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㕈R*A
; P = = 31.95*3690.7 = 117918.82 N
= 117918.82*2/30,2 = 7809.2 mm
Descrivere le differenze fondamentali tra il processo di stampaggio a
compressione e a iniezione di un materiale composito.
Le principali differenze si basano sulle modalità di lavoro:
• nel caso dello stampaggio a compressione si utilizzano fogli di fibre
discontinue orientati casualmente dispersi in una resina termoindurente
altamente viscosa, inoltre è sempre necessario l9utilizzo di energia
termica;
• nel caso dell9iniezione le fibre tendono ad allinearsi durante
l9iniezione nella cavità dello stampo mentre passano l9ugello; nel
reaction injection molding, non è richiesta energia termica e anche il
costo dello stampo è basso
Spiegare il metodo di produzione per materiali compositi 8taglio e spruzzo9
(Spray up) specificando vantaggi e svantaggi
Il metodo di produzione Spray-up consiste nella deposizione sullo stampo del
rinforzo in fibre corte, realizzata attraverso un sistema a lama rotante
azionato da aria compressa. Questo sistema taglia le fibre, inizialmente in
forma di bobine e le proietta contro lo stampo assieme alla giusta quantità di
resina mescolata con l9indurente. Operazione seguita da rollatura manuale dello
strato ottenuto.
I vantaggi di questo metodo sono la facilità di automatizzazione, i costi bassi
e una buona affidabilità del processo. Lo svantaggio è l9impossibilità di
realizzare laminati con rinforzo orientato.
0
5
10
15
20
25
30
35
40
-0.5 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3
Test
Specificare, possibilmente con l9ausilio di un disegno, la sequenza di
laminazione per la realizzazione di un sacco per formatura. Discutere le
funzioni dei vari materiali utilizzati
Sacco costituito da differenti strati di materiali di consumo ciascuno con un
proprio compito
Strati che si susseguono in ordine di
deposizione dalla superficie
superiore del laminato al sacco:
peel-ply • distaccante • bleeder •
breather • sacco
Peel-ply
Tessuto di vetro che aderisce leggermente alla superficie della parte
Rimuevando il peel-ply si asporta uno strato di resina lasciando una superficie
fresca, opaca e pulita
Viene utilizzato quando è necessario conferire alla superficie superiore del
laminato la rugosità ottimale per successive operazioni di incollaggio
⇒
Incollaggio su entrambe le superfici del laminato peel-ply inserito anche tra
stampo e laminato
Distaccante microforato
Film microforato in politetrafluoroetilene (PTFE) che separa il laminato delle
altre pellicole costituenti il sacco
Microfori necessari per il passaggio della resina in eccesso, dell9aria e delle
sostanze volatili che fuoriescono dal laminato durante il processo di cura
Quantità di resina che fluisce dalla superficie del laminato determinata anche
⇒
dalle dimensioni e dalla spaziatura dei microfori influenza sul contenuto di
fibre nel laminato finale
Bleeder
Strato in poliestere, fibra di vetro o cotone necessario per assorbire la
resina in eccesso che fuoriesce dal laminato
Conformazione del materiale tale da avere elevate capacità di assorbimento e da
evitare la completa chiusura dei pori per effetto della pressione applicata
Differenti livelli di assorbimento legati al suo spessore, tipologia e della
quantità dipendente dal contenuto di resina richiesto nel manufatto finale
Breather
Simile al bleeder ma con maggiore porosità al fine di distribuire il vuoto
uniformemente entro il sacco
Funziona come una membrana permettendo la fuoriuscita di aria e sostanze
volatili, inoltre protegge il sacco dagli spigoli dello stampo
Possibilità, per laminati sottili o a basso contenuto di resina, di usare solo
il bleeder che agisce anche da breather
Sacco
Film espandibile per potersi conformare al suo contenuto
Costituito da materiale polimerico (poliestere, cloruro di polivinile, silicone
gomma, neoprene gomma, nylon, &), utilizzo di poliammide per cicli di cura a
T>200°C ⇒
Fissato a tenuta allo stampo tramite sigillante evita di lasciare vie di fuga
dell9aria che provocherebbero perdite nel sacco
Al suo interno creato vuoto spinto (fino a -800 mmHg)
Strati posizionati entro il sacco evitando la formazione di pieghe a contatto
con il laminato perché rimarrebbero impresse sulla sua superficie dopo
consolidamento
Possibilità di usare un controstampo per rendere più uniforme l9applicazione di
pressione
Sacco forato per sistemare la valvola per il vuoto e permettere la fuoriuscita
dell9aria e delle sostanze volatili
Valvola posizionata all9esterno del profilo del laminato per evitare che
rimangano difetti superficiali dovuti alla pressione della valvola sul laminato
Spiegare le principali differenze tra il metodo di produzione manuale e quello
in sacco, sottolineando vantaggi e svantaggi dell9uno e dell9altro
Le tecniche manuali sono state le prime ad essere state sviluppate per la
fabbricazione di manufatti in composito, per questo sono anche quelle meno
precise, meno efficienti e con manufatti meno prestanti.
Le tecniche manuali, come si può intuire vengono svolte a mano da un operatore,
che per quanto capace ed esperto, sarà impossibilitato nel replicare fedelmente
più volte operazioni senza alcun errore. Inoltre la produzione dei manufatti
non è ripetibile da parte di operatori diversi.
Al contrario il metodo di produzione in sacco elimina questi svantaggi, rende
la produzione più efficiente e di meno complessa esecuzione, a discapito di
costi più elevati.
Nel Filament Winding, l9avvolgimento può avvenire secondo diversi angoli.
Discutere le differenze, in termini di proprietà meccaniche del componente
prodotto, tra l9avvolgimento polare e quello circonferenziale.
L9avvolgimento polare (0º<α<20º) consistente in una macchina composta da un
mandrino rotante e da un braccio di alimentazione delle fibre rotante.
L9avvolgimento viene realizzato combinando i moti di rotazione del mandrino
attorno al proprio asse e di rotazione del braccio di alimentazione delle fibre
intorno al proprio asse.
L9avvolgimento circonferenziale (α≅90º) è una variante dell9avvolgimento
elicoidale utilizzata nella deposizione di un solo o di pochissimi roving.
Avviene un avanzamento della base mobile, ad ogni giro del mandrino, pari alla
larghezza della banda avvolta che, essendo costituita da pochi roving, è molto
stretta. Con questa tecnica è impossibile avvolgere le fibre sulle calotte alle
estremità del mandrino o su parti con superficie non cilindrica a causa dello
scivolamento delle fibre stesse
Quali sono le fasi principali del processo RTM?
Le principali fasi del ciclo RTM sono:
• pulitura stampo
• applicazione agente distaccante
• posizionamento rinforzo
• chiusura e bloccaggio stampo
• trasferimento resina
• polimerizzazione resina
• apertura stampo ed estrazione manufatto
• finitura manufatto
Che differenze ci sono tra i processi HP-RTM e L-RTM?
Il processo L-RTM, quindi a bassa pressione è utilizzato per parti complesse
che non richiedono prestazioni eccelse.
L9HPRTM, al contrario è ad alta pressione e permette di produrre parti con
elevato contenuto di fibra, a discapito di attrezzature molto costose
Come cambia la permeabilità della preforma al variare della frazione di volume
delle fibre?
La relazione che lega la permeabilità della preforma al variare della frazione
delle fibre di volume è inversamente proporzionale, quindi all9aumentare delle
fibre la permeabilità si ridurrà e viceversa.
Illustrare le principali differenze tra il processo produttivo RTM e quello in
autoclave. Soffermarsi particolarmente sulle performance di prodotto e processo
Il processo produttivo della RTM ha costi minori rispetto a quello in autoclave
ed avendo tempi di produzione inferiori può essere sfruttato anche per
produzioni molto numerose. Inoltre utilizzando la preforma secca si ha la
possibilità di includere nervature, inserti e rinforzi localizzati con una
elevata finitura superficiale e tolleranze strette.
Il processo produttivo in autoclave è adatto alla fabbricazione di parti con
dimensioni non eccessive ed in piccole quantità. I componenti da produrre che
possono richiedere stampi con geometri complesse avranno elevate proprietà
meccaniche. Infatti è una delle tecnologie più efficaci nella fabbricazione di
parti di forma complessa in settori avanzati come quello aereospaziale,
aeronautico, car racing&
Illustrare le caratteristiche del processo di pultrusione con particolare
riferimento alle tipologie di componenti realizzabili.
Tecnologia che permette di ottenere, in modo continuo, profilati rinforzati con
fibre continue (barre, tubi, travi&), anche con elevate percentuali di
rinforzo. Le caratteristiche morfologiche dei prodotti pultrusi sono una
sezione trasversale costante (semplice o complessa) e un asse rettilineo.
Il principio di funzionamento è basato sull9applicazione alle fibre di una
forza di tiro (pull) impartita da un sistema di trascinamento
Discutere l9andamento della viscosità e la cura del materiale nelle trafile per
pultrusione.
La viscosità del materiale all9interno della trafila nella prima parte si
abbassa rispetto a quella che aveva prima dell9ingresso e subito dopo sale
vertiginosamente con l9aumento sempre più consistente della temperatura.
La cura del materiale si avrà nella zona centrale della trafila, prima nelle
estremità a contatto con le pareti della trafila e poi verso il centro.
Discutere le principali differenze tra i metodi produttivi AFP e ATL e
paragonarli con il processo di pultrusione, indicando vantaggi e svantaggi
degli uni e dell9altro
Il metodo ATL è una delle tecniche automatizzate più consolidate, nastri
unidirezionali preimpregnati e depositati su uno stampo usando una testa con un
numero di gdl dipendente dalla complessità della parte. Replica essenzialmente
la deposizione manuale (lay-up manuale) del nastro unidirezionale con
caratteristiche superiori in ogni aspetto.
Il metodo AFP è stato sviluppato per superare il principale limite dalla
tecnologia ATL rappresentato dalla impossibilità di realizzare parti con
curvature elevate senza formazione di grinze. Con questo metodo si è in grado
di deporre simultaneamente un numero elevato di tape con larghezza anche di
gran lunga inferiore rispetto a quella dei sistemi ATL.
In generale la tecnologia ATL è più indicata per superfici piane o con piccola
curvatura, mentre la tecnologia AFP è preferita nella realizzazione di parti
con geometrie compless