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Dimorfismo sessuale
La concentrazione di sembra essere determinante per il sesso. Ma è stato sperimentalmente dimostrato che, se una larva sviluppa nei pressi di una femmina o anche soltanto nell'acqua in cui era stato tenuto l'organismo femminile, ha altissime probabilità di divenire maschio.
In molti animali alcuni caratteri, a volte estremamente evidenti come le dimensioni o la forma corporea, variano tra esemplari di sesso maschile e femminile sino a rendere estremamente difficoltoso il riconoscimento di appartenenza dei due sessi alla medesima specie. Tra gli esempi possibili possiamo ricordare la cresta del gallo, la criniera del leone o i palchi di corna nei maschi dei Cervidi, ma anche lo sviluppo del capo e delle mandibole di alcuni Coleotteri tra gli Insetti (i maschi le utilizzano per il combattimento), fino alle dimensioni e forme più differenti nei due sessi della medesima specie come possiamo vedere in alcuni ragni o l'aspetto larviforme.
di alcune femmine di Insetti (Coleotteri Drilidi), oppure dei maschi di alcuni Anellidi (es. Bonellia viridis). Molti blattoidei hanno i maschi con le ali, al contrario delle femmine che invece non le possiedono. Questo perché con le ali riescono ad individuare i feromoni rilasciati dalle femmine. Per quanto riguarda le dimensioni, di solito sono i maschi ad essere più grandi rispetto alle femmine. In alcune specie, però, come in molti pesci abissali o in alcuni ragni, è il contrario quindi l'accoppiamento diventa breve in quanto pericoloso per il maschio. Il pavone maschio, per esempio, ha la classica ruota che serve per il rituale che precede l'accoppiamento. In alcune specie di Lepidotteri si nota questo dimorfismo, in quanto la femmina possiede un abbozzo di ali. Ginandromorfismo. Maggiori sono le differenze tra i due sessi in una specie, maggiore sarà la facilità di osservare esemplari che presentano metà del corpo con.caratteristiche femminili e metà maschili, per problemi legati allo sviluppo. Di solito si tratta di esemplari sterili e la differenza si può fare normalmente in senso longitudinale. Sono noti casi di ginandromorfismo ad esempio in molti gruppi di Insetti (Lepidotteri, Coleotteri, Imenotteri) ma anche in uccelli. Variabilità intraspecifica Molte popolazioni mostrano polimorfismo, diverse varianti di una o più caratteristiche fenotipiche. Per esempio, in Lepidotteri (farfalle) e Coleotteri (coccinelle) ci sono numerose colorazioni, in parte influenzate anche da fattori ambientali. Polimorfismo negli esapodi Molte specie di esapodi (insetti) mostrano polimorfismo, diverse varianti di una caratteristica fenotipica. Tra queste troviamo: 1. Ali: esemplari macrotteri (ali sviluppate) e microtteri (brachitteri, ali corte e piccole) o atteri (senza ali, ad esempio alcuni Lepidotteri o Coleotteri). A volte questo è legato alla quota o a fattori climatici. Il numero1. Spostamento: La capacità di individui brachitteri o atteri influenza notevolmente lo spostamento di quel determinato gruppo perché devono spostarsi deambulando sul suolo e non volando.
2. Colore: Pressione selettiva predatoria (es: Biston betularia), quindi di mimetismo. La Biston betularia è legata all'industrializzazione che aveva portato alla comparsa di forme scure e chiare (melanismo industriale) selezionate in base al substrato più o meno scuro. Il Papilio dardanus ha individui di diverso aspetto perché è una specie incredibilmente polimorfa.
3. Dimensioni e forma: Fasi (Ortotteri) diverse nel corso della stagione o in base al clima, in cui individui hanno caratteristiche stanziali e altri che hanno caratteristiche gregarie. Per esempio, nella Locusta migratoria, specie che vola in grandissimi sciami quando si creano le condizioni favorevoli, si alternano individui normalmente verdi, piccoli, corti e che si spostano poco. In particolari annate in cui il cibo scarseggia
Le temperature sono basse, nei giovani si cominciano a sviluppare delle ali molto lunghe marroni, così come le zampe, che si raggruppano in sciami e si spostano alla ricerca di cibo.
4. Forma e colori stagionali (Afidi), nei cicli vi sono individui alati o atteri di colori e forme diverse.
5. Sociale (basate sulle caste), cioè una diversa forma o un diverso aspetto in base alla casta che occupano (termiti, api, formiche, ...) all'interno delle colonie. Nelle termiti, possiamo avere il re e la regina (ovari molto sviluppati), la regina secondaria quando manca l'effetto dei feromoni di quella primaria e in alcune specie anche quella terziaria. Poi ci sono i soldati, che servono a difendere la colonia e hanno un capo robusto con mandibole sviluppate, e l'operaio. Questo vale anche con le formiche che distinguono tra operaie e soldati.
Metagenesi: Presente per lo più nei protozoi (soprattutto parassiti) e pluricellulari primitivi (come gli Cnidari).
che alternano cicli asessuali a cicli sessuali in maniera obbligata, in dipendenza delle condizioni ambientali, in qualche caso seguendo l'andamento delle stagioni. Nei metazoi si verifica per lo più in gruppi marini (Cnidari Scifozoi e Idrozoi e persino Tunicati) con alternanza di forme asessuali, fisse al substrato (polipi), e forme sessuate mobili (meduse), in grado di poter nuotare e che si riproducono generando le larve (planule) che si fissano sul fondo dando origine a nuovi polipi. I polipi si riproducono sia per frammentazione che per gemmazione, in maniera agamica, ma ad un certo punto, attraverso la strobilazione, vanno a formare la strobila, costituita da strati sovrapposti che rappresentano le efire, cioè le giovani meduse. Aumentando di dimensioni, si staccheranno ed daranno origine alle meduse adulte in grado di riprodursi e di generare lo zigote, ovvero la planula. In assenza di riproduzione sessuata mancherebbero i polipi per ricominciare il ciclo. Non tutti gli Cnidari.hanno lo stesso comportamento, per esempio negli Antozoi non ci sono le meduse mai polipi, senza attuare la strobilazione, producono gameti e, con riproduzione in mare, originano la planula.
Eterogonia
L'eterogonia è una forma di riproduzione in cui in un ciclo si alternano forme partenogenetiche, molto veloci e con bassa ricombinazione genica, a forme a riproduzione sessuata. Presente in Nematodi, Rotiferi, Imenotteri, Afidi, Crostacei Cirripedi.
Nella maggior parte dei casi le uova partenogenetiche e quelle anfigoniche sono prodotte da femmine distinte, denominate rispettivamente femmine amittiche (danno partenogenesi) e femmine mittiche (riproduzione sessuale). Queste, originate le une dalle altre, sono tra loro morfologicamente e fisiologicamente diverse.
L'Aphis fabae ha individui di diversa morfologia e spesso con cicli dioici tra due gruppi di piante diverse, legnose ed erbacee. Quest'ultime, essendo superfici verdi e giovani, sono ricche di cibo per questi organismi.
La partenza del ciclo si ha con l'uovo durevole che è stato ovideposto dalle femmine nellacorteccia alla fase finale del ciclo dell'anno precedente, in fine estate/inizio autunno. Da queste uova nascono delle femmine fondatrici che, per partenogenesi, originano numerosi individui che sono femmine attere chiamate fondatrigenie. Ad un certo punto non saranno più attere, ma ne verranno create alate che migreranno sulle piante erbacee dove daranno inizialmente virginogenie attere, che si riprodurranno di continuo fino a quando non spunteranno individui alati che torneranno nella pianta precedente. Là daranno vita a sessupare andropare (attere) e sessupare ginopare (alate), dove le prime daranno vita a dei maschi alati (sessupare perché producono individui in grado di riprodursi sessualmente, anche se loro, per generarli, utilizzano la partenogenesi) mentre le seconde potranno migrare e dare dei maschi alati oppure restare su Evonymus (la pianta legnosa) edare origine a femmine anfigoniche che si accoppieranno successivamente con i maschi per dare origine all'uovo durevole che schiuderà l'anno successivo. La riproduzione sessuale, quindi, si presenta solo alla fine del ciclo. La complessità del ciclo si è avuta grazie all'evoluzione, trovando specie vegetali adatte a essere colonizzate in quei climi e in quelle condizioni, a cui è stata associata una forma riproduttiva altamente modificata e sofisticata. La partenogenesi degli afidi porta a una grande produzione di femmine. La differenza tra metagenesi ed eterogonia sta nel fatto che la prima è un ciclo con alternanza di riproduzione asessuata con quella sessuata (Protozoi, Cnidari, Tunicati) mentre la seconda è un'alternanza di riproduzione anfigonica e riproduzione partenogenetica (Cladoceri, Rotiferi, Afidi e altri insetti). Ermafroditismo L'ermafroditismo è un termine che indica la presenza di gonadi maschili eFemminili nello stesso individuo (specie monoiche) oppure c'è la presenza di un'unica gonade, chiamata ovotestis, in grado di produrre sia gameti maschili che femminili. Parliamo di:
- Ermafroditismo sufficiente: quando la maturazione delle gonadi può essere contemporanea perché questo facilita l'unione dei gameti. Non è sempre così, per esempio nei Cestodi (Platelminti, come il verme solitario) vengono prodotti prima i gameti maschili e poi quelli femminili e questo comporta che l'animale deve ripiegare il corpo per avvicinare, pur essendo un ermafrodita sufficiente, i due gameti.
- Ermafroditismo insufficiente: forma più comune tra gli animali e raramente un animale si autofeconda, di solito due ermafroditi si accoppiano e si scambiano gli spermatozoi (maggiore ricombinazione genica sia per la meiosi sia per i due organismi). Raddoppia la quantità di uova fecondate perché entrambi si scambiano i gameti.
Le modalità con cui si ha l'ermafroditismo sono diverse:
- Una sola gonade (ovotestis); presente in Molluschi, Echinodermi, Insetti e Rettili. Produce entrambi gameti, anche in tempi diversi.
- Con due gonadi diverse; presente in Platelminti, Anellidi (lombrichi), Molluschi Gasteropodi.
- Con una gonade che subisce inversione sessuale; presente in Pesci Teleostei e Rospi. Nel corso della vita l'individuo passerà da maschio a femmina o viceversa.
L'ermafroditismo può anche essere:
- Simultaneo, a sua volta diviso in sufficiente o insufficiente.
- Sequenziale, a sua volta diviso in proterandrico (individuo prima maschio e poi femmina, crescendo e aumentando di dimensioni) o proteroginico (individuo prima femmina e poi maschio).
Ermafroditismo Simultaneo
La presenza di due apparati, entrambi funzionanti, nello stesso animale è di norma dispendiosa, ma il numero della prole è doppio. Gli Anellidi Oligocheti (lombrico) sono
l'esempio più lampante dell'ermafroditismo simultaneo ma l'individuo non si au