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Ctenofori
- L’ectoderma è un epitelio formato da cellule cubiche; in mezzo sono presenti colloblasti e cellule
mucipare.
- Il movimento avviene in genere attraverso 8 file di cilia organizzate in “pettini” (cteni), con movimento
coordinato.
Platelminti
- Vermi piatti.
- Triblastici.
- Specie acquatiche o terrestri.
- Oltre ¾ delle specie note sono parassite. Le forme a vita libera variano tra 0.5 e 50 cm; le forme
parassite arrivano fino a 25 m.
- Epiderma monostratificato (di solito), raramente pluristratificato, ciliato, cellulare o sinciziale, ricco di
ghiandole (rabditi-protezione dal disseccamento, facilitazione degli scambi gassosi, adesione temporanea
al substrato e locomozione) e con elementi nervosi.
- Sotto l’epidermide: lamina basale fibrosa che contribuisce al sostegno.
- Sostegno: proprietà idrostatiche del parenchima e muscoli.
- Locomozione: movimento ciliale facilitato dal muco; muscolatura longitudinale e circolare; muscoli dorso-
ventrali.
Nemertini
- “Nemerte” è una delle ninfe nereidi del dio delle acque Nereo. Nemerte è l’infallibile; altro loro nome è
quello di Rincoceli = “proboscide e cavità”.
- Animali triblastici.
- Dimensioni di norma inferiori ai 20 cm. Eccezionalmente in una specie (Lineus longilissima) sono stati
descritti esemplari di oltre 55 m.
- Epiderma con cellule pluriciliate, sensoriali ghiandolari, pigmentate e cellule basali.
- Locomozione: muscolatura longitudinale e circolare organizzata ordinatamente; proboscide
estromettibile.
Rotiferi
- “Portatori di ruota”.
- Ciglia che battono non sincrone: non vere ruote.
- Animali triblastici.
- Ci sono gruppi in cui non si conoscono maschi.
- Acqua dolce, suolo e poche specie in mare.
- Dimensioni di norma comprese tra 50 µm e 2 mm.
- Estremità posteriore spesso con “dita” e ghiandole.
- Epidermide sinciziale ispessita.
- Può esserci una corazza (lorica) intracitoplasmatica formata da scleroproteine, non pargonabile ad un
esoscheletro.
- Idroscheletro costituito dallo pseudocele; muscolatura.
- Muscoli longitudinali e circolari, che muovono la corona e il piede e causano contrazioni del corpo.
Nematodi
- “Filo”.
- Animali triblastici.
- Acquatici e terrestri.
- Dimensioni medie comprese tra 1 e 3 mm (alcune specie di 8.5 m).
- Epiderma: non ciliato, secerne una cuticola rigida di collagene, formata da diversi strati, che viene
mutata e che riveste anche faringe e retto. L’epiderma può essere parzialmente sinciziale.
- Sostegno: cuticola antagonista della pressione idrostatica generata dal liquido pseudocelomatico:
scheletro idrostatico.
- Movimento: muscolatura longitudinale divisa in 4 quadranti; no muscolatura circolare; muscoli non
innervati con prolungamenti citoplasmatici che raggiungono i nervi; movimento per contrazione alternata
dei muscoli dorsali e ventrali.
Molluschi
- “Soffici, molli”.
- Animali triblastici.
- Acquatici (prevalentemente marini) e terrestri.
- Dimensioni comprese tra 0.5 mm e 25 m.
- Epiderma ciliato e riccamente ghiandolare, in particolare in corrispondenza del piede; strato epidermico-
cuticolare (mantello).
- Sostegno: conchiglia carbonatica/proteica (periostraco) secreta dal mantello.
- Movimento: muscolatura circolare, longitudinale, trasversale; il piede è deputato al movimento, ma
presenta molte variazioni; movimento anche molto complesso.
- Nella classe Gastropoda: gli opistobranchi sono marini, tra questi i nudibranchi, che possono anche non
avere branchie, ma respirare per diffusione, grazie a espansioni cutanee note come cerata.
- Nella classe Cephalopoda: sono presenti dei cromatofori nell’epitelio che permettono veloci cambiamenti
di colore.
Anellidi
- “Piccolo anello”.
- Animali triblastici, protostomi.
- Acquatici e terrestri.
- Dimensioni medie di pochi cm, estremi compresi tra 0.3 mm e 3 m.
- Epiderma: cellule colonnari ciliate che secernono una cuticola fatta di fibre collagene. Primitivamente
setole epidermiche o chete (strutture sporgenti), formate da β-chitina (moderatamente flessibili,
movimento o difesa). Segmenti con 2 ciuffi di setole epidermiche chitinose.
- Sostegno: cavità celomatica (scheletro idraulico) Muscolatura della parete: circolare intorno a quella
longitudinale.
- Movimento: muscoli circolari (esterni) e longitudinali (4 fasci), movimento peristaltico (metameria), onda
di contrazione (prima allungamento, poi accorciamento) che parte dal capi e si muove verso la coda;
ancoraggio al terreno grazie a delle setole disposte per metamero.
- In quasi tutti i policheti esistono parapodi che fungono da arti.
- Classe Hirudinida: movimento a compasso grazie alle due ventose.
Artropodi e gruppi correlati
- “Piede articolato”.
- Animali celomati, triblastici, protostomi.
- Dimensioni medie di pochi cm, ma ci sono crostacei di 60 cm e altri 4 m.
- Fossili noti di organismi di circa 2 m.
- Non vermiformi, con appendici articolate, metamerici, con appendici sul capo, a volte alati.
- Epiderma: non ha ciglia esterne mobili. Secerne una cuticola rigida pluristratificata, che riveste tutto il
corpo e le invaginazioni ectodermiche (stomodeo, proctodeo, organi respiratori). La cuticola è formata
da α-chitina, un polimero formato da monomeri N-acetilglucosamina, simile alla cellulosa; le microfibrille
contengono fino a 8000 monomeri; a volte rinforzata con carbonato di calcio. La cuticola è secreta
dall’epiderma sottostante e ciò comporta delle implicazioni per la crescita (muta o ecdisi). [Durante la
pre-ecdisi, l’ipoderma si distacca dall’esoscheletro e lo spazio tra il vecchio esoscheletro e l’ipoderma si
riempie di un fluido gelatinoso. L’ipoderma inizia a secernere una nuova epicuticola e una nuova
procuticola si forma man mano che la vecchia procuticola viene digerita. I prodotti della digestione
vengono incorporati nella nuova procuticola. N.B. Le nuove epicuticole e procuticole sono (increspate)
sotto il vecchio esoscheletro. Quando l’ecdisi avviene, l’esoscheletro si frattura secondo predeterminate
linee. Dopo l’ecdisi, l’esoscheletro nuovo si rinforza con carbonato di calcio e vengono depositati
pigmenti nello strato più esterno della procuticola]. L’esoscheletro è costituito da placche (scleriti) unite
da pleure (articolazioni, consentono il movimento). L’epiderma fornisce protezione dall’ambiente esterno:
predatori, disidratazione; contribuisce al sostegno ed al colore.
- Movimento: molto complesso, appendici articolate specializzate per la deambulazione, il nuoto e il volo.
Nelle larve: movimento ondulatorio sul substrato. Muscolatura complessa; appendici mosse da muscoli o
tendini collegati alla muscolatura. In alcuni gruppi le zampe sono portate solo dai segmenti toracici; le
altre sono modificate e hanno altre funzioni.
Echinodermi
- Epiderma: monostratificato con dermascheletro (endoscheletro, rivestito da un sottile strato epidermico).
- Sostegno: dermascheletro con spine o processi protettivi; negli echinoidei gli ossicoli formano una teca.
Pedicellarie sulla superficie aborale, per la pulizia.
- Movimento: movimenti tendenzialmente lenti; muscoli sotto il derma; pedicelli ambulacrali con ventose,
mosse dal sistema acquifero; braccia articolate (ofiuroidei).
Cordati
- Epiderma: spesso multistratificato, con vari annessi.
- Tunicati: secernono la tunica, costituita dalla tunicina (proteina).
- Cefalocordati: epidermide molto sottile monostratificata e trasparente.
- Vertebrati: derivati tegumentari diversi nelle varie classi; cromatofori.
- Sostegno: endoscheletro complesso (anfiosso e Vertebrati).
- Locomozione: Tunicati contrazione del corpo e propulsione; Cefalocordati muscolatura metamerica;
Vertebrati muscolatura complessa, liscia e striata, circolare, longitudinale e trasversale.
Nutrizione e digestione
Gli animali sono organismi eterotrofi, non sono cioè in grado di fabbricarsi da soli l'alimento come le piante,
ma devono procurarselo nutrendosi Varie modalità sviluppate dai vari phyla riguardo alle abitudini
→
alimentari, alla digestione delle sostanze ingerite e ai propri processi metabolici.
Negli animali la digestione si è evoluta da un processo intracellulare ad un processo extracellulare in una
cavità specializzata o tubo che comunica con l’ambiente. Iprimisistemidigestiviprobabilmente sisono
formatiper invaginazione dell’epidermide in una sacca interna, come quella presente negli Cnidari, rendendo
possibile l’assunzione di una maggiore quantità di cibo.
In seguito, la sacca si è fusa con l’estremità opposta del corpo a formare un canale completo con un’entrata
(bocca) ed un’uscita (ano). Le cellule che rivestono questo tubo digerente potevano svolgere funzioni
specifiche (per es. cellule responsabili della digestione acida compartimentalizzate e separate da quelle
responsabili della digestione alcalina). Altre parti del tubo digerente si sono specializzate per ricevere e
conservare il cibo ed elaborare i prodotti di rifiuto.
Sistema digerente:
Gli aprocti (cnidari, platelminti,...) mostrano un canale alimentare incompleto, con un'unica apertura che
funge sia da bocca che da ano. I proctodeati sono animali con canale alimentare completo, cioè munito di
una bocca per l'introduzione del cibo e di un ano per l'espulsione delle feci. I metazoi celomati che hanno un
apparato digerente differenziato sono classificati come protostomi (artropodi, molluschi e anellidi) e
deuterostomi (echinodermi e cordati).
Si distinguono in base al loro sviluppo embrionale. I deuterostomi sviluppano l'ano dal blastoporo e la bocca
si forma all'estremità opposta, viceversa per i protostomi.
Protozoi
- In genere sono eterotrofi.
- Predatori o filtratori.
- Diffusione o trasporto attivo attraverso la pellicola.
- Possono introdurre sostanze disciolte nei liquidi (pinocitosi) o inglobare particelle, batteri, altri eucarioti
(fagocitosi).
- Prodotti di scarto eliminati tramite esocitosi.
Poriferi
- Privi di apparato digerente.
- Assunzione di cibo “di tipo protozoo”.
- La digestione avviene a livello di singole cellule.
- Sono filtratori attivi, si nutrono di particolato organico (batteri, protisti, alghe, altra materia organica
[0.1-50 µm]).
- Pinocitosi e fagocitosi (particelle più grandi).
Placozoi
- Privi di apparato digerente (o altri organi).
- Fagocitosi: forma una cavità digestiva nella quale avviene la digestione extracellulare, grazie agli enzimi
digestivi secreti da alcune cellule specializzate (cellule ghiandolari).
- Il materiale digerito viene assorbito dall’epitelio cilindrico.
- Si nutrono di alghe e protozoi.
- Simbiosi con batteri.
- Ventralmente Cellule cubic