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Il modello Garbage Can nelle decisioni collettive

Cohen, March e Olsen hanno cercato di spiegare come funzionano le decisioni collettive attraverso il Garbage Can Model. Secondo questo modello, le decisioni si prendono in luoghi e tempi chiamati "occasioni di decisione" alle quali partecipano persone dotate di poteri decisionali diversi, ruoli diversi, ma anche con personalità diverse. Devono risolvere problemi o prendere decisioni la cui scelta viene influenzata da chi ha maggior potere decisionale e le soluzioni non sempre sono le migliori possibili.

I processi decisionali che si svolgono nelle imprese, quindi, solo parzialmente sono strutturati razionalmente, ampio spazio viene infatti dato alla soggettività e al caso.

Rateo passivo

Un rateo passivo è qualcosa che è già avvenuto ma che non abbiamo ancora pagato, si tratta di un costo e di conseguenza lo scriveremo in dare. Di conseguenza si tratta di qualcosa che andremmo a pagare l'anno dopo. Il rateo passivo è un debito monetario.

va in avere, pagata posticipatamente. Scrittura del rateo passivo 31 dicembre, non abbiamo nulla che ci dica che dobbiamo pagare la competenza di questa assicurazione e dobbiamo calcolare la competenza dell'assicurazione che ha esplicato i suoi effetti anche nel costo dell'anno che andranno a chiudersi, il rateo passivo è un debito monetario, lo stesso avviene quando dovremmo andare a chiudere la faccenda perché arriva il momento del pagamento posticipato di questo premio dovremmo pagare questa assicurazione andiamo a iscrivere il costo per l'anno di competenza ricordando che una parte è già stata contabilizzata dentro i ratei passivi quindi si va a chiudere il debito Quali sarebbero i più immediati svantaggi nell'ipotesi teorica in cui l'intera attività economica si svolgesse all'interno di una unica grande organizzazione? attività economica si svolgesse in un unica grande organizzazione Nel caso in cuiun'azienda si trova in una situazione di monopolio quando detiene il controllo assoluto del mercato, impedendo la concorrenza e limitando le scelte dei consumatori. Questo è vietato dalla legge perché comporta un'eccessiva concentrazione di potere e può danneggiare l'economia e i consumatori stessi. Inoltre, se un'azienda diventa troppo grande e ingestibile, potrebbe avere difficoltà a controllare adeguatamente il lavoro dei suoi dipendenti. Ciò potrebbe portare a una minore qualità del lavoro svolto e a una dispersione delle informazioni, poiché diventa difficile gestire e coordinare un numero così elevato di persone. Inoltre, se l'azienda adotta soluzioni semplificanti e non tiene conto delle capacità individuali e sociali dei dipendenti, si rischia di perdere enormi volumi di conoscenze e di creare un senso di ingiustizia. Non tutti potrebbero fare ciò che amano in modo efficiente, il che potrebbe influire negativamente sulla produttività e sulla soddisfazione dei dipendenti. Infine, un'azienda troppo grande potrebbe comportare costi elevatissimi a causa delle dimensioni e dell'eccesso di informazioni. Ciò potrebbe ridurre l'offerta sul mercato e diminuire la competitività dell'azienda. In conclusione, è importante trovare un equilibrio tra dimensioni aziendali, controllo del lavoro dei dipendenti e valorizzazione delle capacità individuali, al fine di evitare situazioni di monopolio, dispersione delle informazioni e inefficienze lavorative.

Contemporaneamente sia in equilibrio reddituale che monetario?

Equilibrio reddituale e monetario si trova nel caso in cui i ricavi che vengono scritti in avere prevalgono sui costi scritti in dare. Le entrate sono superiori alle uscite. L'equilibrio economico riguarda i costi e ricavi della gestione aziendale. Le entrate monetarie sono rappresentate dal flusso di ricavi e dal ricorso ai finanziamenti. Abbiamo quindi contemporaneamente gli equilibri quando l'impresa stessa si trova a mantenere l'equilibrio.

Il risultato residuale dell'azienda: significato, differenza tra risultato residuale e rendita organizzativa, ruolo del risultato residuale nell'identificazione del soggetto di istituto.

RENDITA ORGANIZZATIVA: (si ottiene in forma differenziale quando si fa attività economica tutti insieme rispetto a quando viene effettuata dai singoli). Introdurre concetti tipo la specializzazione, Con una buona organizzazione otterremo una qualità superiore.

Rispetto a quella ottenuta nello stesso tempo facendolo da soli, se ci organizziamo male invece forse faremmo peggio rispetto ad agire da soli.

LE QUALITÀ DEVONO ESSERE FATTE IN UN CERTO MODO ED IN MANIERA EFFICIENTE.

La cooperazione intelligente tra più persone origina un vantaggio economico (RENDITA) rispetto a quanto si può ottenere da azioni isolate competitive e opportunistiche. La rendita organizzativa deriva dal contributo di tutti i partecipanti e deve essere ripartita tra tutti coloro che hanno cooperato → RICAVO.

RISULTATO RESIDUALE: quando lavoriamo insieme e ci organizziamo parliamo di aspettative di remunerazione. Per attivare la cooperazione occorre stipulare patti per predeterminati contributi e ricompense di ognuno. Se si ottiene questa remunerazione attraverso contratti (CONTRATTI DI VENDITA, DI LAVORO, DI DIVERSO TIPO) tutti noi avremo un contratto che tenderà a predeterminare una parte che ci deve essere data per determinare tutto questo.

Queste statuizioni sono identiche a quelle che saranno il valore finale nel loro ammontare, ci sarà un risultato che potrà essere positivo o anche negativo che rappresenta la differenza in tutto quello che l'impresa ha pagato e quello che l'impresa alla fine ha ricavato. → RISULTATO

Per attivare la cooperazione occorre stipulare patti per predeterminare contributi e ricompense di ognuno. Dinamismo ambientale e incertezza fanno si che una volta remunerati i contributi secondo i patti iniziali si manifesta un risultato residuale positivo o negativo da attribuire.

INCERTEZZA → nella attività economica sempre presente, mai si otterranno i risultati prefissati. A volte capita di ottenere di più delle aspettative. Quello che abbiamo alla fine è il risultato di ciò che è avvenuto che potrà essere positivo o negativo. Risultato residuale a volte preassegnato → La faccenda a chi assegnare il risultato residuale sarà

Di notevole interesse negli assetti organizzativi. → PERSONE COLLABORANO e ottengono qualcosa di più. Per quanto riguarda il ruolo che ha il risultato residuale con il soggetto di istituto è il fatto che non appena abbiamo un soggetto di istituto proprio alla sua attività il risultato residuale tenderà ad essere positivo perché questo garantisce una buona organizzazione.

I caratteri dell'equilibrio istituzionale. I caratteri dell'equilibrio istituzionale sono la durabilità e l'autonomia. Le persone INFATTI partecipano alla vita degli istituti si attendono che l'istituto perduri nel tempo, gli istituti nel tempo accumulano patrimonio di relazioni e di competenze che sono relativamente indipendenti dalle persone. L'autonomia consiste nella libertà di scegliere i propri fini e le proprie modalità di governo. DURABILITÀ: l'ordine economico dell'istituto che corrisponde all'azienda, si

deve svolgere secondo condizioni di vita e funzionamento che consentono di durare nel tempo in un ambiente mutevole. La continuità e lo sviluppo di un istituto hanno un valore per i suoi membri attuali, per i suoi membri futuri e per la collettività in generale. AUTONOMIA: perdita dell'autonomia quando l'istituto, situazioni costanti di perdita e di incapacità di perdere il suo equilibrio economico quindi è l'istituto stesso decide di ricorrere a enti di sostegno per cercare di garantire l'equilibrio dell'istituto. Si verifica quando un'azienda non deve ricorrere sistematicamente a interventi di sostegno o di copertura delle perdite da parte di altri istituti. Coperture di perdite e interventi di sostegno realizzati anche per via indiretta (quali esenzione fiscale, manovre di debito pubblico), sono tutte soluzioni precarie e provvisorie. UNITARIETÀ DEL GOVERNO: l'analisi dell'assetto istituzionale è importante.per valutare la capacità dell'istituto di perdurare nel tempo. Per la vita duratura di un istituto è essenziale che si abbia un governo unitario. unitario in 2 aspetti: - Il governo dell'istituto deve essere i contributi di tutti i soggetti devono essere combinati secondo un disegno unitario, la responsabilità delle decisioni ultime deve essere attribuita a uno e un solo organo secondo un principio di unità di comando. Deve essere unico il soggetto o il gruppo di soggetti a cui è demandata la responsabilità finale delle decisioni ultime. SCELTE DI EFFICACIA: per realizzare un efficace governo di un istituto, occorre operare 3 insiemi di scelte fondamentali: - decidere a quali insiemi di soggetti assegnare il diritto e il dovere di governare, - direttamente o tramite propri rappresentanti, - definire il soggetto d'istituto e i fini istituzionali che definiscono la vita dell'istituto ( esplicitare le finalità e gli obiettivi).debba ispirarsi all'azione del soggetto d'istituto, definire i fini). Quando il governo fa un decreto quello è un decreto che ha un determinato valore, individuare meccanismi che uno deve capire se sono scelte che devono solo essere messe in atto, devono avere atti specifici.... configurare gli organi e i meccanismi di governo che consentono un'efficace azione dei soggetti sopravvivenza dell'istituto sia lunga deputati a governare = definire la struttura di governo. La senza che intervengano delle questioni che ne interrompano la durabilità → concetto importante per come deve essere il comportamento di chi si ritrova a essere il soggetto economico dell'istituto. Questo comportamento deve tendere a far durare l'istituto. La maggior parte è collegata alla necessità che la loro durabilità duri nel tempo. Agire nel modo per cui l'istituto continui la sua durabilità piuttosto che agisca che la durabilità si

fermi.

GOVERNO UNITARIO: governo che non prevede elementi di contraddizione, le persone nei limiti del possibile devono produrre un messaggio di tipo unitario lasciando messaggi in contraddizioni di quello che dice l'altro. Governo che delinei le mosse, le strategie in una maniera univoca che non possa lasciare che si vada da una parte ma anche dall'altra.

Traendo a valore comune quello che abbiamo detto, sistemi di portatori di interessi abbiamo detto che la situazione di equilibrio, difficile da raggiungere si ha quando si ha una situazione totale dell'istituto e quando c'è un sistema di sistemi e benefici giudicato equo, qualcosa che nel corso della nostra trattazione abbiamo valutato con una certa molteplicità di soggetti, interessi che non tirano dalla stessa parte, a volte sono contrapposti. Condividono valori, obiettivi. Una modalità di identificare la crisi di istituto e quella di percepire che membri con interessi rilevanti abbandonano.

L'istituto non è in grado di attrarre altri portatori di interessi che detengono risorse critiche per l'esistenza dell'istituto. La valutazione è collegata agli interessi che stanno andando quanto critici sono.

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eug2003 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Bruno Sandro.
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