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QUALI RENDIMENTI PEGGIORANO A CAUSA DELLA REGOLAZIONE? Il RENDIMENTO DI
POMPAGGIO (perché aumenta l’area del ciclo indicato negativo), il RENDIMENTO DI
COMBUSTIONE (perché, essendo la combustione più lenta, ho una elevata quantità di gas di scarico del
ciclo precedente che interferiscono con quello attuale) e il RENDIMENTO ORGANICO (perché, per
definizione di regolazione del carico, voglio diminuire il lavoro del ciclo indicato positivo e quindi anche
il lavoro utile).
3) ALIMENTAZIONE COMBUSTIBILE CICLO OTTO
Il sistema di alimentazione di un MAC lavora con combustibili molto VOLATILI, al fine di favorire la
miscelazione con il comburente (ossigeno), ottenendo una MISCELA QUANTO PIU’ OMOGENEA
POSSIBILE, e deve essere in grado di garantire una DOSATURA CORRETTA per tutto il range di
funzionamento del motore. Si distinguono principalmente i sistemi ad iniezione INDIRETTA e DIRETTA,
ognuno con i propri vantaggi. In ogni caso, il controllo sulla iniezione (e non solo) viene eseguito
elettronicamente tramite l’EMS (ELECTRONIC MANAGEMENT SYSTEM), comandato dalla
CENTRALINA.
I sistemi principali che vengono usati per determinare la quantità di combustibile da iniettare e le modalità
sono:
▪ SISTEMA α-ns;
▪ SISTEMA SPEED-DENSITY
La centralina è in grado di capire le modalità di iniezione e le quantità da iniettare grazie ai segnali provenienti
dai vari sensori posti sul motore. Essa necessita di:
• RUOTA FONICA = mi permette di comprendere il regime di rotazione dell’albero motore.
Rappresenta una ruota dentata alla quale manca un certo numero di denti, di cui IL SISTEMA
CONOSCE LA POSIZIONE, in modo da capire in quale punto della fase sia il motore.
➔ Una sola ruota fonica però non è in grado di definire quale sia contemporaneamente la fase e la
posizione dell’albero motore. Si può quindi ottenere questa informazione dall’albero a camme
oppure utilizzando un sensore direttamente interfacciato sull’albero che permette di leggere il
valore della pressione (QUANDO RILEVA UN AUMENTA DI PRESSIONE, RICONOSCE LA
FASE DI COMPRESSIONE, DURANTE LA QUALE INIETTARE IL COMBUSTIBILE E
ACCENDERE LA MISCELA)
• POSIZIONE DELLA VALVOLA A FARFALLA = la regolazione del carico avviene proprio tramite
la regolazione della posizione di tale valvola, comandata direttamente dalla centralina. In funzione del
carico che richiede l’utilizzatore (e quindi della PME richiesta), la centralina regola posizione della
valvola per far passare una quantità specifica di aria e modula successivamente la quantità di
combustibile da iniettare, per ottenere la dosatura corretta per quel range di funzionamento del motore.
➔ Il combustibile viene messo in pressione dalla pompa, la quale è immersa all’interno del serbatoio
e che viene lubrificata proprio dal combustibile stesso. È presente una configurazione ad ANELLO
CHIUSO che consente di reimmettere il combustibile in eccesso inviato all’iniettore, all’interno
del serbatoio. Infatti, SI PRELEVA UNA QUANTITA’ DI COMBUSTIBILE MAGGIORE
RISPETTO A QUELLO STRETTAMENTE NECESSARIO, in quanto se dovesse verificarsi un
fenomeno accidentale che prevede l’iniezione aggiuntiva di combustibile, almeno sarebbe già
presente una certa quantità già pressurizzata all’interno dell’iniettore.
• Azionamento dell’iniettore = è un dispositivo del tipo ON/OFF, il quale viene azionato dalla centralina
che però non agisce direttamente sull’apertura dello spillo, bensì sul circuito idraulico interno
all’iniettore, basando l’apertura su una differenza di pressione. Maggiore sarà il tempo di apertura, più
grassa sarà la miscela.
Altri sensori importanti sono quelli per la misurazione della temperatura (utile per comprendere la quantità di
combustibile da iniettare a motore freddo) e della pressione (da legare alla densità dell’ambiente da cui
aspiriamo l’aria).
COSA DEVO FARE NEL CASO DI MOTORE FREDDO? In questa situazione, data la bassa
temperatura delle pareti, quando ho uno schema di INIEZIONE INDIRETTA, risulta difficoltosa
l’evaporazione del combustibile, nel condotto di aspirazione, il quale si andrà a condensare lungo le
pareti di quest’ultimo. La miscela risulterà quindi globalmente povera quando nella realtà, al fine di
far avviare la combustione, dovrebbe essere ricca. La centralina inietta quindi una MAGGIORE
QUANTITA’ DI COMBUSTIBILE (aumentandone quindi il consumo specifico). Per MIGLIORARE
IL COMPORTAMENTO DEL MOTORE A FREDDO, SI PASSA ALL’INIEZIONE DIRETTA
(iniettando il combustibile direttamente nella camera di combustione a valvole chiuse) cercando, ove
possibile, di eseguire la STRATIFICAZIONE DELLA CARICA. Dovendo risalire le pareti del
condotto ad una temperatura minore, SCAMBIERO’ MENO CALORE
➔ Per i motori MAC, avere una MISCELA RICCA è utile perché mi permette di EROGARE LA
MASSIMA POTENZA (sono sicuro di bruciare tutto il comburente aspirato, così da massimizzare
il calore prodotto tramite la combustione) ma d’altra parte, avere un eccesso di combustibile, vuol
dire che una quota parte di questo non verrà bruciato, andando allo scarico come IDROCARBURO
INCOMBUSTO e PEGGIORANDO IL PROFILO DI EMISSIONI DEL MOTORE
➔ Nei SISTEMI AD INIEZIONE DIRETTA E’ RICHIESTA UNA POMPA CHE PRESSURIZZI IL
COMBUSTIBILE: dato che tale potenza è fornita dal motore, PEGGIORA LI RENDIMENTO
ORGANICO. ➔ Come si nota dal grafico, QUANDO IL NUMERO DI
GIRI È ALTO (e richiedo un alto carico) conviene avere
miscele grasse, così da massimizzare la potenza prodotta.
Non ha un andamento lineare però per due motivi: il
TROPPO COMBUSTIBILE IN ECCESSO DEVE
COMUNQUE EVAPORARE E QUINDI ASSORBE
PARTE DEL CALORE DALL’ARIA NELLA CAMERA
DI COMBUSTIONE, e inoltre, agli ALTI REGIMI HO UN
PEGGIORE RIEMPIMENTO, A CAUSA DELLE
ELEVATE PERDITE DI CARICO.
COS’E’ E A COSA SERVE LA STRATIFICAZIONE DELLA CARICA? Innanzitutto, questo fenomeno si
può ottenere grazie all’INIEZIONE DIRETTA del combustibile nella camera di combustione. Essa corrisponde
a una DISTRIBUZIONE NON UNIFORME DELLA CARICA NELLA CAMERA DI COMBUSTIONE (che
in prima analisi, si contrappone agli obiettivi di iniezione di un MAC) che determina, in alcune circostanze,
un risparmio di combustibile. E’ come se si regolasse un motore a benzina come un motore Diesel.
➔ L’obiettivo è quello di: AVERE UNA MISCELA LEGGERMENTE
RICCA/STECHIOMETRICA in prossimità della candela, così da avviare la combustione (parte
più difficile della reazione).
➔ Una volta che il fronte di fiamma si è creato, LO SI FA’ PROPAGARE NELLA CAMERA DI
COMBUSTIONE ADOTTANDO UNA MISCELA MAGRA, così da risparmiare combustibile.
Si usa perché, ABBASSANDO LA TEMPERATURA DI COMBUSTIONE GRAZIE ALL’ARIA IN
ECCESSO, SI DIMINUISCE IL RISCHIO DI DETONAZIONE. Abbiamo anche una DIMINUZIONE
DELLO SCAMBIO TERMICO CON LE PARETI, dato che la temperatura di miscela, RIDUCENDO IL
LAVORO PERSO NEL CICLO DI POMPAGGIO.
COME SI ESEGUE LA STRATIFICAZIONE DELLA CARICA? Dipende dal carico che si richiede al motore:
▪ PIENO CARICO = nei MAC, è quando vogliamo ottenere la massima potenza. Conviene INIETTARE
ANTICIPATAMENTE IN FASE DI ASPIRAZIONE, così da fare evaporare il combustibile e favorire
la miscelazione con l’aria, CERCANDO QUINDI DI AVERE UNA MISCELA QUANTO PIU’
OMOGENEA POSSIBILE, STECHIOMETRICA O LEGGERMENTE RICCA;
▪ CARICHI MEDI = si esegue una CARICA SEMISTRATIFICATA. Si inietta leggermente dopo,
facendo in modo che nella camera di combustione ci sia ovunque della carica, solo che: in prossimità
della candela si devono avere delle condizioni circa stechiometriche/leggermente ricche, mentre in
zone più lontane si lavora con miscele più povere;
▪ CARICHI BASSI = si cerca di massimizzare il rendimento del motore, andando solitamente a miscele
povere. SI INIETTA CON UN CERTO RITARDO, DURANTE LA FASE DI COMPRESSIONE,
realizzando così una carica altamente stratificata grazie alle CONDIZIONI FLUIDODINAMICHE
ALL’INTERNO DEL CILINDRO (come il macro-moto della carica del Tumble oppure Swirl)
QUAL È L’ANDAMENTO DEGLI INQUINANTI IN FUNZIONE DELLA DOSATURA?
➔ Questo grafico mostra l’andamento del profilo di
emissioni di un motore ad accensione comandata, nel
quale possiamo notare la dipendenza dalla dosatura e
quindi dal rapporto di equivalenza.
▪ IDROCARBURI INCOMBUSTI = sono un effetto della combustione incompleta che, come
spiegato precedentemente, sono significativi per le miscele ricche (eccesso di combustibile).
Presentano valori minimi per miscele povere (eccesso di combustibile) fino ad un valore della
dosatura pari a circa 17. Smagrendo ulteriormente la miscela, si osserva che il loro andamento
sarà nuovamente crescente in quanto, con ridotte quantità di ossigeno, la combustione sarà
lenta e di conseguenza non si potrà avere una reazione completa. Inoltre, per i MAC, avere
miscele troppo povere porta problemi per l’accensione della carica;
▪ OSSIDO DI CARBONIO (CO) = effetto della combustione incompleta, vede un aumento per
le miscele ricche in quanto, data la scarsa quantità di ossigeno, non potranno reagire
completamente con esso per formare CO2 (ANIDRIDE CARBONICA). Ovviamente, per
miscele povere si verifica il trend opposto, con una marcata diminuzione, seguita da valori
pressoché costanti per dosatura molto alte, vicini allo 0;
▪ OSSIDI DI AZOTO (NOx) = sono nocivi per l’uomo e pertanto devono essere abbattuti allo
scarico. La loro formazione viene favorita dalle alte temperature di combustione (tipiche nei
motori Diesel), le quali portano alla dissociazione dell’azoto N2 che si andrà a legare con
l’ossigeno presente nell’aria, al fine di ritrovare la stabilità chimica. Notiamo un massimo in
corrispondenza di miscele leggermente povere. In corrispondenza delle condizioni
stechiometriche, si nota un aumento rapido delle loro concentrazioni in quanto si raggiungono
delle temperature maggiori di quelle di attivazione per la loro formazione. ESSO E’
ENDOTERMICO (ovvero, assorbe energia termica) portando ALLA DIMINUZIONE
DELLA TEMPERATURA ADIABATICA DI FIAMMA e quindi DIMINUENDO IL
RENDIMENTO DI COMBUSTIBILE
➔ In generale, si osservano delle quantità costanti a partire da temperature di combustione che si
aggirano attorno mi 1800 K
➔ Per migliorare il profilo di emissioni di un motore, si potrebbe pensare di: eseguire un processo di
COMBUSTIONE A BASSE TEMPERATURE (andando verso miscele povere) oppure
LAVORARE A CONDIZIONI CIRCA STECHIOMETRICHE MA UTILIZZANDO SISTEMI DI
ABBATTIMENTO ALLO SCARICO (come quelli previsti