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R
la sorgente. In questo caso i fronti d’onda saranno separati tra loro di una lunghezza d’onda λ e nel
s
tempo Δt l’osservatore rivelerà gli n fronti d’onda, che avrebbe percepito anche stando fermo, più
0
’
quelli n che ha intercettato durante il suo spostamento, compresi nello spazio percorso nello stesso
intervallo di tempo: anche in questo caso
l’osservatore percepirà una
frequenza maggiore rispetto a
quella di emissione se esso si avvicina alla sorgente, mentre se si allontanasse, cambiando il segno di
v nella formula, si otterrebbe una frequenza minore.
R
14. Cosa è l'effetto Doppler?
L’effetto Doppler rappresenta quello che per noi è la variazione di frequenza del suono. Ciò che viene
percepito se una sorgente è in movimento cambia a seconda se essa si avvicina o si allontana, quello
l’effetto Doppler. Si hanno due tipi di Effetto Doppler che descrivono il moto della sorgente
è proprio
(ovvero quando è la sorgente ad allontanarsi o avvicinarsi al ricevente) oppure il modo
dell’osservatore (quando è l’osservatore ad allontanarsi o avvicinarsi alla sorgente).
10. Si enunci e discuta la legge di Coulomb , ε
3 9 2 -2 -12 2 -2 -1
F=Keq q (r )/(r -r ) dove Ke=8,99x10 Nm c = 8,854x10 c m N . Possiamo scrivere Ke
1 2 1-2 1 2 0
come 1/(4πε ) dove ε è detta costante di Columb. Inoltre possiamo scrivere d=|r -r | pertanto
0 0 1 2
2
otterremo: F =Ke (q q )/d .
c 1 2
In fisica la legge di Columb descrive la forza di Columb che è la forza esercitata su una carica elettrica
da un corpo elettrico. È una forza di tipo repulsivo se le cariche hanno lo stesso segno mentre è di
tipo attrattivo se hanno segno opposto.
07. Si definiscano il dipolo elettrico e il momento di un dipolo elettrico e si discuta il campo
elettrico generato da tale sistema.
Due cariche elettriche uguali ma con segno opposto, posizionate ad una distanza d l’una dall’altra
formano un dipolo elettrico. Definiamo momento del dipolo elettrico il vettore di distanza tra la carica
negativa e positiva del dipolo, moltiplicato per il modulo della carica: p=qd. Se noi consideriamo un
sistema di riferimento con asse z allineato sulla congiungente delle due cariche, con verso dalla
negativa alla positiva ed origine nel punto medio della congiungente ciò che notiamo è che: il campo
nei punti lungo uno dei due assi ortogonali, sarà diretto parallelamente al dipolo. il campo E+
generato dalla carica positiva sarà diretto ad uscire lungo la congiungente la carica con il punto,
mentre il campo E-, generato dalla carica negativa è diretto lungo la congiungente la carica e il punto
Il campo generato dal dipolo elettrico considerando θ come angolo tra
con verso puntato alla carica.
l’asse x ed il campo otteniamo: Invece, in base alla definizione
di momento del dipolo elettrico
possiamo scrivere che il campo
generato dal dipolo su un asse
ortogonale al dipolo stesso
come: se la
distanza dal dipolo risulta
maggiore della dimensione del
dipolo stesso si può approssimare il campo come:
08. Come viene definito il campo elettrico? Si discuta il campo elettrico generato da una
carica puntiforme.
Il campo elettrico è definito come campo di forze generato nello spazio dalla presenza di una o più
cariche elettriche o di un campo magnetico variabile nel tempo. Un campo elettrico magnetico
generato da una carica Q puntiforme viene definito come il rapporto che vi è tra la forza che si esercita
tra la carica Q ed una seconda carica q posta in un punto dello spazio, diviso per la carica stessa.
può avere un effetto non trascurabile sull’azione elettrica percepita
Essendo che la carica secondaria
da altre cariche nello spazio, si definisce il campo elettrico E associato ad una carica Q come il
rapporto che vi è tra la forza elettrica che si esercita su una seconda carica, chiamata di prova, che sia
abbastanza piccola da produrre effetti trascurabili sulla configurazione di cariche circostanti:
il campo elettrico è un campo vettoriale.
09. Definire il campo elettrico.
In genere un campo è rappresentato da una funzione che dipende dalle coordinate in un sistema di
riferimento, che può essere di natura scalare o vettoriale. L’introduzione di un campo viene introdotto
quando sorge la necessità di dare un’interpretazione fisica di interazioni a distanza. Inoltre, nasce
la necessita di spiegare tali azioni spontanee nell’ambito del principio relativistico della
anche
velocità della luce come velocità limite, a cui una qualsiasi informazione può propagarsi. Se ci si
riferisce all’interazione tra due cariche il campo agisce come mediatore, per cui una carica non è
influenzata a distanza istantaneamente dall’altra. Quindi, una carica posizionata in un punto genera
un capo, in questo caso elettrostatico, in ogni punto dello spazio, ed è con questo campo che un’altra
carica viene ad interagire nella posizione in cui viene a trovarsi.
06. Si discuta l'interazione di un dipolo elettrico con un campo elettrico uniforme in cui sia
immerso.
Se un dipolo elettrico viene immerso in un campo elettrico esterno uniforme E, le due cariche saranno
totale sul
sottoposte a due forze uguali ed opposte per cui la risultante sul sistema è nulla. L’effetto
dipolo sarà dato dal momento delle forze risultante sul centro di massa del sistema delle due cariche.
07. Fare un esempio di disposizione delle linee di forza del campo elettrico in una distribuzione
di cariche
Si costruiscono posizionando idealmente una carica di prova in ogni punto dello spazio e tracciando
un piccolo tratto parallelo al campo in quel punto e inverso quello del campo stesso. L’insieme
dell’unione di tutte le linee così tracciate ci fornisce una rappresentazione grafica globale del campo.
08. Si discuta l'interazione tra una carica elettrica e un campo elettrico.
Quando una carica q è immersa in un campo elettrico E essa sarà sottoposta ad una forza elettrostatica
Ne deriva che è possibile, tramite l’azione di un campo elettrostatico uniforme
pari a F=qE.
intervenire sul moto della carica accelerandone e decelerandone il moto.
07. Si enunci il teorema di Gauss, fornendo un esempio esplicativo.
Il teorema di Gauss afferma che il flusso attraverso una superficie chiusa qualunque S è pari alla
somma algebrica (ovvero all’integrale nel caso di distribuzione continua) delle cariche contenute
all’interno di S, diviso per ε :
0 eventuali cariche esterne alla superficie chiusa non
contribuiscono al flusso del campo.
08. Si discuta la conservazione dell'energia di una carica elettrica in moto all'interno di un
campo elettrico.
Avendo a disposizione una particella con massa m e carica q, che si muove sotto l’azione del solo
Per questa particella vale il teorema dell’energia cinetica. Possiamo quindi fare
campo elettrico.
considerazioni analoghe a quelle del moto di una massa nel campo gravitazionale.
Questa relazione si traduce nel principio di conservazione dell’energia di una particella carica in moto
sotto la sola influenza di un campo elettrostatico. In ogni punto della sua traiettoria si conserva la
quantità:
09. Dopo aver introdotto il concetto di differenza di potenziale tra due punti di una regione in
cui sia attivo un campo elettrico, si descriva il potenziale elettrostatico generato da una carica
elettrica puntiforme.
La differenza di potenziale tra due punti in una regione di spazio in cui è presente un campo vettoriale
conservativo è la differenza tra il valore potenziale del campo tra i punti. Dunque la differenza di
potenziale corrisponde al lavoro necessario per spostare un oggetto puntiforme soggetto all’azione
del campo dal punto in cui il potenziale è minore al secondo punto. La differenza di potenziale tra
due punti dello spazio in cui agisce un capo elettrostatico E è definita come:
Se si divide l’energia potenziale per la carica si ricava una grandezza fisica intrinsecamene legata al
campo, questa grandezza rappresenta il potenziale elettrostatico V:
10. Cos'è il potenziale elettrico?
Il potenziale elettrico rappresenta il potenziale scalare associato all’interazione elettromagnetico.
Se si divide l’energia potenziale per la carica si ricava una grandezza
Esso è definito come
fisica intrinsecamene legata al campo, questa grandezza rappresenta il potenziale elettrostatico V.
11. Si discuta la determinazione del campo elettrostatica in un punto di una regione in cui sia
noto il potenziale elettrostatico.
La relazione del potenziale viene espressa tramite il differenziale di V:
perciò dalla definizione di differenza di potenziale tramite il campo
elettrostatico si ha per un tratto di traiettoria infinitesimo ds:
È possibile pertanto riassumere queste relazioni nel rapporto locale valido in ogni punto della regione
dello spazio in cui il campo è attivo, perciò il campo elettrico equivale all’opposto del gradiente del
potenziale:
Applicando il teorema del gradiente otteniamo:
04. Si enunci e si dimostri il teorema di Coulomb per il campo elettrostatico in prossimità della
superficie di un conduttore carico
Se supponiamo di voler calcolare la circuitazione del campo elettrostatico lungo un cammino
infinitesimo adiacente alla superficie di separazione tra due mezzi e sia esso sviluppato in due tratti
longitudinali rispetto alla superficie di separazione, dl e dl uguali ed opposti, e due tratti normali
1 2
dn e dn , si ottiene:
1 2
Essendo nullo il campo all’interno di un conduttore, la componente di campo tangente alla superficie
è nullo all’esterno in prossimità della stessa superficie, di conseguenza, in prossimità della superficie
di un conduttore, all’esterno di esso, il campo è diretto ortogonalmente. Il flusso sarà pari al prodotto
del modulo del campo per la superficie:
05. Come viene definita la capacità elettrica di un conduttore
Se consideriamo un conduttore isolato carico, avremo che all’equilibrio la carica sarà distribuita
superficialmente ed in totale avremo:
In accordo con questa distribuzione di carica il potenziale del conduttore equivalente a quello
risultante sulla superficie stessa, sarà derivato da:
Se a questo punto si aumenta la carica, ad esempio raddoppiandola, verrà aggiunto un fattore
moltiplicativo, in questo caso di 2, ad entrambe le relazioni. Ciò che notiamo è che il rapporto tra le
due grandezze è costante. Questo rapporto prende il nome di capacità elettrica e rappresenta una
caratteristica intrinseca del cond