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DOMANDE DIRITTO TRIBUTARIO
1. Principi costituzionali fondamentali del diritto tributario: art. 23 e art. 53
1.1 Base legislativa (soggetto passivo, presupposto, base imponibile e aliquota): art. 23
1.2 Principio di capacità contributiva: art 53
2. Distinzione tra indici diretti e indiretti della capacità contributiva
3. Caratteristiche dell’obbligazione tributaria: fonte legale (teoria dichiarativa e costitutiva), natura pubblicistica
4. Sostituto d’imposta (sostituzione a titolo di acconto e sostituzione a titolo d’imposta)
4.1 Distorsioni che si possono verificare nel caso della sostituzione a titolo di acconto (il sostituto effettua la
ritenuta ma non la versa allo Stato, oppure il sostituto non effettua la ritenuta non tassando lo stipendio)
5. Le obbligazioni solidali (solidarietà paritaria, solidarietà dipendente)
6. Patto di accollo (con efficacia meramente interna o con efficacia esterna)
7. La dichiarazione dei redditi (contenuto, forma, termine di presentazione, modalità di presentazione)
7.1 Natura giuridica della presentazione (dichiarazione di scienza o dichiarazione di volontà?)
7.2 Effetti giuridici della dichiarazione dei redditi (effetti costitutivi)
7.3 Come si corregge una dichiarazione (mediante la dichiarazione integrativa), termine massimo per
correggerla, e cosa posso correggere (solo i dati reddituali che corrispondono alla narrazione dei fatti),
l’amministrazione entro quanto tempo può controllare la dichiarazione integrativa?
7.4 Si può presentare la dichiarazione integrativa che modifica la dichiarazione integrativa? No, verrebbe meno
la certezza del diritto
8. IRPEF: soggetti passivi (tutte le persone fisiche, residenti e non residenti), presupposto (possesso di uno o
più redditi in denaro o in natura), base imponibile (reddito globale, dato dalla somma algebrica delle sei
categorie di reddito ai fini IRPEF, che sono redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente,
redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa e redditi diversi, al netto degli oneri deducibili), ed aliquota
8.1 Redditi fondiari: quali sono e come si determinano (redditi che derivano dai terreni e dai fabbricati)
8.2 Redditi di capitale: comprendono i frutti, ossia i rendimenti che derivano dall’investimento del capitale
(interessi, che seguo il principio di cassa, non quello di competenza, e dividendi, che seguono sempre il
principio di cassa)
8.2.1 Come si evita la doppia tassazione nel caso dei dividendi? Si usa il metodo dell’esenzione, che è quasi
totale
8.3 Redditi di lavoro dipendente: vincolo di subordinazione, principio di omnicomprensività (per il calcolo di
questa categoria di reddito non rientra solo la retribuzione mensile, ma tutti gli emunumenti, anche i beni in
natura, percepiti dal lavoratore, come premi di produttività, gratifiche, tredicesima); si utilizza il principio di
cassa e la tassazione è al lordo
8.4 Redditi diversi: è vero che è una categoria residuale, ma non è una categoria aperta in cui posso inserire
tutto ciò che non va nelle altre categorie; è una categoria chiusa, tassativa, in quanto c’è un elenco di fattispecie
reddituali considerati reddito diverso
8.5 Redditi di lavoro autonomo: la differenza con gli altri redditi è che occorro fare la differenza tra componenti
positivi e negativi perché la tassazione è al netto (questo vale anche per i redditi d’impresa)
8.5.1 Principio di cassa (i componenti rilevano quando si verifica la manifestazione finanziaria e non quando
maturano), principio di inerenza che riguarda solo i componenti negativi in merito alla loro deducibilità ai fini
fiscali (posso dedurre i componenti negativi quando queste spese sono inerenti all’attività svolta, non ai
compensi), in oltre i costi per essere deducibili devono essere certi e precisi
8.5.2 Articolo 2426 cc disciplina l’ammortamento dei beni strumentali, che impone di fare una valutazione di
quella che può essere la vita utile, il fisco fissa delle regole quando si è difronte ad un componente reddituale
soggetto ad una stima, perché vuole limitare la discrezionalità di chi fa la valutazione (si pensi che esistono
politiche che vogliono abbattere i costi fiscali. Queste regole sono contenute in un decreto ministeriale, che per
ciascun bene fissa la percentuale di ammortamento deducibile fiscalmente.
8.5.3 I componenti positivi sono i compensi che seguono il principio di cassa (non parliamo di ricavo perché
segue il principio di competenza), che includono: i compensi incassati nel periodo d’imposta a fronte delle
prestazioni rese, risarcimenti assicurativi, plusvalenza; i compensi negativi pere essere deducibili devono essere
dimostrati dalla parcella che ha elementi certi e precisi (intestatario, prestazione svolta, iva)
8.5.4 Se la differenza tra componenti positivi e componenti negativi è positiva ottengo un reddito, se è negativa
si ha una perdita. La perdita non è indifferente fiscalmente perché può essere utilizzata dal contribuente in
compensazione con i futuri redditi e anche con redditi diversi (questo vale per il lavoratore autonomo, mentre
gli imprenditori potranno compensare la perdita solo con i redditi della stessa categoria, cioè non possono
compensare la perdita con il reddito fondiario)
8.6 Redditi d’impresa: norma per capire il reddito d’impresa e l’imprenditore commerciale è l’articolo 55 del
testo unico…… 917/1986 e seguenti
8.6.1 Imprese commerciali svolte in forma individuale: se un’impresa individuale paga l’IRPEF, se è costituita
nella forma di società paga l’IRES
8.6.2 Definizione di imprenditore articolo 2082 cc (professionalità, economicità, organizzazione, produzione o
scambio di beni/servizi); definizione di imprenditore agricolo articolo 2135 cc (coltivazione del fondo
selvicoltura, allevamento di animali, attività connesse alle precedenti); elenco delle attività che possono essere
svolte dall’imprenditore commerciale articolo 2195 (attività industriali, trasporto…). L’articolo 55 del testo
unico fa un rinvio al codice civile
8.6.3 Se si tratta di imprenditore agricolo, questo guarda il catasto e paga la rendita catastale, se si tratta di
imprenditore commerciale deve seguire una serie di regole (scritture contabili) e ricordiamo che è imprenditore
commerciale ai fini fiscali colui che supera i limiti fissati dall’articolo 32 del testo unico
8.6.4 Che tipo d’imposta pagano le società di persone? Domanda a trabocchetto; le società di persone non
pagano nessuna imposta, in quanto vale il principio di trasparenza: quindi il reddito prodotto dalla società viene
imputato ai soci sulla base della loro quota di partecipazione agli utili; fiscalmente la società di persone è come
se fosse un velo trasparente, imputato nel senso che il reddito rileva a prescindere che sia distribuito ai soci (non
vale il principio di cassa ma quello di competenza)
8.6.5 Come si determina il reddito d’impresa? Si determina dalla differenza tra ricavi e costi, e segue il
principio di competenza, non quello di cassa, anche se ci sono eccezioni. Si può applicare il regime ordinario o
il regime forfettario, che è più semplice
8.6.6 La perdita dell’impresa individuale può essere compensata solo con i redditi d’impresa nei limiti
dell’80%: ad esempio se la perdita è di -50000 posso compensare l’80% di 50.000, che corrisponde a 40.000
euro, i quali per essere compensati devo trovare capienza, ossia devo almeno realizzare un utile di 40.000
9. Come si determina l’imposta da pagare: la base imponibile corrisponde al reddito complessivo, dato dalla
somma delle sei eventuali categorie di reddito prodotte nel periodo d’imposta, al netto degli oneri deducibili. Si
ottiene cosi il reddito complessivo netto, assoggettato alle aliquote IRPEF che crescono al crescere degli
scaglioni di reddito. Si ottiene cosi l’IRPEF lorda, dalla quale la legge consente di detrarre alcuni oneri.
Togliendo gli oneri si determina l’IRPEF netta, a cui si possono sottrarre i crediti d’imposta degli anni
precedenti o i crediti d’imposta previsti dalla legge, le ritenute e gli acconti d’imposta. Si determina così
l’IRPEF da versare, che se è a credito il contribuente può chiedere il rimborso o compensarlo in futuro
10. L’IRES: imposta sui redditi delle società
10.1 Soggetti passivi sono le società di capitali (cioè Spa, Srl, Sapa e società cooperativa a responsabilità
limitata), gli enti diversi dalle società pubbliche o private che svolgono attività commerciale, gli enti pubblici
che non svolgono attività commerciale (leggere articolo 73 del testo unico 917/1986).
10.2 Il presupposto del IRES è il possesso di redditi
10.3 Esistono due diversi modi per calcolare la base imponibile dell’IRES: la società residente è tassata per i
redditi ovunque prodotti, mentre la società non residente è tassata per i redditi prodotti in Italia; esistono delle
indicazioni per considerare la residenza e delle presunzioni legali relative
10.3.1 Principio di attrazione al reddito d’impresa
10.3.2 Altri principi riferibili al bilancio: principi di redazione (correttezza, veridicità, prudenza) e principi
contabili (nazionali ed internazionali)
10.4 Qual è il reddito d’impresa fiscalmente tassabile? Questo deriva dal risultato del conto economico al quale
occorre apportare delle variazioni previste dagli articoli 83 e seguenti del testo unico
10.5 Variazioni in aumento (ammortamento)
10.6 Variazione in diminuzione (caso delle plusvalenze, valutazione dei crediti, rimanenze di magazzino,
sopravvenienze attive e passive)
11. Principio di derivazione rafforzata, articolo 83 Tuir: per i soggetti che seguono questo principio la disciplina
civilistica prevale sulle norme fiscali di riferimento, quindi non vale più il discorso delle variazioni in aumento
o in diminuzione. Tale principio si applica alle società che redigono il bilancio applicando i principi contabili
internazionali e ai soggetti diversi dalle microimprese che redigono il bilancio secondo le norme del codice
civile e che sono tenute ad applicare i principi contabili nazionali
11.1 Cosa sono i principi contabili; per i principi contabili nazionali esiste l’OIC, per quelli internazionali
l’organismo è lo IASB, che emana gli IAS/IFRS
12. La base imponibile dell’IRES: l’unico reddito è il reddito d’impresa (fiscale), e non esistono altri redditi.
Reddito fiscale che non coincide per forza con il reddito d’impresa risultante dal conto economico, ma che tiene
conto delle variazioni di reddito in aumento o in diminuzione; per determinare l’IRES da versare si applica
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