevazioni, più che a cercare un riscontro empirico.

la visione realista a quale visione corrisponde e definire a quale ricerca appartiene se

nomotetica o idiografica;

La visione realista appartiene alla ricerca nomotetica, che mira ad individuare regolarità

generali in un determinato gruppo, nel suo aspetto più generale fino a stabilire vere e

proprie leggi. Ontologicamente quindi risponde come detto a una prospettiva realista,

cioè fa riferimento alla realtà esistente, che esiste indipendentemente da come è percepita.

Storicamente è legata alla filosofia positivista del XIX secolo. Con il tempo sono emersi i

limiti di una interpretazione un po' troppo poco flessibile, quindi all'iniziale realismo

ingenuo si è affiancato un realismo critico per la quale la realtà è conoscibile solo in

modo imperfetto, e la spiegazione può avvenire solo tramite regolarità su base

probabilistica. Il realista critico quindi utilizza l'induzione e la deduzione in quanto il suo

sguardo è carico di teoria e l'approccio è centrato sul ricercatore.

Prospettiva costruttivista

La prospettiva costruttivista è della ricerca idiografica. Essa mira all'esatto opposto della

ricerca nomotetica, ovvero non stabilisce leggi di ordine generale, a descrive un singolo

caso e specifico. Ontologicamente fa riferimento a una prospettiva costruttivista, per la

quale la realtà non è altro che il riflesso della nostra attività mentale nella costruzione di

significato. nella teoria costruttivista vi è il confronto

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
23 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/04 Pedagogia sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kri85 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia sperimentale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Ugolini Francesco Claudio.