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OMOGENEIZZAZIONE DELLO SPAZIO:
l’esperienza spaziale del post-modeerno è disiorentante. Viviamo in un continum di prodotti e spazi
identici standardizzati. Domina una cultura globalizzata, multinazionale, decentrata.
PRESENTIFICAZIONE DEL TEMPO: il post-modrno cancella la storia, si vive in un eterno presente
nel quale il passato diventa un enorme serbatoio di immagini da ripescare con atteggiamento
nostalgico o ludico. Questo sanziona la fine dello spazio individuale e la nascita di un atteggiamento,
che rimanda alle pratiche della combinazione, del gioco, del riuso e del pastiche.
Lez. 28
• L'Officina romagnola e milanese. Autori ed espressioni
L’officina milanese raccoglie pittori come Frangi Petrus Pignatelli Velasco. Uno dei primi temi
indagati dai pittori dell’Officina milanese è la città. In Lombardia alcuni pittori si sono raccolti intorno
all’Officina milanese (Frangi, Petrus, Pignatelli, Velasco) alcuni pittori che praticavano una nuova
pittura di nuove idee e fermenti: Papetti, Maherkens, Damioli, Durini, Nahamad, Verlato. Il nocciolo
duro dell’officina milanese è avvenuto per avvicinamento progressivo e casuale nella ricerca di artisti
si è arrivati ad isolare i quattro dell’Officina e nessun altro. L’officina milanese, sosterrà Riva nel
catalogo alla mostra Le carte dell’Officina milanese , non si configura se non come un gruppo ,
un’accolita di artisti, un gruppo non codificato bè tantomeno voluto, e già esistente nei fatti, si sono
trovati spesso a fare, progettare, pensare in comune, scambiarsi idee e consigli, pur non rinunciando
mai alla propria individualità e al percorso autonomo, ben distinto.
Officina romagnola: si sviluppò in ambito bolognese; è sorta un’officina che ha riunito le ricerche
di Lombardi, D’Ambrosio, Battelli, Neri e Lingotti.
Lez. 29
Quali sono le otto sezioni della mostra SUI GENERIS organizzata al PAC di Milano?
Alessandro Riva organizza la mostra Sui Generis nel 2000. La mostra Sui Generis promuove griglie
offerte dai generi tradizionali.
La mostra Sui Generis si compone di otto sezioni così nominate:
1 Luoghi, 2 Scenari Futuri, 3 Scienze Painting, 4 Contaminazioni, 5 Still life & Feticci alla moda, 6
Elleroy & Co, 7 Peep Show e 8 Il nuovo ritratto.
Accoglieva 75 artisti italiani tra i 25/45 anni, che operavano fra pittura fotografia video scultura,
in un continuo rimescolamento di stili e tecniche.
Lez. 30
• Parla dei diversi generi della pittura e delle mostre che li hanno portati avanti
Il ritratto nella storia dell’arte italiana è sempre stato un genere molto visitato: dal rinascimento fino
ai nostri giorni. Il termine ritratto viene inteso non solo come genere ma anche come percezione di se
stessi del proprio corpo e del proprio volto. Con la mostra Nuovo ritratto in Italia Riva vuole
dimostrare l’attendibilità di una nuova riappropriazione metaforica e simbolica del genere del ritratto
per riflettere sull’identità dell’uomo.
Cronaca: cronache vere, titolo di una mostra di Riva del 1998, rimanda all’intestazione della rivista
popolare a carattere scandalistico che getta in pasto ai lettori le notizie violente sensazionali,
affiancate da immagini crude dirette e oscene.
Fantascienza: gli artisti si confrontano con i temi della fantascienza, affascinati e ossessionati dai
miti cinematografici, letterari dilagati in questi decenni e stimolati ad irridere e ironizzare sui falsi
miti del progresso. La mostra science fiction fu un’esposizione di Szeeman nel 1997, anticipatrice sul
genere fantascienza, di mostre nate a cavallo del duemila.
Paesaggio filone vivo della ricerca artistica contemporanea è quello sul paesaggio che continua ad
esercitare un fascino intramontabile sugli artisti perché suggerisce schemi formali e sensazioni visive
immediate. Gli artisti sono tornati a riflettere sul paesaggio sui luoghi sulla città sempre più vista
come metropoli, sull’ambiente naturale e sullo spazio psichico delle percezioni.
Lez. 31
• Cos'è La linea dolce della nuova figurazione?
Sono due le direzioni percorse dalla nuova figurazione italiana: “hard” e uno stile più dolce, soft,
morbido con toni visionari, raccolta contrapposta ai segni di violenza espressionista. Si è ispirata al
neointimismo del cinema francese o iraniano o ai reportage ella National Geographic, prediligendo
la figura umana (spesso femminile) ritratta senza esasperazione o tormento. Così nel cinema, nella
letteratura e nella pittura, diventa centrale la figura umana e tutto ciò che c’è alle sue spalle, compreso
il paesaggio, scompare diventa informe. Ambiente ed architettura cedono il posto a volti e corpi. È la
donna la grande protagonista di tele e scritture o bambini e giovani fanciulli, in pose di intimità
quotidiana.
Lez. 32
• Cos'è il Nuovo Quadro Contemporaneo e quali autori lo rappresentano
Progetto teorico di Marziani in cui 20 artisti, rigorosamente selezionati, diversi fra loro, ma uniti dal
medesimo spirito creativo. Utilizzano per la realizzazione delle loro creazioni il computer. Attraverso
le creazioni si può parlare di pittura digitale, fotografia digitale, fotopittura digitale e teconopittura,.
Secondo Marziani l’arte contemporanea ha bisogno di immagini forti, travolgenti, ricche di memoria
e futuro. Un percorso che esalta i contenuti attraverso l’iconografia rinnovata dell’immaginario
odierno. Autori che rappresentano questo movimento sono: Basilè Coltro Costa Raffaeli Ceolin
Cavallo, Andersen.
Lez. 33
• Il ritorno del linguaggio della scultura. Mostre e autori
Nell’estate del 2002 vengono allestite quasi contemporaneamente due mostre “Nuova cultura
Italiana” e “Sculturama”; queste due mostre sostengono il ritorno a qualcosa di tangibile, di evidente
di artigianale, in risposta alla moda delle installazioni e dei video e delle provocazioni artistiche.
Esse dimostrano come la scultura possa trionfare attraverso il recupero di tecniche e abilità manuali
legate alla classicità non rinunciando però a mixare i vari stili classico, tradizionale e
ipercontemporaneo. Gli autori come Bergomi, Berruti, demetz, Galliani, Verginer, Viale.
Mostre: Nuova scultura italiana organizzata da Riva presso la galleria il Polittico Roma 2002,
Sculturama a cura di Sciaccaluga ; Annovi arte contemporanea, Sassuolo 2002; Italiana a cura di
Riva, Shanghai Art Museum 2007; Che cos’è la scultura moderna a cura di Beatrice.
Lez. 34
• Tendenze attuali della pittura
In Italia, tra ala fine degli anni Novanta e gli inizi del Duemila, coagula una nuova generazione di
artisti che si rivolgono allo specifico della tradizione italiana, pittura e scultura, con attenzione
particolare alla rinascita dei generi del ritratto e del paesaggio, mescolati alle suggestioni del cinema,
della televisione, della musica, della letteratura del fumetto. Da questa generazione ne è discesa
un’altra più giovane e più libera dal punto di vista tecnico ed espressivo, che privilegia una serie di
nuovi mezzi, un mix di elementi e stili di stampo differente, codificabili all’interno del linguaggio
pittorico. Il disegno si contamina con la fotografia e la stampa digitale; l’olio ed l’acrilico si
mescolano con la grafite, lo smalto, la resina, la tempera e l’inchiostro di china; la tecnica ad
acquerello si somma con quella a collage e a stancil, desunta dal mondo dei graffiti, Tutti questi
giovanissimi artisti operano, con la conoscenza di un vasto repertorio di immagini subito disponibili
con uno sviluppo di molta arte prodotta dai più giovani. Il nuovo genere pittorico che si sta ora
sviluppando appare svincolato dalla matrice fotografica, che caratterizzava gli anni Novanta e dal
mondo della street art, del writing, dei fumetti, dei cartoni animati, dei manga, della grafica, del
poster. Oppure si caratterizza per una crescente autonimia dalla realtà fisica e materiale e per il
progressivo avvicinamento ad una vena neo romantica e visionaria, emozionale primitiva, per dare
vita a visioni naturalistiche e paesaggistiche, oniriche e fantastiche. Nelle interviste ai giovani artisti
sulle fonti di ispirazioni della loro pittura, essi fanno riferimento al mondo della pubblicità del cinema
dei videogiochi e dei cartoni animati, al bagaglio di immagini veicolato da internet e dalle varie forme
di cultura popolare, per addentrarsi nell’interiorità del sogno e della varietà onirica. Questa dendenza
denominata newbrown si ritrova anche all’estero in Germania, negli Stati Uniti e a Londra.
Lez. 35
• Premesse alla nascita della Street Art
per capire in che modo siamo arrivati alla trasformazione del paesaggio urbano da parte di quel
movimento chiamato graffitismo o writing o street art, bisogna partire dagli obbrobri nati in questi
ultimi quarant’anni. Il paesaggio urbano con i suoi palazzoni, negozi, capannoni destinati ad un uso
promiscuo, il suo sistema di regole ferree di norme regole di burocrazie di divieti, ha subito una
rivoluzione estetica del quotidiano. Già Marinetti nel Primo Manifesto del Futurismo 1909 criticava
l’atmosfera urbana di caos, di come non si possa rimanere insensibili alla frenesia delle capitali.
Lez. 36
• Elementi e caratteristiche dell'Internazionale Situazionista
L’internzaionale situazionista nasce nel 1957, dapprima sono solo concetti e successivamente si
articola in un vero e proprio sistema teorico dell’ “IS” è Debord, esponente del lettrismo di Isou. I
lettristi e i situazionisti scendono in strada in squadre di psicogeografi dotati di tecnica della deriva,
il detorunament. Il situazionismo vorrebbe ritornare ad agire sulla realtà, sul territorio urbano tramite
la psicogeografia (studio delle leggi e degli effetti di un ambiente geografico ordinato che agiscano
sul comportamento affettivo). La deriva permette di attuare un’analisi scientifica dei processi prodotti
dall’ambiente determinate sulle azioni dell’uomo.
Lez. 37
• Parla di alcuni artisti che operano secondo l'idea di détournement urbano
Emblematico è il caso di Christo e del muro di barili, l’artista cotruisce un muro di barili in pieno
pomeriggio in una via di Parigi. Affitta illegalmente un camion di barili e in mezz’ora installa la sua
opera, le reazioni che suscita maggiormente sono due: sdegno da parte si alcuni che infastiditi dalla
chiusura illegale della strada sono obbligati a cambiare il loro solito percorso e avvisano le forze
dell’ordine, altri invece gioiscono per questa novità. Inevitabilmente sono coinvolti, le reazioni che
suscita non sono stereotipate, poiché l’opera stessa non rientra nelle categorie tradizionali.
Dimitijevic ha avuto un’influenza su quelle