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Decreto legislativo 26/2023
Il decreto legislativo 26/2023 introduce norme di attuazione della direttiva UE2019/2161 del Parlamento europeo e del Consiglio, in modifica di quattro precedenti direttive, e mira a estendere la protezione dei consumatori nell'ambiente online e a conferire alle autorità nazionali preposte alla tutela dei consumatori poteri sanzionatori più incisivi. Il decreto è stato reso necessario a seguito dell'avvio della procedura di infrazione da parte della Commissione europea per il mancato recepimento della direttiva in esame. Più esattamente, il decreto è composto da tre articoli. Il cuore del decreto è il primo articolo, mentre gli articoli 2 e 3 forniscono rispettivamente l'esonero temporaneo delle nuove norme e una clausola di invarianza finanziaria per le amministrazioni interessate.
Si può notare che la ratio dietro l'attuazione di questo decreto legislativo vuole colmare le asimmetrie informative.
tra il produttore-commerciante ed il consumatore: I primi due commi dell'art. 1 obbligano il professionista ad indicare, in caso di sconti e riduzione di prezzi, il prezzo più basso praticato negli ultimi trenta giorni. Tale obbligo è stato inserito per evitare pratiche scorrette da parte del professionista. Infatti, il valore di mercato di un bene potrebbe differire dal prezzo di listino, in particolare modo nei mercati dinamici - come, ad esempio, nel mercato della telefonia mobile -. In questo modo il legislatore colma l'asimmetria informativa che vede il consumatore in una posizione di forte difetto, in quanto non a conoscenza del valore di mercato del bene venduto. Il quarto comma, invece, inserisce la "Dual Quality" tra le pratiche commerciali ingannevoli. Essa si riferisce al caso in cui il professionista, nel mercato europeo, pubblicizzi nei vari stati dei beni come identici quando questi sono significativamente diversi. Ciò fornisceuna soluzione al problema dell'asimmetria informativa che vede il consumatore ignaro del fatto che ciò che sta acquistando è un prodotto di qualità diversa rispetto a quella attesa. I commi 5, 6 e 14 inseriscono diversi obblighi a carico del professionista per ciò che concerne il mercato online. Più esattamente, il professionista deve fornire i criteri con i quali sono classificati i prodotti nel momento in cui viene effettuata una ricerca, e segnalare esplicitamente la presenza di prodotti posizionati più in alto nella classifica a causa di una sponsorizzazione pubblicitaria. Un altro obbligo aggiunto riguarda il dovere, da parte dello store online, di verificare che le recensioni siano genuine e non frutto di strategie del venditore atte a falsare la valutazione reale del prodotto venduto. Anche in questo caso, la norma cerca di dare al consumatore tutti gli strumenti necessari per effettuare un acquisto più informato possibile, aumentando laLa trasparenza è fondamentale per garantire un corretto funzionamento delle pratiche commerciali. È importante che le aziende agiscano in modo etico e evitino di utilizzare strategie scorrette per promuovere i loro prodotti.