Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
RICOLLEGANDOSI ALL’ESPRESSIONE PIU’ GENERALE,AVREMO
CFNk(FLUSSO DI CASSA NETTO)= CFGk – Tasse=750-156=594 M€
6) I parametri di valutazione degli investimenti industriali sono:
-Il VAN, ossia il valore annuale netto; è la sommatoria del rapporto del flusso di cassa netto (CFN)/(1+i)^k che va da 0 a n,
dove n è la vita utile ed i il tasso di attualizzazione.
-Il TRI, cioè il tasso di rendimento interno; è il valore del VAN nel punto in cui all’anno n risulta nullo.
-Il PBP, il periodo di recupero del capitale. Serve a calcolare il tempo necessario a recuperare il capitale investito.
Lezione 012
01. Quale fra le seguenti configurazioni mi garantisce la maggiore fattibilita economica di un progetto
VAN alto, TIR basso, PBP alto
VAN alto, TIR basso, PBP basso
VAN alto, TIR alto, PBP basso
VAN alto, TIR alto, PBP alto
02. Il tasso di rendimento interno e quel valore del tasso di interesse in corrispondenza del quale
all anno n il VAN>0
all anno n il VAN<0
il VAN si annulla nel più breve tempo piossibile
all anno n il VAN=0
03. Il tasso di rendimento rappresenta il massimo valore del tasso di interesse
praticato dagli istituti di credito
che l azienda ha stabilito come limite massimo per finanziarsi con indebitamento esterno
che definisce la redditivita degli investimenti
che l azienda potrebbe fronteggiare, senza perdite, nel caso si finanzi con indebitamento esterno
04. All aumentare del tasso di interesse i
il VAN diminuisce
il VAN rimane invariato
nessuna risposta esatta
il VAN aumenta
05. Il TRI e
un indice di rischiosita dell investimento
un indice di redditivita dell investimento
nessuna risposta esatta
un idice di velocita di rientro dell investimento
06. All aumentare del tasso di remunerazione del capitale (i), a parita di altre condizioni:
il PBP aumenta.
il VAN aumenta.
il PBP rimane invariato.
il VAN rimane invariato.
07. L intersezione di Fisher
identifica quel valore di TRI per cui ottengo il minimo PBP
identifica quel valore di TRI per cui e massima la rischiosita dell investimento
identifica quel valore di TRI per cui ottengo il massimo del VAN
identifica quel valore di TRI per cui due progetti sono ugualmenti remunerativi
08. Graficare l andamento del VAN e identificare sul grafico il PBP. Se all anno n il valore del VAN fosse uguale a zero il PBP coinciderebbe con quale
parametro
Lezione 013
01. Gli elementi fondamentali per il progetto di un layout sono
Prodotto P; volume di produzione Q; Ciclo produttivo C; costo della manodopera Ma
Prodotto P; volume di produzione Q; Ciclo produttivo C; servizi ausiliari S; costo degli impianti M
Prodotto P; volume di produzione Q; Ciclo produttivo C; servizi ausiliari S; Tempo T
Prodotto P; velocità di produzione V; Ciclo produttivo C; impianto elettrico e idraulico E I;
02. Schematizzare la procedura sistematica per il progetto del layout
Lezione 014
01. Per procedere alla studio del layout generale di impianto si comincia utilizzando
la from to chart
il metodo di Hollier
la tabella dei rapporti fra le attivita
foglio dei dati sul prodotto e sulle quantita
02. In riferimento al diagramma Prodotto-Quantita, i prodotti che ricadono nella zona I:
sono realizzati in grandi quantita per cui si prediligono disposizioni di layout per prodotto.
sono realizzati in piccole quantita per cui si prediligono disposizioni di layout per processo o a posizione fissa.
sono realizzati in grandi quantita per cui si prediligono disposizioni di layout per processo o a posizione fissa.
sono realizzati in piccole quantita per cui si prediligono disposizioni di layout per prodotto.
03. Nel diagramma prodotto-quantita le varieta prodotte sono suddivise in base a
processo di lavorazione;
dimensioni, peso, forma e natura del prodotto; lavorazioni pericolose o inquinanti.
clienti finali
valore del pezzo prodotto
tipologia di materie prime utilizzate; macchine disponibili; capacita produttiva necessaria
04. Nella curva P-Q il passaggio dalla zona II alla zona I e favorito da
incremento di manodopera
standardizzazione e intercambiabilita
diminuzione dei volumi di produzione
aumento della variabilita dei prodotti
05. Un layout a celle e simile
ad un layout per reparti
ad un layout per linea di prodotto
ad un layouta punto fisso
ad un layout per processo
06. Nella zona I del diagramma prodotto-quantita la disposizione del layout e
per prodotto
per processo
basata sulla group technology
a punto fisso
07. In un layout per prodotto
le scorte di produzione sono minori
c e bisogno di grandi aree di stoccaggio
non ci sono scorte di produzione
le scorte di produzione sono maggiori
08. Un layout per prodotto
i tempi di attraversamento dei materiali sono elevati
la qualita dei prodotti finiti e poco omogenea
il costo della manodopera e elevato
e molto vulnerabile ai guasti
09. Quali fra le seguenti caratteristiche e tipoca di un layout per processo
alta flessibilita, elevata obsolescenza, basso WIP, elevata saturazione delle macchine
alta flessibilita, elevata obsolescenza, elevato WIP, elevata saturazione delle macchine
bassa flessibilita, bassa obsolescenza, elevato WIP, elevata saturazione delle macchine
alta flessibilita, scarsa obsolescenza, elevato WIP, scarsa saturazione delle macchine
10. Il layout a posizione fissa ricade
Nella zona II della curva P-Q
non esiste questo tipo di layout
Nella zona III della curva P-Q
Nella zona I della curva P-Q
11. Schematizzare la curva prodotto quantità, identificare su di essa le tre diverse tipologie di layout e definirele brevemente
11) La curva prodotto-quantità è una iperbole equilatera. In essa sono racchiuse tre zone le quali
sono rispettivamente:
-Zona I, si ha la disposizione dei layout per ciascun prodotto;
-Zona II, si dispone un layout per il processo o per un determinato reparto in base alla lavorazione
che si deve svolgere;
-Zona III, è un tipo di layout misto o a celle, utile quando si devono gestire diversi prodotti.
Lezione 015
01. Nella rappresentazione grafica del F.P.O. viene indicata
lo spazio occupato dalle macchine
la disposizione delle macchine
L'intensità di flusso fra due lavorazioni
non vengono date indicazioni
02. Quale delle seguenti informazioni deve essere contenuta nel foglio del processo operativo
l'eventuale eliminazione od allontanamento degli sfridi
il personale addetto all operazione
il cliente finale
nessuna delle risposte e corretta.
03. Quale metodo di analisi del flusso dei materiali si utilizza nel caso si abbia un numero di prodotti minore di 4
From to chart
FPO multiprodotto
metodo di Hollier
Foglio del Processo Operativo (F.P.O.) di montaggio o di lavorazione
04. Nella rappresentazione alternativa del F. P.O. in cui i simboli ASME corrispondenti alle singole fasi di lavorazione del prodotto vengono collegati da una
spezzata
e? consigliabile seguire l'aternativa caratterizzata da una spezzata piu? corta
nessuna delle risposte e corretta
e? consigliabile modificare la sequenza di lavorazioni in base al flusso
e? consigliabile seguire l'aternativa caratterizzata da una spezzata piu? lunga
05. Descrivere i tre Criteri di ottimizzazione del flusso dei materiali
06. Ogni materiale, quando si muove lungo il suo processo, può essere sottoposto a cinque operazioni: descriverle
07. Graficare i simboli unificati ASME con il loro significato
08. Schematizzare la curva prodotto quantità, identificare i diversi metodi per l'analisi del flusso dei materiali per ogni area. Graficare i simboli unificati ASME
con il loro significato
5) 1. Modificare, se possibile, il ciclo tecnologico del prodotto eliminando, combinando o cambiando la sequenza
delle operazioni di trasformazione;
2. Ridurre il numero di operazioni “senza valore aggiunto”, ovvero trasporti e attese;
3. Avvicinare, il più possibile, i reparti tra di loro riducendo le distanze di trasporto e/o i tempi di percorrenza.
6) Ogni materiale, quando si muove lungo il suo processo, può essere sottoposto a cinque operazioni:
1. può essere lavorato e formato, oppure può essere montato e smontato con altri materiali
2. può essere mosso e trasportato
3. può essere contato, controllato ed ispezionato
4. può aspettare per una operazione successiva o per l’arresto del suo lotto di produzione
5. può essere immagazzinato 6) Il MAG (da “magnitudo”) è una unità di misura introdotta per
Lezione 016 misurare l’attitudine dei materiali ad essere trasportati. Noto il
numero di MAG per un certo oggetto, il prodotto di questo per il
01. Il mag rappresenta numero di pezzi in esame (all’ ora, al giorno, al minuto, ecc..) ci
un coefficiente per quantificare la complessita dei prodotti dà l’intensità di flusso di quel materiale od oggetto.
un elemento cubico di peso variabile 7) 1. Rendere il flusso dei materiali progressivo e
un unita di misura che definisce l attitudine dei materiali ad essere disassemblati monodirezionale;
2. minimizzare i ritorni di materiale;
un unita di misura che definisce l attitudine dei materiali ad essere trasportati 3. avvicinare i reparti con elevata intensità di flusso.
02. Nel diagramma di flusso la logica prevede che 8) Densità, forma, rischio di danneggiamento e condizioni
i reparti caratterizzati da maggior flusso vengano accorpati 9) La fase successiva alla From to Chart è quella del diagramma
le linee si intersechino il meno possibile del flusso dei materiali. I reparti caratterizzati da maggior flusso
produttivo di interscambio, vengono posti vicini. Via via vengono
le linee non si intersechino collocati tutti gli altri reparti, con flussi di scambio minori. Il flusso
le linee colleghino i reparti in base al ciclo di lavorazione produttivo viene graficamente rappresentato con un fascio di
segmenti il cui numero è proporzionale alla intensità del flusso
medesimo. La logica del metodo è quella per cui le linee (rette)
03. Quale fra i seguenti rappresenta un fattore correttivo del MAG di interconnessione tra i reparti non devono intersecarsi, o
intersecarsi il meno possibile. Qualora ciò risulti difficile in primo
Costoso tentativo, bisognerà procedere a scambi di posizione fino a
Materiale prodotto o acquistato raggiungere soluzioni accettabili. Può essere accettata qualche
intersezione, ma con fasci poco intensi di linee.
Molto pesante e denso
Materiale legnoso o ferroso 11) Si tratta di una matrice in cui sulle righe e sulle colonne
sono indicati i reparti di lavorazione. Le operazioni sono quindi
definite e il progettista identifica una prima ipotesi di
04. La from to chart serve per disposizione dei reparti, collocandoli nella medesima sequenza
definire il numero di macchine necessarie alla produzione sia sulle linee verticali sia su quelle orizzontal