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NON COMUNI AI PROBLEMI)
Per OPERAZIONALIZZARE un concetto, devo :
-definire il concetto, comprendere tutto il campo semantico che appartiene ad esso.
-posso scomporre il costrutto che è un concetto complesso in concetti più semplici.
-individuo gli indicatori che devono essere OSSERVABILI, devono coprire L’INTERO
CAMPO SEMANTICO e
possono provocare LA CARATTERISTICA O L’EFFETTO.
Descrivere come si articola l’impostazione di una ricerca: distinguere con un esempio
in cosa si differenziano gli obiettivi della nomotetica e idiografica
L'impostazione di una ricerca consiste nel delineare il campo di indagine attraverso
l'individuazione del tema, degli obbiettivi e i problemi della ricerca. Nella ricerca
nomotetica i tempi si susseguono in modo sequenziale e rigido, tutte le fasi devono
concludersi prima di iniziare la successiva. Le prime tre fasi di impostazione si affrontano
seguendo un filo logico, delimitando il tema della ricerca, focalizzare il problema
conoscitivo della ricerca e una volta che sono chiari questi due passaggi, determinare
l'obiettivo che deve essere definitivo e scegliere il tipo di ricerca che si vuole utilizzare.
Per quanto riguarda l'obiettivo, fase conclusiva dell'impostazione di ricerca, deve essere
strettamente legata al tipo di ricerca che verrà utilizzata, ad esempio, se si vuole
individuare quali fattori sono in relazione tra loro verrà utilizzata una ricerca standard,
mentre se la ricerca è volta alla spiegazione di regolarità empiriche di tipo causa effetto
verrà utilizzata la ricerca per esperimento.
la ricerca idiografica descrive il singolo caso e non generalizza, per cui farà uso delle
stesse fasi della ricerca nomotetica ma seguendo un approccio diverso. Nel caso
dell'impostazione, segue lo stesso schema della nomotetica, cioè l'individuazione:
• del tema, Utile per costruire un quadro teorico e situare la ricerca in un dibattito
scientifico
• la definizione del problema conoscitivo che nel caso degli studi di caso, viene
definito e precisato durate il corso della ricerca, mentre nella ricerca azione oltre
che conoscitivo è anche pratico e può cambiare nel corso della ricerca
• la formulazione dell'obbiettivo, che nel caso della ricerca basata sugli studi di
caso è conoscitivo e viene definito una volta per tutte, mentre nella ricerca azione
è conoscitivo e pratico e definito una volta per tutte.
Esempi:
OBIETTIVO nella ricerca nomotetica standard-martrice dei dati: Esiste una variazione
tra motivazione allo studio e rendimento scolastico?
OBIETTIVO nella ricerca nomotetica per esperimento: Indago se l’intervento di
tecnologia nella didattica determina un miglioramento del rendimento, rispetto a un
intervento analogo
OBIETTIVO nella ricerca idiografica: Allievo più motivato avrà più rendimento e non
definire una regolarità tra fattori.
Montalbetti parla anche di “confusione gerarchica” per chi fa ricerca:
Ricercatore accademico inquadra il tema e poi fa scaturire il problema.
Professionista di ricerca parte da un problema vissuto nel quotidiano nella realtà
educativa.
Definire l’impostazione nella ricerca idiografica e dire con un esempio se riguarda l
osservativa o intervento
La ricerca idiografica descrive il singolo e non generalizza, farà uso delle stesse fasi della
ricerca nomotetica ma con approcci diversi.
Per questo motivo l' impostazione avrà fasi meno rigide e sequenziali in quanto il quadro
teorico ed eventualmente, l ipotesi, andranno ad orientare la ricerca che avrà un continuo
processo di definizione in base all evidenza empirica, dato che il problema viene studiato
in maniera olistica cioè il soggetto è interessante in tutti i suoi aspetti.
Si possono distinguere due tipi di ricerca idiografica: la ricerca basata sugli studi di caso,
OSSERVATIVA e la ricerca azione con intervento.
La ricerca sugli studi di caso è IDIOGRAFICA per eccellenza in quanto volge alla
comprensione olistica delle motivazioni alla base delle scelte dei soggetti, mettendo
perciò in atto più metodologie e strategie.
Ad esempio se scelgo come TEMA motivazione e apprendimento scolastico il
PROBLEMA sarà in che modo la motivazione allo studio influisce sul rendimento
scolastico in contesti scolastici disagiati?
L'OBIETTIVO sarà comprendere come i fattori motivazionali incidano sul rendimento
scolastico.
Vengono utilizzati STRUMENTI A BASSO GRADO DI STRUTTURAZIONE COME
L'OSSERVAZIONE PARTECIPANTE.
La ricerca prevede un intervento partecipato del docente ricercatore che fa emergere
variabili che sembrano agevolare gli apprendimenti con monitoraggio costante e
frequente del docente nell azione didattica ed educativa, adottando un approccio meta
cognitivo e strategie motivazionali.
Queste variabili risultate condizionanti ad una successiva rilevazione, determinano esiti
positivi. Il ricercatore è parte del contesto.
La ricerca sarà qualitativa, longitudinale con momenti flessibili e pianificati su base
circolare, l analisi dei dati è interpretativa e i risultati saranno trasferibili con processi di
analogia.
definizione di CAMPIONE nella ricerca NOMO e dire perché il campionamento è
fondamentale
Nella ricerca nomotetica il campione deve essere rappresentativo e esteso possibilmente
all'intera popolazione. I soggetti devono essere scelti in modo oppotuno attraverso una
procedura chiamata campionamento, bisogna quindi estrarre dalla popolazione un certo
numero di casi in modo da ottenere un gruppo ristretto di soggetti che rappresenti la
popolazione con tutte le caratteristiche che la ricerca intede rilevare. Questo campione
viene detto rappresentativo. Nella ricerca nomotetica si utilizza la strategia di
campionamento probabilistico, in quanto ciascun soggetto della popolazione ha la stessa
probabilità di far parte del campione. Ciò non significa predere come riferimento i primi
che capitano, ma estrarre in modo casuale da una popolazione opportunamente elencata.
Occorre superare le distorsioni sistemiche. come per esempio il rifiuto alla risposta,
mantenendo solo distorsioni casuali.
descrivi l'ipotesi. Fai un esempio ed esponi il perché di una ipotesi in una ricerca per
esperimento.
Nella ricerca nomotetica vi sono 5 tempi di ricerca: l'impostazione, la (ri)definizione, la
pianificazione, l'interpretazione e la conclusione. Nella ri-definizione viene precisata la
cornice teorica di riferimento e vengono elaborate le ipotesi da sottoporre alla prova dei
fatti. Nella DEFINIZIONE, troveremo la costruzione di un quadro teorico, che determina
il reperimento di alcune fonti bibliografiche cartacee o telematiche, la valutazione
dell'attendibilità e autenticità di queste fonti e l’organizzazione del materiale. Una volta
esaminato il materiale accuratamente, il ricercatore è in grado di formulare le sue
aspettative sulla realtà sotto esame, assunti provvisori, che si avvicinano alla risposta al
problema: l’ipotesi. L’ipotesi è un asserto avente valore di verità, assunto provvisorio ma
empiricamente controllabile e relativo ad uno spazio temporale ben preciso culturalmente
situato ad esempio le ricerche sui metodi digitalizzati di apprendimento del 2000 saranno
superate rispetto a quelle odierne. Suddividiamo le ipotesi in:
- Bivariate o multivariate quando lega le variazioni degli stati assunti da due o più fattori
(es. il profitto di matematica è legato alla propensione degli allievi a studiare da soli o in
gruppo), a loro volta suddivise in: 1) unidirezionali, in cui la variazione di uno stato
implica la variazione dello stato di un altro fattore, non il contrario; 2) bidirezionali
simmetriche positive o negative, la crescita di uno stato influenza ed è influenzata in
egual modo dallo stato dell’altro fattore; 3) bidirezionali asimmetriche positive o
negative, la crescita dello stato influenza ed è influenzata in misura minore dello stato
dell’altro fattore;
-monovriate quando lo stato è assunto da un solo fattore;
- comparative quando lo stato è assunto da uno o più fattori in gruppi diversi (rendimento
scolastico della classe A rispetto alla B).
Nella ricerca nomotetica si distinguono due tipi di ricerca, la ricerca standard e per
esperimento. Nella ricerca standard-osservativa l'ipotesi è esplicita ed è formulata prima
della raccolta dati, mente nella ricerca per esperimento-con intervento, le ipotesi esplicite
sono di tipo causale e anch'esse vengono formulate prima della raccolta dati.
la ricerca idiografica, descrive il singolo e non generalizza, indi per cui, farà uso delle
stesse fasi della ricerca nomotetica ma con approcci diversi. Differenziamo all’interno
della ricerca idiografica la ricerca basata sugli studi di caso, in cui l'Ipotesi può cambiare
con la raccolta di nuova evidenza empirica e la ricerca-azione, in cui le potesi implicite o
esplicite formulate prima della raccolta dei dati. Nella ricerca ideografica le rilevazioni a
basso grado di strumentazione mirano più a costruire ipotesi da rifinire progressivamente
alla luce delle successive rilevazioni, più che a cercare un riscontro empirico.
la visione realista a quale visione corrisponde e definire a quale ricerca appartiene se
nomotetica o idiografica;
La visione realista appartiene alla ricerca nomotetica, che mira ad individuare regolarità
generali in un determinato gruppo, nel suo aspetto più generale fino a stabilire vere e
proprie leggi. Ontologicamente quindi risponde come detto a una prospettiva realista,
cioè fa riferimento alla realtà esistente, che esiste indipendentemente da come è percepita.
Storicamente è legata alla filosofia positivista del XIX secolo. Con il tempo sono emersi i
limiti di una interpretazione un po' troppo poco flessibile, quindi all'iniziale realismo
ingenuo si è affiancato un realismo critico per la quale la realtà è conoscibile solo in
modo imperfetto, e la spiegazione può avvenire solo tramite regolarità su base
probabilistica. Il realista critico quindi utilizza l'induzione e la deduzione in quanto il suo
sguardo è carico di teoria e l'approccio è centrato sul ricercatore.
Prospettiva costruttivista
La prospettiva costruttivista è della ricerca idiografica. Essa mira all'esatto opposto della
ricerca nomotetica, ovvero non stabilisce leggi di ordine generale, a descrive un singolo
caso e specifico. Ontologicamente fa riferimento a una prospettiva costruttivista, per la
quale la realtà non è altro che il riflesso della nostra attività mentale nella costruzione di
significato. nella teoria costruttivista vi è il confronto