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Riduzionismo meccanicista
Con il termine "riduzionismo meccanicista" si intende l'approccio che, in una prospettiva meccanicista, studia il corpo come una macchina autosufficiente in grado di funzionare, sul piano del comportamento, indipendentemente dalla mente. Abbiamo due autori principali che seguirono questo approccio e sono Le Mettre e Cabanis: Il primo sosteneva che il cervello ha i suoi muscoli per pensare così come le gambe hanno i loro muscoli per funzionare, considerava la mente come una proprietà della materia vivente, e ciò che la distingue da quella non vivente è che la prima è organizzata e tale organizzazione gli fornisce un motore interno. Per La Mettrie l'anima si governa per volontà del corpo e viceversa. Invece secondo Cabanis c'è distinzione tra pensiero e morale, esiste quindi qualcosa che va al di là dell'esperienza pratica ma nasce sempre dal corpo, precisamente dal sistema nervoso. Non si tratta di un'anima.
ma di qualcosa di materiale e non metafisico.
15. Qual è stato il contributo di Gustav Theodor Fechner alla nascita della psicologia scientifica? pag. 5
Gustav Theodor Fechner fu un fisico che diede un forte contributo alla nascita della psicologia. Egli riteneva che lo spirito fosse proprietà della materia, inerente alla sua organizzazione in atomi, e ogni materia, essendo composta da atomi, è dotata di anima. Quest'ultima è tanto più complessa quanto è più complessa la struttura della materia a cui appartiene. Egli unisce corpo e anima, spirito e materia, questa unione è alla base della psicofisica, una scienza attraverso cui è possibile determinare in modo unitario, servendosi di una precisa relazione matematica il rapporto che intercorre tra il mondo fisico e psichico. L'anima è il prodotto di processi che avvengono nel nostro sistema nervoso. Secondo Fechner abbiamo modi di vedere ciò che accade nella materia,
reazione si intende il tempo che intercorre tra la presentazione di uno stimolo e la risposta motoria ad esso. Il fisiologo che diede il maggior contributo allo studio dei tempi di reazione fu Hermann von Helmholtz. Egli si ispirò agli studi di Ernst Heinrich Weber, che aveva già sperimentato sulle soglie di percezione e sulla relazione tra intensità dello stimolo e sensazione. Helmholtz utilizzò le sue conoscenze sulla fisiologia del sistema nervoso per approfondire lo studio dei tempi di reazione e contribuì in modo significativo alla comprensione di questo fenomeno.reazione si intende lo studio del tempo necessario perché una persona risponda alla presentazione di uno stimolo, il fisiologo che se ne occupò fu Donders. Si scoprì infatti che individui diversi rispondono con velocità diverse alla presentazione di alcuni stimoli. Per studiare questo fenomeno Donderes si ispirò a quanto successo nel 1796 nel laboratorio di Greenwich. Il metodo usato per misurare la velocità di spostamento dei corpi celesti era il seguente: si applicava un reticolo al telescopio e un astronomo, osservando il cielo attraverso il reticolo, udiva in contemporanea il suono di un orologio. Quando il corpo celeste di cui si voleva osservare la velocità entrava nel reticolo, l'astronomo iniziava a contare i battiti dell'orologio e rilevava il numero di tali battiti nel passaggio del corpo celeste da un posto all'altro prefissato del reticolo. Questo metodo aveva sempre funzionato, fino al 1796 quando non si.scoprì che alcune rilevazioni si erano dimostrate errate. Donders rimase sorpreso dall'entità dell'errore e si chiese se in realtà ciò fosse dovuto a differenze individuali tra le persone chiamate a svolgere tali compiti. Nacque così la problematica dei tempi di reazione, e dal 1840 si iniziarono a studiare altri metodi di osservazione. Si ritenne che l'errore fosse dovuto all'insieme di operazioni difficili che l'astronomo doveva compiere, doveva cogliere stimoli sia visivi che uditivi e compiere l'operazione di contare. Si pensò di rendere l'operazione più facile tramite l'utilizzo di apparecchiature. 18. Nell'ambito dello studio dei processi mentali, cosa si intende per "metodo sottrattivo"? In psicologia il metodo sottrattivo consiste nel valutare il tempo di un processo mentale misurando il tempo di svolgimento di vari compiti. Si parte dal presupposto che i processi mentaliSiano scomponibili indiverse fasi che sono organizzate in modo seriale. E’ quindi possibile capire la durata dei processi mentali confrontando i tempi di reazione in condizioni sperimentali di diversa complessità di elaborazione cognitiva. Colui che ha maggiormente contribuito alla formazione del metodo è stato Helmoltz, che ha sfruttato il metodo per valutare la velocità di conduzione nervosa. Donders ha poi applicato il metodo alla psicologia, in particolare sfruttandolo per misurare i tempi di reazione.
Nell’esperimento di Helmoltz, egli somministrava ad un soggetto uno stimolo, ad esempio un lieve shock elettrico, alla radice dell’arto in un punto di un arto, e il soggetto doveva premere un pulsante non appena riceveva tale stimolo. Si misurava quindi questo primo tempo di reazione. Successivamente, pag. 6 somministrava un altro stimolo all’estremità dello stesso arto, e registrava un secondo tempo di reazione nello stesso modo del primo.
In questo caso, il secondo tempo risultava più lungo del primo. La differenza tra i due tempi di reazione era un indice del tempo necessario allo stimolo per giungere dall'estremità dell'arto alla sua radice. Donders, escogitò un esperimento simile, al fine di ottenere una misurazione oggettiva dei processi mentali. Nel suo esperimento, indicava tre condizioni in cui rilevare i tempi di reazione:
- Esperimento comprendeva uno stimolo a cui doveva essere data una risposta;
- Esperimento comprendeva più stimoli, a ognuno dei quali corrispondeva una risposta diversa;
- Esperimento comprendeva più stimoli, ma solo ad uno di essi doveva essere data risposta.
Donders constatò che i tempi a) erano più brevi di tutti, mentre i tempi b) erano i più lunghi. Secondo Donders, la differenza c-a indicava il tempo che occorreva al soggetto per scegliere tra i vari stimoli quello a cui occorreva rispondere. La differenza b-c indicava invece il
tempo necessario al soggetto per discriminare tra le risposte. Questi tempi di discriminazione corrispondevano ai processi psicologici a cui finalmente veniva fatto corrispondere un indice di misurazione fisico.
Uno dei padri della moderna neurofisiologia fu Johannes Müller che enunciò la legge dell'energia nervosa specifica: può spiegare tale legge?
La legge dell'energia nervosa enunciata da Muller afferma che la percezione di diverse sensazioni non è dovuta dalla diversità dei vari stimoli ma dal particolare canale sensoriale che essi attivano; quindi la specializzazione non sta nello stimolo ma nel diverso recettore attivato. Ne consegue che la nostra rappresentazione qualitativa del mondo dipende solo indirettamente dalla natura del mondo stesso, essendo in larga parte prodotto dei modi in cui questo viene tradotto dalle varie parti specifiche del nostro sistema nervoso che vi sono di volta in volta coinvolte. Questo principio è
Considerato tanto importante perché permette di distinguere tra rappresentazione e cosa rappresentata, cioè tracaratteristica dello stimolo e percezione.
Qual è stato il contributo di Darwin allo sviluppo della psicologia? Charles Darwin sviluppa la teoria dell'evoluzionismo che afferma che ogni specie sfrutta le propriecaratteristiche per adattarsi all'ambiente e se queste sono particolarmente vantaggiose verrannosviluppate da tutti, ma questo non succede solo con le strutture anatomiche ma anche con i processiemozionali e comportamenti ad essi associati. Le emozioni, con le espressioni facciali ad esse associate,hanno proprietà universali poiché sono presenti sia in uomini facente parte di diverse culture sia in aanimali. Le emozioni hanno quindi grande funzione adattativa in quanto le espressioni faccialipermettono di comunicare il proprio stato emotivo e le proprie intenzioni, nonché informazioniimportanti sull'ambiente.
Darwin così afferma che tutte le funzioni mentali ci permettono di adattarci meglio all'ambiente e possono essere lette in chiave evoluzionistica. La sua teoria fece cambiare il modo di vedere la Psicologia, infatti prima essa si occupava solo dello studio dell'uomo adulto e sano. Con l'avvento dell'evoluzionismo gli psicologi e i filosofi iniziarono a comprendere che l'uomo è frutto di una duplice evoluzione: - l'evoluzione filogenetica: riguarda l'evoluzione della specie fino alla comparsa dell'uomo; - l'evoluzione ontogenetica: riguarda lo sviluppo dell'uomo dalla nascita fino all'età adulta. Gli psicologi iniziarono a comprendere che, se volevano comprendere l'uomo nella sua interezza, avrebbero dovuto studiare anche la psicologia degli animali e la psicologia dei bambini. 21. Wilhelm Wundt (1832-1920) ha un grande rilievo nella storia della psicologia, per quale motivo? Wundt viene consideratoIl padre della moderna psicologia, intesa come scienza a sé stante e completamente distaccata dalla filosofia. Con la fondazione del laboratorio di Lipsia nel 1879 Wundt riuscì a concentrare tutte le scoperte psicologiche emerse precedentemente. Il contributo di Wundt per la storia della psicologia è importante perché ha individuato la definizione programmatica dell'oggetto dell'indagine della psicologia, ovvero l'esperienza umana immediata contrapposta all'esperienza mediata che è invece oggetto delle scienze fisiche. Inoltre, Wundt codificò con estremo rigore il metodo sperimentale nell'ambito dell'indagine psicologica, insistendo sull'importanza dell'accurata identificazione, controllo e quantificazione delle variabili psicologiche. Infine, enunciò il principio del parallelismo psicofisico, secondo cui i processi mentali e fisici di un organismo sono paralleli: a un cambiamento dei primi
corrisponde un cambiamento dei secondi. Wundt considera l'introspezione il metodo psicologico per eccellenza. Essa implica l'osservazione soggettiva della propria esperienza personale, e adotta un approccio che