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OCH3 e -CH2CH2CH3 ha priorità maggiore di -CH2CH3; quindi essendo i due gruppi apriorità maggiore rispettivamente orientati da parti opposte la configurazione è E“opposto”.

6) Assegnare la configurazione E, Z al seguente composto, motivandone la scelta:

La configurazione del composto è Z perché il sostituente -Cl ha priorità maggiore di -CH2OH e -CH2CH3 ha priorità maggiore di -CH3; quindi essendo i due gruppi a priorità maggiore rispettivamente orientati dalla stessa parte la configurazione è Z “insieme”.

7) Nominare ed assegnare la configurazione E, Z al seguentecomposto:

La configurazione del composto è Z perché il sostituente -Cl ha priorità maggiore di -F e -I ha priorità maggiore di -Br; quindi essendo i due gruppi a priorità maggiorerispettivamente orientati dalla stessa parte il composto ha configurazione Z“insieme”.

8) Assegnare il nome al seguente

carbonio che ha il maggior numero di sostituenti alchilici. Quindi, il prodotto della reazione di addizione elettrofila sarà un composto in cui l'idrogeno si lega al carbonio meno sostituito e il resto si lega al carbonio più sostituito. La reazione può essere descritta come l'aggiunta di un elettrofilo a un doppio legame carbonio-carbonio, seguita dalla formazione di un carbocatione e infine dall'attacco del nucleofilo (ad esempio un'alchene) al carbocatione per formare il prodotto finale.

carbonio che ha il maggior numero di sostituenti alchilici, quindi questa reazione sarà regiospecifica e darà origine solo all'1-cloro-1-n-propilcicloesano

Descrivere la seguente reazione: La seguente reazione è l'idrogenazione del 1,2-dimetilcicloesene. Questa reazione avviene in ambiente acido utilizzando un catalizzatore che contiene due atomi di idrogeno sulla sua superficie per cui quando il doppio legame dell'alchene si trova a contatto con l'idrogeno, entrambi gli atomi di idrogeno vengono aggiunti dalla stessa faccia dando quindi come prodotto il cis-1,2-dimetilcicloesano.

Descrivere la seguente reazione: La seguente reazione è un'alogenazione di un cicloalchene: la bromurazione del ciclopentene. La reazione dà come prodotto solo l'isomero trans del 1,2-dibromociclopentene perché quando il primo bromo attacca il doppio legame su un lato si forma un intermedio di reazione, lo ione bromonio con carica

positiva sul bromo che è legato a tutti e due i carboni dell'ex doppio legame lasciando scoperto solo l'altro lato in cui si andrà a legare l'altro bromo dando come prodotto finale solamente il trans-1,2-dibromociclopentano.

13) Descrivere i polimeri.

I polimeri sono macromolecole composte da catene, solitamente molto lunghe, di monomeri (piccole molecole che legate assieme vanno a comporre il polimero; vengono anche chiamate unità strutturali del polimero). Un polimero è composto da una serie di unità ripetitive, ovvero una serie di molecole che si ripete per tutta la composizione di esso; un'unità ripetitiva può essere composta da un solo monomero o da un set di monomeri che si ripetono in serie. La reazione di polimerizzazione è divisa in 3 parti: l'inizializzazione solitamente catalizzata, la propagazione che avviene spontaneamente se è presente un eccesso di monomeri, e la terminazione in cui

). Le tipologie di plastica più comuni sono: 1. Polietilene (PE): è una plastica molto versatile e resistente, utilizzata per la produzione di bottiglie, sacchetti, contenitori e tubi. 2. Polietilentereftalato (PET): è una plastica trasparente e resistente, utilizzata principalmente per la produzione di bottiglie per bevande e contenitori per alimenti. 3. Polivinilcloruro (PVC): è una plastica rigida e resistente agli agenti chimici, utilizzata per la produzione di tubi, finestre, rivestimenti e giocattoli. 4. Polipropilene (PP): è una plastica resistente al calore e agli agenti chimici, utilizzata per la produzione di contenitori per alimenti, imballaggi e tessuti. 5. Polistirene (PS): è una plastica rigida e trasparente, utilizzata per la produzione di bicchieri, piatti, contenitori per alimenti e imballaggi. Queste sono solo alcune delle tipologie di plastica più comuni, ma ne esistono molte altre con caratteristiche specifiche adatte a diversi utilizzi.

che legate assieme vanno a comporre il polimero; vengono anche chiamate unità strutturali del polimero). Un polimero è composto da una serie di unità ripetitive, ovvero una serie di molecole che si ripete per tutta la composizione di esso; un'unità ripetitiva può essere composta da un solo monomero o da un set di monomeri che si ripetono in serie. La reazione di polimerizzazione è divisa in 3 parti: l'inizializzazione solitamente catalizzata, la propagazione che avviene spontaneamente se è presente un eccesso di monomeri, e la terminazione in cui la catena si arresta per esempio per consumazione del radicale. In natura esistono vari polimeri biologici, tra cui la cellulosa (il cui monomero ed unità ripetente è il glucosio); le proteine (i cui monomeri sono gli aminoacidi) e gli acidi nucleici (i cui monomeri sono i nucleotidi. Tra la grande varietà di polimeri sintetici, di cui sono composti gran parte degli

Oggetti che ci circondano e di cui facciamo uso nella quotidianità, i più diffusi e industrialmente prodotti sono:

  • Il polietilene (PE) ottenuto dalla reazione di polimerizzazione dell'etilene avente come unità ripetente (-CH2CH2-)n. È trasparente o bianco, rispettivamente alla forma amorfa o cristallina. È isolante, stabile ed economico. Viene utilizzato in campo elettronico, idraulico, alimentare ed è il materiale di cui sono formate le borse di plastica.
  • Il polietilentereftalato (PET) usato per i contenitori di bevande o ridotto in fibre per produrre tessuti sintetici.
  • Il polivinilcloruro (PVC), materiale di cui sono composti i dischi e gran parte delle tubazioni.
  • Il polipropilene (PP), materiale di cui sono composte le parti in plastica delle autovetture, i bicchieri, posate, piatti usa e getta, ecc.
  • Il polistirene (PS), conosciuto anche come polistirolo o polistirolo espanso, con capacità isolanti e densità molto bassa.

Assegnare il nome al seguente composto: 3-metilbutilbenzene

16) Assegnare alle seguenti molecole le configurazioni R o S

  1. a. I sostituenti in ordine di priorità sono 1-OH>2-COH>3CH2OH quindi la configurazione è R.
  2. b. I sostituenti in ordine di priorità sono 1-OH>2-CO2H>3-CH3 quindi la configurazione è S.

17) Assegnare alle seguenti molecole le configurazioni R o S:

  1. a. I sostituenti in ordine di priorità sono 1-SH>2-CO2H>3-CH3 quindi la configurazione è S.
  2. b. I sostituenti in ordine di priorità sono 1-OH>2-CO2H>3-CH3 quindi la configurazione è S.

18) Descrivere, anche con una rappresentazione grafica della reazione, la sostituzione nucleofila SN2

La Sn2 o sostituzione nucleofila bimolecolare è una reazione di sostituzione che coinvolge un nucleofilo ed una molecola contenente un atomo di carbonio legato ad un altro nucleofilo (gruppo uscente). Durante la reazione Sn2, che avviene in un unico passaggio, il...

attacca il carbonio legato al gruppo uscente da un'angolazione di 180° rispetto al gruppo uscente formando uno stato di transizione in cui il substrato è legato sia al nucleofilo che al gruppo uscente per poi formare il prodotto della reazione eliminando il gruppo uscente. Se si tratta di una molecola chirale e il carbonio coinvolto nella reazione è uno stereocentro, l'angolo di entrata del nucleofilo ha l'effetto di invertire la configurazione della molecola di partenza da R a S o viceversa. Ciò che ostacola la reazione Sn2 è l'ingombro sterico presente dal lato opposto del gruppo uscente, per cui la velocità di reazione sarà più lenta quanto più alto sarà l'ingombro sterico; quindi, questa reazione avviene più facilmente su atomi di carbonio primari. 19) Tra CH3CH2C(CH3)2Br e CH3CH2CH2Cl quale reagisce più velocemente in una reazione SN2? Spiegarne le motivazioni descrivendo.brevemente questa sostituzione nucleofila. Le reazioni di sostituzione nucleofila Sn2 decorrono più velocemente ed hanno stati di transizione meno energetici se i substrati non ostacolano l'avvicinamento del nucleofilo. Il nucleofilo entrerà con un'angolazione di 180° rispetto al gruppo uscente, quindi, attaccherà più velocemente un atomo di carbonio primario rispetto ad un terziario che ha un elevato ingombro sterico nella zona di attacco del nucleofilo. Quindi tra 2-bromo-2-metilbutano e cloropropano, in una reazione di sostituzione nucleofila Sn2, reagirà più velocemente il cloropropano. 20) Descrivere, anche con una rappresentazione grafica della reazione, la sostituzione nucleofila SN1 La Sn1 o sostituzione nucleofila unimolecolare è una reazione di sostituzione che coinvolge un nucleofilo ed una molecola contenente un atomo di carbonio legato ad un altro nucleofilo (gruppo uscente), avviene in ambienti neutri o acidi e in

presenza di solventi protici. A differenza della Sn2 il gruppo uscente si dissocia prima dell'attacco del nucleofilo dando origine al carbocatione terziario; una volta formato il carbocatione reagisce velocemente con il nucleofilo che successivamente perde il protone. Lo stadio più lento o limitante che determina la velocità di reazione è la formazione del carbocatione. Più stabile è il carbocatione più è favorita la reazione per cui la Sn1 su un carbocatione terziario sarà più favorita che su un carbocatione secondario piuttosto che su uno primario o uno metilico. Differentemente dalla sostituzione nucleofila Sn2 in cui il nucleofilo può solo attaccarsi dalla parte opposta del gruppo uscente, durante la reazione Sn1 il nucleofilo può attaccare il carbocatione dalla stessa parte del gruppo uscente o da quella opposta; quindi, se si tratta di una molecola chirale si otterrà una miscela racemica degli

enantiomeri R e S, solitamente
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A.A. 2023-2024
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SSD Scienze chimiche CHIM/03 Chimica generale e inorganica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Scienze_Bioloche_eCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica generale e organica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Siotto Maria Cristina.