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Resistenze in parallelo
Per determinare il valore della resistenza equivalente di due o più resistori collegati in parallelo occorre tener presente che la somma dell'inverso dei valori delle singole resistenze corrisponde all'inverso della resistenza equivalente: 1/Re = 1/R1 + 1/R2 + ... + 1/Rn. Nel caso le resistenze in parallelo siano soltanto due, il valore della resistenza equivalente si ricava con la seguente relazione: Re = (R1 * R2) / (R1 + R2).
Capacità equivalenti in caso di condensatori in serie e parallelo
Condensatori in serie: i condensatori, per induzione e valendo il principio di conservazione della carica, vengono caricati della medesima carica. La capacità del condensatore equivalente è data dalla formula: 1/Ceq = 1/C1 + 1/C2 + ... + 1/CN.
Condensatori in parallelo: la capacità equivalente è pari alla somma delle singole capacità: Ceq = C1 + C2 + ... + CN.
Potenza elettrica: L'unità di misura della potenza elettrica è il Watt, che si abbrevia: W. In circuito elettrico la somma delle potenze di tutti i generatori presenti deve essere uguale alla somma delle potenze di tutti gli utilizzatori. Unità di misura dell'energia è il chilowattora, che si abbrevia in kWh.
125) Cosa succede se si posiziona una carica elettrica ferma in un campo elettrico? E in un campo magnetico? Una carica elettrica q ferma, in un campo elettrico E sente l'azione della forza F = q x E, quindi comincia a muoversi di moto accelerato lungo le linee di forza del campo elettrico. Una carica elettrica q ferma in un campo magnetico uniforme B, non sente l'azione del campo. Se il campo magnetico è variabile allora la carica elettrica subirà una forza indotta e comincerà a muoversi.
126) Cosa succede a una carica elettrica in movimento in un campo magnetico? Una carica elettrica in movimento con velocità
v che forma un angolo alfa con il campo magnetico B subisce una forza F = q v B senalfa (forza di Lorentz) e si muoverà di moto curvilineo. In particolare se la velocità è perpendicolare al campo magnetico la carica elettrica si muoverà di moto circolare uniforme.
127) Cosa succede se un circuito elettrico si trova in presenza di un campo magnetico variabile? Un campo magnetico variabile genera un campo elettrico e quindi una corrente elettrica in un circuito che si trova immerso nel campo magnetico stesso. Il fenomeno è enunciato dalla legge di Faraday-Neumann-Lenz: la differenza di potenziale causata da una variazione di campo magnetico è proporzionale alla variazione di flusso del campo magnetico, più questa variazione è veloce, più il corpo indotto sarà intenso.
128) Cos'è il laser? Il laser (in italiano "amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazione") è un
dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente. Il termine si riferisce oltre che al dispositivo anche al fenomeno fisico dell'amplificazione per emissione stimolata di un'onda elettromagnetica.
129) Come vengono prodotte e rilevate le diverse bande in frequenza dello spettro elettromagnetico? Le bande in frequenza sono fenomeni ondulatori (cioè si propagano come il moto ondoso del mare), sono generate elettricamente ed interagiscono con cariche elettriche. Il campo elettromagnetico si propaga in linea retta alla velocità della luce ed è costituito da due componenti, una elettrica ed una magnetica (tra di essi perpendicolari). Il Telerilevamento è la tecnologia che permette di ricavare informazioni sulle radiazioni elettromagnetiche, emesse, riflesse o trasmesse.
130) Come interagiscono con l'organismo le diverse bande in frequenza dello spettro elettromagnetico? L'organismo delle quasi totalità dei viventi reagisce allo
stesso campo di radiazioni e questo avviene essenzialmente per due motivi: anzitutto perché radiazioni con frequenza, e quindi energia, superiore romperebbero i deboli legami idrogeno di cui sono ricche le principali molecole biologiche, mentre radiazioni con energia più bassa non riuscirebbero a innescare le necessarie reazioni biochimiche; inoltre perché la banda dello spettro 'scelta' dagli esseri viventi è quella maggiormente disponibile.
131) Descrivere le principali proprietà di una banda a scelta delle onde elettromagnetiche: Radiazione Ultravioletta: La radiazione con una lunghezza d'onda inferiore a 400 nm è denominata luce ultravioletta. Questa zona scende fino a una lunghezza d'onda di circa 10 nm. Al di sotto di questa zona, si trova quella dei raggi X e si estende fino a una lunghezza d'onda di circa 0,006 nm. La parte inferiore dello spettro si compone di onde denominate raggi gamma. Questa zona si trova al di
Sotto della zona dei raggi X. Il campo di raggigamma rappresenta il risultato della disintegrazione radioattiva.
Elencare le principali bande dello spettro elettromagnetico: Onde radio, microonde, infrarossi, visibile, ultravioletto, Raggi X, Raggi Gamma.
Esporre i concetti fondamentali delle onde elettromagnetiche: Maxwell studiando i fenomeni elettrici e magnetici, scoprì che una carica elettrica oscillante produce un campo elettrico e un campo magnetico tra loro perpendicolari, che si propagano in forma di onde; alla propagazione delle onde è associato il trasporto di energia elettromagnetica o radiante.
Le caratteristiche dell'onda elettromagnetica sono:
- Lunghezza d'onda: la distanza tra i punti corrispondenti di due onde successive;
- L'ampiezza d'onda: A è la distanza del massimo della cresta dall'asse di propagazione dell'onda, la sua unità di misura è il metro;
- Frequenza: v è il numero delle
oscillazioni dell'onda in un secondo. La sua unità di misura è l'hertz;
Velocità di propagazione c: assume valori diversi a seconda del mezzo in cui essa si propaga.
134) Descrivere il funzionamento dell'occhio umano: Entrando attraverso la pupilla, la luce arriva al cristallino. Il cristallino cambia forma per convogliare la luce sulla retina, a seconda della distanza dell'oggetto osservato. I coni e i bastoncelli della retina assorbono la luce e inviano messaggi al cervello tramite il nervo ottico.
135) Che differenza c'è tra immagini reali e immagini virtuali in ottica? L'immagine reale è formata da raggi convergenti, quella virtuale da raggi divergenti. L'immagine reale può essere raccolta su uno schermo e si può fotografare. Quella virtuale può essere osservata solo dall'occhio.
136) Che tipo di danni possono causare le radiazioni ionizzanti? La radiazione ionizzante è la
massa e dell'energia. L'unità di misura della radioattività è il becquerel (Bq), che corrisponde ad una decadimento nucleare al secondo. Altre unità utilizzate sono il curie (Ci) e il röntgen (R). Il curie rappresenta 3,7 x 10^10 decadimenti al secondo, mentre il röntgen misura l'energia assorbita da un materiale quando viene irradiato.massa/energia e della quantità di moto. Il processo continua più o meno velocemente nel tempo finché gli elementi via via prodotti, eventualmente a loro volta radioattivi, non raggiungono una condizione di stabilità attraverso la cosiddetta catena di decadimento. Lo strumento più popolare per la misura della radio-attività è il contatore Geiger. L'attività di una sorgente radioattiva si esprime infatti, nel Sistema Internazionale, in becquerel (Bq), unità di misura definita come numero di decadimenti per secondo, quindi omogenea alla frequenza, che si esprime in Hz.
138) Cosa è l'antimateria? In quale delle tecniche diagnostiche studiate vengono utilizzate antiparticelle? La fisica quantistica ha dimostrato che tra le particelle esiste una simmetria fondamentale: per ciascuna di esse può esisterne una simmetrica, dotata della stessa massa, ma con carica elettrica opposta. Per quanto riguarda le altre proprietà,
anch'esse sono uguali o uguali con segno opposto. A ogni particella corrisponde quindi una "antiparticella": così l'elettrone ha come antiparticella una particella di carica positiva, il positrone; il protone ha l'antiprotone, eccetera. Le antiparticelle in ambito diagnostico vengono utilizzate per sconfiggere malattie gravi come epilessia, morbo di Parkinson, degenerazioni tumorali. 139) Quando è necessario utilizzare in diagnostica una tecnica ad alta risoluzione temporale? Può essere utilizzato nella radioscopia a raggi X poiché permette di vedere in diretta l'ombra proiettata dalla penetrazione degli X nel corpo interposto con la sorgente. 140) Cosa sono la risoluzione spaziale e la risoluzione temporale di una tecnica diagnostica? Risoluzione spaziale: ci dice quale sia il grado di dettaglio che posso ottenere: un maggior numero di pixel a parità di campo visivo indagato corrisponde a un maggiore dettaglio e allaPossibilità di visualizzare strutture più piccole. Risoluzione temporale: È il parametro che ci dice in quale arco temporale siano apprezzabili variazioni significative, in pratica ci dice con quale differenza di tempo una tecnica di indagine può visualizzare una variazione. Permette di registrare gli impulsi elettrici che viaggiano lungo le fibre nervose e raggiungono le singole stazioni in pochissimi millisecondi, per cui un fenomeno dipendente da un processo di elaborazione cerebrale giunge a termine nell'ordine di pochissime centinaia di millisecondi.
141) Fare qualche esempio di tecnica diagnostica e relativo parametro di contrasto: L'utilizzo del mezzo di contrasto in risonanza magnetica permette lo studio più accurato delle patologie neoplastiche e infiammatorie mentre non presenta vantaggi significativi nella determinazione di malattie ischemiche o degenerative. L'impiego del mezzo di contrasto nel corso della risonanza magnetica con
mezzo di contrasto comporta l'allungamento dei tempi di esecuzione generalmente da 5 a 20 minuti a seconda del tipo di esame. La durata della risonanza magnetica varia infatti a seconda delle parti del corpo che devono essere esaminate. In genere si può andare