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Gli uomini preistorici e la zoologia

Gli uomini preistorici, attratti o spaventati da tutti gli aspetti del mondo naturale, dipendevano per la loro sopravvivenza soprattutto dalla caccia. La conoscenza degli animali era quindi essenziale, come dimostrano le pitture rupestri ritrovate in Niger e nella "Grotta dei buoi" in Alta Garonna. Oggi, le incisioni e le pitture rupestri sono prove supplementari delle grandi migrazioni faunistiche avvenute nei periodi glaciali ed interglaciali del Quaternario. Lo studio della Zoologia si sviluppa ed organizza solo con Aristotele (circa 384 a.C.) ad Atene. Aristotele forma il primo schema di classificazione zoologica che si conosca, includendo 495 specie. Il principale criterio sistematico distintivo per lui è la presenza o meno di sangue rosso. Dopo Aristotele, ci fu un progressivo disinteresse verso le scienze naturali. Nel Medioevo, le scienze naturali avevano poca importanza. È lafacoltà di Medicina che insegna la storia naturale. Oltre ad Aristotele maestro indiscusso, Alberto Magno (1206 – 80), fu il più noto naturalista medioevale. Nel XVII secolo si afferma l'osservazione e l'interpretazione diretta della realtà (il metodo scientifico) grazie anche all'introduzione di un mezzo formidabile il MICROSCOPIO. Sono di questo periodo: - Digestione artificiale in vitro (Réaumur e Spallanzani) - Osservazione e funzionamento delle fibre nervose cerebrali... ledendo la corteccia cerebrale di un lato si ottiene negli animali la paralisi del lato opposto (Pourfour du Petit) - Respirazione animale; dimostrazione che tale funzione non è altro che una combustione assicurata dall'inspirazione di ossigeno atmosferico (Lavoisier 1743-94). Lavoisier attraverso i suoi esperimenti può già affermare che la vita animale è sorretta da tre processi fondamentali: la respirazione, che consuma

Ossigeno e carbonio fornendo calore, la traspirazione, che regola il calore necessario per la vita, la digestione che restituisce al sangue il materiale perduto con la respirazione e la traspirazione.

Il periodo in cui queste teorie vennero elaborate spazia dall'epoca dell'Illuminismo fino all'Ottocento.

SCUOLE DI PENSIERO E AUTORI TEORIE

Creazionismo

Dottrina biblica: le specie biologiche, frutto della creazione divina, sono considerate immutabili.

Prime teorie sull'evoluzione della natura

Georges Buffon: Buffon stabilisce per la prima volta una scala di tempi geologici e sviluppa l'idea di una trasformazione progressiva degli esseri viventi.

Lamarckismo

Jean Baptiste Lamarck: Lamarck è il padre di una delle prime teorie evoluzioniste. Secondo Lamarck, le forme di vita complesse derivano da forme semplici: i condizionamenti ambientali determinano l'evoluzione di una specie in un'altra.

Darwinismo

Darwin concepisce l'evoluzione come una successione di Charles...

Darwin mutazioni casuali. Una selezione naturale consente quindi agli individui meglio dotati di sopravvivere e di riprodursi, mentre quelli più deboli si estinguono. Charles Darwin definì la teoria della discendenza, ossia la teoria dell'evoluzione che si poggia su cinque premesse:
  1. Gli organismi generano solo organismi simili;
  2. Il numero di organismi che arrivano a riprodursi è piccolo se confrontato al numero di organismi nati;
  3. In ogni popolazione ci sono delle differenze, più o meno visibili, tra i vari organismi, e alcune di esse sono ereditabili;
  4. Alcune variazioni consentono agli individui portatori di generare più discendenti di altri. Darwin definì tali variazioni "favorevoli" e sostenne che variazioni favorevoli ereditarie in una popolazione tendono a diventare sempre più frequenti da una generazione all'altra: è questo il processo da lui denominato selezione naturale;
  5. Se consideriamo un

periodo relativamente lungo, la selezione può portare a un accumulo di cambiamenti tale da differenziare i gruppi di organismi e favorire la formazione di una nuova specie

attenzione Lamarck intende l'adattamento evolutivo come una risposta attiva e primaria della specie all'ambiente, mentre per Darwin è la risultante della pressione selettiva

SCUOLE DI PENSIERO E AUTORI TEORIE

Mutazionismo All'inizio del XX secolo Hugo de Vries, De Vries contesta il carattere lento e graduale Carl Correns e Erich Tschermack dell'evoluzione sostenendo che le mutazioni riscoprono le leggi di Mendel. delle specie possono anche essere rapide e improvvis

Neodarwinismo 1920-1950: nascita della teoria sintetica Lo sviluppo della genetica, della biogeografia dell'evoluzione o neodarwinismo e della paleontologia conferisce un fondamento sperimentale alla teoria di Darwin. La genetica delle popolazioni sostiene che l'evoluzione è determinata dalla modifica delle frequenze dei

Geniall'interno di un ceppo etnico. Neutralismo: Alcune mutazioni non conferiscono alla specie vantaggi né svantaggi: la maggior parte delle mutazioni genetiche sarebbe perciò di carattere neutro.

Anni Settanta: Stephen Jay Gould e Niles Eldridge teorizzano il modello degli equilibri punteggiati che inframezzano lunghi periodi di equilibrio.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Biologia Prof.