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ASPETTO CREDITIZIO ASPETTO PATRIMONIALE

CREDITI E DEBITI DI FINANZIAMENTO VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

Lezione 039

05. Si spieghi la nozione di capitale d'impresa e sotto quali profili può essere analizzato il capitale d'impresa

06. Descrivere gli elementi che caratterizzano e distinguono i finanziamenti esterni o di terzi nell'ambito

dell'analisi qualitativa del capitale (debiti di finanziamento e di funzionamento)

07. Descrivere gli elementi che caratterizzano i finanziamenti propri nell'ambito dell'analisi qualitativa del capitale

(capitale di risparmio e di apporto)

5. Il capitale d’impresa è l’insieme dei mezzi a disposizione, in un dato momento, di diritto e di fatto, del

soggetto aziendale per il perseguimento delle finalità aziendali. Il capitale può essere analizzato sotto due

diversi profili:

1) analisi di tipo qualitativo, il capitale è visto da una parte quale una massa di investimentigrazie ai quali

svolgere la produzione e lo scambio di beni e servizi

2) analisi di tipo quantitativo, il capitale è visto come il complesso delle diverse fonti difinanziamento a

disposizione dell’impresa e necessarie per realizzare gli investimenti stessi.

6. I finanziamenti esterni o di terzi sono i capitali che l’impresa acquisisce da terze economie (debiti che la

impegnano in ogni caso al rimborso). Il vincolo di credito fa sorgere per il creditore il diritto:

• ad un interesse in misura predeterminata, indipendentemente dai risultati gestionali,

• al rimborso, secondo le scadenze e le condizioni pattuite, del valore nominale prestato. Si parla, in tal

caso, di capitale a rischio limitato.

I debiti di funzionamento sorgono in relazione a dilazioni di pagamento che l’azienda ottiene dai fornitori.

Essi sostituiscono temporaneamente una uscita monetaria e sono espressione del credito mercantile di cui

l’azienda gode. Sono debiti di natura commerciale. I debiti di finanziamento sono di natura finanziaria, oggetto

del rapporto di finanziamento è il denaro e il prestito viene negoziato distintamente e spesso autonomamente.

7. Le fonti di finanziamenti interne o propri sono:

Il Capitale di apporto, che è costituito dai conferimenti in denaro o in natura eseguiti dal proprietario o dai

soci al momento della costituzione o in tempi successivi. L’insieme di tali mezzi, definito anche capitale di

rischio, sottopone i suoi possessori a due tipi di rischi:

1. rischio di remunerazione, il capitale proprio è remunerato solo se dalla gestione siottiene un risultato

economico positivo.

2. rischio di impresa, rischio di mancato rimborso totale o parziale all’atto delloscioglimento della società

Il Capitale di risparmio che è rappresentato dagli utili conseguiti e non prelevati dal proprietario o non

distribuiti ai soci: l’autofinanziamento.

Lezione 040

04. Cosa si intende per investimenti e per "criterio della liquidità" ?

05. Cosa si intende per investimenti e per "criterio dell'attitudine produttiva"?

4. Gli investimenti sono il complesso di beni acquistati per costituire la struttura dell’impresa e per la sua

attivazione. In base al criterio della liquidità gli investimenti sono visti in ragione della “facilità” con cui possono

essere convertiti in moneta. Gli investimenti si distinguono, in questo caso, in attivo immobilizzato e attivo

circolante.

L’attivo circolante si suddivide in:

- liquidità immediate, ovvero già in forma liquida (comprendenti il denaro in cassa, depositibancari e

postali) o prontamente liquidabili;

- liquidità differite o disponibili in tempi brevi (rappresentate da crediti a breve verso clientio verso

debitori cambiari);

- disponibilità economiche realizzabili in tempi brevi in seguito ad operazioni di vendita(merci in

magazzino, materiali di consumo, ecc.).

5. Gli investimenti sono il complesso di beni acquistati per costituire la struttura dell’impresa e per la sua

attivazione. Secondo il criterio dell’attitudine produttiva gli investimenti sono suddivisi e raggruppati in ragione

del ruolo che gli stessi svolgono nel processo produttivo, individuando due classi: immobilizzazioni e

disponibilità.

Le immobilizzazioni, ovvero il complesso di beni che costituisce la dotazione permanente dell’impresa o

struttura aziendale, cedono la loro utilità gradualmente nel tempo e non possono essere distolte dalla loro

attuale destinazione senza che ciò non arresti o turbi lo svolgimento della produzione. Le immobilizzazioni si

suddividono in:

–Immobilizzazioni tecniche, a loro volta suddivise in:

• Immobilizzazioni materiali

• Immobilizzazioni immateriali

• Immobilizzazioni finanziarie

Sono disponibilità tutti gli investimenti che non è indispensabile restino durevolmente legale all’impresa e

che possono essere diversamente destinate senza arrecare danno. Le disponibilità possono essere distinte in:

• Le liquidità, o capitale liquido, sono rappresentate dalla cassa, dal denaro in banca prelevabile a vista o

senza vincolo di preavviso, dagli assegni circolari, dai valori bollati, etc.

• Le disponibilità finanziarie sono costituite da crediti, a breve termine, verso clienti o imprese: ossia

crediti di funzionamento.

• Le disponibilità economiche sono formate dalle materie prime, semilavorati e prodotti finiti, titoli.

Lezione 041

15. Si spieghi cosa si intende per attività, per passività e per fondo netto di valori e per finire si scriva l'equazione

fondamentale del capitale.

16. Si scriva l'equazione fondamentale del capitale nelle varie fasi della vita aziendale (comprendendovi anche le

circostanze di un'erosione del capitale e di un deficit patrimoniale)

17. Cosa si intende per configurazioni del capitale ed in particolare per capitale di costituzione ?

18. Cosa si intende per configurazioni del capitale ed in particolare per capitale di funzionamento ?

19. Cosa si intende per configurazioni del capitale ed in particolare per capitale di liquidazione ?

20. Cosa si intende per configurazioni del capitale ed in particolare per capitale economico ?

15. Le attività sono pari alla consistenza del capitale netto aumentato delle passività e, ricordando la

definizione in senso qualitativo del capitale, ciò coincide con il dire che l'entità degli investimenti è (sempre)

pari alla somma dei finanziamenti, propri e di terzi.

Le passività rappresentano un finanziamento a titolo di capitale di terzi.

Il capitale netto rappresenta una fonte di finanziamento a titolo di capitale di rischio. il capitale aziendale,

considerato sotto l'aspetto quantitativo, trova rappresentazione nella fondamentale uguaglianza: A=P+CN

se A > P il fondo netto di valori ha segno positivo e assume la denominazione di capitale netto (CN)

se A < P il fondo netto di valori viene definito deficit patrimoniale (DP)

16. Nella fase iniziale si ha A = CN

Successivamente l’imprenditore acquisisce capitali anche da terzi e quindi gradualmente si indebita, per cui

si ha: A = P + CN

Se la produzione aziendale genera profitti (π), fin quando tali profitti non vengono prelevati), fin quando tali

profitti non vengono prelevati dai proprietari si ha A= P+CN dove CN risulta aumentato rispetto all’ammontare

originario, appunto per l’importo π), fin quando tali profitti non vengono prelevati.

Se invece l’impresa distrugge ricchezza e le perdite sono tali da coprire la consistenza del patrimonio netto

l’uguaglianza diventa: A = P

Se poi l’erosione del valore continua si crea un “buco”: il deficit patrimoniale (DP)

A+DP = P

Il massimo valore che il “buco” può raggiungere è: DP = P

17. Le configurazioni di capitale è il capitale con il quale l'imprenditore può avere a che fare dal momento in

cui costituisce la sua impresa a quando cessa o cede l’attività. Le varie figure di capitale aziendale rispondono,

di fatto, a diverse esigenze, per cui per ogni configurazione variano i criteri di stima, il valore attribuito ai singoli

elementi e, quindi, il valore attribuito all'intero capitale aziendale.

Il Capitale (patrimonio) di costituzione è formato dal complesso dei mezzi conferiti dal titolare o dai soci nel

momento in cui si dà avvio ad una attività. Il capitale di costituzione altro non è che il capitale proprio iniziale

dell'azienda.

18. Le configurazioni di capitale è il capitale con il quale l'imprenditore può avere a che fare dal momento in

cui costituisce la sua impresa a quando cessa o cede l’attività. Le varie figure di capitale aziendale rispondono,

di fatto, a diverse esigenze, per cui per ogni configurazione variano i criteri di stima, il valore attribuito ai singoli

elementi e, quindi, il valore attribuito all'intero capitale aziendale.

Il Capitale di funzionamento si determina durante la normale vita dell’impresa; questa è la configurazione di

capitale che si rileva nel bilancio di esercizio di un'impresa in funzionamento e che, quindi, tiene conto, nella

sua valutazione, della continuità della attività di impresa.

19. Le configurazioni di capitale è il capitale con il quale l'imprenditore può avere a che fare dal momento in

cui costituisce la sua impresa a quando cessa o cede l’attività. Le varie figure di capitale aziendale rispondono,

di fatto, a diverse esigenze, per cui per ogni configurazione variano i criteri di stima, il valore attribuito ai singoli

elementi e, quindi, il valore attribuito all'intero capitale aziendale.

Il capitale di liquidazione è la configurazione di capitale determinata nell'ipotesi che i processi produttivi

siano destinati a cessare con la trasformazione in denaro liquido delle attività, l'estinzione delle passività ed il

riparto dell'eventuale residuo tra gli aventi diritto.

20. Le configurazioni di capitale è il capitale con il quale l'imprenditore può avere a che fare dal momento in

cui costituisce la sua impresa a quando cessa o cede l’attività. Le varie figure di capitale aziendale rispondono,

di fatto, a diverse esigenze, per cui per ogni configurazione variano i criteri di stima, il valore attribuito ai singoli

elementi e, quindi, il valore attribuito all'intero capitale aziendale.

L'imprenditore decide la cessione in blocco dell'azienda (o di un ramo di essa) a terzi. In tal caso il valore di

cessione è determinato tenendo conto del valore attribuibile all'impresa intesa come complesso economico

funzionante (e, quindi, considerando l'entità e la composizione delle attività e passività nonché le capacità di

reddito future).

La dottrina ha elaborato diversi metodi di valutazione del capitale economico d

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
59 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Napoli Francesco.