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DALL’IPOTALAMO
7. RIFLESSI REGOLATI
L’ipotalamo regola diversi tipi di riflessi, tra cui:
• Riflessi convenzionali: ingresso e uscita neuronale.
• Neuro-umorali: afferenza nervosa, efferenza ormonale (es. rilascio di
ossitocina).
• Umoro-neurali: afferenza ormonale, efferenza nervosa.
• Umoro-umorali: sia ingresso che uscita ormonale, come nei feedback
endocrini. L’ipotalamo integra tutte queste risposte per mantenere
l’omeostasi l’azione
attraverso sul sistema nervoso autonomo e il sistema
endocrino.
DELL’IPOTALAMO
8. RUOLO
dell’ipotalamo
Il ruolo è centrale nel coordinare funzioni vitali come:
• Omeostasi corporea (temperatura, fame, sete, pressione).
• l’ipofisi.
Risposte endocrine tramite
• Manifestazioni fisiche ed emozionali.
• l’amigdala
Comportamenti motivati e stati emotivi (in collaborazione con
e il sistema limbico). L’ipotalamo è il punto di raccordo tra funzioni
corporee e stati psichici, con una forte influenza anche sulle emozioni e
sul comportamento.
LEZIONE 032
1. DESCRIVERE I PROCESSI CHE DANNO ORIGINE ALLA
MEMORIA ESPLICITA
La memoria esplicita nasce attraverso quattro processi principali:
• l’attenzione
Codificazione: si concentra su nuove informazioni che
vengono analizzate.
• Consolidamento: stabilizza le informazioni che inizialmente sono ancora
labili.
• l’informazione.
Conservazione: mantiene nel tempo
• l’informazione
Recupero: permette di richiamare e utilizzare in modo
consapevole.
2. DESCRIVERE I DIVERSI SCHEMI DI APPRENDIMENTO
Gli schemi di apprendimento si dividono in:
• l’assuefazione
Apprendimento non associativo: include (riduzione della
risposta a stimoli ripetuti e innocui) e la sensibilizzazione (aumento della
risposta dopo uno stimolo intenso).
• Apprendimento associativo: si basa sulla relazione tra stimoli o tra
stimolo e risposta. Include:
◦ Condizionamento classico (Pavlov).
◦ Condizionamento operante (Skinner).
3. COSA SI INTENDE PER CONDIZIONAMENTO CLASSICO
Il condizionamento classico è un tipo di apprendimento associativo dove uno
stimolo neutro (es. suono) viene associato a uno stimolo incondizionato (es.
cibo o scossa). Dopo ripetute associazioni, lo stimolo neutro da solo è in grado
di evocare la risposta. Si basa su:
• Estinzione
• Contiguità
• Apprendimento massimo
• Consequenzialità
4. COSA SI INTENDE PER CONDIZIONAMENTO OPERANTE
l’individuo
È un tipo di apprendimento dove emette un comportamento per
ottenere un risultato. Se il risultato è favorevole, il comportamento viene
ripetuto; se è sfavorevole, viene evitato. Ad esempio: un topo impara che
premendo una leva riceve cibo.
5. DESCRIVERE I VARI TIPI DI MEMORIA
Esistono diversi tipi di memoria:
• Memoria a breve termine: trattiene poche informazioni per pochi
minuti.
• Memoria a lungo termine: dura nel tempo grazie a cambiamenti
sinaptici e può essere:
◦ Esplicita/dichiarativa: dipende da processi cognitivi consci.
▪ Semantica: conoscenza generale del mondo.
▪ Episodica: ricordi autobiografici.
◦ Implicita/non dichiarativa: non richiede consapevolezza; include
abilità motorie, condizionamenti e abitudini.
6. DESCRIVERE LA MEMORIA OPERATIVA
La memoria operativa è un magazzino a breve termine, con tre componenti:
• l’attenzione
Sistema attenzionale (nella corteccia prefrontale): focalizza
e trattiene fino a 12 tracce.
• Circuito linguistico: mantiene parole o numeri con ripasso mentale.
• Scenario visuo-spaziale: rappresenta visivamente gli oggetti e la loro
posizione.
7. COSA SI INTENDE PER MEMORIA ESPLICITA O DICHIARATIVA?
È una memoria consapevole e volontaria. Si basa su valutazioni, paragoni,
inferenze cognitive e può formarsi anche da una sola esperienza. Ha sede
nell’ippocampo e nelle aree associative, ed è suddivisa in:
• Semantica: conoscenze generali e concetti.
• Episodica: esperienze personali e autobiografiche.
8. COSA SI INTENDE PER MEMORIA IMPLICITA O NON
DICHIARATIVA?
È una memoria inconscia, legata a ripetizioni e non richiede sforzo cognitivo.
Include:
• Abilità motorie.
• Apprendimenti non associativi e associativi.
• Addestramento e procedure automatiche. È legata a strutture come
amigdala e cervelletto.
9. QUAL È LA DIFFERENZA TRA MEMORIA A BREVE TERMINE E
MEMORIA A LUNGO TERMINE?
• Memoria a breve termine: trattiene poche informazioni per un tempo
limitato (es. immagine retinica).
• Memoria a lungo termine: richiede modificazioni sinaptiche e genetiche
per stabilizzarsi, e può durare indefinitamente.
10. COSA SI INTENDE PER CONDIZIONAMENTO ASSOCIATIVO?
È un tipo di apprendimento in cui si stabilisce una relazione tra stimoli o tra
stimolo e comportamento. Include:
• Condizionamento classico: due stimoli associati.
• Condizionamento operante: stimolo e risposta legati da una
conseguenza.
11. COSA SI INTENDE PER APPRENDIMENTO?
L’apprendimento sull’ambiente
è il processo di acquisizione di conoscenze
esterno, che modifica il comportamento. È influenzato da fattori genetici e
ambientali, e si misura tramite il miglioramento delle prestazioni (curva di
acquisizione).
14. COSA SI INTENDE PER CONDIZIONAMENTO NON
ASSOCIATIVO?
È un apprendimento semplice basato su:
• Assuefazione: diminuzione della risposta a uno stimolo ripetuto e
innocuo.
• Sensibilizzazione: aumento della risposta a stimoli innocui dopo uno
“prepara”
stimolo intenso, perché il cervello si a un possibile pericolo.
LEZIONE 033
LEZIONE 034
1. Cosa si intende per afasia motoria efferente secondo Lurija?
Secondo Lurija, l’afasia motoria efferente, detta anche afasia cinetica, è
lesione dell’area di Broca.
causata da una In questa condizione, il problema
principale è che il paziente non riesce a passare in modo fluido e corretto da
un movimento articolatorio all’altro, cioè non riesce a coordinare bene i
movimenti necessari per parlare in modo continuo. Questo disturbo
quella che Lurija chiama la “melodia .
compromette cinetica del linguaggio”
2. Descrivere la classificazione delle afasie di Lurija
Lurija ha proposto una classificazione delle afasie basata sulle funzioni
cerebrali compromesse. Ecco come le divide:
• Afasie motorie:
◦ Aferente (cinestetica): causata da una lesione post-rolandica, rende
difficile assumere le posizioni corrette per pronunciare i suoni.
dell’area
◦ Efferente (cinetica): lesione di Broca, ostacola il passaggio
fluido tra i movimenti del parlare.
• Afasie sensoriali:
◦ Acustica: lesione del giro temporale posterosuperiore, porta a
problemi nel riconoscere i suoni del linguaggio.
◦ Amnestica: lesione dei giri temporali medio e inferiore, fa perdere il
significato delle parole.
• Altre due forme:
◦ Afasia dinamica: difficoltà a iniziare il discorso, forse per lesione
prefrontale.
◦ Afasia semantica: lesioni parieto-occipitali, problemi nel
comprendere frasi complesse e relazioni tra concetti .
3. Descrivere il modello di Lichtheim nell'ambito delle afasie
Lichtheim ha creato un modello più complesso rispetto a Broca e Wernicke,
“centro dei concetti”.
aggiungendo un Secondo lui, oltre ai centri per la
comprensione e la produzione del linguaggio, esiste un centro per le idee che si
collega agli altri due. A seconda di dove si trova la lesione (in uno dei centri o
nelle vie che li collegano), si manifestano diversi tipi di afasia, tra cui:
• Afasie classiche (Broca, Wernicke, conduzione)
• Afasie transcorticali (motoria e sensoriale)
• Afasie subcorticali (motoria e sensoriale) “centro
Però il suo modello ha dei limiti, perché non è mai stato trovato un vero
dei concetti” nel cervello .
4. Descrivere il modello di Wernicke nell'ambito delle afasie
Wernicke, nel 1874, ha proposto che ci sono due centri principali del
linguaggio:
• (l’area
Uno anteriore di Broca), responsabile della produzione
• (l’area
Uno posteriore di Wernicke), responsabile della comprensione
Questi due centri sono collegati da fibre (il fascicolo arcuato). Secondo il suo
modello ci sono:
nell’area
1. Afasia motoria: lesione di Broca difficoltà a parlare
nell’area
2. Afasia sensoriale: lesione di Wernicke difficoltà a capire
3. Afasia di conduzione: problema nel fascicolo arcuato difficoltà a
ripetere le parole .
5. Quali sono le differenze tra disturbi fonetici e disartria?
La disartria è un disturbo del parlare causato da problemi ai muscoli o ai
nervi (come lesioni neurologiche o miastenia). Invece, i disturbi fonetici negli
afasici derivano da un problema nel controllo motorio del linguaggio, non da
debolezza muscolare.
Ecco la differenza chiave:
• Disartria: problema fisico/muscolare
• Disturbi fonetici afasici: uso scorretto degli organi articolatori, senza
debolezza muscolare, e con errori che non sono sempre uguali
(incostanti)
LEZIONE 035
1. Descrivere l'afasia di conduzione
L’afasia di conduzione si riconosce soprattutto per una difficoltà a ripetere
frasi. Anche se il linguaggio è fluente e i pazienti riescono a capire e a produrre
frasi comprensibili, spesso fanno molti errori fonemici (cioè cambiano suoni
nelle parole). Le lesioni si trovano nel giro sopramarginale (area 40) o nella
corteccia insulare, con possibile coinvolgimento del fascicolo arcuato .
3. Cosa si intende per anomie?
Le anomie sono la difficoltà a trovare una parola durante il discorso
“sulla lingua”.
spontaneo. È come quando abbiamo una parola punta della Nei
pazienti afasici, però, manca anche la conoscenza implicita (es. iniziale o
numero di sillabe), e spesso cercano di aggirare il problema usando giri di
parole (circonlocuzioni) .
4. Cosa si intende per afasia di Broca?
L’afasia di Broca è caratterizzata da un eloquio molto ridotto, a volte solo con
poche parole dette tipo "telegramma", per via dell’agrammatismo. I pazienti
capiscono abbastanza bene, ma fanno fatica a parlare e possono avere
parafasie fonemiche o fonetiche. Anche la ripetizione e la lettura possono
essere compromesse .
5. Cosa si intende per afasia di Wernicke?
L’afasia di Wernicke si presenta con un linguaggio fluente ma
incomprensi