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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana A tenuto dalla professoressa Elena Ghisellini. La storia dell'arte greca in età ellenistica si può dividere in tre fasi: - primo ellenismo (323-230 a.C.): stile semplice con forme chiuse; - ellenismo medio (230-150 a.C.): stile barocco antico con forme aperte; - tardo ellenismo (150-31 a.C.): ritorno alle forme classiche.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. A tenuto dalla professoressa Elena Ghisellini. Eufranor, forse originario di Istmia, lavorò ad Atene, fu pittore, scultore in bronzo e marmo e trattatista teorico sulle simmetrie e sui colori. Possediamo un originale, la statua colossale frammentaria di Apollo Citaredo del tempio di Apollo patroos nell'agorà di Atene.
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Esame Archeologia e storia dell'arte greca e romana A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana tenuto dalla professoressa Elena Ghisellini. Leochares fu scultore ateniese contemporaneo di Prassitele. Lavorò al mausoleo di Alicarnasso; realizzò la statua crisoelefantina del Filippeion di Olimpia, il gruppo di Ganimede e l'aquila, l'Apollo del Belvedere e l'Artemide di Versailles.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana tenuto dalla professoressa Elena Ghisellini. Briaxis, di nome cario, fu scultore della fine del IV sec., lavorò in Asia Minore, in Caria e ad Atene. Di lui abbiamo la base decorata di un monumento votivo per una vittoria equestre. Il motivo iconografico della divinità egiziana Serapide fu forse creato proprio da Briaxis.
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Esame Archeologia e storia dell'arte greca e romana A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana tenuto dalla professoressa Elena Ghisellini. Skopas di Paro fu scultore e architetto del tempio di Atena Alea a Tegea. Abbiamo una testa di cacciatore dal frontone est (caccia al cinghiale calidonio) e una testa dal frontone ovest (combattimento tra Achille e Telefo). Realizzò inoltre una statua in di bronzo di Eracle, la Menade danzante e il gruppo di Afrodite, Fetonte e Pothos.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. L'arte romana non è un'arte di decadenza, eco dell'arte greca, è un'arte originale, i cui meriti sono: - l'invenzione del ritratto fisiognomico; - la pittura di paesaggio, che proietta il giardino nella casa; - il rilievo storico.
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Esame Archeologia e storia dell'arte greca e romana mod. B

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. B. Palma

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
3,7 / 5
Questo appunto, relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma, riguarda le varie tipologie della pittura romana: - quadro mitologico; - pittura sulla parete costruita sulla base delle scene di paesaggio ellenistico; - scene di natura morta; - pittura trionfale; - pittura a macchia tonale.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Plinio definisce la pittura su tabula come la più alta manifestazione della pittura antica. L'Athenaion di Siracusa aveva una serie di tabulae dipinte raffiguranti una battaglia equestre del re siracusano Agatocle contro i Cartaginesi.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Il più antico esempio di pittura a Roma viene dall'Esquilino, ed è un esempio di pittura trionfale. Datato al 305 a.C., proviene dalla tomba di Fabio Pittore nella zona della necropoli. Doveva decorare tutta la parete del sepolcro, ne abbiamo solo un frammento. La pittura è articolata su quattro registri sovrapposti che corrispondono a quattro scene separate. Le scene rappresentate appartengono alle guerre sannitiche. La pittura trionfale sorse a Roma in connessione con i trionfi: le tabulae triumphales erano portate nei triumphi.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Gli scavi iniziarono a Ercolano nel 1738. Le prime tre statue furono trovate dal principe d'Elboeuf nel 1709-1711, sono le Ercolanesi. A Ercolano lo scavo fu condotto per cuniculi sotterranei da ingegneri militai. Altra scoperta fu la villa dei papiri o dei Pisoni. A Pompei cominciarono gli scavi nel 1748. A differenza di Ercolano, Pompei era stata ricoperta di ceneri e lapilli facilmente rimovibili, per cui lo scavo fu condotto a cielo aperto.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Esempi di pittura romana: - casa del Fauno: mosaico di Alessandro; - mosaico pavimentale con polipo al centro; - mosaico su due registri: gatto che assale un gallinaccio (superiore); anatre, conchiglie, molluschi (inferiore); - mosaici con ritratti femminili da Pompei; - mosaici con scena teatrale con attori da Pompei; - scene con paesaggi dell'Odissea dall'Esquilino.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Le Nozze Aldobrandini sono una pittura scoperta sotto il pontificato del papa Aldobrandini nel '600, e asportata dalla parete di un edificio antico sull'Esquilino. Al centro della pittura è la scena più importante: la sposa velata con un'ancella e una figura maschile con una ghirlanda, forse lo sposo.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. La datazione del mosaico di Palestrina, anche chiamato mosaico Barberini, oscilla tra II sec. a.C. e III d.C. Fu rinvenuto nel '600 e acquisito dal Cardinale Barberini. Era collegato al santuario della Fortuna-Iside, nella cui aula absidata è stato rinvenuto. Il soggetto è nilotico (mosaico nilotico), rappresenta l'inondazione del Nilo in Egitto.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Il colombario Pamphili presenta pitture del I sec. a.C.: - lotta tra gru e Pigmei; - mito dei Niobidi; - Prometeo; _ Dirce e il toro; - natura morta; - personaggio chino su un cesto di frutta.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Esempi di pittura pompeiana: - Arianna abbandonata da Teseo; - Baccante; - fregio della villa dei misteri: flagellazione della danzatrice; - Achille e Chirone; - Teseo liberatore; - ratto di Europa; - Dirce; - decorazione della casa dei Vettii.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Pitture da Stabia, Pompei, Ercolano: - Flora; - figurine volanti; - quadri mitologici; - scene paesistiche; - pitture popolari (processione di Cibele; scena di panetteria; giudizio di Salomone, anfiteatro di Pompei); - ritratti.
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Esame Archeologia e storia dell'arte greca e romana mod. B

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. B. Palma

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
4 / 5
Questa appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. La casa di Livia sul Palatino, di età augustea, presenta una scena paesaggistica con sfondamento della parete, scene mitologiche (Polifemo e Galatea), fregio naturalistico, fregio giallo con figurine.
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Questa appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. La casa dei grifi sul palatino è esempio del primo stile della pittura romana, con riproduzione pittorica sulle pareti di quelle che nelle case ellenistiche erano lastre marmoree, con colori che imitano le sfumature del marmo. E' di poco precedente alla casa di Livia: il grifo era sacro ad Apollo, deve esserci un collegamento con il culto istituito da Augusto.
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Questa appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. I palazzi imperiali sin da Augusto sul Palatino avevano una grandiosità pittorica: - pittura con Apollo su fondo azzurro; - fregi; - pitture con elementi egittizzanti dall'aula isiaca; - figura femminile dalla casa della Farnesina.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Le pitture della Domus Aurea sono andate per lo più perdute a causa dei rimaneggiamenti, dell'incuria e del tempo. Una delle più importanti pitture della Domus Aurea è quella interpretata come Veturia e Coriolano. Altre pitture della Domus Aurea, finite nella collezione di Camillo Massimo, sono state interpretate come scene della vita di Adone.
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