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SNC46. I neurotrasmettitori aminoacidici

I neurotrasmettitori aminoacidici sono i neurotrasmettitori più diffusi a livello del SNC e sono responsabili della trasmissione rapida. Si suddividono in eccitatori, come il glutammato e l'aspartato, ed inibitori, come il GABA. I neurotrasmettitori eccitatori, come il glutammato, sono fondamentali in svariati processi, quali crescita, sopravvivenza e maturazione dei neuriti e delle connessioni sinaptiche. Il GABA, neurotrasmettitore inibitorio, esercita i suoi effetti legandosi ai recettori GABA-a e GABA-b, e gioca un ruolo importante nel controllo motorio e nella visione. La funzionalità della neurotrasmissione GABAergica è correlata con i fenomeni legati all'ansia e al sonno. Alcuni farmaci che aumentano il livello di GABA nel cervello sono usati per trattare l'epilessia.

47. Le monoamine

Sono dei neurotrasmettitori che si dividono in catecolamine (dopamina, noradrenalina e adrenalina) e indolamine (serotonina).

hanno un ruolo importante nel meccanismo del sonno, nella regolazione dell'umore e nel sistema extrapiramidale.

Valori anomali delle monoaminossidasi sono associati a vari disturbi psichiatrici come la depressione. Gli inibitori delle monoaminossidasi sono dei farmaci utilizzati per aumentare le monoamine tra le quali la serotonina che ha effetto antidepressivo.

Lezione 01918. Descrivere l'organizzazione del sistema nervoso

Il sistema nervoso può essere suddiviso in sistema nervoso centrale (SNC) e sistema nervoso periferico (SNP). Il SNC è composto dall'encefalo e dal midollo spinale. Il SNP è invece rappresentato da strutture nervose periferiche come i gangli, le fibre nervose dei nervi, i recettori e gli organi sensoriali specializzati.

Il SNP si occupa quindi di raccogliere informazioni dall'ambiente esterno, le traduce poi in segnali nervosi e le invia al SNC che si occupa di integrarle e di rispondere in maniera adeguata. C'è poi da

considerare il sistema nervoso autonomo che si occupa di gestire in maniera involontaria le risposte viscerali e si divide in sistema simpatico e parasimpatico.
  1. Quali sono le differenze tra il sistema simpatico e quello parasimpatico?

Il sistema simpatico interviene nelle situazioni di emergenza, mentre il sistema parasimpatico agisce nei momenti di quiete. Il sistema simpatico prepara il corpo alle reazioni di attacco-fuga. Quando è in azione il sistema parasimpatico, invece, l'organismo si rilassa e accumula energia sotto forma di sostanze di riserva.

Una differenza fondamentale tra i due sistemi è che, mentre le fibre pregangliari del sistema parasimpatico sono lunghe, quelle del sistema simpatico sono abbastanza brevi. Viceversa, i neuroni postgangliari simpatici hanno lunghe diramazioni, mentre quelli parasimpatici sono brevi. Anche il tipo di risposta è diverso: diffusa per il simpatico e settoriale e più specifica per il parasimpatico.

  1. Descrivere
  1. Il sistema nervoso parasimpatico è organizzato in modo da inviare impulsi in maniera ben definita e localizzata. I neuroni pregangliari del parasimpatico si trovano nel tronco dell'encefalo e nella regione sacrale del midollo spinale.
  2. Il sistema parasimpatico è coinvolto soprattutto nella conservazione dell'energia e nel mantenimento delle funzioni d'organo durante i periodi di minima attività. La sua attività porta a rallentamento della frequenza cardiaca, riduzione della pressione arteriosa, stimolazione della peristalsi e della secrezione del tratto gastrointestinale e allo svuotamento della vescica e del retto.
  3. Il sistema autonomo ha come funzione il mantenimento dell'omeostasi interna, regolando in modo autonomo le necessità e le richieste delle funzioni vitali dell'organismo, indipendentemente dal controllo della coscienza. È anche detto sistema

Il sistema nervoso autonomo (SNA), noto anche come sistema nervoso vegetativo o involontario, è composto da neuroni efferenti che innervano la muscolatura liscia dei visceri, del muscolo cardiaco, i vasi, controllando in questo modo la digestione, la gittata cardiaca, il flusso ematico e la secrezione ghiandolare. Lo SNA si divide in due branche: sistema nervoso simpatico e sistema nervoso parasimpatico.

Il sistema nervoso simpatico è composto da due file di neuroni organizzati in gangli, situati lungo la colonna vertebrale. Dai gangli si diramano fibre che innervano le ghiandole e i muscoli degli organi interni. Il sistema simpatico ha una funzione stimolante, eccitante e contraente. Presiede al sistema di adattamento attacco-fuga. In poco tempo il cuore aumenta la forza e la frequenza contrattile, i bronchi, la pupilla ed i vasi sanguigni dei muscoli e del sistema coronarico si dilatano.

Per quanto riguarda i trasportatori per la noradrenalina, esistono diversi tipi con meccanismi d'azione specifici. Questi trasportatori sono responsabili del riassorbimento della noradrenalina nel terminale presinaptico dopo la sua liberazione. Il loro corretto funzionamento è essenziale per il corretto funzionamento del sistema nervoso simpatico.

Trasportatori denominati anche neurotrasportatori di tipo I sono proteine di membrana costituite da 12 domini idrofobi transmembranari. Sono localizzati nei terminali sinaptici con la funzione di recuperare molecole di neurotrasmettitore rilasciate durante l'attivazione neurone. Questi trasportatori, insieme alla degradazione enzimatica, contribuiscono alla cessazione dell'attività dei neurotrasmettitori rimuovendoli dallo spazio sinaptico.

Il catabolismo della noradrenalina avviene soprattutto ad opera delle MAO-A, uno dei due enzimi principali deputati a degradare le catecolamine. Sono presenti sulla membrana mitocondriale all'interno del neurone.

I recettori beta adrenergici hanno un'ampia distribuzione nell'organismo. I recettori beta 1 sono localizzati nel cuore, dove mediano gli effetti inotropo, dromotropo e cronotropo positivi delle catecolamine.

SNC e nelrene. I recettori beta 2 sono presenti nella muscolatura liscia, dove mediano il rilasciamento, nella muscolatura scheletrica, dove aumentano la forza di contrazione, recettori beta 3 sono selettivamente localizzati nel tessuto adiposo, dove sono coinvolti nella regolazione della termogenesi e della lipolisi. 20. La via biosintetica di noradrenalina e adrenalina 21. Descrivi i tipi di recettori per la noradrenalina: struttura e funzioni I recettori adrenergici sono recettori di membrana che interagiscono con l'adrenalina e altre catecolamine e sono recettori metabotropici. Appartengono ai recettori accoppiati a proteine G. Secondo l'accoppiamento, i recettori adrenergici sono classificati in α e β. I recettori α1 sono accoppiati alla fosfolipasi C e producono i loro effetti principalmente grazie al rilascio di Ca2+ intracellulare; I recettori α2 sono accoppiati a una proteina Gi la quale inibisce l'azione dell'adenilato ciclasi riducendo.pertanto la formazione di cAMP, inibendo il passaggio di calcio all'interno della cellula. I recettori beta 1 sono localizzati nel cuore, dove mediano gli effetti inotropo, dromotropo, cronotropo positivi delle catecolamine nel SNC e nel rene. I recettori beta 2 sono presenti nella muscolatura liscia, dove mediano il rilassamento, nella muscolatura scheletrica, dove aumentano la forza di contrazione, recettori beta 3 sono selettivamente localizzati nel tessuto adiposo, dove sono coinvolti nella regolazione della termogenesi e della lipolisi. 22. La trasmissione noradrenergica La depolarizzazione della membrana della terminazione nervosa determina l'apertura dei canali del calcio nelle membrane della terminazione stessa e il conseguente ingresso di Ca2+ promuove la fusione e il rilascio del contenuto delle vescicole sinaptiche. Il rilascio di noradrenalina può essere prodotto in assenza di esocitosi, mediante farmaci che la spiazzano dalle vescicole. 23. I recettorialfa-adrenergici: classificazione, struttura e funzioni I recettori alfa-adrenergici sono di due tipi: alfa-1 e alfa-2. I recettori alfa-1 hanno, ad esempio, un'affinità per la fenilefrina. Sono recettori postsinaptici, associati a proteine G, che mediano l'attivazione della fosfolipasi C. Ciò porta ad un aumento della concentrazione di Ca intracellulare. Questi recettori si trovano soprattutto a livello della muscolatura liscia dei vasi, dove la loro attivazione causa vasocostrizione, a livello gastrointestinale e genitourinario e del cuore. Nel sistema nervoso centrale, i recettori alfa-1 sono presenti nella corteccia. I recettori alfa-2, invece, sono recettori presinaptici, collegati a proteine Gi/G0 che causano una riduzione dei livelli di cAMP e una diminuzione del rilascio di noradrenalina dal terminale sinaptico. Essi modulano l'attività di canali ionici favorendo la fuoriuscita di K e inibendo l'ingresso di Ca. Possono essere localizzati anche nella muscolatura liscia.

Vascolare e mediano lavasocostrizione. Sono poi responsabili della maggior parte degli effetti metabolici del sistema simpatico ed hanno un ruolo fondamentale nel controllo della pressione arteriosa.

Lezione 02121. L'amfetamina. L'amfetamina è un simpaticomimetico indiretto, blocca il trasportatore della nordarenalina e causa un aumento del rilascio del neurotrasmettitore, potenziando quindi la trasmissione simpatica. I suoi effetti principali si hanno a livello del sistema nervoso centrale. Veniva e viene tuttora utilizzato in alcuni Stati per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione/iperattività nei bambini e negli adulti come antidepressivo, psicostimolante e anoressizzante.

22. Descrivere gli effetti farmacologici dell'adrenalina. L'adrenalina ha diversi effetti farmacologici. Per quanto riguarda l'apparato cardiovascolare, essa aumenta la pressione arteriosa sistolica stimolando la forza di contrazione miocardica, agendo sempre sui

recettori causaun aumento della liberazione di renina, l'attivazione dei recettori beta a livello dei vasi del fegato. 23. I farmaci simpaticomimetici possono essere suddivisi in diretti, indiretti o misti. I simpaticomimetici diretti agiscono direttamente su uno o più recettori delle catecolamine. Quelli indiretti aumentano la disponibilità di noradrenalina o di adrenalina per stimolare i recettori adrenergici. I farmaci misti rilasciano noradrenalina in modo indiretto e attivano in modo diretto i recettori. 24. Gli effetti collaterali della adrenalina: descrizione e causa. Gli effetti collaterali possono essere molteplici a causa della non selettività di azione, possono manifestarsi effetti indesiderati come ansia, tensione e tremore; emorragie cerebrali a causa dell'aumento della pressione arteriosa, aritmie ed edema polmonare. Nei soggetti diabetici possono dar vita ad effetti cardiovascolari più marcati. Possono inoltreenalina e da antagonista dei recettori dopaminergici. La sua sintesi avviene a partire dall'amminoacido tirosina, che viene convertito in L-DOPA dalla tirosina idrossilasi. Successivamente, la L-DOPA viene decarbossilata dalla dopa decarbossilasi per formare la dopamina. La dopamina agisce come un neurotrasmettitore nel sistema nervoso centrale e periferico, svolgendo un ruolo chiave nella regolazione dell'umore, del movimento e della motivazione. Come simpaticomimetico, la dopamina agisce stimolando i recettori adrenergici presenti nel sistema simpatico. Questo porta ad un aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e della gittata cardiaca. Inoltre, la dopamina causa la vasocostrizione dei vasi sanguigni periferici, aumentando così la resistenza periferica e la pressione arteriosa. La dopamina viene utilizzata come farmaco per trattare diverse condizioni mediche. Ad esempio, viene utilizzata per trattare l'ipotensione, in quanto stimola il sistema simpatico e aumenta la pressione arteriosa. Viene anche utilizzata come trattamento per la malattia di Parkinson, in quanto la dopamina è carente in questa condizione. Tuttavia, la somministrazione di dopamina può causare effetti collaterali come tachicardia, ipertensione e disturbi del ritmo cardiaco. In conclusione, la dopamina svolge un ruolo importante come precursore della noradrenalina e come neurotrasmettitore nel sistema nervoso. Come simpaticomimetico, agisce stimolando i recettori adrenergici e aumentando la pressione arteriosa. La sua azione come agonista o antagonista dei recettori specifici dipende dal contesto e dalle concentrazioni presenti nel sistema.
Dettagli
A.A. 2023-2024
107 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/07 Ecologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Scienze_Bioloche_eCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Tardito Daniela.