Anteprima
Vedrai una selezione di 16 pagine su 72
Neurofisiologia Pag. 1 Neurofisiologia Pag. 2
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 6
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 11
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 16
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 21
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 26
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 31
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 36
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 41
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 46
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 51
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 56
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 61
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 66
Anteprima di 16 pagg. su 72.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neurofisiologia Pag. 71
1 su 72
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DALL’IPOTALAMO

7. RIFLESSI REGOLATI

L’ipotalamo regola diversi tipi di riflessi, tra cui:

• Riflessi convenzionali: ingresso e uscita neuronale.

• Neuro-umorali: afferenza nervosa, efferenza ormonale (es. rilascio di

ossitocina).

• Umoro-neurali: afferenza ormonale, efferenza nervosa.

• Umoro-umorali: sia ingresso che uscita ormonale, come nei feedback

endocrini. L’ipotalamo integra tutte queste risposte per mantenere

l’omeostasi l’azione

attraverso sul sistema nervoso autonomo e il sistema

endocrino.

DELL’IPOTALAMO

8. RUOLO

dell’ipotalamo

Il ruolo è centrale nel coordinare funzioni vitali come:

• Omeostasi corporea (temperatura, fame, sete, pressione).

• l’ipofisi.

Risposte endocrine tramite

• Manifestazioni fisiche ed emozionali.

• l’amigdala

Comportamenti motivati e stati emotivi (in collaborazione con

e il sistema limbico). L’ipotalamo è il punto di raccordo tra funzioni

corporee e stati psichici, con una forte influenza anche sulle emozioni e

sul comportamento.

LEZIONE 032

1. DESCRIVERE I PROCESSI CHE DANNO ORIGINE ALLA

MEMORIA ESPLICITA

La memoria esplicita nasce attraverso quattro processi principali:

• l’attenzione

Codificazione: si concentra su nuove informazioni che

vengono analizzate.

• Consolidamento: stabilizza le informazioni che inizialmente sono ancora

labili.

• l’informazione.

Conservazione: mantiene nel tempo

• l’informazione

Recupero: permette di richiamare e utilizzare in modo

consapevole.

2. DESCRIVERE I DIVERSI SCHEMI DI APPRENDIMENTO

Gli schemi di apprendimento si dividono in:

• l’assuefazione

Apprendimento non associativo: include (riduzione della

risposta a stimoli ripetuti e innocui) e la sensibilizzazione (aumento della

risposta dopo uno stimolo intenso).

• Apprendimento associativo: si basa sulla relazione tra stimoli o tra

stimolo e risposta. Include:

◦ Condizionamento classico (Pavlov).

◦ Condizionamento operante (Skinner).

3. COSA SI INTENDE PER CONDIZIONAMENTO CLASSICO

Il condizionamento classico è un tipo di apprendimento associativo dove uno

stimolo neutro (es. suono) viene associato a uno stimolo incondizionato (es.

cibo o scossa). Dopo ripetute associazioni, lo stimolo neutro da solo è in grado

di evocare la risposta. Si basa su:

• Estinzione

• Contiguità

• Apprendimento massimo

• Consequenzialità

4. COSA SI INTENDE PER CONDIZIONAMENTO OPERANTE

l’individuo

È un tipo di apprendimento dove emette un comportamento per

ottenere un risultato. Se il risultato è favorevole, il comportamento viene

ripetuto; se è sfavorevole, viene evitato. Ad esempio: un topo impara che

premendo una leva riceve cibo.

5. DESCRIVERE I VARI TIPI DI MEMORIA

Esistono diversi tipi di memoria:

• Memoria a breve termine: trattiene poche informazioni per pochi

minuti.

• Memoria a lungo termine: dura nel tempo grazie a cambiamenti

sinaptici e può essere:

◦ Esplicita/dichiarativa: dipende da processi cognitivi consci.

▪ Semantica: conoscenza generale del mondo.

▪ Episodica: ricordi autobiografici.

◦ Implicita/non dichiarativa: non richiede consapevolezza; include

abilità motorie, condizionamenti e abitudini.

6. DESCRIVERE LA MEMORIA OPERATIVA

La memoria operativa è un magazzino a breve termine, con tre componenti:

• l’attenzione

Sistema attenzionale (nella corteccia prefrontale): focalizza

e trattiene fino a 12 tracce.

• Circuito linguistico: mantiene parole o numeri con ripasso mentale.

• Scenario visuo-spaziale: rappresenta visivamente gli oggetti e la loro

posizione.

7. COSA SI INTENDE PER MEMORIA ESPLICITA O DICHIARATIVA?

È una memoria consapevole e volontaria. Si basa su valutazioni, paragoni,

inferenze cognitive e può formarsi anche da una sola esperienza. Ha sede

nell’ippocampo e nelle aree associative, ed è suddivisa in:

• Semantica: conoscenze generali e concetti.

• Episodica: esperienze personali e autobiografiche.

8. COSA SI INTENDE PER MEMORIA IMPLICITA O NON

DICHIARATIVA?

È una memoria inconscia, legata a ripetizioni e non richiede sforzo cognitivo.

Include:

• Abilità motorie.

• Apprendimenti non associativi e associativi.

• Addestramento e procedure automatiche. È legata a strutture come

amigdala e cervelletto.

9. QUAL È LA DIFFERENZA TRA MEMORIA A BREVE TERMINE E

MEMORIA A LUNGO TERMINE?

• Memoria a breve termine: trattiene poche informazioni per un tempo

limitato (es. immagine retinica).

• Memoria a lungo termine: richiede modificazioni sinaptiche e genetiche

per stabilizzarsi, e può durare indefinitamente.

10. COSA SI INTENDE PER CONDIZIONAMENTO ASSOCIATIVO?

È un tipo di apprendimento in cui si stabilisce una relazione tra stimoli o tra

stimolo e comportamento. Include:

• Condizionamento classico: due stimoli associati.

• Condizionamento operante: stimolo e risposta legati da una

conseguenza.

11. COSA SI INTENDE PER APPRENDIMENTO?

L’apprendimento sull’ambiente

è il processo di acquisizione di conoscenze

esterno, che modifica il comportamento. È influenzato da fattori genetici e

ambientali, e si misura tramite il miglioramento delle prestazioni (curva di

acquisizione).

14. COSA SI INTENDE PER CONDIZIONAMENTO NON

ASSOCIATIVO?

È un apprendimento semplice basato su:

• Assuefazione: diminuzione della risposta a uno stimolo ripetuto e

innocuo.

• Sensibilizzazione: aumento della risposta a stimoli innocui dopo uno

“prepara”

stimolo intenso, perché il cervello si a un possibile pericolo.

LEZIONE 033

LEZIONE 034

1. Cosa si intende per afasia motoria efferente secondo Lurija?

Secondo Lurija, l’afasia motoria efferente, detta anche afasia cinetica, è

lesione dell’area di Broca.

causata da una In questa condizione, il problema

principale è che il paziente non riesce a passare in modo fluido e corretto da

un movimento articolatorio all’altro, cioè non riesce a coordinare bene i

movimenti necessari per parlare in modo continuo. Questo disturbo

quella che Lurija chiama la “melodia .

compromette cinetica del linguaggio”

2. Descrivere la classificazione delle afasie di Lurija

Lurija ha proposto una classificazione delle afasie basata sulle funzioni

cerebrali compromesse. Ecco come le divide:

• Afasie motorie:

◦ Aferente (cinestetica): causata da una lesione post-rolandica, rende

difficile assumere le posizioni corrette per pronunciare i suoni.

dell’area

◦ Efferente (cinetica): lesione di Broca, ostacola il passaggio

fluido tra i movimenti del parlare.

• Afasie sensoriali:

◦ Acustica: lesione del giro temporale posterosuperiore, porta a

problemi nel riconoscere i suoni del linguaggio.

◦ Amnestica: lesione dei giri temporali medio e inferiore, fa perdere il

significato delle parole.

• Altre due forme:

◦ Afasia dinamica: difficoltà a iniziare il discorso, forse per lesione

prefrontale.

◦ Afasia semantica: lesioni parieto-occipitali, problemi nel

comprendere frasi complesse e relazioni tra concetti .

3. Descrivere il modello di Lichtheim nell'ambito delle afasie

Lichtheim ha creato un modello più complesso rispetto a Broca e Wernicke,

“centro dei concetti”.

aggiungendo un Secondo lui, oltre ai centri per la

comprensione e la produzione del linguaggio, esiste un centro per le idee che si

collega agli altri due. A seconda di dove si trova la lesione (in uno dei centri o

nelle vie che li collegano), si manifestano diversi tipi di afasia, tra cui:

• Afasie classiche (Broca, Wernicke, conduzione)

• Afasie transcorticali (motoria e sensoriale)

• Afasie subcorticali (motoria e sensoriale) “centro

Però il suo modello ha dei limiti, perché non è mai stato trovato un vero

dei concetti” nel cervello .

4. Descrivere il modello di Wernicke nell'ambito delle afasie

Wernicke, nel 1874, ha proposto che ci sono due centri principali del

linguaggio:

• (l’area

Uno anteriore di Broca), responsabile della produzione

• (l’area

Uno posteriore di Wernicke), responsabile della comprensione

Questi due centri sono collegati da fibre (il fascicolo arcuato). Secondo il suo

modello ci sono: 

nell’area

1. Afasia motoria: lesione di Broca difficoltà a parlare

nell’area

2. Afasia sensoriale: lesione di Wernicke difficoltà a capire

3. Afasia di conduzione: problema nel fascicolo arcuato difficoltà a

ripetere le parole .

5. Quali sono le differenze tra disturbi fonetici e disartria?

La disartria è un disturbo del parlare causato da problemi ai muscoli o ai

nervi (come lesioni neurologiche o miastenia). Invece, i disturbi fonetici negli

afasici derivano da un problema nel controllo motorio del linguaggio, non da

debolezza muscolare.

Ecco la differenza chiave:

• Disartria: problema fisico/muscolare

• Disturbi fonetici afasici: uso scorretto degli organi articolatori, senza

debolezza muscolare, e con errori che non sono sempre uguali

(incostanti)

LEZIONE 035

1. Descrivere l'afasia di conduzione

L’afasia di conduzione si riconosce soprattutto per una difficoltà a ripetere

frasi. Anche se il linguaggio è fluente e i pazienti riescono a capire e a produrre

frasi comprensibili, spesso fanno molti errori fonemici (cioè cambiano suoni

nelle parole). Le lesioni si trovano nel giro sopramarginale (area 40) o nella

corteccia insulare, con possibile coinvolgimento del fascicolo arcuato .

3. Cosa si intende per anomie?

Le anomie sono la difficoltà a trovare una parola durante il discorso

“sulla lingua”.

spontaneo. È come quando abbiamo una parola punta della Nei

pazienti afasici, però, manca anche la conoscenza implicita (es. iniziale o

numero di sillabe), e spesso cercano di aggirare il problema usando giri di

parole (circonlocuzioni) .

4. Cosa si intende per afasia di Broca?

L’afasia di Broca è caratterizzata da un eloquio molto ridotto, a volte solo con

poche parole dette tipo "telegramma", per via dell’agrammatismo. I pazienti

capiscono abbastanza bene, ma fanno fatica a parlare e possono avere

parafasie fonemiche o fonetiche. Anche la ripetizione e la lettura possono

essere compromesse .

5. Cosa si intende per afasia di Wernicke?

L’afasia di Wernicke si presenta con un linguaggio fluente ma

incomprensi

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
72 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neurofisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Sidella Letizia.